REGIONE LAZIO: SANITA' ALLO SBANDO. ASSOTUTELA: "BILANCIO TAROCCATO"

Redazione

Regione Lazio – “Finalmente la verità viene a galla: non da parte di feroci oppositori o funzionari delusi per essere fuori dalla stanza dei bottoni. Sono i due sub-commissari alla Sanità regionale Gianni Giorgi e Giuseppe Antonino Spata a tuonare contro l’inefficiente gestione del settore da parte del presidente-commissario Nicola Zingaretti”. Ė questo il commento del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, relativo all’insuccesso del tavolo di confronto Regione-ministero sul piano di rientro. “I due tecnici si lamentano per non essere ascoltati come tali – continua Maritato – ovvero il presidente-annunciatore, in grado solo di lanciare roboanti proclami su progetti soltanto ‘immaginati’, a detta dei due esperti non ha realizzato proprio nulla di ciò che serviva per superare l’attuale fase di crisi: nessuna ristrutturazione dell’organizzazione aziendale pubblica né di quella privata, tantomeno dei servizi ospedalieri e territoriali. Ma c’è qualcosa di più grave – aggiunge Maritato – sembra che il presidente-affabulatore abbia presentato soltanto un bilancio in esercizio provvisorio, ovvero, secondo Giorgi e Spata ‘non sono state adottate regole di finanziamento dei servizi sanitari per il 2014, né provvedimenti per il riparto del Fondo sanitario regionale 2013’ senza considerare il contenzioso con i fornitori che sarebbe ‘esplosivo’ portando a una tassazione insostenibile per il ripiano dei debiti. Insomma – chiosa Maritato – non serve molta immaginazione al presidente Zingaretti, per trarre le conclusioni di questa sua disastrosa gestione”.    
 




COLPO DI SPUGNA ALLE PROVINCE: SE ZINGARETTI LO AVESSE SAPUTO…

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Emanuel Galea

Il 20 luglio 2012, il Consiglio dei ministri decretò la cessazione della provincia di Roma a partire dal 1° aprile 2014. Il Consiglio stabilì la sua sostituzione dalla istituenda Città Metropolitana di Roma, che dovesse riunire tutti i comuni della vecchia provincia.

Incurante di quanto il Consiglio dei ministri andava decidendo, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti procedeva imperterrito con l'acquisto di una nuova sede per la Provincia di Roma e che sarebbe venuta a significare un finanziamento di euro 263 mln. come effettivamente è successo. Zingaretti andò avanti con il suo proposito senza nulla fermarlo.

Le accese polemiche con quotidiani e con vari personaggi di opposto colore non lo hanno scalfito minimamente. Insisteva che la nuova sede della Provincia di Roma avrebbe lucrato un risparmio e servizi più efficienti. Convinto della sua tesi è arrivato a prospettare che il risparmio ottenuto, da lui calcolato in 5 mln annue, che ogni anno sarebbero stati spostati da spese passive a patrimonio per poi reinvestiti in strade e scuole. Era convinto, Zingaretti, che la riforma contenuta nella spending review non prevedeva l'eliminazione dell'ente Provincia ma solamente una sua trasformazione.

Il 5 luglio 2013, il Presidente del Consiglio, Enrico Letta ha fatto una dichiarazione che, pensiamo noi, sarà stata una doccia fredda per Zingaretti. Letta ha annunciato : «cancelliamo la parola Province da tutta la Costituzione» Dopo lo stop della Corte perché "incostituzionale" se l'abolizione viene decisa solo dal governo l'esecutivo rilancia e le toglie del tutto dalla Carta. L'Unione delle Province parla di "provvedimento bandiera che non risolve le emergenze del Paese".

Questa volta a Montecitorio sembra che facciano sul serio.

"Il Consiglio dei ministri ha approvato ora il Disegno di legge costituzionale sull'abolizione delle province". L'attivismo di Letta incanta. Di fatti è stato lui personalmente a dare la notizia su Twitter dell'approvazione del Consiglio e andando oltre, fissa una scadenza :Via le Province entro sei mesi. La ferma decisione di Letta va a sbattere contro quanto allora decise Zingaretti e cioè :

Nessun passo indietro con il progetto che prevedeva di sborsare 263milioni di euro per acquistare una nuova maxisede senza avere la liquidità necessaria, contando solamente sui ricavi di una futura vendita (non ancora avvenuta). Zingaretti ha più di un numero al suo attivo. L'acquisto del maxisede per la Provincia pesa come macigno sul suo passivo.

