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Redazione
RUSSIA – Il ministro dello Sviluppo economico russo Alexey Ulyukaev è stato arrestato oggi con l'accusa di aver preso una tangente da 2 milioni di dollari in cambio del sostegno del suo dicastero a un accordo di una importante compagnia petrolifera. Ulyukaev avrebbe preso la tangente milionaria per "la valutazione positiva data dal Ministero dello sviluppo Economico all'operazione che ha permesso alla Rosneft di completare l'accordo per l'acquisto del 50% detenuto dal governo del capitale della Bashneft", spiega il Comitato investigativo russo. Rosneft e Bashneft sono entrambe compagnie petrolifere russe. Ulyukaev, 60 anni, è ministro nel governo Medvedev da giugno 2013.
Soltanto lo scorso febbraio Ulyukaev si lamentava della situazione economica in Russia che si mantiene difficoltosa, tanto che a settembre scorso il ministro aveva spiegato che, per quanto riguarda il 2015 ed il 2016, il deficit di bilancio della Russia si sarebbe attestato approssimativamente al 3% del Pil. Per il ministro la colpa sarebbe stata soprattutto imputabile al basso costo del petrolio con perdite di 150 miliardi di euro nel bilancio mentre le sanzioni continuano a costare alla Russia intorno ai 40 miliardi di euro all’anno. Una batosta, se si pensa che l’introito per la vendita di gas all’Unione Europea è di 130 miliardi di dollari l’anno, cosa che rappresenta buona parte dell’export (la vendita di armi assicura 15,7 miliardi di dollari). Certamente gli accordi con i petrolieri, l'ex ministro, sapeva farli molto bene.
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