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A.P.
“L’incapacità cronica delle istituzioni regionali preposte alla gestione dei rifiuti, il costante prevalere dell’interesse imprenditoriale o peggio ancora clientelare sugli interessi della collettività e la non osservanza delle normative comunitarie e nazionali ci hanno fatto precipitare in una situazione di emergenza come dimostra l’ennesimo ultimatum di due mesi della Comunità europea alla Regione Lazio per il trattamento preliminare dei rifiuti che finiscono in discarica." è quanto dichiarano le rappresentanze tiburtine di Ecologisti e Reti Civiche, IDV, Rifondazione Comunista, Rete dei Cittadini e Sinistra Ecologia e Libertà "E’ arrivato il momento di operare nell’esclusivo interesse dei cittadini, avviando un intervento di riduzione e di raccolta differenziata dei rifiuti” – chiedono ancora – “ed é ora di predisporre un nuovo piano che metta la raccolta differenziata porta a porta al centro e che vengano realizzati gli impianti necessari a far si che il ciclo dei rifiuti venga chiuso così come ci chiede la comunità europea– concludono i partiti della sinistra tiburtina che a tal fine hanno deciso di iniziare una raccolta firme per una delibera popolare di Consiglio comunale che chiede l'attivazione della raccolta differenziata spinta.
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