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GENZANO: DAL COMUNE DI ROMA AI CASTELLI ROMANI PER UN SEGNALE DI CAMBIAMENTO

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Genzano di Roma (RM) – «Dal Comune di Roma arrivano forti segnali di cambiamento per il Paese, per questo auguro un buon lavoro alla Giunta appena insediata, al Sindaco Ignazio Marino e al Vicesindaco Luigi Nieri». Sono gli auspici della deputata Ileana Piazzoni di Sinistra Ecologia e Libertà, dopo la formazione ufficiale della squadra di governo di Roma Capitale. «Finalmente Roma volta pagina, indicando l’ennesimo importante bisogno di un’alternativa di governo che guardi nella direzione dei temi concreti della sinistra. La vittoria di Marino a Roma e di Zingaretti in Regione ridanno la speranza al Paese di un governo propulsivo e propositivo in senso progressista, ambientalista e verso una ristrutturazione dei diritti civili». 

Sul progetto di un governo di cambiamento, la parlamentare Ileana Piazzoni, insieme al nuovo Vicesindaco di Roma Luigi Nieri, al Vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio e al deputato Filiberto Zaratti, incontreranno i cittadini dei Castelli romani a Genzano, venerdì 28 giugno, vicino al Parco delle Olmate (in caso di pioggia Enoteca comunale) alle 17:30. «Il successo delle amministrative sta interrogando il centrosinistra locale sull’importanza di un governo diverso per i territori, per lo stesso Comune di Genzano e per il Paese. L’iniziativa di Sel – conclude la parlamentare genzanese – nasce per ridisegnare un percorso a sinistra, a partire dal locale per arrivare a concepire un cambio di rotta nazionale rispetto alle larghe intese».




MARINO, CEMENTIFICAZIONE DIVINO AMORE: REVOCARE SUBITO GLI ATTI DELLA POLVERINI

Redazione

Marino (RM) – "No alla cementificazione del Divino Amore", lo dice a gran voce il Pd di Marino tramite la segretaria Franca Silvani. Ecco la nota: 

Come Partito Democratico di Marino abbiamo oggi inviato ai Consiglieri del PD del Lazio, al Presidente della Regione Lazio Zingaretti ed al Presidente del Consiglio Regionale Daniele Leodori una proposta di mozione per chiedere che vengano revocati gli atti adottati dalla Giunta Polverini sul Divino Amore.

Un altro scempio edilizio che non è sopportabile. Dopo la devastante gestione della variante generale al PRG, il duo Palozzi-Polverini vuole mettere le mani in una delle aree più pregiate a ridosso dell'Appia Antica.

Ora basta, non è più sopportabile che si continui a devastare un territorio importante come l’Agro Romano sommergendolo di  cemento e di asfalto! Si continua in questa folle corsa alla edificazione!

Il centro sinistra ed il Partito Democratico hanno un’altra visione del territorio rispetto alla Destra ed è per questo che occorre dimostrare con i fatti questa differenza. Questo non significa zero sviluppo ma al contrario significa tornare a far vivere i propri territori riqualificando l’edilizia esistente e sviluppando le vocazioni locali. E’ questo il metodo per creare nuova occupazione e lavoro.

Chiediamo inoltre alla Regione Lazio e al Presidente Nicola Zingaretti di valutare con attenzione anche le 16 varianti urbanistiche adottate e fortunatamente non ancora approvate che, tutte insieme, rappresentano una ulteriore e non meno devastante azione di aggressione al territorio.

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SANITA’LAZIO: A.A.A. CERCASI TRASPARENZA

Redazione

Lazio Sanità – “A oggi non tutte le aziende sanitarie, anzi per meglio specificare la maggior parte, non riportano sui loro siti web i provvedimenti e gli atti licenziati dalle direzione aziendale. Anzi alcune aziende non riportano neppure la voce albo pretorio.

Significa che queste aziende non hanno alcuna idea della normativa vigente in materia di trasparenza amministrativa quando si tratta di mostrare alla collettività gli impegni di spesa cui si provvede con le risorse pubbliche e gli impegni gestionali che ricadono direttamente sul cittadino utente del servizio sanitario regionale”.

