Costume e Società
#TIPORTOCONME : IL PICCOLO CHRISTOPHER È IL SIMBOLO DELLA LOTTA CONTRO L’ABBANDONO DEGLI AMICI A QUATTRO ZAMPE
Tempo di lettura 2 minuti #tiportoconme è la campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono degli amici a quattro zampe lanciata da L’Osservatore d’Italia lo scorso 25 Luglio
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cmontagna![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2017/10/italia_4160.jpg)
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di Christian Montagna
Napoli – E’ il piccolo Christopher D. , 3 anni, da Castel Volturno in provincia di Napoli a commuovere il pubblico social mentre abbraccia il suo cucciolo Danny, appena adottato dalla strada. Dopo 48 ore di votazioni aperte tramite Facebook, circa seicento utenti in tutto hanno espresso la propria preferenza sulle foto scelte dalla redazione per “ #Tiportoconme”, la campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono degli amici a quattro zampe lanciata da L’Osservatore d’Italia lo scorso 25 Luglio.
Forte della mia esperienza personale e da sempre vicino agli amici a quattro zampe, spesso maltrattati e abbandonati, ho deciso di sensibilizzare le persone attraverso un modo semplice ma allo stesso tempo efficace. La risposta? Eccezionale. Numerose foto sono state condivise dal popolo social con l’hashtag #tiportoconme, ad indicare l’amore sempre più viscerale tra gli uomini e gli amici fidati, che seppure per breve tempo, ahimè, colorano quotidianamente le nostre vite di allegria.
Purtroppo, i numeri parlano chiaro: secondo l’Istat, ogni anno in Italia vengono abbandonati circa 150 mila cani, 45 mila solo nei mesi estivi e circa 200 mila gatti. Dati aberranti se solo si pensa che da giugno ad agosto, ogni giorno, ne vengono abbandonati circa cinquecento .
Autostrade, strade isolate, boschi, cassonetti dell’immondizia e sacchetti di plastica diventano sempre più trappole mortali per cani e gatti, abbandonati ad una morte atroce, in totale solitudine.
Abbandonare un cane o un gatto è un atto deprecabile. Non solo dal punto di vista morale. E’ anche un reato. L’articolo 727 del codice penale infatti sancisce che “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”. Ma non solo, chi abbandona un cane è anche potenzialmente responsabile di omicidio colposo (Legge 20 luglio 2004, n. 189) poiché, potrebbe vagare disorientato per le strade, con gravi rischi per automobilisti e pedoni.
#Tiportoconme nasce dall’esperienza di un rapporto fatto di integrazione pacifica tra uomo e amico-fidato; dall’amore puro e incondizionato che va oltre la razza, l’estetica, la taglia, il pelo, il colore… È un invito verso chi un cuore a volte non lo ha, chi lo dimentica al mattino quando esce di casa; chi sfoga le proprie frustrazioni su esseri indifesi e sensibili, colpevoli solo di saper amare; è una minaccia contro chi abusa, chi uccide, chi abbandona, chi mutila, chi commercia e chi non riesce ad apprezzare un dono così grande, forse, perché nemmeno lo merita.
#Tiportoconme è un modo per rassicurare i nostri amici a quattro zampe che non saranno mai più soli, un tentativo di convincerli a non aver più paura dell’animale più feroce della terra, l’essere umano.
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Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario
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15 Luglio 2024![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2024/07/IMG_5243.jpeg)
Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.
Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.
L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione
Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.
Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”
L’Umanità di Francesco Tagliente
Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.
La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.
Un Esempio di Vita
La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.
Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.
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