Zelensky contro la NATO: “Ne calendario ne invito per adesione!”

“E’ inaudito e assurdo che non ci sia un calendario né per l’invito né per l’adesione dell’Ucraina alla Nato e che si aggiungano strane formulazioni sulle condizioni anche solo per l’invito” : lo scrive il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sul suo canale Telegram, nel quale dice anche che l’incertezza sul futuro di Kiev nell’Alleanza incoraggia la Russia a continuare la guerra.

“Rispettiamo i nostri alleati – scrive il leader ucraino che si sta recando a Vilnius -.

Apprezziamo la sicurezza condivisa. E apprezziamo sempre una conversazione aperta. Ma anche l’Ucraina merita rispetto”.




Ucraina: Zelensky lavora a un piano di pace in 10 punti per il 24 febbraio

La proposta della pace, a un anno dalla guerra

Volodymyr Zelensky lavora a un piano in 10 punti per porre fine al conflitto che ormai da oltre 300 giorni devasta l’Ucraina.

Con l’intenzione – secondo il Wall Street Journal, che cita diplomatici Ue e ucraini – di presentarlo intorno al 24 febbraio prossimo, primo anniversario dell’invasione e periodo in cui si teme di più l’arrivo in Ucraina di una nuova offensiva russa su vasta scala

Fino a quella data, l’idea di Kiev è massimizzare le riconquiste territoriali con “più vittorie possibili”, per poi presentarsi più forti ad un eventuale tavolo negoziale. Per il giornale americano, il leader ucraino ne ha già parlato con Biden durante la visita a Washington. E del piano di pace di Kiev “ne abbiamo parlato” anche coi partner del G7, ha riferito il segretario di Stato americano Antony Blinken. “Posso solo dirvi che stiamo valutando ciò che ha proposto” Zelensky, ha aggiunto il capo della diplomazia Usa, secondo cui la formula di Kiev è “un buon inizio”, ma senza specificare quanto tempo ci vorrà a Stati Uniti e Ucraina per valutare congiuntamente il piano.

Per quanto però si possa parlare di pace, per ottenerla bisogna che ci sia la volontà di entrambi i fronti. E dal Cremlino si sono affrettati a dire che a loro non risulta che da parte ucraina ci siano piani di pace, perché Kiev “non tiene conto della realtà attuale”. Se da una parte infatti l’incontro Zelensky-Biden ha suggellato ancora di più un’alleanza vitale per l’Ucraina, dall’altra ha infiammato le tensioni tra Usa e Mosca, con l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, che giudica la visita del presidente ucraino un segnale che Usa e Ucraina “non sono pronti per la pace”, definendo a questo punto “probabile uno scontro fra Russia e Stati Uniti”.

Con il conflitto pronto ormai a varcare le porte del 2023, persino Vladimir Putin ha usato per la prima volta la parola “guerra” parlando dell’offensiva militare giovedì in conferenza stampa. Un dettaglio che non è passato inosservato e che ha scatenato reazioni anche in Russia. Tanto che un deputato del comune di San Pietroburgo, Nikita Yuferev, ha chiesto l’apertura di un procedimento nei confronti dello zar, le cui parole possono “essere ritenute legalmente responsabili della diffusione di falsità sulle azioni dell’esercito russo”.

Parole a parte, il presidente russo prepara la guerra nei fatti, convinto dei “progressi significativi sulla via della smilitarizzazione” dell’Ucraina, secondo il portavoce Peskov. Lo zar ha ordinato ai capi dell’industria della difesa di garantire che l’esercito russo riceva tutte le armi e le attrezzature “nei tempi più brevi possibili” per combattere in Ucraina. Mentre il leader bielorusso Aleksandr Lukashenko arriverà sabato in Russia dopo la recente visita di Putin a Minsk. Mosca prepara poi la vendetta contro il price cap europeo sul gas, mentre il ministro all’Energia e vicepremier russo, Aleksandr Novak, ha annunciato l’intenzione di dirottare le forniture di gas dall’Europa verso altre aree del mondo, benché il mercato europeo resti “rilevante”.

Intanto continuano a cadere le bombe in tutta l’Ucraina, con le autorità ucraine che riportano attacchi su Kharkiv e a Kherson, dove due civili sono morti e un asilo è rimasto danneggiato in un attacco degli invasori. Kiev ha registrato una “enorme” carenza di elettricità, fino al 50% del fabbisogno, con la capitale ucraina colpita da blackout di emergenza. Dall’altra parte del fronte, i filorussi hanno denunciato l’esplosione di un’autobomba dei “terroristi di Kiev” a Melitopol, che ha provocato due feriti. Giovedì invece l’ex vice premier e direttore generale dell’agenzia spaziale russa Roskosmos, Dmitry Rogozin, insieme al governatore dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), Vitaly Khotsenko, sono rimasti feriti a Donetsk durante bombardamenti delle forze ucraine.




Zelensky dice no “Minsk 3” e la Russia boccia le proposte ucraine: la guerra continua

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo intervento al G20, ha detto che la guerra della Russia “deve finire ora” ma ha anche escluso un terzo “accordo di Minsk”, che fa riferimento ai due falliti accordi di cessate il fuoco tra Kiev e Mosca sullo status della regione orientale del Donbas.

Punto sul quale replica il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov vedendo nel rifiuto al ‘Minsk 3’ la conferma della riluttanza di Kiev a negoziare.

“La Russia continua a perseguire i suoi obiettivi nell’operazione militare in Ucraina perché Kiev rifiuta i negoziati”, ha detto citato dalla Tass. Anche il ministro degli Esteri Serghei Lavrov boccia le proposte ucraine, definendole “non realistiche e non adeguate”.

“L’Ucraina – ha affermato Zelensky – è sempre stata un leader negli sforzi di mantenimento della pace e il mondo lo ha visto. E se la Russia dice che presumibilmente vuole porre fine a questa guerra, lascia che lo dimostri con le azioni. Non ci si può fidare delle parole della Russia e non ci sarà alcun ‘Minsk-3’ che la Russia violerà immediatamente dopo la conclusione”. Per Peskov, che risponde a RIA Novosti, questa affermazione “assolutamente conferma” la volontà ucraina di non negoziare con la Federazione Russa . 

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, a quanto si apprende, è rimasto nella stanza del summit mentre Zelensky parlava ai leader del G20. Allo stesso modo quando è stato il turno di Lavrov tutti gli altri capi di Stato e di governo sono rimasti in sala. Il ministro degli Esteri russo ha precisato però che la Russia vuole vedere “fatti concreti, e non parole” sull’influenza esercitata dall’Occidente su Zelensky perché accetti di negoziare, ha aggiunto Lavrov. “Altri Paesi sono sempre più convinti che il conflitto in Ucraina sia stato provocato da Washington” – ha affermato nel suo intervento – Per quanto riguarda l’argomento ucraino, sia gli Stati Uniti che tutti i suoi alleati sono stati piuttosto aggressivi durante le discussioni di oggi, accusando la Russia, come si suol dire, di aggressione non provocata contro l’Ucraina. Ma altri Paesi sono convinti che l’aggressione sia stata provocata da loro”.




Zelensky ferito. Putin in Uzbekistan, per il vertice dei leader dei Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai

Il presidente russo Vladimir Putin è arrivato a Samarcanda, in Uzbekistan, per il vertice dei leader dei Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco), in base a quanto riferito da Interfax.L’attesa è per l’incontro che il capo del Cremlino avrà con il presidente cinese Xi Jinping, arrivato al vertice ieri sera.