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato in merito alla mancanza di completa pubblicazione degli atti sanitari delle 12 aziende del Lazio. “Alcune aziende hanno in rete soltanto i titoli per così dire dei singoli provvedimenti sottoscritti ma nessun atto completo, altre invece come l’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini nulla. Anzi se si va sul sito web della Regione Lazio alla voce "Provvedimenti delle aziende sanitarie" sembra che all’interno del nosocomio le attività siano ferme al 2009: infatti – precisa Maritato – leggendo la pubblicazione dei titoli degli atti del manager si vede bene che le date risalgono a quell’epoca in cui peraltro i vertici dell’azienda erano altri. L’azienda ospedaliero universitaria Sant’Andrea riporta in rete alla voce "Atti dell’azienda" solo i titoli dei provvedimenti ma nessuna specifica.

Differentemente il Policlinico Umberto I sull’Home page del sito web riporta già la voce albo pretorio con la possibilità per tutti di consultare ogni provvedimento negli ultimi 15 giorni”. “Eppure il presidente Zingaretti già durante la campagna elettorale si era impegnato per lo stendardo della trasparenza. E in nome di questo impegno chiediamo al governatore del Lazio di impegnarsi nell’applicazione della normativa sulla trasparenza e di provvedere – conclude Maritato anche per l’amministrazione dell’Ente Regione ad aggiornare le delibere in rete sul portale del Lazio.  Si tratta di  un piccolo impegno per far sì che la parola trasparenza si trasformi in fatti e diritti”.     




ANAGNI, VIDEOCON VERSO L’ACCORDO DI PROGRAMMA

Redazione

Anagni (FR) – -La Regione Lazio finanzierà  l’accordo di programma per lo sviluppo industriale della provincia di Frosinone con i fondi europei POR-FERS 2007-2013 e questo consentirà di intervenire sulla continuità lavorativa del personale  della Videocon,  che ormai si trova vicino alla scadenza del periodo di cassa integrazione- Ad annunciarlo è Daniela Bianchi del gruppo “Per il Lazio” intervenuta all’assemblea dei lavoratori della VDC, riuniti ieri mattina presso il salone della Provincia di Frosinone”

-Questo perché la Regione guidata da Zingaretti ha riconosciuto la validità del lavoro svolto fino ad oggi dal Comitato per lo Sviluppo,con il quale siamo riusciti a portare avanti una proposta concreta – spiega  Bianchi – diversamente dai tanti piani annunciati negli scorsi anni che hanno solo consumato risorse senza creare alcuno sviluppo-“. Ma la consigliera Bianchi invita anche a mantenere alta l’attenzione sulla vicenda –“Resta però un ultimo passo affinché l’accordo diventi realtà, la firma presso il Ministero allo Sviluppo Economico. Per questo, pur con la consapevolezza di aver intrapreso tutte le migliori azioni, non possiamo ancora abbassare i livelli di impegno sulla vicenda che potrebbe arrivare aun lieto fine nell’arco di poche settimane-.

-Il lavoro portato avanti in questo periodo permetterà alla provincia di Frosinone di essere una delle prime in Italia ad avere la possibilità di siglare un accordo di programma- ricorda Bianchi : Grazie a questo accordo sento di poter dire che si aprirà una nuova era industriale. Con il Bando del Comitato per lo Sviluppo abbiamo suscitato l’attenzione di oltre 150 aziende, tra cui 10 multinazionali, per un  investimento complessivo di 380 milioni e una ricaduta occupazionale di oltre 2000 posti”

I risultati di questo lavoro sono collegati anche alle prime misure prese dall’”Assessorato Regionale alle Attività Produttive” – lo sblocco dei 150 milioni di euro per  il sostegno alle piccole e medie imprese è un primo tassello di una politica industriale ben precisa – chiarisce la consigliera del gruppo “Per il Lazio”-. Il provvedimento coinvolgerà anche la Provincia di Frosinone e ha l’obiettivo di creare un futuro, abbandonando le misure tampone dal corto respiro” – Sono felice che i lavoratori abbiano compreso la linea e che i sindacati abbiano fatto una scelta ben precisa, preferendo esplicitamente lo sviluppo a nuove manovre di cassa integrazione che portano verso un vicolo cieco è  l’unica risposta non solo al reimpiego degli operai della Videocon, ma anche alla crisi occupazionale che sta colpendo la Provincia- prosegue la consigliera regionale – Il progetto costruito è anche una risposta a chi maliziosamente dice “Daniela Bianchi? Lasciamola giocare…” come se l’impegno e il fare fossero una cosa alternativa, e non compatibile, col fare politica. Si,  stiamo giovando, ma stiamo giocando una partita fondamentale per la vita di 1000 famiglie. Con buone possibilità di portare a casa un risultato positivo.- -Con questa iniziativa la provincia di Frosinone sta riconquistando una voce forte e autorevole – conclude la consigliera-  permettendo di sostenere azioni di rilancio industriale veramente percorribili e capaci di generare sviluppo economico e benessere diffuso. Così facendo si è anche riconsegnato alla politica il ruolo di vigilanza e garanzia che le spetta, impedendo che si ripetesse il consumato copione della corsa ai fondi senza alcuna progettualità.-

