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Castelli Romani

Tragedia a Monte Compatri: la comunità chiede giustizia per il giovane Ivan Alexandru

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Sdegno e dolore dopo l’uccisione del 14enne: la città si unisce in vista del processo. Il consigliere De Carolis lancia un appello per la dignità del territorio

Nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 2024, Monte Compatri fu scossa da un tragico evento che colpì non solo una famiglia, ma l’intera comunità monticiana.
Un banale diverbio, che avrebbe potuto risolversi in modo pacifico, portò alla brutale uccisione di Ivan Alexandru, un ragazzo di soli 14 anni, nel parcheggio di fronte al capolinea della metropolitana della linea C, Monte Compatri – Pantano
Questo episodio suscitò un’ondata di sdegno e incredulità, portando il nome di Monte Compatri alle cronache nazionali e instillando un profondo senso di inquietudine in tutti coloro che vivono nella zona.

il sindaco di Monte Compatri, Francesco Ferri, nei giorni successivi al tragico omicidio

Mentre la comunità è ancora in lutto per questa perdita di questa giovane vita, si avvicina la prima udienza presso la Corte d’Assise di Frosinone, in programma per il 4 novembre.
Durante questa udienza, i presunti colpevoli dell’omicidio di Ivan Alexandru si troveranno di fronte alla giustizia, in un contesto in cui le emozioni e le richieste di verità e giustizia si fanno sentire con maggiore intensità.
In questo clima di tensione e addoloramento si inserisce la lettera del consigliere comunale avvocato Marco de Carolis, già sindaco di Monte Compatri.
Nella sua missiva, indirizzata all’attuale sindaco Francesco Ferri, ed al prefetto di Roma, dottor Lamberto Giannini, il consigliere esprime la necessità di una risposta collettiva da parte della comunità.

“Questo è il momento di far sentire la vicinanza dell’intera comunità monticiana alla famiglia del giovane, così drammaticamente colpita”, scrive de Carolis, sottolineando anche l’importanza di una reazione ferma contro coloro che hanno inferto un colpo così profondo al tessuto sociale della cittadina.
Proponendo di costituirsi parte civile contro i responsabili, de Carolis mette in luce la responsabilità collettiva nel difendere il bene comune e nel restaurare la dignità della comunità.
Le sue parole risuonano come un appello all’unità e alla forza civica, esprimendo un desiderio di fermo impegno contro la violenza e il degrado sociale.

il giovane Ivan Alexandru, 14 anni ucciso nella notte tra il 12 ed il 13 gennaio scorso

“Un atto di amore verso la nostra cittadina e di salvaguardia del nostro tessuto sociale, minato nelle sue fondamenta più importanti: il valore della vita, continua il consigliere.
Tuttavia, nonostante la forza del messaggio, la proposta fu respinta, a quanto scrive il consigliere de Carolis nella sua lettera, dal Consiglio Comunale di Monte Compatri, con delibera n. 5 del 26 gennaio 2024.
Questa decisione ha generato un ulteriore dibattito nella comunità, evidenziando le divisioni politiche esistenti e le diverse visioni su come affrontare questioni di sicurezza e giustizia.
Ora l’appello è rivolto direttamente al sindaco Francesco Ferri, perché prenda in considerazione il bene di Monte Compatri come priorità assoluta, superando le barriere politiche e promuovendo un’azione civica necessaria.

“Il bene di Monte Compatri, del paese che ha l’onore di governare, deve essere la forza in grado di superare gli steccati della politica e assicurare l’auspicato atto di civiltà”, afferma de Carolis.

La comunità di Monte Compatri si trova in un momento cruciale, in cui la risposta alla violenza deve essere non solo una questione di giustizia, ma anche un’opportunità per rafforzare legami e valori condivisi.

L’augurio è che l’unità e l’amore per il proprio territorio possano guidare la comunità verso un futuro più sicuro e sereno.