Il faccia a faccia, non ancora confermato da Pechino, dovrebbe tenersi oggi configurandosi come il primo tra i due dall’invasione russa dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio.Il presidente Xi Jinping ha avuto i primi incontri coi leader asiatici a Samarcanda, in Uzbekistan, dove è arrivato ieri sera per partecipare al XXII vertice dei leader della Shanghai Cooperation Organization (Sco), parte della sua prima missione all’estero da gennaio 2020, dall’inizio della pandemia del Covid-19. Secondo quanto riportato dai media di Pechino, Xi ha visto finora i presidenti turkmeno Serdar Berdimuhamedov e quello kirghiso Sadyr Zhaparov, a cui ha espresso il sostegno per l’indipendenza e la sovranità territoriale del Paese e l’opposizione alle interferenze straniere. Il presidente cinese parteciperà alla cerimonia di benvenuto organizzata dal padrone di casa, il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev, in base a auqnato riportato dal network statale Cctv. Mentre i riflettori sono puntati sul faccia a faccia con il presidente russo Vladimir Putin, giunto da poco a Samarcanda: sarò il primo bilaterale tra i due leader dall’invasione di Mosca ai danno dell’Ucraina, partita il 24 febbraio. Parte dei residenti di Kryvyi Rih, la città di origine del presidente Volodymyr Zelensky nell’Ucraina meridionale, è stata evacuata dopo che il fiume Inhulets ha inondato le strade a causa dell’attacco russo alla diga di ieri pomeriggio. Otto missili da crociera sono stati lanciati contro l’impianto. “La Russia ha commesso un altro atto terroristico. Hanno colpito una struttura idrotecnica molto grande, il tentativo è quello di lavare via una parte della nostra città. Stiamo monitorando la situazione, ma il livello dell’acqua è salito”, ha detto il capo dell’amministrazione militare Oleksandr Vilkul, citato da Ukrinform.”Il sistema idrico non aveva alcun valore militare e centinaia di migliaia di civili dipendono da esso ogni giorno”, ha detto in un video messaggio notturno il presidente

Zelensky “La stazione di pompaggio dell’acqua è stata distrutta. Il fiume ha sfondato la diga e ha straripato. Gli edifici residenziali sono a pochi metri dal fiume”, ha scritto su Twitter il viceministro ucraino Inna Sovsun. Un rapporto dell’Institute for the Study of War (ISW) indica che gli attacchi alla diga potrebbero avere l’obiettivo di danneggiare i ponti di barche ucraini più a valle per interrompere la controffensiva a Kherson. “Se Kiev ottenesse” i missili a lungo raggio che ha richiesto agli Stati Uniti, “grandi città russe, oltre che infrastrutture industriali e dei trasporti, ricadrebbero nell’area di possibile distruzione. Uno scenario del genere significherebbe un diretto coinvolgimento degli Stati Uniti in un confronto militare con la Russia”. Lo ha dichiarato all’agenzia Sputnik l’ambasciatore russo negli Usa, Anatoly Antonov. “Particolarmente preoccupante è il fatto che da molti mesi l’Ucraina sollecita la fornitura di missili tattici operativi Atacms, progettati per colpire obiettivi a una distanza massima di 300 km”, ha aggiunto




Ucraina, Zelensky dice no all’ipotesi di pace in cambio di cessioni territoriali alla Russia

Nessun cambiamento sui confini in cambio del cessate il fuoco. Lo ha ribadito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio postato su Telegram, respingendo qualsiasi ipotesi di cessioni territoriali in cambio della pace con la Russia.

Ipotesi emerse, sostiene il presidente ucraino, in alcuni media occidentali. La Russia si aspetta che l’Ucraina accetti le sue richieste e sviluppi la consapevolezza della situazione attuale. Lo ha dichiarato ai media il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riporta la Tass. “Mosca sta aspettando che Kiev accetti le richieste di Mosca e sviluppi la consapevolezza della situazione di fatto, la situazione reale che esiste”, ha detto Peskov. “Noi siamo un puzzle importante” per le mire colonialistiche della Russia. “Mosca non accetta che vogliamo far parte dell’Europa, vuole occupare l’Ucraina e credo che il suo obiettivo non si fermerà al confine”. Lo ha detto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, nel suo intervento al forum economico mondiale di Davos. “Non stiamo difendendo solo l’Ucraina, ma tutti voi perché abbiamo gli stessi valori”, ha ribadito Klitschko. “Questa è la più grande guerra in Europa dal secondo conflitto mondiale e dobbiamo fermarla”, ha aggiunto.

LA SITUAZIONE SUL CAMPO
L’offensiva dell’esercito russo con massicci bombardamenti è ripresa sulla città orientale di Slavyansk, riferisce lo Stato maggiore ucraino su Facebook, riportato da Ukrinform. “Nella direzione di Donetsk, gli attacchi delle truppe russe sono concentrati sulla presa del pieno controllo di Lyman e sul miglioramento della strategia vicino a Severodonetsk e Avdiivka. Il nemico… ha usato artiglieria e aerei da combattimento nelle posizioni delle nostre unità e nelle infrastrutture civili della regione “, si legge nel rapporto del mattino. Lo Stato maggiore spiega che le truppe della Federazione continuano l’offensiva senza sosta nella zona orientale e continuano a lanciare missili e attacchi aerei sulle infrastrutture. A nord, Mosca sta adottando misure per coprire il confine ucraino-russo nelle regioni di Bryansk e Kursk e per impedire il trasferimento delle forze armate ucraine in altre aree.La Russia ha attaccato 40 città nelle regioni di Donetsk e Lugansk, cinque le vittime civili e 12 i feriti: “I nemici hanno sparato contro più di 40 città nelle regioni di Donetsk e Lugansk, distruggendo o danneggiando 47 siti civili, tra cui 38 case e una scuola. A causa di questi bombardamenti cinque civili sono morti e 12 sono stati feriti”, scrive su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze armate dell’Ucraina, citato dalla Bbc. I russi hanno sferrato un attacco di artiglieria a Lysychansk, nel Lugansk, uccidendo tre persone. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione statale regionale di Lugansk Sergiy Gaidai su Telegram, come riporta Unian. “Il nemico ha cercato di assaltare le nostre difese vicino a Ustynivka e allo stesso tempo ha distrutto questo villaggio e la vicina città di Lysychansk con l’artiglieria. Di conseguenza, due persone sono morte a Ustynivka e una nella stessa Lysychansk”.

Sono circa 8.000 i prigionieri di guerra ucraini detenuti nelle autoproclamate Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk: lo ha dichiarato oggi l’ambasciatore del Lugansk in Russia, Rodion Miroshnik, al programma Soloviev Live, citato dalla Tass. “Ci sono molti prigionieri. Certo, ce ne sono di più sul territorio del Donetsk, ma anche noi ne abbiamo a sufficienza, e ora il numero totale si aggira intorno agli 8.000. Sono tantissimi, e letteralmente non si può dire che non ci siano più prigionieri. È molto, e ogni giorno se ne aggiungono letteralmente centinaia”, ha affermato Miroshnik. “Il Mar d’Azov è perduto per sempre per l’Ucraina. I porti delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson non saranno mai più ucraini. Sono sicuro che dopo la riunificazione delle nostre regioni con la Russia, il Mar d’Azov tornerà ad essere, come prima, esclusivamente un mare interno della Federazione Russa”, ha dichiarato il vice primo ministro del governo della Crimea Georgy Muradov, riportato da Ria Novosti. L’agenzia russa cita anche Vladimir Rogov, un funzionario nominato da Mosca nella regione occupata di Zaporizhzhia, il quale ha affermato che “le regioni di Zaporizhzhia e Kherson non torneranno mai sotto il controllo di Kiev”.

ARMI E SANZIONI
I Paesi membri della Nato avrebbero concordato in modo informale di non fornire alcuni tipi di armi all’Ucraina, come i carri armanti e i caccia, nel timore che Mosca possa vedere questi aiuti militari come una dichiarazione di guerra e adottare misure di rappresaglia: lo riporta l’agenzia di stampa tedesca dpa citando fonti dell’Alleanza, secondo quanto riferisce il quotidiano Die Zeit. Mossa – intanto ieri – della Commissione europea per la confisca dei beni degli oligarchi che cercano di sottrarsi alle sanzioni. Aggiungere la violazione delle misure restrittive dell’Ue all’elenco dei reati dell’Unione, oltre che norme rafforzate sul recupero e la confisca dei beni da usare per ricostruire l’Ucraina’ gli obiettivi. Mosca disponibile a un corridoio per l’uscita delle navi che trasportano grano dal porto di Mariupol, ma a patto di eliminare le sanzioni. Intanto i soldati delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk, insieme all’esercito russo, “hanno sfondato la difesa delle forze armate ucraine sullo Svetlodar Bulg, nella regione di Lugansk”. Il Cremlino accetta lo cambio di prigionieri di Azovstal solo dopo il processo. 




