Vittoria, cuginetti travolti da suv in pieno centro: morto anche il secondo bambino

VITTORIA (RG) – E’ morto l’altro bambino, 12 anni, investito da un Suv lanciato a grande velocità in una stradina del centro storico di Vittoria.

Lo rendono noto fonti investigative di Messina. Da venerdì mattina il piccolo, che aveva perso le gambe, quasi del tutto tranciate nel terribile impatto, era ricoverato al Policlinico di Messina dove era stato trasferito con in elisoccorso. Stamattina sono stati celebrati a Vittoria i funerali dal cuginetto morto anche lui dopo essere stato investito mentre giocava davanti casa. Il bambino era ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale del policlinico di Messina. “Al suo arrivo avevamo già giudicato le sue condizioni gravissime. Abbiamo tentato in tutti i modi di salvarlo, ma ogni terapia non è bastata a farlo rimanere in vita. Siamo rammaricati”, afferma Eloise Gitto, direttrice del reparto.

Era stato arrestato dalla polizia per omicidio stradale aggravato l’uomo che alla guida di un suv ha travolto i due cuginetti di 11 e 12 anni nel centro storico di Vittoria. Il più piccolo è morto sul colpo.
L’investitore è un 34nne, Rosario Greco, risultato positivo all’assunzione di droga e alcol. La Squadra mobile gli contesta anche la detenzione di oggetti atti a offendere: nel suv c’erano uno sfollagente telescopico e una mazza da baseball.

I passeggeri che erano con lui, e che come l’autista sono fuggiti a piedi dopo l’incidente, si sono presentati volontariamente in Questura spiegando di essere scappati per paura di essere aggrediti. Sono stati denunciati per omissione di soccorso. Due di loro hanno precedenti penali. Uno è Angelo Ventura, figlio del capomafia di Vittoria, Giambattista, l’altro è Alfredo Sortino con vari precedenti penali, il terzo è Rosario Fiore. I tre che accompagnavano in auto, inizialmente hanno tentato di favorire l’autore dell’omicidio stradale, ma poi hanno deciso di fornire un’esatta dinamica di quanto accaduto addebitando ogni responsabilità al conducente. Sono stati denunciati per favoreggiamento. Nelle indagini della Polizia sono state utili le immagini di alcuni impianti di videosorveglianza che hanno ripreso le fasi del sinistro stradale.




Vittoria, travolge 2 bimbi con il suv in pieno centro storico

VITTORIA (RG) – E’ stato arrestato dalla polizia di Stato per omicidio stradale aggravato l’uomo che alla guida di un suv ieri sera ha travolto due cuginetti di 11 e 12 anni nel centro storico di Vittoria. Uno dei bambini è morto sul colpo e l’altro è in gravissime condizioni.

L’investitore è un 34nne, R. G., risultato positivo all’assunzione di droga e alcol. La Squadra mobile gli contesta anche la detenzione di oggetti atti a offendere: nel suv c’erano uno sfollagente telescopico e una mazza da baseball.

I passeggeri che erano con lui, e che come l’autista sono fuggiti a piedi dopo l’incidente, si sono presentati volontariamente in Questura spiegando di essere scappati per paura di essere aggrediti. Sono stati denunciati per omissione di soccorso.




SMA 1: BATTAGLIA APERTA NEGLI USA PER LA PICCOLA VITTORIA

di Christian Montagna

Marano (Na) – Succede che quando Ministeri e Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) sono assenti, due giovani genitori di Marano, in provincia di Napoli, facciano battaglia direttamente alla casa farmaceutica negli Stati Uniti. Sto parlando di Sonia Cirillo e Gerardo De Biase, i genitori della piccola Vittoria affetta da Sma 1, alla quale la casa farmaceutica Isis Pharmaceuticals ha negato il farmaco Isis Smnrx per uso compassionevole.


