Connect with us

Cronaca

Trento città più sostenibile d’Italia, il sindaco: “Superare le divisioni politiche sui temi ambientali”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

La ricerca Ecosistema urbano di Legambiente consegna al capoluogo il primo posto. Tra gli indicatori migliori il verde urbano per abitante, il numero di passeggeri del trasporto pubblico, la raccolta differenziata. Buono il livello della qualità dell’aria, in aumento gli spazi per le biciclette e il solare sugli edifici pubblici
 
 
Al secondo posto della classifica Mantova, al terzo Pordenone, Bolzano al nono
 
 
Trento ritorna a essere la città più sostenibile d’Italia. Sul gradino più alto del podio già nel 2022, l’anno scorso Trento si era fermata al secondo posto. In questo 2023 torna dunque alla guida della classifica Ecosistema urbano redatta, come da tradizione, da Legambiente in collaborazione con Il Sole 24 ore.
 
Il sindaco Franco Ianeselli ha ritirato il premio stamattina a Roma, allo Spazio Sette libreria, dopo un dibattito che ha coinvolto tra gli altri l’ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino, Walter Ganapini, ex assessore della Giunta Formentini e l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli che hanno ripercorso i progressi in campo ambientale delle rispettive città.
 
Dopo aver ringraziato Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 ore per la promozione “di una cultura dei dati che fa bene a tutti”, Ianeselli ha messo in luce il punto di forza di Trento, ovvero “i documenti di pianificazione come il Paesc e il Pums, che forse non sono sexy, ma sono alla base del successo della nostra città. L’ambizione ora è quella di superare le divisioni politiche sui temi ambientali e su infrastrutture fondamentali come per esempio le ciclabili. Si arriva al paradosso per cui un tempo i sindaci venivano criticati perché giravano in auto blu, oggi ti contestano se giri in bicicletta. Riusciremo nell’impresa di superare le contrapposizioni se sapremo far crescere una sensibilità ambientale trasversale  nelle nostre città”.
 
Nel gruppo di testa, subito dopo Trento (punteggio: 85,86), si piazzano Mantova (82), Pordenone (81,41), Treviso (79,87), Reggio Emilia (76,8). Solo le prime tre città riescono a superare la soglia degli 80 punti, che peraltro l’anno scorso non era stata raggiunta da nessun capoluogo. Segno dunque che la sostenibilità delle città italiane è in crescita. Bolzano e Belluno, le città alpine più vicine a Trento, quest’anno si fermano rispettivamente al nono e al decimo posto. Chiudono la classifica tre capoluoghi siciliani: Caltanissetta, Catania e Palermo, fanalino di coda.
 
Trento spicca in particolar modo per quanto riguarda il verde urbano che aumenta ulteriormente dai 396,2 metri quadrati per abitante della passata edizione ai 403,6 di oggi: il dato posiziona Trento al secondo posto assoluto nell’indice parziale.
 
Diminuiscono ancora i consumi idrici che passano dai 149,7 litri procapite al giorno dello scorso anno agli attuali 147,4 (ma erano 151,3 litri due edizioni fa). Scende lievemente la produzione totale di rifiuti (da 454 Kg/ab/anno agli attuali 446). Pur restando tra le migliori, scende di poco anche nella percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato che vale comunque il settimo posto nella graduatoria specifica. Continuano a crescere i passeggeri del trasporto pubblico urbano che passano da 101 viaggi per abitante/anno di due anni fa, ai 123 della passata edizione fino agli attuali 136, facendo di Trento la quarta, con Parma, in questo indice tra le città medie. Crescono anche i metri equivalenti ogni 100 abitanti di infrastrutture per la ciclabilità, che dagli 8,67 di due anni fa, agli 8,92 della passata edizione si attestano agli 8,95 di questa trentesima edizione del rapporto. Aumentano ancora anche i Kw ogni 1000 abitanti di solare installato su edifici pubblici che si attestano quest’anno a 14,81 Kw ogni 1000 abitanti. 
 
Il capoluogo trentino mantiene un buon livello di qualità dell’aria migliorando leggermente nelle medie relative al diossido di azoto (No2, emesso dal traffico e dagli impianti di riscaldamento). Nei limiti il dato relativo alle Pm10 e alle Pm2,5, mentre peggiora nei giorni di superamento dell’ozono (55).
 
Non mancano però alcune note dolenti: cresce, seppur di poco, l’acqua dispersa dalla rete che passa dal 22,3% della passata edizione al 22,4%. Stabile la superficie di suolo destinata ai pedoni ferma a 16,3 metri quadrati ogni 100 abitanti. Trento peggiora poi lievemente anche nell’indice dedicato all’uso del suolo passando da 8,5 della passata edizione a 7,5 di questa trentesima edizione.
 
I parametri che determinano la classifica delle performance ambientali dei Comuni di Ecosistema Urbano 2023 di Legambiente sono 19 e prevedono l’assegnazione di un punteggio massimo teorico di 100 punti, costruito caso per caso sulla base di obiettivi di sostenibilità. I punteggi assegnati per ciascun indicatore identificano il tasso di sostenibilità della città reale rispetto a una città ideale (non troppo utopica visto che esiste almeno un capoluogo che raggiunge il massimo dei punti assegnabili per ognuno degli indici considerati). La media del punteggio dei capoluoghi sale e si attesta a 56,41%, tre punti in più di quella dello scorso anno (53,41% ed era 53,05% due anni fa).
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

Continua a leggere

Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti