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Viterbo

TARQUINIA, STUDENTI SENZA SCUOLABUS: ARRIVA L'ULTIMATUM AL COMUNE

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Tempo di lettura 2 minutiStudenti e genitori sul piede di guerra. Pronti a mettere in atto iniziative per sbloccare la situazione

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Redazione

Tarquinia (VT) – Un gruppo di genitori ed alunni della scuola Cardarelli di Tarquinia lanciano un appello al nostro quotidiano in merito alle "mancate risposte" da parte dell'amministrazione comunale e della preside della scuola sul problema degli studenti rimasti senza servizio di pubblico di trasporto. Queste famiglie minacciano iniziative di protesta per i prossimi giorni qualora il problema non venga risolto nell'immediatezza.

"Ci sono ragazzi che non hanno alternativa – dice una delle ragazze coinvolte nel problema – dovranno lasciare la scuola e questo non è giusto e non comprendiamo come può essere tollerato dalla preside che pur rappresenta la scuola pubblica". Dalla roccaccia a Montericcio dalla Farnesiana a Pantano, Forca di palma, Marina velka, Vaccareccia, Valfragida, Pian d’organi, Piantata, Taccone di mezzo, Acquetta, Bagnoli, Castagno, Spinicci, Piandi spille e San Giorgio la voce dei ragazzi è concorde, la scuola è un diritto e loro non si sentono studenti di serie B e sapranno dimostrare la forza delle loro determinazione.

"Se entro Lunedì non sarà data risposta al problema – si legge nella nota di queste famiglie – saremo disposti anche a fare lo sciopero della fame e a tutte quelle manifestazioni che serviranno per dare una soluzione al problema. Noi non siamo disposti a mollare – prosegue la nota –  e lo faremo anche per quei ragazzi che hanno già pensato di lasciare la scuola.

Le famiglie non possono sempre accompagnare e riprendere i propri figli ogni giorno utilizzando mezzi propri, infatti lasciano già, spesso, a casa i ragazzi, danneggiando l’andamento scolastico per via delle assenze.
Martedì se nessuno ci avrà dato risposte saremo fuori la scuola a ricordare a tutti che il nostro diritto allo studio va rispettato, il problema è risolvibile, anche con poca spesa e non accettiamo che nessuno se ne occupi.

Gli altri comuni hanno risolto il problema e dunque rimane da capire perché il comune di Tarquinia non si adopera per risolverlo prima che sia troppo tardi per i ragazzi che nel frattempo non riescono ad avere una frequenza regolare.
I nostri genitori sono con noi e non intendiamo fare un passo indietro sulle nostre richieste, un trasporto pubblico per i ragazzi che non possono utilizzare i sedili da bambino degli scuolabus è un problema risolvibile, dunque perchè non dotare i pulmini di 4/5 sedili per ogni corsa?"

Questo grido di aiuto da parte delle famiglie e degli studenti è stato raccolto dal nostro quotidiano che lo rilancia ai diretti interessati. Seguiremo questa vicenda auspicando in una rapida soluzione della gravosa problematica.