Ucraina, Zelensky rivuole la Crimea: nessun progresso nei colloqui con Mosca

L’obiettivo dell’Ucraina è ripristinare la sua integrità territoriale, inclusa la Crimea: così Zelensky, che oggi interviene al Parlamento dell’Albania. Kiev non è pronta per negoziati seri, ha detto Putin a Macron

“Non vediamo alcun progresso nei colloqui con l’Ucraina”: lo ha detto, secondo quanto riporta la Tass, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov e il Cremlino ha reso noto che non c’è alcun accordo su un eventuale incontro tra Papa Francesco e il presidente russo Vladimir Putin. Lo rende noto il Cremlino.

Veicoli Nato che entrassero in Ucraina per consegnare armi alle forze di Kiev saranno considerati “bersagli militari legittimi” da parte dei russi. 
Lo ha detto oggi il ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu, dopo che la Russia ha detto di avere bombardato ieri sera sei scali ferroviari in Ucraina da cui transitavano armi occidentali. Lo riferisce la Tass. 

Nella regione di Kiev, altri 20 corpi sono stati trovati nei villaggi liberati dall’occupazione dell’esercito russo: sale così a 1.235 il numero dei cadaveri di civili recuperati, che ieri erano 1.202. Lo ha riferito il capo della polizia della zona di Kiev, Andrey Nebitov, citato da Unian. “Solo ieri sono stati trovati altri 20 corpi senza vita. La maggior parte delle persone era di Borodyanka e dei villaggi vicini, e di insediamenti di Vyshhorod”, ha affermato, “la maggior parte di loro è morta a causa del fuoco di armi leggere. Possiamo parlare di crimini su larga scala commessi dall’esercito russo nella regione di Kiev”.

“Continueremo a fare di tutto per far uscire la nostra gente da Mariupol e Azovstal, sia civili che militari. È difficile, ma abbiamo bisogno di tutti coloro che sono lì. Non c’è stato un solo giorno in cui non ci siamo occupati di loro, in cui non abbiamo cercato di risolvere la questione”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelnsky in un video messaggio citato da Interfax Ukraine. “Siamo riusciti a risolvere la questione del cessate il fuoco per quasi tre giorni, in modo che il corridoio umanitario funzionasse. Ora le truppe russe non rispettano gli accordi. Continuano gli attacchi massicci ad Azovstal”, ha aggiunto.

“La prossima settimana si celebra la Giornata dell’Europa, il 72mo compleanno della nostra Unione. Questa Giornata dell’Europa sarà tutta dedicata all’Unione del futuro: su come la rendiamo più forte, più resistente, più vicina ai suoi cittadini. Ma non possiamo dare da soli la risposta a tutte queste domande. Il futuro dell’Unione Europea è scritto anche in Ucraina”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen all’Eurocamera. “Proponiamo un divieto del petrolio russo, un divieto totale d’importazione di tutto il petrolio russo, via mare e via oleodotto, greggio e raffinato”.  “Ci assicureremo di eliminare gradualmente il petrolio russo in modo ordinato, in modo da permettere a noi e ai nostri partner di assicurare vie di approvvigionamento alternative e di ridurre al minimo l’impatto sui mercati globali. Questo è il motivo per cui elimineremo gradualmente il greggio russo entro sei mesi e i prodotti raffinati entro la fine dell’anno”, ha aggiunto.  “Quando i leader si sono incontrati a Versailles, hanno concordato di eliminare gradualmente la nostra dipendenza dall’energia russa. Nell’ultimo pacchetto di sanzioni, abbiamo iniziato con il carbone. Ora stiamo affrontando la nostra dipendenza dal petrolio russo. Cerchiamo di essere chiari: non sarà facile. Alcuni Stati membri sono fortemente dipendenti dal petrolio russo. Ma dobbiamo semplicemente farlo”, ha detto.

Nella giornata di ieri l’esercito russo ha lanciato 34 attacchi missilistici contro le città della regione di Lugansk provocando almeno due morti e due feriti tra i civili. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina di Lugansk, Sergiy Gaidai, su Telegram citato da Ukrinform. “I russi non stanno solo distruggendo Popasna, ma la stanno rimuovendo dalla mappa. Due persone sono morte – una donna di Lysychansk e un uomo di Popasna”, ha scritto. A Lysychansk, il Centro per le malattie infettive pericolose e una scuola sono andati a fuoco. L’unica scuola di Sirotyn è stata distrutta.

