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Esteri

TIRANA: ODISSEA PER 8 VIGILI DEL FUOCO BLOCCATI A BORDO DI UN RIMORCHIATORE

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Tempo di lettura 3 minuti Si sta cercando nei loro armadietti e ovunque alla ricerca dei loro documenti da inviare poi via mail alla Farnesina.

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Redazione
Tirana
– Dimenticati sui rimorchiatori della ditta Baretta in quanto l’Albania non consentirebbe lo sbarco agli 8 Vigili del Fuoco per poi essere trasferiti sull’aeromobile per il rientro.

Ieri la notizia che i rimorchiatori con la nave al seguito si sono portati nella baia di Valona e questo poteva consentire ai nostri Vigili del Fuoco, sfiniti da 4 giorni di mare e impossibilitati a comunicare con  “colleghi” e famiglie, di scendere a terra per poi salire a bordo di un nostro aeromobile piaggio, i famosi P180,  per il rientro, ma le operazioni sono state sospese perché i VVF, sprovvisti di documenti non possono toccare il suolo albanese. Si sta cercando nei loro armadietti e ovunque alla ricerca dei loro documenti da inviare poi via mail alla Farnesina.

Riguardo la vicenda USB Vigili del Fuoco Nazionale ha rilasciato il seguente comunicato:

"Lavoratori, domenica mattina appena giunta la notizia dell’incidente al traghetto Norman Atlantic, 2 squadre di Vigili del Fuoco di Brindisi si sono imbarcate a distanza di poche ore l’una dall’altra su due rimorchiatori privati per partecipare alle operazioni di soccorso. Anche una unità navale della serie 1000 ha tentato di giungere sul posto ma, a causa delle condizioni del mare, le sole tre unità VF hanno dovuto presto fare rientro e “con le ossa rotte”. Il nostro elicottero con quelle condizioni meteo non ha volato lasciando a terra i numerosi elisoccorritori e sommozzatori.

Il problema che i nostri pompieri a causa della prolungata permanenza a bordo dei rimorchiatori e con il mare in tempesta hanno cominciato a stare male, tanto che lunedì 29 quando gli sia stato chiesto dal coordinamento dei soccorsi in mare di raggiungere il traghetto ancora in fiamme, gli stessi si siano giustamente rifiutati a causa delle loro pessime condizioni di salute. Appresa la notizia del rifiuto, il dirigente periferico “è andato su tutte le furie” minacciando anche di portare i “malcapitati” davanti al consiglio di disciplina.
Sempre il lunedì era stata approntata una squadra di 8 pompieri con un dvd (che non è un film, ma uno che dovrebbe capirne più di altri!?!) che è giunta all’aeroporto militare di Galatina per imbarcarsi su di un elicottero per poter dare il cambio, ma all’ultimo è arrivato il dietrofront.

Ad oggi è giunta la notizia che i rimorchiatori con la nave al seguito si siano portati nella baia di Valona e questo poteva consentire ai nostri, sfiniti da 4 giorni di mare e impossibilitati a comunicare con “colleghi” e famiglie, di scendere a terra per poi salire a bordo di un nostro aeromobile piaggio (i famosi P180) per il rientro, ma le operazioni stanno ritardando perché i nostri, sprovvisti di documenti non possono toccare il suolo albanese. Per cui ci sta toccando frugare nei loro armadietti alla ricerca dei loro documenti da inviare poi via mail alla farnesina.

Di fatto, non siamo riusciti a salvare nessuno, ne ad essere di alcuna utilità, siamo anche diventati un peso per l’equipaggio dei rimorchiatori, ed un penoso caso da tenere nascosto per non rovinare l’immagine che tanto sta a cuore a “firmaioli” e amministrazione.
Questo è un dei segnali di come viene gestita un'emergenza seria in mare, possiamo dire che si va alla "va la che la va ben" ma non sempre la buona stella assiste i decisionisti quelli che vogliono smantellare il settore nautico, quelli che chiudono distaccamenti quelli che si preoccupano di andare in commissione al senato a garantire che loro sanno come si fa a risparmiare.
Dirigenti, responsabili nazionali di settore, capi del corpo se non siete capaci di dare le direttive, indicare le strategie, prevedere le criticità, DIMETTETEVI siete a dir poco inadatti al ruolo ricoperto.
USB vuole conoscere i responsabili di questa gestione “catastrofica”, per ciò che riguarda questo intervento. Per i responsabili reali dello sfascio di tutto il sistema riteniamo responsabili di tutto l'amministrazione e i sindacati “firmaioli” (anche quelli che poi per vergogna ed opportunismo propagandistico la firma l'hanno ritirata in un secondo tempo… a giochi fatti e riordino passato con il solo diniego della USB). Lavoratori i responsabili sono loro con le loro azioni che si ripercuotono sul “servizio” e sulle nostra vite".

 

 

Esteri

Trump in vantaggio su Biden: ecco gli ultimi sondaggi

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Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden nei sette principali Stati in bilico.

Lo rivela l’ultimo sondaggio del New York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Il margine più stretto è in Michigan, dove il tycoon ha il 42% delle preferenze contro il 40% del presidente, e in Pennsylvania (43% contro 40%). 

Quasi i due terzi dei democratici ritengono che Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca e consentire al partito di nominare un altro candidato. E’ quanto rileva un sondaggio di Ap-Nord Center for Public Affairs Research. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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