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di Christian Montagna
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Taranto – Ieri sera dalle 19 alle 20, in piazza della Vittoria a Taranto un gruppo di circa trenta individui, le cosiddette “Sentinelle in Piedi” ha invaso la piazza per quella che loro stessi definiscono “una resistenza formata da persone che vegliano su quanto accade nella società”. Un atto che, a mio avviso, cela razzismo e omofobia.
Partito politico ? Movimento organizzato ? Cosa rappresentano questi gruppi di uomini, donne e spesso anche bambini , ritti come pali, silenti e fermi che cercano di catturare l’attenzione in nome della tutela della famiglia naturale? Ma soprattutto, chi ha stabilito il significato della parola “naturale” in questa società? Sullo stile dei “Veilleurs debout “ francesi, a due metri di distanza l’uno dall’altro e leggendo un libro rivolti nella stessa direzione a mò di pedine di una dama sperano di riuscire ad infondere quell’odio e quel razzismo verso chi semplicemente ha dei gusti sessuali diversi. Lo scopo di questa protesta silenziosa è quello di denunciare , si legge sulla loro pagina ufficiale, ” ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà”.
Dall’altra parte, ad attenderli in piazza, un centinaio di giovani ragazzi eterosessuali ed omosessuali che di omofobia e razzismo proprio non ne vogliono più sentir parlare. Coordinati da Giada Marzo e Alba Buzzacchino hanno pacificamente espresso il dissenso verso questa protesta che da mesi popola le piazze italiane.
L’Osservatore d’Italia ha raggiunto telefonicamente una delle organizzatrici della contro protesta, Alba Buzzacchino, che ci ha fornito maggiori informazioni riguardo la protesta. “Erano circa trentadue persone, in piedi e in silenzio con un libro tra le mani noncuranti di una piazza che gli si rivoltava contro – dice Alba- tra di loro anche un prete e un papà con il suo bambino a cui tentava di infondere odio e disprezzo”.
La piazza di Taranto però ha risposto a gran voce, stanca di dover combattere per vedersi riconosciuto un diritto garantito a tutti gli esseri umani ovvero quello di essere se stessi nella massima libertà. C’erano giovani ragazzi e ragazze, passanti e bambini ad applaudire i cori anti razzismo e anti omofobia. C’era un’atmosfera serena e distesa che mirava pacificamente a distogliere un gruppo ristretto di persone da una protesta innaturale. “Tacco Cento” e “Officine Tarantine” si sono riuniti in piazza per dire NO alle Sentinelle e lo hanno fatto sedendosi sul manto stradale della piazza. “Alle Sentinelle in piedi, hanno risposto i gay seduti” hanno detto alle forze dell’ordine quando con garbo gli avevano chiesto di spostarsi per far svolgere la manifestazione autorizzata. Presente alla manifestazione anche il Presidente di ArciGay di Taranto Luigi Pignatelli.
“La cosa più bella di questa serata- dice Alba- è stata la partecipazione dei passanti e della gente incuriosita che accorreva in piazza per sostenere l’associazione LGBT Tacco Cento”. Taranto dunque si mobilita a favore dell’uguaglianza e della parità tra esseri umani, perché in fondo, non è un orientamento sessuale a poter stabilire quale sia la “natura giusta da perseguire”. E ai cattolici che ieri erano in piazza, al prete in particolare, qualcuno gli ricordi che siamo tutti figli di uno stesso Dio!
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