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di Angelo Barraco
Trapani – Il boss Vito Mangiaracina, esponente delle cosche mafiose della provincia di Trapani, torna in carcere. Il quadro clinico del boss sarebbe compatibile con la detenzione carceraria ed è per questo che la Procura generale di Palermo ha emesso l’ordine di esecuzione della pena carceraria. Mangiaracina è stato portato in carcere dai Carabinieri di Mazara del Vallo che sono andati a prenderlo. Dall’aprile 2008 si trovava ai domiciliari in una struttura sanitaria assistenziale. Ma chi è Vito Mangiaracina. E’ un boss di vecchia stirpe della mafia trapanese, condannato per la prima volta sul finire degli anni novanta. In carcere ha trascorso buona parte della sua vita, e c’è ritornato nuovamente nel 2008 quanto venne arrestato e affidato alla casa Circondariale di Bari e successivamente, per via delle sue condizioni di salute, condotto presso la struttura sanitaria citata poc’anzi. Mangiaracina faceva anche parte della vecchia mafia di Mazara che seminava morte e terrore e ai cui vertici c’era Mariano Agate. Il figlio di Vito Mangiaracina, Andrea Mangiaracina, si trova al 41 bis a Cuneo e la sua latitanza è finita il 31 gennaio del 2003 dove fu trovato nascosto nelle campagne marsalesi insieme al capomafia Natale Bonafede. Vito Mangiaracina è stato condannato dalla Corte d’Appello di Palermo all’ergastolo per l’omicidio di Vincenzo D’Amico, soffocato con una corda e Francesco Craparotta, ucciso con un colpo di pistola in fronte. I fatti risalgono all’11 gennaio 1992 e sono avvenuti a Mazara del Vallo.
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