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Angelo Barraco
Torino – Enzo Costanza, il papà che era fuggito con il figlio di appena 15 giorni in Spagna, rintracciato ieri ad Albacete è stato scarcerato. La decisione è stata presa dal Tribunale di Albacete, dove stamane si è svolto il processo per direttissima conseguente all’arresto per sottrazione di minore. Il Tribunale ha ritenuto che non ci sono elementi per trattenere l’uomo in carcere. L’uomo è stato bloccato all’interno di un centro commerciale, mentre stava facendo acquisti per il figlio. Il piccolo è stato visitato e sta bene, nell’attesa dell’arrivo in Italia è stato provvisoriamente affidato ad un centro per minore. La donna ha rivolto testuali parole al marito: “Lo perdono, è un buon padre e ha trattato bene nostro figlio, spero stia bene”. Elementi importanti per l’individuazione dell’uomo sono stati i suoi acquisti con la carta di credito, che hanno stabilito una mappatura dei suoi movimenti, e una telefonata che l’uomo ha fatto alla moglie dove ha detto “Tranquilla, ti riporto il bambino. Io, poi, non so cosa farò”. Ricordiamo che l’uomo è affetto da disturbi psichici. L’uomo è stato interrogato dopo l’arresto, ma non ha saputo spiegare dove fosse diretto e non ha dato risposte esaustive. Mentre la Spagna ha scarcerato l’uomo, in Italia resta indagato per sottrazione di minore dalla procura di Torino che ha aperto un fascicolo che è affidato al pm Valerio Longi.
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