TREVIGNANO ROMANO, ELEZIONI 2016: TRA SALTI DELLA QUAGLIA E MANCATE LISTE È CAOS ELETTORALE

di Silvio Rossi

 

Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin-top:0cm; mso-para-margin-right:0cm; mso-para-margin-bottom:10.0pt; mso-para-margin-left:0cm; line-height:115%; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; mso-fareast-language:EN-US;}

Trevignano (RM) – Le imminenti elezioni comunali a Trevignano rappresentano un unicum rispetto al quadro degli schieramenti che si contrappongono nel resto dei comuni del territorio del lago di Bracciano.

Se a Bracciano e a Anguillara gli schieramenti classici, nel primo caso con la presenza di alcune liste civiche, rappresentano comunque da una parte il centrosinistra, dall’altra il centrodestra, con la presenza delle liste del Movimento 5 Stelle a fare da “terzo incomodo”, a Trevignano il locale Partito Democratico ha visto una scissione nella composizione delle liste, per cui due consiglieri uscenti si sono schierati con la candidata sindaco del centrodestra Claudia Maciucchi.

Una scelta che a Trevignano ha creato più di un malumore nel partito locale, con accuse reciproche di tradimento degli ideali comuni, e rivendicazione di coerenza da parte di tutti. Ma se il centrosinistra, pur diviso, vede i suoi rappresentanti candidarsi negli opposti schieramenti, una situazione più critica è quella che vive il locale Movimento Cinque Stelle.

Contrariamente a quanto avviene sia a Anguillara che a Bracciano, nel paese più piccolo del comprensorio sabatino i grillini non sono riusciti a formare una lista. Tutto ciò è accaduto, a quanto ci viene riferito, a causa di divisioni interne e insufficiente maturità politica per cercare di riappacificare i gruppi esistenti.

In questi anni gli altri gruppi territoriali sono stati caratterizzati da una forte lontananza dalle logiche politiche e da quello che generalmente viene battezzato come “inciucio”: a Trevignano invece un gruppo di attivisti, utilizzando una pagina facebook dedicata alla promozione di attività agricole, basate sulla decrescita felice, si appresta in questi giorni ad incontrare la candidata Sindaco della lista civica appoggiata dal Partito Democratico.Una scelta poco popolare e poco incline ai principi fondanti del Movimento di Beppe Grillo, che con un insolito tempismo si è apprestato, attraverso i propri canali di informazione sui social e sul web, a specificare che il M5S non appoggia altre liste oltre quelle certificate dallo Staff nazionale e non stipula alleanze con nessun partito. Oltre a questo tutti gli elettori dei comuni dove non è presente una loro lista, come ad esempio Trevignano, vengono contestualmente invitati a diffidare di qualsiasi indicazione di voto o di sostegno esterno, a candidati di liste civiche o partiti, anche se proveniente da meetup locali o sedicenti tali.

Così come ci viene riferito: “I cittadini che scelgono di attivarsi nel Movimento e non contribuiscono poi alla creazione di una lista per le amministrative, hanno la grande responsabilità dell’assenza del M5S nel panorama politico di Trevignano e risulta quindi incomprensibile cercare adesso altre forze politiche per un confronto che avrebbero potuto legittimamente affrontare in prima persona chiedendo di certificare una lista pentastellata ufficiale. Tirando le somme, la diretta conseguenza del cortocircuito che si è così generato tra questi membri e il Movimento 5 Stelle nella sua interezza, potrebbe portare ad una grande confusione nell’elettorato: alle porte delle elezioni comunali di Roma, episodi come questo rischiano chiaramente di compromettere il risultato nella capitale sprecando un’irripetibile chance”.

La risposta alla contesa che si è generata tra i membri storici del movimento non giungerà prima degli esiti delle elezioni e dei relativi ballottaggi (a Trevignano si vota a turno unico, ma gli organismi regionali e nazionali sono ora impegnati nella propaganda elettorale). Quanto accaduto rischia però di minare i principi dei militanti.