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REGIONE LAZIO, STALKING: DIRITTO ALLO STUDIO GARANTITO PER I FIGLI DELLE VITTIME

Redazione

Lazio – Il reparto di Dialisi dell'ospedale Grassi di Ostia è stato intitolato all'infermiera Michela Fioretti, la donna uccisa il mese scorso dal marito a Dragona. "Quello che ha colpito Michela – ha detto ilpresidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – è l'ennesimo drammatico caso di violenza contro le donne, in questo caso contraddistinto da una grandissima solidarietà e unità dei colleghi. Noi abbiamo fatto di tutto per far avvertire alla famiglia e alle bambine che non hanno più la mamma che non sono sole". La Regione inoltre approverà una legge che permetterà alle figlie e ai figli delle donne vittime di stalker di avere il diritto allo studio garantito. "Stiamo studiando il testo – ha spiegato Zingaretti – quanto prima lo approveremo in modo che a queste bambine a cui è stato tolta la madre per colpa della violenza non rimangano totalmente sole, anche materialmente, nel prosieguo della loro vita. E' il minimo che si possa fare sapendo che poi e necessario anche avviare una durissima campagna culturale, ma anche legislativa, affinché la si smetta con questa facilità con cui le donne sono tornate a essere nel mirino della violenza".  "Dobbiamo reagire – ha ribadito il presidente della Regione – e io dico che non solo le istituzioni ma soprattutto gli uomini devono reagire".




ENTI DI FORMAZIONE UN CAMPO DA ESPLORARE, UN MONDO SCONOSCIUTO.

Emanuel Galea

Succede sempre così. Nessuno vede, nessuno sente, nessuno parla.

Un bel giorno arriva il servizio della coraggiosa Milena Gabanelli, Premio Reporteros del Mundo, come esempio di giornalismo critico che lotta per la libertà. La giornalista vede un filo di fumo salire da qualche parte dell’isola, s’avvicina, sente puzza di bruciato, punta le sue antenne, inizia una indagine e fa venire fuori, non più l’acro del bruciato bensì un tanfo nauseabondo che scuote persino gli stomaci più robusti, quelli che di solito si trincerano con una coltre di pelo scuro.

Il servizio dello scorso 9 dicembre  sugli Enti di formazione professionale in Sicilia, fa suonare la sveglia al Governatore Rosario Crocetta che, detta con tutta onestà, risponde tempestivamente e con energia. Immediatamente dà disposizioni di “bloccare i pagamenti nei confronti di associazioni, enti, cooperative, società che gestiscono la formazione e siano riconducibili a deputati regionali e a loro parenti prossimi”. Le indagini, ancora in corso, hanno portato alla luce che tanti politici,attraverso loro parenti hanno rapporti con gli enti di formazione e che costano ogni anno circa 500 milioni di euro. Gli interessi sono trasversali, riguardano politici del Pd, ma anche di Fli, Pdl, Udc, Pds-Mpa e altri. La “formazione professionale” è bella, la “formazione professionale” è giusta, la “formazione professionale” è conveniente.

L’inchiesta della Gabanelli non basta. Dalla Ue arrivano seri provvedimenti. La Commissione Europea "congela" 4,4 miliardi del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e decide di non erogare 257 milioni per corsi organizzati tra il 2002 e il 2006 a causa di alcune irregolarità.

