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Cronaca

Trento, accoglienza: una rete che va oltre l’emergenza freddo

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Tempo di lettura 2 minuti L'attività di accoglienza non è dunque limitata alla stagione invernale, ma è articolata e differenziata lungo tutto l'anno

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TRENTO – Il piano di accoglienza predisposto in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento prevede per la stagione invernale, da novembre ad aprile, un incremento di 97 posti. Si tratta in particolare di 12 posti destinati a donne, gestiti attraverso il contributo di associazioni di volontariato, e 85 per uomini, di cui 43 gestiti da associazioni di volontariato. Il numero complessivo di posti per l’inverno si assesta dunque su 202 unità anche per quest’anno. Diversi i soggetti coinvolti nella gestione: Fondazione Comunità solidale per i posti presso il Portico di Rovereto, Casa di accoglienza Bonomelli, Casa della Giovane per l’accoglienza femminile, cooperativa Villa S. Ignazio per i posti di emergenza sanitaria o convalescenza, cooperativa Punto d’incontro per la gestione dell’accoglienza invernale in via Borsieri presso la struttura messa a disposizione dalla cooperativa Spes, Trentino Solidale per la gestione dell’accoglienza invernale di Casa Papa Francesco in via Santa Croce, Associazione amici dei senza tetto per la gestione dell’accoglienza invernale di Casa Paola e Casa Maurizio, che rimangono aperti nel restante periodo dell’anno con fondi privati. Se nelle stagioni 2010/2011 e 2011/2012 sono stati aperti per brevi periodi nel corso dell’inverno servizi di accoglienza in emergenza, nel corso degli anni si è intensificato il lavoro per il passaggio ad altri tipi di progettualità, sperimentando anche nuove forme di coinvolgimento degli “utenti esperti” attraverso un rapporto alla pari. Ne sono un esempio i servizi di Casa Briamasco e Casa Orlando, attivi dal 2013, dove collaborano attivamente nella gestione dei servizi di accoglienza invernale gli hope, homeless peer, chi vive o ha vissuto una situazione di precarietà abitativa e dopo aver fatto un percorso di rielaborazione del proprio vissuto, sceglie di mettere a disposizione di altri le proprie risorse.


L’attività di accoglienza non è dunque limitata alla stagione invernale, ma è articolata e differenziata lungo tutto l’anno.
Sono 260 i posti in appartamenti semi protetti o alloggi in autonomia, destinati a diverse tipologie di utenti che stanno lasciando, o cercano di prevenire, una situazione di emarginazione, mentre strutture come Il Sentiero, Casa Orlando e Casa Briamasco, ad esempio, offrono la disponibilità all’interno dei 118 posti “a progetto”, per dare opportunità alle persone di crescere in un percorso di autonomia.

Positiva l’esperienza dello Sportello unico per l’accoglienza delle persone senza dimora, aperto dal novembre 2014 presso l’ex sede della Caritas in via Endrici 27, che ha il compito di coordinare l’accoglienza delle persone senza dimora attraverso un  accesso unico al servizio, garantire omogeneità nelle procedure di accoglienza, migliorare la qualità dell’accoglienza in termini di ascolto/orientamento e della certezza del posto al momento dell’accesso al dormitorio, monitorare il fenomeno, restituire informazioni utili allo svolgimento delle sue funzioni. Un servizio attivo tutto l’anno che permette di gestire meglio posti e risorse, evitando code ai dormitori.

Tutti i servizi sono finanziati sulla base della legge provinciale 35/1983, “Disciplina degli interventi volti a prevenire e rimuovere gli stati di emarginazione”.
Per i servizi di accoglienza in “bassa soglia” si spendono circa 1,2 milioni di euro (tra enti del terzo settore e volontariato), a questi si aggiungono 1,7 milioni di euro per i posti in “progettualità”. Per la mensa e il centro diurno presso il Punto d’incontro, la Provincia interviene con un finanziamento di 550 mila euro. Per la parte relativa agli appartamenti, gestiti da diversi soggetti che operano con diverse competenze nell’ambito dell’emarginazione sociale si stima una spesa di un milione di euro.Complessivamente nell’ambito dell’accoglienza di persone in difficoltà vengono spesi circa 4,5 milioni di euro, ai quali si aggiungono iniziative locali nelle Comunità di Valle.

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Macabro ritrovamento a Vignale: Il mistero dei resti di neonati in una villetta di Parma

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A Vignale di Traversetolo, Parma, la scoperta dei resti di un neonato e forse di un altro bambino ha sconvolto la tranquilla comunità. I corpi, rinvenuti in un giardino di una villetta abbandonata, hanno portato all’accusa di omicidio e occultamento di cadavere per una ragazza di 22 anni. L’autopsia sul primo neonato ha confermato che il piccolo era nato vivo, ma le cause del decesso restano ignote. Le indagini proseguono sotto il massimo riserbo, con i RIS sul posto e la villetta sotto sequestro.

