Terremoto, è di nuovo sequenza sismica in centro Italia

Una sequenza sismica è in corso nel Centro Italia, nella stessa zona colpita dai potenti eventi tellurici del 2016 e 2017.

Alle 2:02 l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa di magnitudo 4.1 con ipocentro a 8 km di profondità ed epicentro 4 km di distanza da Norcia (Perugia), 13 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e 14 da Accumoli (Rieti).

Il sisma è stato seguito dopo pochi muniti da tre repliche di magnitudo comprese tra 3.2 e 2 nella stessa zona e preceduto ieri sera da altre quattro scosse di magnitudo comprese tra 2.8 e 2 con epicentro invece vicino Trevi (Perugia). Al momento non vengono segnalati danni.

Le due scosse principali (magnitudo 4.1 e 3.2) della sequenza sismica nel Centro Italia sono state avvertite distintamente anche nelle province di Ascoli Piceno, Macerata e Ancona “Stanotte è stata dura dormire ma non molliamo”, ha detto il vicesindaco di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), Michele Franchi.

Molte le repliche

Il sisma è stato seguito dopo pochi muniti da due repliche di magnitudo 3.2 e 2 nella stessa zona e preceduto ieri sera da altre quattro scosse di magnitudo comprese tra 2.8 e 2 con epicentro invece vicino Trevi (Perugia). Le scosse di magnitudo 4.1 e 3.2, in particolare, sono state avvertite distintamente anche nel Reatino, dove al momento non si segnalano comunque danni

Avvertite distintamente anche nelle province di Ascoli Piceno, Macerata e Ancona le due scosse principali della sequenza sismica in corso nel Centro Italia, dove comunque non vengono segnalati al momento danni.

Sul suo profilo Facebook, il geologo Emanuele Tondi dell’Università degli studi di Camerino (Macerata) afferma: “La zona epicentrale è sempre quella della sequenza sismica iniziata tre anni fa. La zona di faglia è quindi ancora quella del Monte Vettore-Monte Bove. Si tratta di una ripresa della sequenza, sempre possibile e che non era per nulla terminata. Negli ultimi tre mesi si sono verificati numerosi terremoti, anche se molti non li abbiamo percepiti. Purtroppo, la zona destabilizzata è molto grande e la sequenza di aftershocks lunga”.