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TIVOLI (RM) – I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, coordinati dal Compagnia di Tivoli e sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del tribunale di Tivoli nei confronti di un 50enne del posto, Di Silvio Antonio, appartenente alla nota famiglia sinti e già noto alle forze dell’ordine, responsabile di usura aggravata nei confronti di un soggetto originario di Guidonia Montecelio.
L’indagine coordinata dall’A.G. Tiburtina e sviluppatasi tra Agosto e Novembre 2018, ha evidenziato la difficoltà finanziaria della vittima che per tale ragione si era trovata sotto forche caudine delle richieste estorsive dei suoi aguzzini.
L’attività info-investigativa, svolta con l’ausilio delle indagini tecniche, ha permesso agli inquirenti di accertare come l’indagato, approfittando dello stato di bisogno della vittima, avesse ingenerato in quest’ultima uno stato di sudditanza psicologica utile a guadagnarsi non solo la restituzione del capitale preso in prestito, ma di interessi che rasentavano percentuali anche del 90%.
E’ stato accertato infatti che a fronte di prestiti dilazionati in più tranches, la vittima era costretta a restituire all’usuraio, in pochi giorni, cifre pressoché decuplicate. All’atto dell’esecuzione del provvedimento restrittivo gli inquirenti rilevavano anche la cospicua presenza di banconote in fac-simile.
Il Di Silvio è stato portato al carcere di Rebibbia dovendo rispondere del reato di usura aggravata. Sono in corso indagini per accertare se vi è la presenza nell’area tiburtina di altre vittime dello stesso reato.
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