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Cronaca

Trento: l’amore in chat, poi stupri e botte

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TRENTO – Si sono conosciuti in rete, tramite un’amica comune, dopo sei mesi la convivenza, poi botte e violenza sessuale ripetuta sono state l’epilogo. La vicenda riguarda una donna intorno ai 40 anni, separata e con un figlio adolescente, originaria di un Paese dell’Europa dell’est e residente a Trento e un connazionale, coetaneo, che all’epoca del contatto in rete viveva nel Paese d’origine. Il caso, come riportano i quotidiani locali trentini, ora è finito in Tribunale.

 

Sei mesi di chat, da fine 2014, sono bastati a fare innamorare la donna di quello che si presentava come un attento corteggiatore. Tanto che lei gli ha pagato il viaggio per arrivare in Italia e avevano iniziato a convivere da subito. Un mese insieme, tra botte, rapporti sessuali ottenuti con la violenza e insulti, l’ha costretta invece poi a denunciare l’uomo. Da subito aveva preso ad accompagnarla al lavoro, a impedirle di uscire sola e a picchiarla, fino alla querela. L’udienza è prevista per febbraio prossimo.