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Redazione
Taranto – Perché trasferire l'Ilva in altra sede giudiziaria? Un secco "no" al trasferimento da Taranto a Potenza del processo Ilva. Questa la richiesta del sostituto pg di Cassazione Enrico Delehaye, che ha sollecitato il rigetto della istanza di rimessione del procedimento in altra sede giudiziaria avanzato dalle difese. I giudici della prima sezione penale della Suprema Corte, infatti, sono chiamati a decidere se trasferire o meno il processo per disastro ambientale da Taranto al capoluogo lucano. Le difese, infatti, sostengono che nella citta' pugliese non vi siano le condizioni per un giudizio "sereno ed equilibrato". Il procedimento, che vede coinvolte 49 persone e tre societa' (Ilva Spa, Riva Fire e Riva forni elettrici), e' in fase di udienza preliminare. Se la Cassazione decidera', tra stasera e domani, di mantenere il processo a Taranto, la prossima udienza si svolgera' il 16 ottobre.
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