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di Gennaro Giardino
Tarquinia (VT) «Il grave atto intimidatorio nei confronti dell’ex primo cittadino di Cellere, Leandro Peroni, cui va la mia solidarietà, è il segnale di un profondo malessere sociale. Troppo spesso i sindaci sono lasciati soli in balia di violente contestazioni. Lo Stato deve tornare a fare lo Stato, garantendo i diritti dei cittadini e facendo rispettare le leggi con giustizia veloce e certa». Lo afferma il sindaco Mauro Mazzola, che prosegue: «Quanto accaduto a Peroni ci deve far riflettere anche sui toni spesso utilizzati nel dibattito politico giornaliero. Necessario, certo, ma da riportare sui corretti binari del confronto civile e non di un perenne scontro. La politica degli strilli, del continuo alzare i toni, del cercare di prevaricare con ogni mezzo gli altri, unita a una gravissima crisi economica, sociale e culturale, ha creato un corto circuito che rischia di bruciare l’intera impalcatura istituzionale, le cui basi sono proprio rappresentate dagli Enti Locali e dai sindaci. In queste settimane si parla delle alluvioni, del dissesto idrogeologico, delle periferie abbandonate, e si scaricano le colpe sui sindaci, come non ci fossero alle spalle decenni di cattiva gestione del territorio, di condoni edilizi, di assenza completa di politiche sociali. Solo per fare un esempio, sono tante le persone che presentano richiesta ai Comuni e pressano i sindaci per condonare opere abusive. Poi, quando le case e le strade si allagano, puntano il dito contro le Amministrazioni e sparano a zero contro i sindaci. Giustizia certa la via da seguire per uscirne: lo Stato deve tornare a fare lo Stato, tutelando i diritti dei cittadini e applicando le leggi, senza scorciatoie».
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