TARQUINIA ELEZIONI, IL SINDACO USCENTE MAURO MAZZOLA RISPONDE ALLE DOMANDE DELL’OSSERVATORE LAZIALE.

Teresa Pierini

Nella complessa competizione elettorale per conquistare la carica di primo cittadino, il sindaco uscente, Mauro Mazzola, risponde alle domande de L’osservatore laziale.

Lei è il sindaco uscente: può tracciare un bilancio del suo primo mandato?
Certamente. Abbiamo lavorato molto bene. Abbiamo realizzato oltre 200 opere pubbliche, per 18 milioni di euro investiti. Per i servizi sociali abbiamo erogato 800mila euro, dato 35 case popolari e realizzato numerose iniziative a sostegno degli anziani. Abbiamo tutelato il territorio realizzando 20 chilometri di acquedotti e reti fognarie mentre la raccolta differenziata è passata dal 20 al 50% e continua a crescere. Abbiamo investito 1 milione e 200mila euro per l’ospedale e abbiamo evitato la chiusura del punto nascite. Abbiamo stanziato 3 milioni e mezzo di euro per gli impianti sportivi. Per l’urbanistica abbiamo incaricato l’architetto Pier Luigi Cervellati di realizzare il nuovo Pucg, dopo 40 anni di attesa, e abbiamo realizzato 11 piani integrati. Abbiamo sbloccato il progetto di recupero della località San Giorgio e quello di ampliamento del campo di golf, per 80 milioni di euro di investimenti privati. La zona industriale è realtà e alla fine di aprile inaugureremo i primi 36 ettari. Tarquinia in cinque anni è diventata città di cultura, con il “Premio Cardarelli”; città di turismo, con l’InfoPoint, la guida turistica, il portale, la segnaletica turistica con codice QR; città di sport con il “Premio Angelo Jacopucci”, città dei giovani con l’apertura del Cag e del centro culturale “Sebastian Matta”.

Sette candidati a sindaco, quattordici liste, si aspettava tutta questa frammentazione?
Ѐ il segno evidente della degenerazione della politica anche nei piccoli Comuni. Gli interessi personalistici hanno sempre più spesso la meglio su quelli della collettività. Io rappresento una coalizione coesa e forte che si presenta agli elettori dopo cinque anni di buon governo e con un programma chiaro.

Ci sono spaccature evidenti sia a destra che a sinistra. Lei ha l’appoggio ufficiale di Fli ma non quello della base, le porterà vantaggio?
Noi siamo una coalizione trasversale che unisce tutte le persone che hanno come unico obiettivo la crescita economica, sociale e culturale di Tarquinia. Ѐ questo il nostro più grande vantaggio.

Poi c’è il caso Udc, che ha un suo candidato ma una parte del partito ha scelto lei presentando una lista in suo appoggio. Non teme che l’elettorato si possa confondere?
Non penso, perché gli elettori sono intelligenti. Da una parte c’è la lista “Polo dei Moderati” i cui rappresentanti hanno deciso di continuare un’esperienza amministrativa condivisa che ha dato ottimi risultati. Dall’altra ci sono personaggi che pur di sopravvivere politicamente hanno spaccato il centro destra e hanno litigato anche sui simboli. Come possono pensare di amministrare Tarquinia?

Una battuta sul programma: cosa propone la sua ricetta?
Con il nostro programma l’Amministrazione vuole essere al servizio dei cittadini.

Ci sono cose che non ha avuto modo di realizzare e le propone per un suo eventuale secondo mandato?
Realizzare un piano per i parcheggi e la viabilità e riqualificare Tarquinia Lido, anche se il tempo perso è colpa della Regione Lazio che, dopo aver promesso 1 milione e 800mila euro di finanziamenti, non li ha più erogati.

Perché gli elettori dovrebbero scegliere di nuovo lei?
Perché non possiamo fermarci ora. Abbiamo nuovi orizzonti. Siamo una squadra unita che dimostrato di sapere amministrare la città.