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Economia e Finanza

TERNI: ARRESTATO NARCOTRAFFICANTE CON OVULO NELLO STOMACO

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Tempo di lettura < 1 minuto In corso ulteriori indagini finalizzate a risalire alla provenienza della partita di droga ed alla rete di spacciatori attraverso la quale sarebbe stata smerciata

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Redazione
Terni
– Nel week end i Carabinieri della dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Terni hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di cessione di sostanza stupefacente D.A.M. 38enne cittadino del Benin, domestico.
Il predetto veniva fermato da una pattuglia perché sospettato di detenere sostanze stupefacenti, portato in caserma e sottoposto a perquisizione personale che tuttavia dava esito negativo. A quel punto il personale operante, tenuto conto del forte sospetto che l’extracomunitario potesse in ogni caso detenere sulla sua persona sostanze stupefacenti, lo accompagnavano presso il locale pronto soccorso dove, a seguito di accertamenti medici, emergeva che all’interno del suo stomaco era presente un corpo estraneo che i sanitari provvedevano ad estrarre con un intervento chirurgico, anche perché il soggetto aveva cominciato ad accusare forti disturbi. A seguito dell’estrazione veniva appurato che il corpo estraneo risultava essere un ovulo contenente più di 15 grammi di eroina, che l’uomo aveva ingerito allo scopo di eludere i controlli sulla sua persona. Nella circostanza l’extracomunitario, ritenuto essere un trafficante dedito al trasporto ed allo spaccio di droga sulla piazza di Terni,  veniva dichiarato in stato di arresto e sottoposto a vigilanza in ospedale ove è attualmente ricoverato a seguito dell’intervento chirurgico. In corso ulteriori indagini finalizzate a risalire alla provenienza della partita di droga ed alla rete di spacciatori attraverso la quale sarebbe stata smerciata.
 

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Assegnati i premi alla ricerca scientifica Eni Award 2024

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Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Presidente del Consiglio di Amministrazione di Eni Giuseppe Zafarana e dell’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi, la cerimonia di premiazione degli Eni Award. Giunto quest’anno alla sua 16a edizione, il premio è considerato un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nei campi dell’energia e dell’ambiente e testimonia l’importanza che la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica hanno per Eni e il suo impegno a favorire la sostenibilità e l’accesso all’energia, in accordo ai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Dalla sua istituzione nel 2008 le candidature sono state più di undicimila. La Commissione Scientifica, che ha valutato le ricerche presentate, è composta da scienziati che appartengono ai più avanzati istituti di ricerca a livello mondiale e negli anni ha visto la partecipazione di 6 Premi Nobel. Anche quest’anno Eni, attraverso Joule, la sua Scuola per l’Impresa, ha assegnato la Menzione speciale Eni Joule for Entrepreneurship, destinata a gruppi, innovazioni universitarie, aziende innovative e volta a favorire l’applicazione, la valorizzazione e il trasferimento delle tecnologie promuovendo nel contempo la creazione di un ecosistema dell’innovazione sostenibile.
 
Nell’edizione 2024 di Eni Award sono risultati vincitori:
 
per la sezione Transizione Energetica, rivolta a ricerche nel campo dell’efficienza energetica nonché della cattura, utilizzo e sequestro dell’anidride carbonica, il premio è stato assegnato a Marc Fontecave del College de France (Francia). La ricerca di Marc Fontecave è finalizzata allo sviluppo di tecnologie per la valorizzazione della CO2 come fonte alternativa di carbonio per la produzione di composti di elevato interesse industriale. A tal fine, ispirandosi ai sistemi biologici, ha sviluppato sistemi catalitici innovativi, caratterizzati da elevata efficienza e selettività, impiegati in processi di riduzione elettrocatalitica della CO2 alimentati da energia elettrica rinnovabile;
 
nella sezione Frontiere dell’Energia, per ricerche sulle fonti rinnovabili e sullo stoccaggio dell’energia, il premio è stato assegnato a Nam-Gyu Park della Sungkyunkwan University (Corea del Sud) per la sua ricerca sulle celle solari a perovskite allo stato solido. Con il suo lavoro, il Prof. Park ha contribuito alla ricerca e allo sviluppo di una classe di nuovi materiali per dispostivi fotovoltaici che in un breve lasso di tempo hanno dimostrato progressi in termini di efficienza e stabilità mai registrati per nessun’altra tecnologia solare, superando anche quelle del silicio, e avviandosi a diventare protagonisti del mercato energetico.
 