La sentenza del Tribunale di Napoli Nord dello scorso Agosto, non è bastata a quanto pare a procurare il farmaco salva vita alla piccola, che, tuttora attende di conoscere le sorti del suo futuro. Condannati dal giudice Ministero della Salute e Aifa a reperire il farmaco e dopo una lunga trattativa con la casa farmaceutica americana, a suon di videoconferenze ed e-mail, ancora nessuna risposta concreta è giunta finora.
Non è bastato neppure l’intervento del papà Gerardo intervistato dalla trasmissione “La Vita in diretta” a Rai 1 per far smuovere le acque ma, stavolta, sono determinati a far guerra a chiunque volesse continuare ad ostacolare questo impervio percorso.


L’appello su Facebook. I genitori di Vittoria, in un video postato alcuni minuti fa sulla pagina Facebook, chiedono a tutti coloro che finora hanno sostenuto la battaglia, un piccolo aiuto economico per sostenere le onerose spese legali richieste dagli avvocati statunitensi. Una spesa che si attesta intorno ai sessanta mila euro e che, purtroppo, da soli non riescono a sostenere. On line è stata indetta una raccolta fondi e sostenuti da alcune associazioni , a breve, si terranno sul territorio campano eventi a scopo benefico per la causa di Vittoria. Ulteriori aggiornamenti, saranno forniti dalla pagina Facebook “Una speranza per Vittoria” che, ad oggi, conta più di ventimila seguaci. 

Ecco il link del video postato sulla pagina Facebook: https://www.facebook.com/parrucchieregerardo.debiase/videos/1051473771531361/




SMA 1, IL MINISTERO RISPONDE: E' IN CORSO L'ACQUISTO DEL FARMACO PER LA PICCOLA VITTORIA

di Christian Montagna

ESCLUSIVO: LEGGI LA MAIL DI MATT BUCK DI "ISIS PHARMACEUTICALS" E DELLA DOTT. SANDRA PETRAGLIA DI "AIFA"

Marano (Na) – Eppure, lo speravamo in molti che prima o poi per Vittoria sarebbe arrivata una gran bella notizia. Dopo l’interessamento del nostro giornale, le chiamate al ministero e le decine di mail che i legali hanno spedito a diversi indirizzi ministeriali, da Roma, in una mail, giungono notizie che fanno ben sperare.


Il Ministero della Salute ha detto sì all’acquisto del farmaco per la piccola Vittoria, senza alcuna opposizione. Una vittoria meritata a livello legale per gli avvocati della famiglia De Biase che assistono la piccola. E. Altieri, F. Marinelli e A. D’Orta, soltanto dieci giorni fa avevano indetto una conferenza stampa in cui annunciavano l’ordinanza del Tribunale di Napoli Nord secondo cui il Ministero sarebbe stato obbligato a procurare il farmaco entro venti giorni dalla deposizione.


Ebbene, il limite di tempo pare sia stato rispettato: le trattative tra Ministero e Casa farmaceutica sono in corso. La responsabile dell’ufficio ha inviato proprio ieri ai legali di Vittoria la mail di conferma che la cura a breve sarà garantita. Grande la soddisfazione e la gioia di mamma Sonia e papà Gerardo che ora, attendono la convocazione al Policlinico Gemelli di Roma, ospedale in cui sarà somministrato per via intratecale il farmaco alla piccola Vittoria.


L’appello dei genitori. I genitori Sonia e Gerardo De Biase avevano più volte sottolineato la necessità di fare in fretta, invocando tramite la stampa, l’interessamento delle sedi ministeriali. La piccola Vittoria che in passato ha avuto crisi respiratorie anche frequenti non può attendere altro tempo. Proprio durante la conferenza stampa a casa De Biase, Gerardo, aveva ringraziato pubblicamente la città di Napoli e tutti coloro che in qualche modo avevano partecipato a questa ardua battaglia che ora, pare si stia per concludere nel migliore dei modi. Sono esausti e terrorizzati i genitori che in questi mesi hanno vissuto un vero e proprio calvario: la mamma Sonia ad esempio, unica in grado di gestire la piccola durante le crisi respiratorie, è stata costretta a lasciare il lavoro perché obbligata a stare in casa da mesi.

