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L’emendamento presentato dalla Lega per il taglio del canone Rai è stato respinto in Commissione con 12 voti contrari e 10 favorevoli. A sorprendere è stato il voto di Forza Italia, che si è schierata con le opposizioni, facendo emergere le tensioni interne alla maggioranza di centrodestra.
Schlein: “La maggioranza è allo sbando”
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha colto l’occasione per attaccare il governo, dichiarando:
“La maggioranza è in frantumi e le divisioni sono evidenti. Sono troppo impegnati a litigare tra loro per governare il Paese. Intanto non si occupano dei problemi concreti degli italiani, come la salute e i salari”.
Salvini minimizza: “Lavoreremo su altri fronti”
Matteo Salvini, leader della Lega e ministro dei Trasporti, ha cercato di sdrammatizzare:
“Stiamo lavorando per abbassare le tasse. Il canone Rai è un obiettivo non solo della Lega, ma dell’intero centrodestra. Se Forza Italia non lo vuole, mi dispiace per gli italiani, ma lavoreremo su altri fronti”. Pur cercando di ridurre la portata dello scontro, Salvini non ha nascosto la delusione per il voto contrario degli alleati, ribadendo però che non c’è alcun conflitto aperto. Ha accusato i media di enfatizzare la questione, affermando: “Se uno vive di Corriere e Repubblica, vive in una dimensione parallela”.
Fonti di Palazzo Chigi: “Necessario mantenere credibilità”
Da Palazzo Chigi giungono toni più moderati: “Il Governo è fortemente impegnato nel sostegno a famiglie e imprese, operando sempre in un quadro di credibilità e serietà. L’inciampo sul taglio del canone Rai non giova a nessuno”.
Forza Italia: “Scelte diverse, ma nessuna frattura”
Esponenti di Forza Italia, mantenendo il basso profilo, hanno precisato che la decisione non rappresenta un tradimento degli alleati, ma una differenza di vedute su un tema specifico. Un deputato azzurro ha dichiarato sotto anonimato: “Non c’è spaccatura. La priorità per noi sono altre misure economiche, più urgenti per il Paese”.
Analisi: divisioni latenti nella coalizione
Il voto sul canone Rai è solo l’ultimo episodio di un percorso accidentato per la maggioranza. Il centrodestra, unito sulla carta, fatica a mantenere compattezza sui temi economici e fiscali. Le divergenze tra Lega e Forza Italia rischiano di indebolire la percezione di solidità del governo Meloni, che si trova costretto a mediare su molteplici fronti. Mentre Salvini tenta di minimizzare e Palazzo Chigi punta su un messaggio di unità, il voto di Forza Italia evidenzia un problema più ampio: il difficile equilibrio tra le anime del centrodestra. Con una legge di bilancio alle porte, la coesione politica sarà messa ulteriormente alla prova.
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