Nella sezione Soluzioni Ambientali Avanzate, dedicata a valorizzare l’innovazione scientifica e tecnologica per la tutela e l’uso sostenibile delle risorse naturali, il premio è stato assegnato a Holger Braunschweig della Julius-Maximilians-Universität Würzburg (Germania) per la sua ricerca relativa a Riduzione di rifiuti e di elementi tossici attraverso la funzionalizzazione diretta dell’azoto con elementi leggeri senza metalli di transizione. Il Prof. Braunschweig ha dimostrato che alcuni elementi leggeri, come il boro, possono facilitare reazioni che finora avvenivano solo mediante l’utilizzo di metalli pesanti tossici. In particolare, la sua ricerca ha ottenuto significativi risultati per convertire l’azoto molecolare in ammoniaca. Questa scoperta permette di evitare costose fasi di purificazione che producono rifiuti e risparmiare notevoli quantità di energia, prevenendo anche i problemi ambientali e sanitari associati a molti metalli tossici. 
 
Per la categoria Giovane Ricercatore dell’Anno, che premia due ricercatori che hanno conseguito il dottorato di ricerca in università italiane, i riconoscimenti sono stati assegnati a Elvira Spatolisano e Stefano Toso.
 
Elvira Spatolisano, che ha conseguito il dottorato presso il Politecnico di Milano, ha condotto uno studio per la valorizzazione dell’idrogeno solforato, un composto spesso presente nel gas naturale, il combustibile fossile più pulito e cruciale nella transizione energetica verso le rinnovabili. Tali processi di valorizzazione incrementano la sostenibilità ambientale, convertendo un rifiuto tossico in prodotti ad alto valore aggiunto, come fertilizzanti o idrogeno.
 
Stefano Toso, che ha condotto il proprio dottorato presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, ha studiato gli alogenuri metallici, una nuova classe di semiconduttori con eccellenti proprietà fotovoltaiche e utili per realizzare dispositivi opto-elettronici efficienti. I nanomateriali che ha sviluppato potranno trovare applicazione nel campo del fotovoltaico, della fotocatalisi e dell’optoelettronica, nonché in settori emergenti come l’informatica quantistica.
 
La sezione Giovani Talenti dall’Africa, istituita nel 2017 in occasione del decennale di Eni Award e dedicata ai giovani talenti dal continente africano, conferisce, in questa edizione, quattro premi, assegnati a Favour Agbajor, della Durban University of Technology (Sudafrica), a Petra Kienyiy Chui, della Egerton University (Kenya), a Lakhdar Hamidatou, della Ecole Nationale Polytechnique de Constantine (Algeria), e a Nomthandazo Precious Sibiya, della Durban University of Technology (Sudafrica). I premiati riceveranno una borsa di studio che permetterà loro di frequentare un corso di dottorato presso prestigiosi atenei italiani per approfondire e sviluppare le loro idee innovative elaborate nel corso della loro tesi di laurea magistrale.
 
Favour Agbajor ha sviluppato modelli innovativi che integrano la progettazione e il funzionamento degli edifici con sistemi di energia rinnovabile, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica.
 
Petra Kienyiy Chui ha valutato i livelli e stabilito le caratteristiche delle microplastiche e della qualità dell’acqua del fiume Njoro e del lago Nakuru in Kenya.
 
Lakhdar Hamidatou ha sviluppato e validato sperimentalmente un kit di raffreddamento rimovibile per pannelli fotovoltaici commerciali, che utilizza materiali a cambiamento di fase (PCM) a base biologica.
 
Nomthandazo Precious Sibiya, infine, ha sviluppato una tecnica di separazione a coagulazione magnetica utilizzabile per il trattamento delle acque reflue.
 
Per la sezione Riconoscimento all’Innovazione Eni, che elegge i progetti più innovativi sviluppati da ricercatori ed esperti tecnici Eni, sono stati premiati:
 
Cristina Bonanomi, Rino Bonetti, Silvia Pavoni (Eni), Davide Moscatelli, Edoardo Terreni (PoliMI) per l’idea brevettuale relativa ad un processo di produzione di bio-olio a partire dalla lignina; Riccardo Borgomaneri, Luigi Colombo, Francesca Galimberti, Samuele Gori, Alberto Landoni, Nicoletta Panariti, Rita Ponzo (Eni) per la soluzione tecnologica innovativa “Bio-Slurry”, un processo a un solo stadio per convertire bio-feedstock altamente contaminati in prodotti di valore; Mirko Barbavara, Gabriele Bianchi, Stefano Cardamone, Lino Carnelli, Davide Deriu, Carla Lazzari, Nicola Mancini, Tamara Passera, Giuseppe Sabetta, (Eni) per la soluzione tecnologica del sistema di stoccaggio di energia termica Eni TES (Thermal Energy Storage).
 
