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Roma

TIVOLI, IMPRENDITORI E CITTADINI RIPULISCONO LA CITTA’

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Tempo di lettura 2 minuti Domenica prenderanno il via le Giornate Ecologiche, cinque giornate dedicate al decoro cittadino con pulizie “speciali” per le vie di tutta la città.

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Redazione

Tivoli (RM) – Degrado ed incuria, Tivoli e le sue bellezze sono ricoperte da un manto nero. Oggi la città offre ai suoi cittadini e ai turisti uno spettacolo spesso indecoroso. “Lamentarsi non serve, dobbiamo tutti rimboccarci le maniche”, commentano gli imprenditori ed i professionisti di TivoliNet scenderanno in piazza per pulire Tivoli e chiamano a raccolta cittadini ed associazioni. Domenica prenderanno il via le Giornate Ecologiche, cinque giornate dedicate al decoro cittadino con pulizie “speciali” per le vie di tutta la città. “Le bellezze tiburtine – spiega Augusto Masotti, coordinatore di TivoliNet – dovrebbero essere candide, immacolate,ma la situazione attuale è decisamente diversa. Più volte abbiamo criticato questo abbandono ed abbiamo dichiarato di volerci impegnare in questo senso. Dopo aver sposato, e collaborato, con le giornate di pulizia di Si Può Fare, abbiamo voluto rilanciare il nostro impegno con queste Giornate. Coscienti che un intervento di questo tipo non può essere risolutivo, vogliamo comunque lanciare un messaggio, una sfida: dimostrare che cambiare è possibile, che si può vivere in una città più bella. Ad ispirare questo progetto è l’idea che lamentarsi della sporcizia, criticare e sollevare i problemi senza poi dare soluzioni non è il modus operandi che vuole avere TivoliNet”. Il primo appuntamento è per domenica 28, ore 9.30 in piazza Garibaldi. TivoliNet e tutti i cittadini che vorranno intervenire si concentreranno sull’aria di piazza Garibaldi, piazza Santa Croce, via del Trevio, piazza Plebiscito e vicolo Sante Viola: “Cartacce e mozziconi di sigarette hanno invaso il centro della nostra città – commenta Masotti – non è ammissibile un tale spettacolo. Armati di tute bianche, guanti, scope e ramazze, puliremo le strade restituendo a questa zona il decoro che merita”. A maggio, invece, l’attenzione si sposterà sulla Panoramica: “Uno dei luoghi più belli di Tivoli – continua il coordinatore di TivoliNet –, uno dei punti più frequentati da turisti e tiburtini, non può essere un ricettacolo di sporcizia, cartacce, lattine, mozziconi di sigarette, erbacce e scritte su muri e panchine”. A Giugno, invece, si pulirà il centro storico da piazza Rivarola scendendo fino alla Cattedrale, passando per la bellissima scalinata di via Del Duomo e la Mensa Ponderaria, ed arrivando fino a piazza Campitelli: “Il centro storico di Tivoli è una vera perla. Vederlo in queste condizioni, fa piangere il cuore. Solo l’opera dei volontari del Comitato Rionale evita l’abbandono totale”. Settembre ed ottobre, infine, saranno dedicati ai quartieri periferici della città: “Vogliamo contattare – prosegue Masotti – i comitati di quartiere e le associazioni di zona giovani ed anziani, studenti e pensionati per collaborare tutti insieme”. “Si tratta di un impegno faticoso e che, ad oggi, riscuote scetticismo e diffidenza da parte di molti – conclude il coordinatore di TivoliNet – noi con convinzione ed ottimismo ci stiamo adoperando per realizzare questo primo progetto, che sarà seguito da una serie di manifestazioni che animeranno Tivoli nei prossimi tre mesi. Diversi imprenditori e negozianti ci stanno fornendo il materiale e le attrezzature necessaire per le Giornate Ecologiche. Alcune associazioni stanno sposando la nostra iniziativa e con noi collaboreranno per questi cinque appuntamenti anche i volontari della protezione civile dell’Avrst di Tivoli”.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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