L’obiettivo dell’Ucraina è ripristinare la sua integrità territoriale, inclusa la Crimea: così Zelensky, che oggi interviene al Parlamento dell’Albania. Kiev non è pronta per negoziati seri, ha detto Putin a Macron. Mosca ha commesso molti crimini di guerra in Ucraina, secondo Biden. “Se non ci opponiamo ai dittatori continueranno ad arrivare”, afferma il presidente Usa. Draghi ribadisce l’impegno dell’Italia per una soluzione diplomatica al conflitto. Oggi riceve il premier giapponese Kishida, che andrà anche dal Papa.

Oggi sono previste nuove operazioni di evacuazione da Mariupol verso Zaporizhzhia. Ieri sono arrivate 156 persone dalla città assediata, secondo Zelensky. E i russi lanciano l’assalto finale all’Azovstal. Visita del leader separatista Pushilin, primo funzionario filorusso ad andare a Mariupol. Sei stazioni ferroviarie sono state colpite ieri sera in bombardamenti russi nell’Ucraina centrale e occidentale. Esplosioni anche a Leopoli. La Bielorussia ha lanciato oggi esercitazioni militari lampo.

L’Ue stringe sul sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. Von der Leyen presenterà stamani alla plenaria del Parlamento europeo la proposta della Commissione su un embargo al petrolio da completare in un periodo tra i 6 e gli 8 mesi. Ma restano le riserve, con Slovacchia e Ungheria che chiedono l’esenzione. Governo italiano al lavoro sul piano per essere autonomi dal gas russo entro la seconda metà del 2024.




Nuovi colloqui tra Kiev e Mosca: Zelensky vuole l’Italia fra i garanti 

Alla vigilia dei nuovi colloqui tra Kiev e Mosca, in programma domani a Istanbul (potrebbero iniziare alle 10 locali, le 9 in Italia) il presidente Volodymyr Zelensky afferma di essere pronto ad accettare lo status di neutralità dell’Ucraina come parte di un accordo di pace con la Russia.

Qualsiasi accordo dovrà essere sottoposto al popolo ucraino in un referendum, ha ribadito Zelensky sottolineando ancora una volta di voler raggiungere “senza alcun indugio” un accordo di pace per “il ripristino di una vita normale” nel suo Paese.

“La sovranità e l’integrità territoriale sono fuori dubbio”, ha però ricordato il presidente dell’Ucraina affermando che “le questioni del Donbass e della Crimea devono essere discusse e risolte” nei colloqui di pace.

Zelensky vuole l’Italia fra i garanti 

“Il nostro presidente ha lanciato l’iniziativa U24, United for peace, per creare un gruppo di Paesi capace di dare una risposta entro 24 ore in caso di aggressione. Secondo il nostro presidente, di questo gruppo dovrebbero far parte i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, più la Germania, il Canada, la Turchia e anche l’Italia. Sono contento di vedere l’Italia in questo elenco”. Lo ha detto l’ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk.




Ucraina, Mosca propone un compromesso modello svedese: Zelensky dice no

Passi avanti sul fronte della diplomazia nel conflitto ucraino. Un “compromesso” sull’Ucraina neutrale secondo il modello svedese o austriaco “è possibile”, annuncia il Cremlino. “Questa è un’opzione che viene discussa ora e che può essere considerata un compromesso” dice il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Ma Zelensky rifiuta il modello austriaco o svedese di neutralità del Paese e vuole garanzie di sicurezza.

Secondo il capo negoziatore russo ai colloqui con l’Ucraina, Vladimir Medinsky, Kiev sarebbe disponibile ad assumere uno status di “neutralità smilitarizzata, stile Austria o Svezia, con un proprio esercito“. Lo scrive Interfax. “Sono in discussione tutta una serie di questioni relative alle dimensioni dell’esercito ucraino”, afferma. Medinsky ricorda che l’Ucraina “ha già lo status di neutralità” nella sua Costituzione e che è stato proprio sulla base di questo principio “che si ritirò dall’Unione Sovietica nel 1991. “Chiaramente – aggiunge – la questione chiave per noi è lo status della Crimea e del Donbass, così come una serie di questioni umanitarie, i diritti della popolazione russofona, lo status della lingua russa”.