È stata inoltre assegnata la Menzione speciale “Eni Joule for Entrepreneurship” a tre startup che si sono particolarmente distinte per l’innovatività e la sostenibilità dei progetti imprenditoriali proposti:
 
HBI – Human Based Innovation, startup di Bolzano, che ha sviluppato e brevettato una tecnologia per il trattamento dei fanghi di depurazione in maniera circolare;
 
SLY, startup di Santa Caterina dello Ionio (Catanzaro), che ha sviluppato tecnologie AI all’avanguardia per l’identificazione e la classificazione ultra-precoce degli incendi boschivi;
 
RarEarth, startup di Milano, che ha sviluppato un processo chimico innovativo per il riciclo di terre rare da motori elettrici di veicoli a due ruote.
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Economia e Finanza

Imprenditorialità sociale: come creare valore per la società

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L’imprenditoria sociale sta cambiando il modo in cui si percepisce il business. Non si tratta esclusivamente di profitti, ma di contribuire al benessere della comunità e di lasciare un impatto positivo. Imprenditori e imprese scelgono di affidarsi a modelli che generano valore per la società, con un miglioramento della qualità della vita delle persone e affrontando problematiche sociali importanti. Ma come si può creare un’impresa che abbia successo e che possa anche cambiare il mondo?

Il Philanthropy Advisory e l’imprenditorialità sociale

L’imprenditorialità sociale richiede un cambiamento di mentalità: è necessario comprendere che il successo di un’azienda non si misura solo dal guadagno economico, ma anche dall’influenza positiva che essa può esercitare sulla comunità. Quello del Philanthropy Advisory è un concetto fondamentale nel contesto dell’imprenditorialità sociale, così come nell’ambito del terzo settore.

Si tratta di una forma di consulenza che aiuta le aziende e i privati a rendere massimo l’impatto delle loro donazioni e dei loro investimenti sociali. Grazie agli esperti del settore, è possibile identificare progetti molto utili e costruire strategie di lungo periodo per un cambiamento sostenibile.

Il Philanthropy Advisory supporta le organizzazioni nel raggiungimento dei loro obiettivi filantropici, aiutandole a capire come e dove intervenire per creare il maggior valore possibile per la società. La consulenza, oltre a consigliare la destinazione delle donazioni, si occupa di definire strategie efficaci che permettano di generare un impatto profondo.

Attraverso questa figura, le organizzazioni possono comprendere come le loro risorse possano essere utilizzate per risolvere problemi complessi, per fare in modo che ogni intervento sia in linea con una visione di cambiamento a lungo termine.

Creare valore attraverso l’innovazione

Un aspetto importante dell’imprenditorialità sociale è quello dell’innovazione. Gli imprenditori sociali riescono a trovare soluzioni a problemi che spesso vengono trascurati dal settore pubblico e privato. L’uso delle nuove tecnologie, lo sviluppo di modelli di business flessibili e la collaborazione con altre realtà sono tutti elementi che creano valore.

Innovazione non significa necessariamente fare grandi investimenti. A volte è sufficiente cambiare il punto di vista, vedere un’opportunità dove altri vedono un ostacolo. Ad esempio, le piattaforme digitali possono essere sfruttate per offrire servizi educativi a distanza in alcune aree oppure per creare reti di supporto tra imprenditori locali. Innovare significa anche saper adattare i modelli esistenti alle nuove esigenze del mercato e della società.

L’importanza delle comunità e del networking

Nessun imprenditore sociale può agire da solo: il coinvolgimento della società e la costruzione di reti di supporto sono essenziali. Un modo importante per amplificare l’impatto che le iniziative possono avere consiste nella collaborazione con organizzazioni, enti pubblici e privati. La società non è soltanto destinataria del cambiamento, ma partecipa in modo attivo alla sua creazione, passo dopo passo.

Tutte le iniziative di successo si basa su un forte legame tra l’imprenditore sociale e le persone che si vogliono aiutare: per questo motivo il cambiamento diventa una responsabilità condivisa. Il networking diventa essenziale per condividere risorse, conoscenze ed esperienze.

Attraverso le reti di supporto, gli imprenditori sociali possono accedere a nuovi mercati, trovare collaboratori per specifici progetti e ottenere finanziamenti per espandere le loro attività. Il ruolo della società, quindi, è quello di essere protagonista attiva, con idee e risorse che possono dare un ottimo contributo. La cooperazione aiuta a costruire un tessuto sociale più forte, in cui tutti possono beneficiare dei risultati raggiunti.

