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Economia e Finanza

TRATTATI UE ILLEGITTIMI? IL 13 FEBBRAIO PARTE IL PROCESSO DEL TRIBUNALE DI GENOVA

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Tempo di lettura 4 minutiL'Avvocato Mori ha convenuto in giudizio davananti al Tribunale di Genova, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Interni e quello degli Esteri

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Parte l’appello degli avvocati promotori di questa citazione rivolta a tutte le forze politiche e associazioni ad unirsi alla battaglia, sono legittimati a presentare un intervento adesivo nella causa in corso, che vuole fare accertare che i Trattati UE costituiscono illegittime cessioni di sovranità nazionale non consentite ai sensi e per gli effetti del combinato degli artt. 1 ed 11 Cost.

di Cinzia Marchegiani

No..non è una bufala. Il 13 febbraio 2015 al Tribunale di Genova inizierà un processo importante, che potrebbe cambiare il volto di questa Europa (o almeno dell’Italia), che come una madre senza pietà, detta leggi e sanzioni, senza guardare negli occhi i propri figli.

IL FATTO


L’Avv. Marco Mori ha concretizzato quello che da tanto tempo spiega al pubblico in convegni sulla sovranità nazionale, e ha deciso di presentare azione giuridica insieme agli avvocati Laura Muzio e Gabriela Musu, con il prezioso supporto dell’associazione “Salviamo gli Italiani” e con l’aiuto altrettanto prezioso fornitogli dal materiale redatto dai giuristi e dagli economisti che compongono la squadra di “Riscossa Italiana”, ha convenuto in giudizio davananti al Tribunale di Genova, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Interni e quello degli Esteri per fare accertare che i Trattati UE costituiscono illegittime cessioni di sovranità nazionale non consentite ai sensi e per gli effetti del combinato degli artt. 1 ed 11 Cost.

MOTIVAZIONE
L’avv.Mori spiega con semplicità, per chi non è in grado di comprendere questi argomenti specifici come la Costituzione prevede unicamente la possibilità di limitare la sovranità nazionale (peraltro in condizione di reciprocità con gli altri paesi ed all’esclusivo fine di aderire ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra i popoli): ”al contrario, con particolare riferimento alla materia monetaria ed economica, la sovranità del nostro paese è stata palesemente ceduta come la stessa UE assolutamente non nega. Anzi lo conferma nella risposta in lettera datata 16 ottobre 2014 (inviata allo stesso avv. Mori), da parte del Sig. Van Roupuy, dove scrive a chiare lettere che i Trattati sono stati approvati dagli Stati membri, nonché la cessione sovranità che essi comportano e ratificati dai parlamentari nazionali. LaBCE definisce la politica monetaria della zona euro. 
Tali cessioni sono illegali e costituiscono una grave menomazione della personalità giuridica dello Stato. Lapalissiano infatti che il concetto di limitare non ricomprende in alcun modo quello di “cedere” permanentemente proprie prerogative sovrane in favore di un ordinamento straniero. Una cosa infatti è limitare un proprio potere d’imperio, un’altra è consegnare tale potere ad un terzo.”

GIUDIZIO
L’avvocatura si è costituita in giudizio con comparsa nella quale sostanzialmente conviene con l’esponente nel dire che, solo la Corte Costituzionale, potrà certificare l’illiceità della scelta fatta dal Governo italiano di ratificare i Trattati. Altresì l’Avvocatura ha richiesto la riunione di questa vicenda con ulteriore causa promossa dallo scrivente, quella per richiedere il risarcimento del danno conseguente alla lesione del diritto di voto consumatasi a causa del “porcellum”
Tale richiesta di riunione non fa che dimostrare nuovamente che il voto è il mezzo con cui si esercita la sovranità popolare sancita dall’art. 1 Cost.

E proprio sul diritto di voto l’avv. Mori spiega il suo valore:”Il diritto di voto non è ripristinato solo con il ritorno al suo esercizio in forma eguale, libera, diretta e personale. Infatti cosa decidiamo con il voto se la sovranità che i il popolo eserciterebbe è già stata previamente ceduta in forza dei Trattati UE?”

OBIETTIVO DELLA CITAZIONE
Non vi sono dubbi che, se la Corte Costituzionalità valuterà la fattispecie secondo diritto e non con inquinamento politico, dichiarerà illecita la ratifica dei Trattati UE così provocando l’agognata euroexit. L’Avv Mori cita la sentenza n. 238/2014 con cui la stessa Corte ha già avuto modo di ribadire che la sovranità può essere solo limitata e che i diritti fondamentali ed i principi inviolabili sono sovraordinati al diritto internazionale, Trattati inclusi:
Non v’è dubbio, infatti, ed è stato confermato a più riprese da questa Corte, che i principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale e i diritti inalienabili della persona costituiscano un «limite all’ingresso[…] delle norme internazionali generalmente riconosciute alle quali l’ordinamento giuridico italiano si conforma secondo l’art. 10, primo comma della Costituzione»(sentenze n. 48 del 1979 e n. 73 del 2001) ed operino quali “controlimiti” all’ingresso delle norme dell’Unione europea (ex plurimis: sentenze n. 183 del 1973, n.170 del 1984, n. 232 del 1989, n. 168 del 1991, n. 284 del 2007), oltre che come limiti all’ingresso delle norme di esecuzione dei Patti Lateranensi e del Concordato (sentenze n. 18 del 1982, n. 32, n. 31 e n. 30 del 1971). Essi rappresentano, in altri termini, gli elementi identificativi ed irrinunciabili dell’ordinamento costituzionale, per ciò stesso sottratti anche alla revisione costituzionale (artt. 138 e 139 Cost.: così nella sentenza n. 1146 del 1988)”.
Ed ancora, confermando anche il concetto di limitazione fatto proprio dallo scrivente, la Corte afferma: “Anche in una prospettiva di realizzazione dell’obiettivo del mantenimento di buoni rapporti internazionali, ispirati ai principi di pace e giustizia, in vista dei quali l’Italia consente a limitazioni di sovranità (art. 11 Cost.), il limite che segna l’apertura dell’ordinamento italiano all’ordinamento internazionale e sovranazionale (artt. 10 ed 11 Cost.) è costituito, come questa Corte ha ripetutamente affermato(con riguardo all’art. 11 Cost.: sentenze n. 284 del 2007, n. 168 del 1991, n. 232 del 1989, n. 170 del 1984, n. 183 del 1973; con riguardo all’art. 10, primo comma, Cost.: sentenze n. 73 del 2001, n. 15 del 1996 e n. 48 del 1979; anche sentenza n. 349 del 2007), dal rispetto dei principi fondamentali e dei diritti inviolabili dell’uomo, elementi identificativi dell’ordinamento costituzionale”.
In claris non fit interpretatio (nelle questioni chiare non si fa luogo ad interpretazione)

APPELLO AI PARTITI POLITICI E ASSOCIAZIONI
L’Avv Marco Mori lancia un appello ai partiti politici, movimenti e associazioni poiché sono legittimati a presentare un intervento adesivo nella causa in corso:”Siete contro questa UE che rappresenta un’oscena dittatura finanziaria? Allora il 3 febbraio costituitevi nanti al Tribunale di Genova appoggiando le mie tesi. Facciamo dichiarare incostituzionale questa follia chiamata UE. Passiamo insieme dalle mere parole ai fatti! Andiamo Avanti!”

Al Tribunale di Genova il prossimo 13 febbraio importante appuntamento, ora i partiti politici non hanno più scuse, se credono fortemente che questo stato giuridico vada cambiato, è arrivato il momento di agire. 

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