“I negoziati con l’Ucraina non sono facili, ma c’è la possibilità di un compromesso“, afferma il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, citato dalla Tass. “Mi baso sulle valutazioni fornite dai nostri negoziatori, i quali dicono che i negoziati non stanno andando bene per ovvi motivi, ma che c’è comunque un margine di speranza di raggiungere un compromesso”, osserva.  Lavrov ribadisce che per la Russia i punti chiave nella trattativa con Kiev sono la sicurezza delle popolazioni russofone nell’est Ucraina e la sua smilitarizzazione. Ma, parlando con il gruppo dei media russo Rbs, rilanciato da Reuters su Twitter, spiega anche che “l’uso della lingua russa e la libertà di espressione sono importanti”. Per il ministro, alcune formulazioni di un accordo con l’Ucraina sono “vicine” a un’intesa, mentre lo status neutrale per Kiev viene “seriamente considerato”.

I colloqui con la Russia continuano e sembrano ora “più realistici”. A dichiararlo è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso pronunciato a notte fonda, riportato dai media. “Tutte le guerre terminano con un accordo”, osserva ricordando come i negoziati fra le delegazioni di Mosca e di Kiev in corso siano “difficili”, ma “di fondamentale importanza”. “E mi dicono che le posizioni ai colloqui ora suonano più realistiche”, spiega e “c’è sicuramente spazio per compromessi“. “Abbiamo comunque bisogno di tempo perché le decisioni da prendere siano nell’interesse dell’Ucraina”, conclude.

Nelle prime ore del mattino, Mariupol è stata attaccata anche dal mare di Azov. Lo riferisce Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco della cittadina ucraina, precisando che gli attacchi delle navi da guerra vanno ad aggiungersi ai raid aerei. “I primi missili – spiega – sono stati lanciati da una nave vicino a Bilosaraiska Kosa, verso la città”. L’ospedale regionale di Mariupol, inoltre, è sempre occupato dalle forze russe “che costringono i medici a curare i loro feriti” e “usano anche i pazienti come scudo contro i tentativi di riprendere il controllo del nosocomio da parte dei nostri soldati”. 

Anche la seconda città più grande dell’Ucraina, Kharkiv, è stata attaccata durante la notte, con due morti confermati e due edifici residenziali distrutti, riferisce The Guardian. Anche una scuola è stata attaccata intorno alle 3 del mattino, una parte dell’edificio è stata distrutta. 

Le navi russe presenti nel mar Nero hanno iniziato a bombardare le coste vicino alla città di Odessa, la terza più grande dell’Ucraina e principale porto del paese. Sono stati sparati razzi e colpi di artiglieria, informa sui social Anton Gerashchenko, Consigliere del Ministro degli Affari Interni dell’Ucraina. Esplosioni sentite nella notte alla periferia di Kiev

Sono 174.597 i rifugiati ucraini arrivati in Germania dall’inizio della guerra, stando alle cifre ufficiali. Si ritiene però che il flusso che ha riguardato la repubblica federale sia maggiore. Per lo più si tratta di donne e bambini. Berlino è già in difficoltà. Secondo la senatrice con delega agli Affari sociali del governo locale, Katja Kipping, la stazione centrale della capitale è al limite e bisogna evitare che “l’accalcarsi della gente metta a rischio la sicurezza”.




Ucraina, Mariupol circondata dai russi. Zelensky deluso: ‘L’Ue faccia di più per noi’

La città di Mariupol è completamente bloccata e circondata dalle forze russe.

Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, secondo cui “tutti i ponti sono stati distrutti e le strade minate dai nazionalisti” ucraini.

“Ci sono 2.000 soldati americani pronti a difendere la Nato”.

