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Viterbo

TARQUINIA: VIGILI DEL FUOCO E SINDACO SUL PIEDE DI GUERRA

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Tempo di lettura 2 minuti Mazzola: “Se entro poche settimane non otterremo risposte per via istituzionale, scenderemo in strada con forme di protesta forti”

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LEGGI ANCHE: TARQUINIA: SCIOPERO GENERALE DEI VIGILI DEL FUOCO

 

Redazione

Tarquinia (VT) – "Vogliamo un presidio permanente dei vigili del fuoco. Nella rete della sicurezza provinciale esiste un buco rappresentato da Tarquinia e dai comuni della fascia costiera e dell’immediato entroterra. Non ci devono essere divisioni quando parliamo di sicurezza del cittadino. Se entro poche settimane non otterremo risposte per via istituzionale, scenderemo in strada con forme di protesta forti ma sempre pacifiche. Non ci fermeremo fino a quando non otterremo quello che chiediamo». Questo il monito lanciato dal sindaco Mauro Mazzola alla manifestazione per chiedere l’apertura di un presidio fisso, che si è svolta questa mattina 12 marzo, al palazzo comunale. Erano presenti il consigliere regionale Enrico Panunzi, i sindaci di Montalto di Castro e Monteromano Sergio Caci e Maurizio Testa e i sindacati dei vigili del fuoco. Unanime il sostegno al sindaco nel portare avanti questa battaglia, anche da parte degli On. Alessandro Mazzoli e Alessandra Terrosi e del senatore Ugo Sposettii. «Ho fatto preparare una lettera, firmata dagli altri sindaci, che invieremo al prefetto di Viterbo Antonella Scolamiero, da portare all’attenzione del sottosegretario Gianpiero Bocci, per chiedere per la millesima volta l’attivazione di un distaccamento fisso. – ha proseguito il primo cittadino – Tutte le istituzioni, dai sindacati alla regione, devono fare la loro parte, senza alcuna distinzione di sorta. Quindici anni fa come assessore comunale alla Protezione Civile ottenni l’apertura di un distaccamento per 12 ore al giorno e, con grandi sforzi economici, lo abbiamo tenuto aperto, mettendo a disposizione un capannone, fino allo scorso 31 dicembre. Ma non ci basta più. Vogliamo che Regione e Governo si facciano caricano del problema e lo risolvano in modo definitivo. Non possiamo ragionare con i freddi numeri della statistica, quando si parla di sicurezza e di pronto soccorso e in ballo ci sono vite umane da salvare. Aprire un distaccamento a Tarquinia, non vuol dire chiuderlo da un’altra parte ma vuol dire potenziare la rete di sicurezza su tutto il territorio. Le mie, le nostre ragioni, sono dettate da fatti oggettivi e non campati in aria. Ringrazio per la partecipazione i sindaci, i sindacati e il consigliere regionale Panunzi, che si è fatto carico di condividere con il presidente Nicola Zingaretti la questione".

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Cronaca

Ferrovia Roma Nord, da gennaio 2025 chiude la tratta Montebello – Viterbo: pendolari infuriati

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Giovedì scorso è stata annunciata da Astral e Cotral, gestori della linea, al Comitato dei Pendolari della Roma Nord la chiusura completa per due anni, a partire dal gennaio 2025, del tratto ferroviario Montebello – Viterbo della Ferrovia Roma Nord.

Una scelta, stante già le numerose critiche, che ora rischia di bloccare quasi completamente il trasporto di numerosi pendolari che vivono da anni lungo la tratta ferroviaria.

Le osservazioni più attente in relazioni a questa situazione provengono da una nota, diffusa ieri, da una uno dei più seguiti comitati di pendolari, l’associazione TrasportiAmo.
“Sostituire 89 km di linea ferroviaria, scrive l’associazione, con un servizio bus è una soluzione non solo inadeguata, ma anche logisticamente insostenibile. Le infrastrutture stradali esistenti non possono gestire un così elevato aumento del traffico, come possiamo già osservare oggi, e la stazione di Montebello dispone di un parcheggio già ora insufficiente”
Ed in più fa notare come “per ogni treno serviranno almeno tre vetture, il che significa distoglierle dalle altre linee o, come al solito, ricorrere ai privati, con un ulteriore aggravio sui costi”.

Un analisi lucida compiuta da chi, da anni, utilizza tale importante arteria ferroviaria che collega i due capoluoghi di regione e vive, da troppo tempo, una situazione insostenibile fatta di ritardi, corse tagliate e carrozze troppe volte colme ai limiti della vivibilità.

La scelta di Astral e Cotral rientra, come si legge nei loro comunicati, in un piano di riqualificazione della rete ferroviaria Laziale ma, apparentemente, rischia di cozzare con alcune dichiarazioni rese in un’intervista del maggio 2023 sul vignaclarablog.it da parte del presidente Cotral, Amalia Colaceci, che dichiarava “E’ stato loro detto che devono attendere settembre del 2024 per vedere viaggiare sei treni nuovi sulla Roma Nord”.

La paura di TrasportiAmo è tutta racchiusa nella parte finale del comunicato: “non si capisce perché, conclude la nota, non venga presa sul serio la possibilità di svolgere queste lavorazioni in soggezione di esercizio, come nel caso del raddoppio del binario che RFI sta realizzando sulla FL2 nella tratta Lunghezza-Guidonia Montecelio. Non vorremmo che questa sia solo una scusa per chiudere tutto definitivamente, come avvenne per il servizio extraurbano della Roma-Fiuggi agli inizi degli anni Ottanta”.

Abbiamo già inviato ad Astral e Cotral una mail per chiedere se, ad oggi, esista un piano alternativo di trasporto e come questo venga strutturato al fine di ridurre al minimo le possibili e palesi ripercussioni che, con questa scelta, rischiano di gravare ulteriormente sui tanti pendolari della Ferrovia Roma Nord.

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Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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