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Cronaca

Trento, la Fontana del Nettuno si rifà il look: iniziati i lavori di restauro

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TRENTO – Dureranno circa sei mesi i lavori di restauro alla fontana del Nettuno, che iniziano oggi con la consegna del cantiere alla ditta restauratrice.

Il primo passo sarà il montaggio di un ponteggio per raggiungere tutte le parti scultoree, dotato di una scala per consentire la visita al cantiere la cui recinzione sarà rivestita con pannelli descrittivi con immagini storiche e brevi testi (in italiano ed inglese) sulla storia della fontana e sui restauri in corso.

Una proposta grafica (vedi allegato) – elaborata da Trentino Marketing, con il contributo del Servizio Cultura e turismo del Comune – che riproduce l’evoluzione dell’uso della piazza da metà Ottocento ai giorni nostri, attingendo all’archivio fotografico del Comune e della Sovrintendenza, con brevi didascalie.

Uno dei pannelli riporta le motivazioni del restauro e la possibilità di effettuare donazioni tramite Artbonus.

I lavori – che sono stati iniziati in primavera perché questo tipo di restauro richiede temperature miti e un cantiere “asciutto” e che dovrebbero terminare a novembre – costeranno 175 mila euro.

Il progetto di restauro di questo simbolo di Trento – da 250 anni centro e cuore della città di Trento – è finalizzato a intervenire sui principali fenomeni di degrado che caratterizzano attualmente il monumento, con l’intento di ridurne l’impatto, migliorare la conservazione e al contempo recuperare l’estetica visibilmente compromessa.

Le fasi operative dell’intervento prevedono tra l’altro l’approfondimento dei principali fenomeni degenerativi tramite apposita diagnostica non distruttiva, la documentazione grafica e fotografica durante tutte le fasi salienti dell’intervento, la verifica della metodologia di pulitura, la rimozione delle stuccature non più coerenti, il consolidamento strutturale e la protezione finale degli elementi lapidei e il restauro della statua in bronzo del Nettuno.

Il gruppo misto di progettazione e direzione lavori è costituito dall’architetto Daniela Tessarin del Comune di Trento, dalla restauratrice Monica Endrizzi e dall’ingegner Massimo Maccani per il coordinamento della Sicurezza.

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