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“Deposito Cotral di Tivoli: è ora di intervenire con urgenza, troppi disagi per gli utenti e per il personale. La situazione è grave come testimoniano le numerose aggressioni”.
“Guasti, disagi ed aggressioni, è ora di intervenire. I lavoratori del deposito Cotral di Tivoli, e gli utenti della Roma – Tivoli, non possono più aspettare. Ogni giorno registriamo problemi e quello di domenica, a Roma, con un mezzo guasto ed i pendolari che sono usciti dal tetto, è solo l’ultimo di una lunga serie. Situazioni del genere, magari meno clamorose, sono troppo frequenti. Quando sono bus fuori uso, o che si guastano lungo la linea, oppure quando sono i nostri autisti ad essere aggrediti, verbalmente e fisicamente come accaduto anche la scorsa settimana tra Tivoli e Roma. Chiediamo urgentemente un intervento di Cotral. Abbiamo già inoltrato, tempo fa, delle proposte ma non siamo stati ascoltati. È intollerabile” spiegano in una nota Luciano Colacchi, segretario provinciale Faisa Cisal, e gli attivisti Faisa Cisal del deposito di Tivoli.
“Tivoli è stato scelto come polo principale e, pertanto, ha nella dotazione organica anche dei meccanici addetti alla manutenzione dei mezzi. Questo, però, ha fatto si che tutti i bus più nuovi, la cui manutenzione è affidata all’esterno attraverso dei contratti di global service, venissero destinati ad altri depositi. Il parco mezzi di Tivoli, ad oggi, è vetusto. Ci sono mezzi anche di 22 anni, acquistati per il Giubileo del 2000. Pullman che hanno più di due milioni di chilometri alle spalle. Mezzi datati, alcuni senza aria condizionata, che si guastano in continuazione e per ogni guasto ci sono pendolari che si infuriano e sfogano i propri disagi sugli autisti incolpevoli, vittime di questo sistema di gestione che palesa in continuazione i suoi limiti. La Faisa Cisal ha chiesto, da tempo, un intervento. Abbiamo proposto di utilizzare i bus nuovi, presenti anche in altri depositi del Cotral che con la riduzione delle corse estive rimangono fermi. Per Tivoli sarebbero estremamente utili. Sarebbe una soluzione a costo zero, per l’Azienda, che consentirebbe ai pendolari di avere un servizio decente ed ai conducenti di lavorare più serenamente” conclude il Segretario Colacchi
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