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Viterbo

TARQUINIA, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PRESENTA UN ESPOSTO CONTRO LEGAMBIENTE

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Tempo di lettura 2 minutiIl primo cittadino Mazzola e il vice sindaco Bacciardi: «Atto per tutelare l’immagine della città. L’ultimo condotto dall’ARPA Lazio smentisce ancora una volta Goletta Verde».

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A.P.

«Il nostro mare è pulito. L’ultimo rilevamento condotto dall’ARPA Lazio smentisce ancora una volta Goletta Verde. Inaccettabile la superficialità di Legambiente anche nella comunicazione, che ha generato falsi allarmismi. Per questi motivi abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia. Tuteleremo l’immagine di Tarquinia». Lo dichiarano il primo cittadino Mauro Mazzola e il vice sindaco Renato Bacciardi. «I risultati dei prelievi mensili effettuati dall’ARPA Lazio, certificati e pubblicati, dimostrano che il nostro mare gode di ottima salute e sono in aperto contrasto con quelli di Legambiente. – proseguono – Inoltre, nel comunicato stampa diffuso il 9 luglio alle maggiori testate giornalistiche l’associazione scrive “nel Viterbese, nel Comune di Tarquinia, in località Lido, valori batteriologici oltre la norma indicano che le acque sono fortemente inquinate”. Legambiente si riferisce genericamente alla “località lido” provocando la convinzione, sbagliata, che i risultati pubblicati fossero relativi all’intero litorale. Questo sebbene l’unico campionamento sia stato fatto in corrispondenza della foce del fiume Marta. Ciò ha provocato preoccupazioni del tutto ingiustificate e ha arrecato gravi danni agli operatori commerciali del settore turistico. Andremo fino in fondo alla questione». Su richiesta del sindaco Mazzola ARPA Lazio ha inviato il 20 luglio all’Amministrazione Comunale una relazione delle analisi svolte nel 2011 e nel 2012. Il documento conferma una balneabilità eccellente lungo tutta la costa ed evidenzia una situazione notevolmente migliorata negli anni, con parametri ben al di sotto dei limiti imposti dalla legge. «Ci chiediamo come mai Legambiente scelga sempre la metà di luglio per pubblicare dossier, fare conferenze stampa e diffondere dati inquietanti. – concludono – E ci domandiamo cosa fa negli altri 12 mesi l’associazione che si fregia di occuparsi della tutela dell’ambiente e della denuncia dell’inquinamento. Il nostro mare è una risorsa da difendere con i fatti per 365 giorni all’anno».

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