Crocetta si ribella e grida all’arroganza. Il commissario Ue alle Politiche regionali Johannes Hahn non tarda ad arrivare: "Non applichiamo la politica della “taglia unica'", afferma il suo portavoce Shirin Wheeler. "Ci preme che gli investimenti Ue siano usati nel modo migliore per creare posti di lavoro duraturi e promuovere la crescita della Sicilia". Una storia complicata e di esiti incerti. Da notizie che riusciamo a raccogliere sembra che ci siano circa 8.000 assunti a tempo determinato, tutti a carico del “finanziamento dei corsi di formazione professionale”, oltre naturalmente ulteriori 2.000 a tempo indeterminato che orbitano intorno ai primi.  Sembra che ci siano circa 2500 enti di formazione di cui 230 circa, anonimi, sconosciuti. A Palermo, iscritti al corso di parrucchiere sono in 1.000. L’estetica sembra una cosa a cui si tiene di più da quelle parti. Ormai si è capito benissimo, i corsi di formazione professionale, nel caso specifico, non sono altro che, una forma di welfare. La Sicilia è lontana da noi, siamo pure divisi dal mare, dallo stretto di Messina. Sono problemi che dovrebbe sbrogliare Rosario Crocetta, anche se, senza meno, sentiremo anche noi qualche onda anomala bagnare le nostre spiagge.

La nostra riflessione è un’altra. Possibile che nella Regione dei Fiorito, si può guardare dall’alto in basso verso la Sicilia dicendo, “ma qui è tutta un’altra cosa?”  Non avevo ancora finito di fare questa riflessione, quando a Roma scoppia il caso dei giudici che reclamano il diritto all’hotel. Ormai tutti sanno come si è risolto il caso. “Un viaggio pagato grazie ad un convegno organizzato ad hoc per  loro dall’Ufficio studi, massimario e formazione,un corso intitolato: ”Trasparenza  e Privacy nell’amministrazione e nella giustizia amministrativa” Chi se lo sarebbe mai immaginato! Anche alla  Regione Lazio ci sono i sindacati che gestiscono i corsi di formazione, anche qui ci sono i diversi enti di formazione, anche qui ci sono i politici, le associazioni, la Confcommercio, le agenzie di lavoro interinale. I corsi di formazione sono i più svariati con i contributi della Provincia, Regione, Ue. Per esempio uno dei corsi è “formazione ingresso in impresa” che in questi giorni specifici fa un pò ridere. Attualmente  si chiude un’impresa al giorno. Di quale ingresso si parla? L’elenco regionale dei soggetti accreditati, come da Portale Istruzione Sirio , aggiornato al 31dicembre 2012 conta n. 375 enti privati. Enti delle più svariate formazioni, conformazione e natura giuridica : S.a.s – S.r.l.  S.p.A, Onlus e non solo. Senza dilungarmi ulteriormente, l’esperienza Sicilia docet e il comportamento del governatore Crocetta dovrebbe fare scuola. Per nostra fortuna, alla Regione Lazio, il nuovo governatore Zingaretti ci fa ben sperare e ci rasserena per quanto concerne il futuro. Chi è pronto a mettere la mano sul fuoco per il passato?




MALAGROTTA, RIFIUTI: L'EMERGENZA SI AVVICINA

Redazione

Roma – Donato Robilotta, Coordinatore dei Socialisti Riformisti, già Consigliere Regionale a ribadire la propria posizione: Non si può pensare di smaltire i rifiuti senza una nuova discarica e con Malagrotta chiusa.

"L’ho dichiarato nei giorni scorsi e continuo a dirlo – dice Robilotta –  chiudere Malagrotta senza una nuova discarica è una follia, perché i dati sui rifiuti indicano un deficit di 690mila tonnellate l’anno di rifiuti che gli attuali impianti non riuscirebbero a trattare.

Infatti al netto della raccolta differenziata del 30%, dato sul quale ho qualche dubbio, nel Lazio si producono ben 2milioni 890mila tonnellate di rifiuti all’anno, a fronte di una capacità complessiva di trattamento pari a 2miloni e 200mila tonnellate l’anno dei 9 impianti attuali di Tmb e del trito vagliatore.

Non solo ma abbiamo anche un deficit ancora più pericoloso nel trattamento del Cdr che rischia di finire in discarica. Infatti oggi a fronte di circa 600 mila tonnellate di Cdr che i nostri attuali impianti di TMB possono produrre abbiamo una capacità massima di trattamento pari a 360mila tonnellate l’anno.

Ecco dunque perché serve una proroga di Malagrotta e l’individuazione comunque di un altro sito alternativo, non fosse altro che per i residui di lavorazione degli impianti, e Roma-capitale e Regione devono assumersi le proprie responsabilità senza lasciare il cerino in mano al commissario Sottile.

Non solo ma Alemanno e Zingaretti  – conclude Robilotta – devono al più presto fare tutto ciò che è di loro competenza per dare il via libera ai lavori della costruzione del gassificatore di Albano e le altre due linee dell’impianto di Malagrotta, altrimenti l’emergenza diventa permanente e strutturale".




