TRASPORTI, PEDUZZI E ALBERTI (FDS): “TROPPI DISAGI, I RESPONSABILI DOVRANNO RISPONDERE”

“Destinare al trasporto pubblico i fondi delle Olimpiadi negate; abbandonare il progetto della linea C bocciato dalla Corte dei Conti; revocare le delibere di prolungamento della B1 (Ionio – Bufalotta), trasformandola in metropolitana di superficie; realizzare 500 km di corsie preferenziali; bloccare l’aumento delle tariffe”.

Queste le proposte della Federazione della Sinistra Lazio, annunciate oggi dal capogruppo regionale e dal portavoce romano, Ivano Peduzzi e Fabio Alberti, nel corso di un’iniziativa pubblica organizzata presso la Stazione di Acilia, insieme ai circoli di Rifondazione Comunista di Acilia, di Ostia e di Spinaceto e il circolo Metro Cotral. La manifestazione è inserita nell’ambito della campagna di mobilitazione sul trasporto pubblico locale “Un piano strategico nazionale per il Tpl”, promossa dalla Federazione della Sinistra per denunciare le carenze del servizio e i disagi dei pendolari, con l’obiettivo di elaborare delle proposte condivise per il miglioramento del trasporto. 

“Dal Dossier sulla Roma – Lido, che Rifondazione Comunista ha elaborato nel corso di un’indagine lunga un anno corroborata dalla raccolta di 1400 questionari valutativi compilati e con segnati dagli utenti su un totale di 5000 moduli distribuiti, emerge un dato allarmante: solo nel 2011 sono state soppresse 1.515 corse lungo la tratta Roma Lido, contro le 484 del 2009. Il numero dei treni giornalieri è passato dai 28 del 2009 ai 13 di oggi, ma, di fatto, quelli in attivo quotidianamente sono anche meno, proseguono Peduzzi e Alberti”.

“Riteniamo che la Roma – Lido  – proseguono – debba essere definitivamente trasformata in una ferrovia metropolitana, con tutti i necessari adeguamenti e potenziamenti anche del personale. Un’operazione possibile soprattutto alla luce delle sue caratteristiche: la tratta è già dotata di una infrastruttura, non serve cementificare ulteriormente e non è necessario acquisire, e quindi consumare, altro suolo pubblico”.

“Chiederemo subito all’Atac e agli assessori competenti un incontro per dare voce ai disagi dei pendolari e studiare le possibili soluzioni”, concludono .
 

Dossier sulla Roma – Lido

In gran parte pendolari, lavoratori nell’82% dei casi e studenti nell’11%, in media gli utenti della Roma – Lido utilizzano il servizio tutti i giorni o al limite tre volte a settimana e lo fanno per recarsi nei luoghi di studio o di lavoro.
Questo è quello che emerge dai primi 630 questionari di valutazione del servizio compilati on line dagli utenti della tratta Roma – Lido. 5000 quelli distribuiti a mano nelle stazioni dai circoli di Rifondazione Comunista del Litorale e 1400 quelli complessivamente già restituiti e raccolti.
I dati più significativi riguardano le condizioni delle carrozze e delle stazioni, ma anche la frequenza delle corse e i tempi di percorrenza. Il 93% degli intervistati definisce le vetture scomode e in pessime condizioni igieniche e il 61% ritiene il servizio informazioni praticamente inesistente. Bocciata anche la frequenza delle corse e il tempo di percorrenza complessivo.
Il 63% degli intervistati afferma che il servizio Roma – Lido non ha pregi: per il 75% le vetture sono affollate, per il 62% la frequenza delle corse è scarsa, anche nelle ore di punta o in estate e per il 59% il servizio è  inaffidabilità.
I pendolari hanno anche messo in evidenza il problema della coincidenza delle fermate della Roma – Lido con altri mezzi di trasporto pubblico: l'84% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare altri mezzi quando scende dal treno e l'83% che il servizio non è coordinato con gli arrivi e le partenze degli autobus.

Solo nel 2011 sono state soppresse 1.515 corse lungo la tratta Roma Lido, contro le 484 del 2009. Il numero dei treni giornalieri è passato dai 28 del 2009 ai 13 di oggi.

–    Un treno composto da 6 vagoni toglie dalla strada oltre 1.000 autovetture (con una media di 1,2 persone a bordo);
–    Messe in fila indiana 1.000 autovetture occupano oltre 7 km di strada, con conseguente consumo di carburanti, suolo, materiali vari (pneumatici, lubrificanti ecc) e con emissione di nocivi gas climalteranti;
–    un treno occupa solo circa 100 metri di binario e, con le nuove tecnologie, determina significativi risparmi energetici che contribuiscono peraltro all’abbassamento delle soglie di inquinamento;
–    180 corse al giorno (media potenziale del servizio Roma Lido in condizioni ottimali) tolgono dalla strada oltre 180.000 autovetture;
–    Il servizio Roma Lido a piena potenzialità svolgerebbe oltre 1,5 milioni di km/anno;
–    Studi recenti hanno calcolato che su 1 milione di km percorsi ogni anno dalle autovetture si sono verificati oltre 48.000 feriti e 125 morti in incidenti stradali;
–    gli stessi studi calcolano in una percentuale del 4% (40 miliardi di €) dell’intero PIL italiano per i cosiddetti “costi esterni”, dovuti a spese della collettività per gli effetti dei gas serra, dell’inquinamento atmosferico, del rumore, degli incidenti, della congestione stradale ecc. ;

La ferrovia Roma Lido:
1.    è già dotata di una infrastruttura;
2.    non è necessario costruire alcunché;
3.    non serve cementificare ulteriormente;
4.    non è necessario acquisire, e quindi consumare, altro suolo pubblico;

La ferrovia Roma Lido deve essere definitivamente trasformata in ferrovia metropolitana con tutti i conseguenti interventi sull’infrastruttura e sui treni.
E’ urgente, prima di costruire di nuove stazioni, è urgente pensare al :
–    al ripristino della dotazione del materiale rotabile (il numero dei treni giornalieri è passato dai 28 del 2009 ai 13 di oggi);
–    alla messa in sicurezza dei ponti, del cavalcavia e della sede dei binario;
–    alla tutela del patrimonio pubblico con il ripristino delle recinzioni e l’attivazione di adeguati sistemi di sorveglianza contro i continui furti dei cavi di rame;
–    all’ammodernamento degli apparati di sicurezza relativi alle gestione della circolazione;
–    al rinnovo di quei componenti della rete aerea soggetti a continue “cadute”;
–    alla corretta manutenzione della sede binario anche al fine di scongiurare definitivamente i rischi di caduta alberi e/o rami;
–    alla riattivazione delle capacità manutentive delle officine aziendali.