TARQUINIA ELEZIONI, TOMASSINI: "TARQUINIA VOLA VUOLE FAR MIGLIORARE LA QUALITA' DI VITA DELLE PERSONE"

Redazione

L'osservatore laziale, proprio ieri, ha annunciato la scesa in campo della lista civica "Tarquinia Vola" alle prossime elezioni. Volendone sapere di più, ha deciso di porre qualche domanda al promotore della lista Roberto Tomassini. Ecco l'intervista:

 

1) Come è nata l'idea di creare una lista civica?

La lista “TarquiniaVola” è l’espressione locale del movimento civico “ViterboVola”, nato qualche anno fa a Viterbo ed estesosi in provincia con il nome di “TusciaVola”.  In breve, il movimento intende dare voce, fiducia e rappresentatività alle diverse realtà locali, valorizzandone le peculiarità ed armonizzandone le esigenze e i desideri, nel rispetto dell’autonomia decisionale di ciascuno e senza subordinazioni centraliste.

 

2) Mi sembra di capire che si tratta di una lista civica che si contrappone alla "vecchia politica" e che quindi intende portare avanti un discorso di rinnovamento.  Sotto quali aspetti ritiene che "Tarquinia Vola" possa essere innovatrice?

Più che di contrapposizione alla vecchia politica parlerei di reinterpretazione della politica; credo, infatti, che oggi la politica arroccata nella propria torre d’avorio abbia perso il contatto con i cittadini:  i partiti strutturati di una volta non esistono più, le ideologie tanto meno.  Oggi “il popolo” è più colto, più intelligente, più attento, non si fa più portare per mano dai politicanti; oggi i cittadini vogliono riconoscersi in, ed essere rappresentati da, persone oneste e affidabili che non parlino politichese ma lavorino seriamente per creare le premesse per sviluppo, lavoro e benessere.  Insomma la politica deve, e TarquiniaVola vuole, far migliorare la qualità della vita delle persone, di tutte le persone, senza distinzioni troppo spesso faziose, clientelari o, peggio, intimidatorie.

 

3) Avete già identificato il vostro candidato sindaco? Se sì, di chi si tratta e perché scegliere proprio lui o lei?

Anziché ad una persona in particolare, TarquiniaVola guarda alle caratteristiche che il sindaco ideale deve possedere: serietà, coerenza, lealtà, decisione, chiarezza, comunicatività, rispetto delle opinioni altrui; ed a quelle che non deve possedere: ipocrisia, demagogia, senso polemico, finalità occulte.  Insomma un sindaco autorevole ma non autoritario, deciso ma non testardo: un “evoluzionario”, non un rivoluzionario.

 

4) Quali ritiene siano le criticità di Tarquinia? Come ritiene possano essere affrontate?

 Le criticità di Tarquinia sono quelle di qualsiasi altra città o comunità: l’isolamento.  Se ci si chiude su se stessi credendo di essere autosufficienti, si muore.  TarquinaVola crede che solo attraverso lo scambio di risorse si cresce.  La brevità di questa intervista mi costringe a solo pochi esempi non esaustivi.  Civitavecchia ha il porto ma non ha spiagge; Tarquinia ha bellissime spiagge ma non ha il porto.  Creare uno scambio in termini di turismo porterebbe indubbio giovamento ad entrambe le comunità.  Dal punto di vista produttivo, Tarquinia è una “miniera agricola”, dove gli eccellenti prodotti dell’agricoltura locale sono estratti per essere trasportati e trasformati altrove: la creazione di nuove strutture di trasformazione alimentare oltre che creare posti di lavoro sul territorio, genererebbe un notevole indotto; il tutto “a km. zero”.  La mancanza di un luogo di aggregazione culturale è un’altra criticità di Tarquinia: più che di Teatro di San Marco si dovrebbe parlare di Fabbrica di San Pietro.  E poi il Lido, San Giorgio, l’autostrada e la trasversale, l’ecologia e l’arsenico nell’acqua potabile, le nuove zone edificabili.  Riflettendoci bene, credo che saranno necessari ben più di cinque anni di lavoro serio ed illuminato per rimediare agli errori del passato…

 

5) La vostra lista è sostenuta da qualche partito o si presenta esclusivamente composta da cittadini volenterosi di cambiare faccia alla politica di Tarquinia?

Se intende sostegno economico, assolutamente no.  TarquiniaVola è una lista che si autofinanzia, e continuerà a farlo anche durante la campagna elettorale: non prenderemo gli elettori per la gola con cene civetta di certa finalità ma dubbia riuscita.  Mentre abbiamo ricevuto, da parte di diversi politici “di lungo corso”, il riconoscimento morale per le nostre idee e per il coraggio di portarle avanti con pacatezza e senza contrapposizioni polemiche o espressioni rivoluzionarie.  Come ho accennato prima, TarquiniaVola non vuole contrapporsi a nessuno bensì vuole proporre qualcosa di positivo e di nuovo.  Chi si riconosce in questo modo di fare e di agire, si affianchi pure a noi e ci sostenga.  Tutto il resto saprà di stantìo.

 

6) Quali sono i punti programmatici più salienti rispetto cui intendete battervi?

A chi mi chiede quale sia il programma di TarquiniaVola rispondo con due semplici parole:  amministrare bene.  La prima responsabilità di un amministratore pubblico è quella di impiegare al meglio le risorse messe in comune dai cittadini contribuenti, indipendentemente che provengano dai residenti o dalla Comunità Europea, avendo come obiettivo lo sviluppo del benessere dei cittadini.  Difesa del territorio e salvaguardia dell’ambiente, sviluppo di servizi efficienti e di qualità, cultura, turismo, famiglia, casa e fasce deboli (infanzia, anziani, diversamente abili, malati cronici), imprenditoria, commercio ed agricoltura: tutti aspetti della vita cittadina che TarquiniaVola vuole migliorare stimolando un sistema virtuoso di collaborazione civica e civile e di sviluppo economico e sociale.