Lo ha detto la vice presidente americana Kamal Harris da Bucarest in una conferenza stampa con il presidente rumeno Klaus Iohannis. Harris ha ringraziato la Romani “e le persone di questo bellissimo Paese” per l’accoglienza ai rifugiati dall’Ucraina 

La guerra dell’esercito russo in Ucraina si estende verso ovest, con un raid sulla città di Lutsk, dove tre missili hanno colpito l’aeroporto. Missili e cannonate segnalati anche su Ivano-Frankivsk, un centinaio di chilometri a sud di Leopoli. E da Mosca – dove il presidente Putin ordina al suo esercito di sostenere anche l’invio di combattenti ‘volontari’ – arriva la conferma: sono bombardamenti di lungo raggio ed alta precisione contro altrettanti piccoli aeroporti.

Nonostante l’inasprimento del conflitto, il Cremlino, citato dalla Tass, fa sapere che “Nessuno esclude” un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky, i quali “si dovrebbero incontrare per ottenere qualche risultato”.  E Putin, incontrando il leader bielorusso Lukashenko, sostiene che “ci sono progressi nei colloqui russo-ucraini che si svolgono ogni giorno”.Secondo lo zar, l’economia russa è sotto attacco ma non ci sarebbero le condizioni per un default.

Intanto, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, pubblica un videomessaggio sul proprio profilo Telegram sostenendo che “Abbiamo già raggiunto una svolta strategica. Siamo già sulla strada per la vittoria”. Ma nello stesso tempo il presidente ucraino si dice deluso dal comportamento dell’Unione Europea. “Ieri c’è stato un incontro molto importante dei leader Ue. Sappiamo cosa hanno detto, chi è intervenuto, chi ci ha sostenuto, chi è stato in silenzio e chi ha cercato di rendere la formulazione insufficiente per l’Ucraina: abbiamo bisogno di più forza. Non è quello che ci aspettiamo” ha detto  commentando – riporta l’agenzia Unian – il Vertice Ue a Versailles. “Le decisioni dei politici devono coincidere con l’umore dei loro popoli tra i quali c’è molto sostegno: almeno il 60% degli europei è a favore. L’Ue deve fare di più per noi. Ce lo aspettiamo”, ha aggiunto.

LE OPERAZIONI MILITARI – Tv e media ucraini riferiscono di esplosioni a Lutsk, nord-ovest del Paese, così come a Dnipro, città dell’ entroterra sul fiume Dnepr, nella parte centro-orientale. A Lutsk le esplosioni sono avvenute vicino all’ aeroporto, il sindaco ha invitato i cittadini a mettersi al riparo. A Dnipro, i media parlano di tre esplosioni, di cui una avrebbe colpito una fabbrica di scarpe. Le altre due vicino ad un asilo nido e ad un condominio, secondo i rapporti diffusi dalla Bbc.




Ucraina, alle 13 il secondo incontro. Zelensky: “Ripristineremo ogni casa, ogni strada, ogni città”

Il secondo round dei negoziati tra Russia e Ucraina si terranno nella regione di Brest, in Bielorussia. Lo ha reso noto il capo delegazione russo, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass.

I colloqui – dice Medinsky – cominceranno intorno alle 15 ora locale in Bielorussia (le 13 in Italia). La Russia, ha aggiunto, porterà sul tavolo del vertici gli aspetti tecnico-militari, umanitari e politici della crisi in Ucraina.

Una soluzione alla situazione in Ucraina verrà trovata, ha detto in mattinata il ministro degli esteri Serghei Lavrov. “Sono sicuro che l’isteria diminuirà e che l’Occidente supererà la sua frenesia”, ha aggiunto secondo quanto riporta Interfax. La Russia risarcirà l’Ucraina per tutti i danni subiti durante la brutale guerra di Mosca, ha avvertito nel frattempo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo video e ha sottolineato: “Ripristineremo ogni casa, ogni strada, ogni città”. “Dobbiamo tenere aperta la strada della diplomazia e del dialogo, rimanendo in contatto con tutte le parti soprattutto per ottenere un cessate il fuoco nelle prossime ore, ma nel frattempo le bombe continuano ad esplodere e il popolo ucraino continua a soffrire”. Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook. “Dobbiamo portare Putin a riprendere la strada della diplomazia, ma per farlo la guerra deve finire ed è proprio Putin che deve fermarla. Il negoziato che oggi riparte deve essere reale e portare, come già detto, intanto a un cessate il fuoco”, aggiunge il titolare della Farnesina.