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Esteri

Takrouna 1943: l’orgoglio italiano sino all’estremo sacrificio

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In occasione del 75° anniversario, si è tenuta ieri, a Takrouna (Tunisia), la commemorazione dei soldati italiani caduti nell’ultima battaglia della Campagna d’Africa (20-22 aprile 1943), presso il memoriale costruito anche grazie all’impegno ed alle donazioni dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia.

Alla cerimonia, organizzata dall’Ufficio Militare dell’Ambasciata diretto dal Capitano di Vascello Paolo Fantoni, in un clima di sentita partecipazione e commozione, ha partecipato l’Ambasciatore d’Italia a Tunisi, Lorenzo Fanara, oltre ai numerosi addetti militari in rappresentanza delle rispettive delegazioni (Algeria, Canada, Francia, Belgio, Russia…) ed alle istituzioni civili e militari locali.
Significativa, inoltre, la presenza dei Parà Rolando Gianpaolo e Lucilla Andreoli familiari del Ten. Gianpaolo e del S.Ten. Cesare Andreoli (Medaglia d’Argento), ai quali si devono la realizzazione delle aste per le bandiere e la protezione del simbolo, insieme con una numerosa delegazione dell’Associazione Italiani di Hammamet, grazie alla quale si realizzerà l’iscrizione esterna al luogo: “Memoriale dei Paracadutisti Italiani caduti in Tunisia”.

Nel corso della cerimonia sono state attribuite le onorificenze al il Primo Maresciallo Salvatore Ferraro, che ha ricevuto i gradi da Luogotenente e all’Appuntato Scelto Stefano Morlino, che ha ricevuto la Croce d’Argento per anzianità di servizio.

Il piccolo villaggio di Takrouna – dove si arriva attraverso una malconcia strada principale – sorge tra aspre colline rocciose interrotte da qualche strada sterrata, nella regione del Sahel

Qui, il tempo sembra essersi fermato. La straordinaria semplicità del memoriale ne evoca il rispetto per la sacralità, un luogo nel quale si sono spezzate migliaia di vite, immolate per la Patria, per un ideale. “La terra d’Africa ha consentito di scrivere le più belle pagine di storia, spesso dolorosa ma sempre di grande esempio e monito per noi che vestiamo con amore ed onore l’uniforme” ha sottolineato il Comandante Fantoni.

Il documento inedito [Cliccare di seguito per visionarlo Documento Amedeo Querci]

In un inedito documento qui riportato, rinvenuto da Anna Querci tra le cose di suo padre, Amedeo Querci che fu reduce della battaglia, vengono descritti, con dovizia di particolari, dati ed analisi di quella che viene definita una “..missione suicida, compresa e accettata da tutti…” quei soldati ai quali, il Gen. Messe il 17 aprile del 1943, consegnando al Battaglione il Vessillo del 66° Reggimento, ordinò la resistenza sino all’estremo sacrificio. E tale fu, sino a quando, ridotti allo stremo delle forze, oramai senza munizioni, si batterono sino all’arma bianca.

Più che condivisibile, quindi, la rivendicazione del Comandante Fantoni di voler tener viva la memoria di tali imprese per le generazioni future che, senza alcun dubbio, rimane un dovere morale. Come chiosato dall’Ambasciatore Fanara, “La memoria di un Paese deve essere preservata con il rinnovato impegno delle istituzioni non per risentimento ma in prospettiva futura, perché riteniamo doveroso impegnarci, anche con le forze armate, oltre che con la diplomazia, a preservare la pace. La memoria è sacra, la Patria è sacra, il coraggio va ricordato, il sacrificio va valorizzato ma soprattutto guardando al futuro per scongiurare ulteriori conflitti”.

Inquadramento storico (Sintesi)

Il 285° Battaglione Folgore, alla sua costituzione composto da 5 compagnie fra cui la 108^ del Ten. Gianpaolo, era formato da quegli iniziali 3500 paracadutisti, dei quali circa 450 insieme a granatieri, bersaglieri e truppe tedesche, riuscirono a rompere l’accerchiamento degli Inglesi continuando a combattere strenuamente per altri 6 mesi durante tutta la ritirata da El Alamein, attraverso la parte occidentale dell’Egitto, tutta la Libia fino in Tunisia.

2500 km di estenuante ritirata nel deserto, sete, fame, freddo notturno, caldo soffocante di giorno, sporcizia, parassiti, mancanza di rifornimenti adeguati, attacchi da terra e dal cielo che misero a dura prova questi uomini.

Oramai decimati dal costante fuoco nemico, i fanti della 1^ compagnia del 66° Reggimento, i Paracadutisti del 285° battaglione e un’ultima compagnia di Granatieri giunta in rinforzo, per un totale di circa 500 uomini, riuscirono a resistere fino alla sera del 21 aprile. Alla fine – la mattina del 22 aprile – dovettero arrendersi di fronte alle soverchianti forze Neozelandesi, avendo oramai terminato le munizioni.

La maggior parte morì combattendo finanche all’arma bianca. Diverse furono le Medaglie d’argento e di bronzo al valore. Tra queste merita di essere ricordata quella d’Argento del S.Ten. Cesare Andreoli. I pochissimi sopravvissuti, una cinquantina, furono avviati verso i campi di prigionia in Egitto.
Radio Londra, per giustificare il ritardo dell’avanzata verso Tunisi, dovuto alla resistenza incontrata, affermò che l’Italia aveva schierato laggiù i suoi migliori soldati.

Tiziana Bianchi

Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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Cronaca

Il presidente della Repubblica Finlandese in visita di lavoro in Italia

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Alexander Stubb incontrerà Sergio Mattarella e successivamente Giorgia Meloni
 
 
Secondo un comunicato della Presidenza della Repubblica finlandese, il presidente Alexander Stubb ha in programma la prossima settimana una visita di lavoro di due giorni in Italia, ospite del presidente italiano Sergio Mattarella .
Tra Stubb e Mattarella è previsto un colloquio a Roma nel secondo giorno della visita del leader finlandese, il 4 luglio. Tra i temi di discussione in agenda figurano le questioni di sicurezza e le relazioni bilaterali.
Successivamente nel pomeriggio, Stubb incontrerà il primo ministro italiano Giorgia Meloni.
 
Secondo la nota, prima degli incontri ufficiali di giovedì, il presidente Stubb prenderà parte a un dibattito in cui analizzerà la guerra di aggressione della Russia in Ucraina e le sfide alla sicurezza dell’Europa nel Mediterraneo e in Africa”, si legge nel comunicato. Il dibattito, insieme ad esperti e ricercatori di politica estera e di sicurezza, è organizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI). Il primo giorno della sua visita, il 3 luglio, Stubb incontrerà rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano e finlandese durante una cena organizzata dall’ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila.
 
La visita di Stubb ha un particolare significato: per circa quattro anni, prima della sua elezione nello scorso marzo, ha vissuto a Firenze, ove era docente e direttore, dal 2020, della School of Transnational Governance, istituto inserito nell’Istituto Universitario Europeo, Eui, con sede a Fiesole. L’ultimo incontro del Presidente Mattarella con un Capo di Stato finlandese risale all’ottobre 2023, con il predecessore di Stubb,  Sauli Niinistö.
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