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Viterbo

TARQUINIA, SS675 TRACCIATO VERDE ANAS: I COMITATI PER IL NO SONO STATI ASCOLTATI DALLE ISTITUZIONI

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Tempo di lettura 2 minuti Giovedì 19 sarà invece la volta dell’audizione alla commissione ambiente della Regione Lazio, dove in presenza del presidente dott. Enrico Panunzi

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Red. Cronaca

Tarquinia (VT) – La volontà dei Cittadini, dei Comitati e delle Associazioni ambientaliste e di categoria di ottenere quell'ascolto sinora negato da buona parte degli amministratori pubblici della Provincia di Viterbo e della Regione Lazio sul tema della localizzazione del tracciato finale della SS Orte – Civitavecchia è stato il filo conduttore che ha ispirato tutta l'assemblea pubblica organizzata il 12 maggio 2016 presso la località Montericcio organizzata e promossa tra gli altri dal Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia.

L'evento, molto sentito ed atteso dalla popolazione di Tarquinia ha visto una grande e vivace partecipazione con la presenza di esponenti delle amministrazioni regionali, provinciali e comunali che, dopo le molte resistenze mostrate negli ultimi mesi a promuovere un dibattito pubblico sull'opera, non hanno più potuto ignorare ciò che dovrebbe essere scontato e banale in un paese normale: dove si incontrano e confluiscono le opinioni e le esigenze dei cittadini lì deve essere sempre presente la politica.

E' con questo spirito che si sono succedute le relazioni e gli interventi dei Comitati e delle Associazioni che, sin dall'inizio di questa vicenda hanno speso le proprie energie per contrastare il disegno di ANAS di voler localizzare il tracciato della ultima tratta della Orte -Civitavecchia nella valle del Mignone, destinando così un territorio delicato ed incontaminato alla distruzione e con esso distruggendo anche il lavoro di chi nella valle ha investito ed opera nel campo dell'agricoltura e del turismo sostenibile.

Gli interventi del territorio hanno permesso ai politici presenti di acquisire finalmente una precisa consapevolezza sia sulla preziosità del territorio ma anche su tutti gli aspetti poco chiari e controversi dell'analisi tecnica con cui ANAS ha deciso sulla localizzazione dell'opera. In sala infatti sono state distribuite ai partecipanti ed ai politici le osservazioni dettagliate sul progetto preliminare di Anas e sull’analisi multicriteri, curate dal Comitato per il diritto alla mobilità, che le ha condivise con i partecipanti e con quei pubblici amministratori che non le conoscevano, mettendo così in evidenza la lacune e le forzature che sono state rilevate nel metodo con cui ANAS ha scelto il tracciato Verde.

Accanto a questa piccola soddisfazione però si è anche dovuto prendere atto che ormai il ruolo di vigilanza sulla realizzazione delle grandi opere e quello del rispetto delle normative e dell'ambiente (la SS 675 è stata localizzata in una ZPS ed è tutelata da una rigidissima normativa Europea) è ormai unicamente nelle mani dei cittadini che vicariano quelle funzioni che appartengono in primis ad una politica ben pagata ma quasi sempre lontana dai cittadini e non sempre preparata a gestire situazioni così critiche.
Lunedì 16 Maggio, grazie all’impegno dell’onorevole Massimiliano Bernini, una delegazione del comitato sarà ricevuto dalla dirigente Segnalini del MIT, responsabile della conferenza dei servizi alla quale saranno consegnate le osservazioni al progetto e il video con i contributi dell’assemblea per fornire anche a distanza, quel dibattito pubblico che nessuna istituzione ha voluto mettere in campo per condividere le scelte del tracciato e della localizzazione della trasversale.

Giovedì 19 sarà invece la volta dell’audizione alla commissione ambiente della Regione Lazio, dove in presenza del presidente dott. Enrico Panunzi sarà depositata tutta la documentazione a supporto dei no al tracciato verde, ancora in valutazione d’impatto ambientale presso il Ministero dell’ambiente.
 

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Cronaca

Ferrovia Roma Nord, da gennaio 2025 chiude la tratta Montebello – Viterbo: pendolari infuriati

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Giovedì scorso è stata annunciata da Astral e Cotral, gestori della linea, al Comitato dei Pendolari della Roma Nord la chiusura completa per due anni, a partire dal gennaio 2025, del tratto ferroviario Montebello – Viterbo della Ferrovia Roma Nord.

Una scelta, stante già le numerose critiche, che ora rischia di bloccare quasi completamente il trasporto di numerosi pendolari che vivono da anni lungo la tratta ferroviaria.

Le osservazioni più attente in relazioni a questa situazione provengono da una nota, diffusa ieri, da una uno dei più seguiti comitati di pendolari, l’associazione TrasportiAmo.
“Sostituire 89 km di linea ferroviaria, scrive l’associazione, con un servizio bus è una soluzione non solo inadeguata, ma anche logisticamente insostenibile. Le infrastrutture stradali esistenti non possono gestire un così elevato aumento del traffico, come possiamo già osservare oggi, e la stazione di Montebello dispone di un parcheggio già ora insufficiente”
Ed in più fa notare come “per ogni treno serviranno almeno tre vetture, il che significa distoglierle dalle altre linee o, come al solito, ricorrere ai privati, con un ulteriore aggravio sui costi”.

Un analisi lucida compiuta da chi, da anni, utilizza tale importante arteria ferroviaria che collega i due capoluoghi di regione e vive, da troppo tempo, una situazione insostenibile fatta di ritardi, corse tagliate e carrozze troppe volte colme ai limiti della vivibilità.

La scelta di Astral e Cotral rientra, come si legge nei loro comunicati, in un piano di riqualificazione della rete ferroviaria Laziale ma, apparentemente, rischia di cozzare con alcune dichiarazioni rese in un’intervista del maggio 2023 sul vignaclarablog.it da parte del presidente Cotral, Amalia Colaceci, che dichiarava “E’ stato loro detto che devono attendere settembre del 2024 per vedere viaggiare sei treni nuovi sulla Roma Nord”.

La paura di TrasportiAmo è tutta racchiusa nella parte finale del comunicato: “non si capisce perché, conclude la nota, non venga presa sul serio la possibilità di svolgere queste lavorazioni in soggezione di esercizio, come nel caso del raddoppio del binario che RFI sta realizzando sulla FL2 nella tratta Lunghezza-Guidonia Montecelio. Non vorremmo che questa sia solo una scusa per chiudere tutto definitivamente, come avvenne per il servizio extraurbano della Roma-Fiuggi agli inizi degli anni Ottanta”.

Abbiamo già inviato ad Astral e Cotral una mail per chiedere se, ad oggi, esista un piano alternativo di trasporto e come questo venga strutturato al fine di ridurre al minimo le possibili e palesi ripercussioni che, con questa scelta, rischiano di gravare ulteriormente sui tanti pendolari della Ferrovia Roma Nord.

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Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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