A dare l’allarme è stato un vicino, e i resti sono stati ritrovati a distanza di un mese l’uno dall’altro. La comunità di Traversetolo, circa 10mila abitanti, è sotto shock, e i dettagli emersi non fanno che aumentare l’angoscia. Il sindaco Simone Dall’Orto ha descritto il quartiere come un’area benestante e tranquilla, dove nessuno si sarebbe aspettato una tragedia del genere.

Gli inquirenti stanno interrogando la giovane e il suo fidanzato, cercando di capire se la ragazza abbia agito da sola o se ci siano stati complici. Il fidanzato, che ha dichiarato di non sapere nulla della gravidanza, ha affermato che la loro relazione si era raffreddata negli ultimi tempi. Un dettaglio significativo è che la giovane era appena tornata da un viaggio in America, postando foto sui social mentre emergevano le notizie sul ritrovamento del cadavere.

La vicenda è ancora avvolta nel mistero, e si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini, che potrebbero portare alla scoperta di altri corpi e chiarire le dinamiche di questo oscuro dramma.

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Germania, stretta sui controlli ai confini: un esempio per l’Italia?

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Il governo tedesco introduce controlli rigorosi. Italia pronta a valutare la stessa via per la sicurezza nazionale

Il governo tedesco ha deciso di ripristinare i controlli alle frontiere per sei mesi, sospendendo temporaneamente l’accordo di Schengen. L’iniziativa, annunciata dal cancelliere Olaf Scholz e dal ministro dell’Interno Nancy Faeser, mira a combattere l’immigrazione clandestina e identificare potenziali estremisti islamici. Faeser ha dichiarato: “I controlli ci permetteranno di fermare i criminali e proteggere la sicurezza nazionale”.

In Italia, il governo osserva con attenzione. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha elogiato l’approccio tedesco, affermando che “l’Italia dovrebbe considerare misure simili per garantire il controllo dei flussi migratori e migliorare la sicurezza”.

Anche Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha espresso sostegno all’iniziativa, sottolineando la necessità di un rafforzamento delle frontiere esterne dell’UE.

Dall’opposizione italiana, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato la misura, sostenendo che “questo approccio può danneggiare la solidarietà europea”. Schlein ha insistito sulla necessità di politiche migratorie basate sulla condivisione delle responsabilità tra i paesi membri.

Sul fronte tedesco, i Verdi hanno espresso perplessità, ribadendo che i controlli non devono compromettere i diritti umani e chiedendo una maggiore attenzione agli aspetti umanitari della migrazione. Il partito di destra Alternativa per la Germania (AfD), invece, ha applaudito la decisione, richiedendo controlli ancora più severi.

Queste misure giungono in un momento in cui l’Europa è di fronte a una crescente pressione migratoria, e la cooperazione tra gli Stati membri appare cruciale. L’approccio della Germania, sebbene temporaneo, potrebbe fornire spunti per l’Italia, che sta cercando soluzioni a lungo termine per affrontare la gestione dei flussi migratori.

Meloni: Lavoriamo a soluzioni innovative sui migranti, occhi puntati sul modello Albania

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo l’incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer, ha ribadito la volontà di esplorare nuove strategie per la gestione dei migranti, con particolare attenzione al protocollo Italia-Albania. Meloni ha dichiarato che il progetto richiede ulteriore lavoro, ma potrebbe rappresentare un modello innovativo in Europa per processare le richieste d’asilo. Sottolineata anche la necessità di intensificare la lotta al traffico di esseri umani, unendo forze di sicurezza e intelligence.

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Tentato assassinio a Donald Trump: Fermato un 58enne armato di AK47 in Florida

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Un nuovo attentato contro Donald Trump è stato sventato mentre l’ex presidente giocava a golf nel suo club di West Palm Beach, Florida. Ryan Wesley Routh, 58 anni, proveniente dalle Hawaii, ha puntato un fucile contro Trump. Un agente del Secret Service ha individuato l’arma e aperto il fuoco, mettendo in fuga Routh, poi arrestato senza opporre resistenza. Il sospettato è ora sotto custodia della polizia.

L’FBI ha avviato un’indagine sul tentato omicidio, mentre il movente di Routh rimane oscuro. Tra i suoi post sui social, si evidenzia un forte interesse per la guerra in Ucraina, dove ha tentato di reclutare persone per la causa di Kiev.

L’ex presidente Trump, rassicurando i suoi sostenitori, ha dichiarato: “Sto bene, non mi arrenderò mai”. Questo è il secondo attentato nei suoi confronti in due mesi, aumentando le preoccupazioni per la sua sicurezza.

Il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris sono stati tempestivamente informati dell’episodio. Harris ha espresso sollievo dichiarando: “Sono felice che stia bene. La violenza non ha posto in America”. Anche Biden ha condannato l’episodio, sottolineando l’importanza della pace e della sicurezza nel paese.

Le misure di sicurezza attorno a Trump sono state intensificate, con la presenza di cecchini a protezione immediata durante l’evacuazione. Le indagini proseguono, mentre l’episodio aumenta la tensione in vista delle prossime elezioni, a soli 51 giorni dall’apertura dei seggi.

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