LAZIO RIFIUTI, BRUXELLES RINVIA L'ITALIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA

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Angelo Parca

Lazio – La Commissione europea rinvia l'Italia alla Corte di Giustizia europea a causa sulla questione del trattamento dei rifiuti nella Regione Lazio. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha scritto al commissario europeo Janez Potocnik assicurando l'impegno dell'Italia, grazie alla sinergiacon la nuova amministrazione della Regione e con il Comune di Roma, a completare il programma per allineare la capitale d'Italia agli standard previsti dalle direttive europee prima che la Corte assuma la sua decisione'. Per Clini sono ''urgenti raccolta differenziata e recupero''.

Potocnik però, nonostante la presa d’atto dell’impegno di Clini, ha rilevato che sono a rischio la chiusura della discarica di Malagrotta e il trattamento dei rifiuti, oggetto della procedura d'infrazione aperta nel 2011'. Il ministro ha convocato per il 20 marzo Ama e le imprese individuate dal decreto del 3 gennaio, 'per definire un piano di azione vincolante.

Clini ha inoltre scritto al governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, al sindaco di Roma Gianni Alemanno e al commissario della Provincia, Umberto Postiglione, per sbloccare le procedure di autorizzazione, degli impianti di trattamento e recupero ''che potrebbero dare una svolta definitiva alla gestione dei rifiuti di Roma''.

Fino ad oggi due scadenze pesano sull'emergenza rifiuti: il 10 aprile e il 30 giugno. La prima rappresenta la fine del conferimento di rifiuti non trattati di Malagrotta. Si parla di circa 1.200 tonnellate giornaliere.Mentre il 30 giugno verrà vietato il conferimento nella discarica di Malagrotta di qualsiasi tipo di rifiuti.

 

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03/01/2013 ROMA, IPOTESI RIFIUTI A BORGO MONTELLO: IL SINDACO DI LATINA SCRIVE A CLINI PER CONFERMARE LA NETTA CONTRARIETA’ DELLA CITTA’

  03/01/2013 ROMA, VALLE GALERIA: CASA DEL COMMISSARIO ALL'EMERGENZA RIFIUTI CIRCONDATA DALLA SPAZZATURA

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15/09/2012 ROMA, MONTI DELL'ORTACCIO: IL CONSIGLIERE REGIONALE (PD) MARCO DI STEFANO CHIEDE RIUNIONE URGENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE APERTA AI CITTADINI, ALLA PRESENZA DEL PREFETTO SOTTILE
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21/08/2012 RIFIUTI, MARUCCIO (IDV): “CLINI METTE ALLA BERLINA COMUNE E REGIONE”
20/08/2012 ROMA, IL MINISTRO CLINI BOCCIA LA CAPITALE SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
16/08/2012 MONTI DELL'ORTACCIO RIFIUTI, UN FORTE "NO" DI MEZZA ESTATE
14/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA: FUMATA BIANCA PER LA DISCARICA. MONTI DELL'ORTACCIO IL NUOVO SITO PROVVISORIO
04/05/2012 LAZIO RIFIUTI, MONTI ORTACCIO, RIANO E PIAN DELL'OLMO SITI IDEALI: PAROLA DI CERRONI
21/03/2012 ROMA RIFIUTI, VALENTINI (PD): “MOZIONE PER NO A DISCARICA MONTI DELL’ORTACCIO”
10/01/2013 LAZIO, PIANO RIFIUTI. IL TAR BOCCIA E SMENTISCE LA REGIONE. TUTTO DA RIFARE



ARICCIA OSPEDALE DEI CASTELLI, CIANFANELLI SMENTISCE ROBILOTTA: "I LAVORI SONO INIZIATI"

Redazione

Ariccia (RM) – Non è mancata la replica del sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli il qual ritiene del tutto inattendibili le affermazioni del candidato socilista riformista con Storace Donato Robilotta. Ciannfanelli infatti fa sapere che il cantiere va avanti: "Robilotta come al solito – dice Cianfanelli – tira fuori la storia delle mancato finanziamento delle ospedale dei Castelli. La verita e' che i lavori sono iniziati: quasi terminati i collettori delle acque bianche e nere, Zingaretti ha inaugursto la bretella ardeatina nettunense, e' stato posizionato lo scatolare del sottopasso ferroviario di Monte Giove e il depuratore dei Castelli è in via di ultimazione.Tutte infrastrutture dell'accordo di programma delle ospedale dei Castelli".

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