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di Angelo Barraco
Torino – Il fenomeno dei writer è molto diffuso sul territorio nazionale, da nord a sud agiscono incappucciati e lontani da occhi indiscreti, dipingono pareti di case abbandonate, dipingono vagoni di treni ma allo stesso tempo mettono a rischio la loro vita poichè la street art li porta a dipingere pareti dove vi è il rischio di morte se a ridosso di luoghi come ferrovie. Il fenomeno è in grande espansione già da tanti anni, ma non mancano le lamentele, soprattutto quando accadono incidenti. Un vent’enne è stato travolto da un treno presso la stazione di Arona, in provincia di Novara. L’incidente si è verificato all’alba di ieri mattina, quando il giovane stava dipingendo un vagone con uno spray e non si è accorto dell’arrivo di un treno merci. L’allarme lo hanno dato alcuni amici del giovane. Il giovane si chiamava Edoardo Baccin e gli amici dicono a gran voce che il disegno era la sua vita e puntualizzano: “Non chiamatelo vandalo, era un bravissimo ragazzo”. Il giovane viveva a Somma Lombarda e la sua famiglia è molto conosciuta poiché il padre è Marco Baccin, un ex ciclista e negli anni 90 è stato tecnico del Comitato regionale lombardo. Dall’associazione Codacons intanto riferiscono che è stata “una morte annunciata” e aggiungono inoltre che era stata denunciata da molto tempo l'invasione in Italia di graffiti e altri disegni realizzati dai writer che appaiono in qualsiasi punto delle città, anche in zone a forte rischio per l'incolumità degli stessi disegnatori. Aggiunge inoltre il Codacons: “Le istituzioni non hanno saputo affrontare e combattere il fenomeno dei writer, lasciando loro carta bianca e la facoltà di mettere in pericolo la propria incolumità. Non è ammissibile che questi "artisti" continuino ad imbrattare beni pubblici rischiando la propria pelle ed arrecando oltretutto un danno alla collettività” e bisognerebbe dedicare ai writer delle aree nelle città per evitare incidenti.
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