L’imprenditorialità sociale è un passo verso un mondo più giusto, in cui le persone sono al centro delle decisioni e del progresso. Con l’innovazione continua e una visione chiara del cambiamento che si vuole creare, l’imprenditorialità sociale riesce davvero a trasformare la comunità e aprire la strada a nuove possibilità per tutti.

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Governo, riforme fiscali e sostegni alle famiglie nella nuova manovra 2024

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Accordo con l’UE per l’estensione a sette anni del piano di risanamento. Cuneo fiscale ridotto e agevolazioni per redditi fino a 40mila euro. Focus su incentivi pensionistici e bonus ristrutturazioni

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato l’accordo con la Commissione Europea per l’estensione del piano di risanamento a sette anni, garantendo maggiore respiro per le finanze pubbliche italiane. Questo sviluppo si inserisce nell’ambito della manovra economica 2024, il cui testo sarà presentato in Parlamento lunedì 21 ottobre. Giorgetti ha sottolineato che la manovra confermerà il taglio del cuneo fiscale, offrendo anche agevolazioni per le fasce di reddito fino a 40mila euro, mantenendo un focus sui redditi medio-bassi.

Tra i principali interventi, spicca l’introduzione di un nuovo sistema di calcolo fiscale che favorirà le famiglie numerose, definito da Giorgetti come una sorta di “quoziente familiare”. Inoltre, saranno estesi i congedi parentali, che passeranno da due a tre mesi, con un’aliquota dell’80% della retribuzione.

Sul fronte lavorativo, è stato introdotto un meccanismo incentivante per ritardare il pensionamento, attraverso significative agevolazioni fiscali per chi sceglie di proseguire l’attività lavorativa. Questa misura mira a sostenere la forza lavoro attiva e ridurre il carico sul sistema pensionistico.

Un altro punto chiave della manovra riguarda un “sacrificio” richiesto a banche e assicurazioni, tema che ha suscitato acceso dibattito nelle ultime settimane. Giorgetti ha spiegato che queste istituzioni contribuiranno in modo significativo attraverso un prelievo sugli utili, pur evitando di chiamarlo “tassa sugli extraprofitti”. L’idea è quella di redistribuire tali risorse a beneficio di famiglie e imprese. Nonostante le critiche dell’opposizione, il ministro ha ringraziato queste categorie per il loro supporto, evidenziando che tali sacrifici contribuiranno a finanziare le misure a sostegno dei cittadini.

Un altro elemento introdotto è la regolamentazione dei compensi per gli organi di vertice di enti, fondazioni e soggetti che ricevono contributi dallo Stato. Giorgetti ha confermato che il tetto massimo per tali compensi sarà allineato all’indennità del Presidente del Consiglio, come misura di “buona finanza” per garantire l’efficienza e la sostenibilità della spesa pubblica.

Maurizio Leo, viceministro dell’Economia, ha illustrato le novità riguardanti il settore immobiliare e le agevolazioni per le ristrutturazioni. Per la prima casa sarà confermata una detrazione del 50%, mentre per le seconde case si manterrà il 36%. Inoltre, il bonus mobili, che prevede una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e apparecchiature, sarà prorogato fino al 2025.

Sul fronte pensionistico, la manovra introduce un nuovo sistema di incentivazione volontaria per rimanere in servizio, con vantaggi fiscali significativi. Giorgetti ha inoltre chiarito che la questione del catasto non sarà direttamente inclusa nella legge di bilancio, ma rimarrà parte degli impegni strutturali già previsti, con un focus sugli aggiornamenti catastali legati al Superbonus.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso soddisfazione per la manovra, ma ha dichiarato che ci sarà spazio per possibili miglioramenti durante il dibattito parlamentare, con un’attenzione particolare alla riduzione delle aliquote IRPEF, con l’obiettivo di portarle dal 35% al 33% per i redditi fino a 60mila euro.

Nonostante i passi avanti, l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha sospeso il giudizio definitivo sulla manovra, in attesa di esaminarne il testo completo. Le banche sono chiamate a un contributo di circa 3 miliardi di euro, una misura che ha suscitato qualche preoccupazione nel settore, anche se le discussioni sono ancora in corso.

La manovra economica 2024 mira a sostenere famiglie, lavoratori e imprese italiane, cercando un equilibrio tra crescita economica e sostenibilità finanziaria. Il dibattito continuerà in Parlamento, con la speranza di ulteriori aggiustamenti per rispondere alle esigenze del Paese e garantire una ripresa stabile nel medio-lungo termine.

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