La responsabile Aifa. In alcuni documenti esclusivi inviati al nostro giornale, si legge che la dirigente Aifa, Sandra Petraglia, ha sottolineato le necessità di accorciare al massimo i tempi scrivendo a Matt Buck, direttore esecutivo dell’Isis Pharmaceuticals. Domani, 24 Agosto alle ore 16, arriverà la conferma definitiva tramite la telefonata tra Buck e la dottoressa Petraglia.


La mail dell’Aifa ai legali. La comunicazione ai legali della famiglia De Biase è giunta tramite e-mail dalla dott. Petraglia di Aifa: “ Gentile Avv. Altieri, la ringrazio per il riconoscimento dell'impegno di AIFA per la piccola Vittoria anche in questo caso, siamo perfettamente consapevoli della situazione ed infatti è per questo che in seguito alla comunicazione ricevuta in data 18 agosto abbiamo immediatamente provveduto alla richiesta d'acquisto, sottolineando anche alla ditta l'urgenza del caso in via preventiva, in vista della teleconferenza concordata nella prima data utile proposta. Sarà ovviamente nostra premura tenerla informata tempestivamente. Cordiali saluti, Sandra Petraglia”.

 

Matt Buck di Isis Pharmaceuticals risponde. Altrettanto esclusiva la mail in cui il presidente Matt buck chiede un colloquio con la dott. Petraglia di Aifa. “ Cara Dott Petraglia , grazie per la vostra e-mail chiedendo che Isis fornisca il farmaco Isis – SMNRx per il trattamento di Vittoria De Biase . In riferimento alla richiesta dell'AIFA, ho inviato all’ Isis Chief Operating Officer , Lynne Parshall , questa e-mail . Lynne vorrebbe avere una conversazione telefonica con voi per quanto riguarda la richiesta. Lynne è disponibile alle 4 del pomeriggio ora italiana il Lunedi 24 agosto o alle 4 del pomeriggio ora italiana di Martedì 25 agosto Fateci sapere se siete disponibili a parlare in una di queste volte . Grazie per il vostro aiuto in materia . Cordiali saluti , Matt Buck ".

 

Non resta dunque che attendere domani e forse, finalmente, la piccola Vittoria questa battaglia potrà dire di averla finalmente vinta! Noi, lo speriamo tanto.




A CENA CON VITTORIA, LA PICCOLA DI MARANO AFFETTA DA SMA 1

di Christian Montagna

Marano-
Sono da poco passate le otto di sera quando mamma Sonia e papà Gerardo aprono le porte di casa per regalarmi una serata in compagnia della loro piccola Vittoria. Ancora riaffiorano le emozioni di una serata così speciale. Entro in casa, saluto e mi dirigo verso di lei che è adagiata sul tavolo a guardare il suo cartone animato preferito, “Masha e orso”. Mi avvicino, la guardo e sono felice. Vittoria questa sera non ha voglia di mangiare, i tentativi di mamma e nonna sono vani. Soltanto la pazienza di papà Gerardo e il feeling che , si sa, le femminucce hanno nei confronti dei loro papà, riescono a farla mangiare quanto basta. La serata trascorre egregiamente: sono sempre più felice di essere qui. Vittoria è stanca e vuole dormire ma prima, gioca con noi e si lascia coccolare dal suo papà.

Proprio nel pomeriggio, il caso di Vittoria diventa ufficialmente nazionale: il tg delle 18.30 sulle reti Mediaset trasmette un servizio in cui Sonia a gran voce e con grande determinazione chiede la concessione del farmaco. Ebbene, a differenza di quanto qualche collega dice, alla famiglia De Biase non è ancora arrivata nessuna comunicazione ufficiale riguardo la mobilitazione del Ministero, né tantomeno una comunicazione da parte delle case farmaceutiche. Fare lo scoop è quello a cui molti hanno ambito in questi giorni, ma vi posso garantire che, in questa vicenda ,lo scoop è l’ultima cosa utile e necessaria.

A Vittoria servono certezze, servono fatti concreti; serve una telefonata di un qualsivoglia segretario o assistente di un Ministero o dell’Aifa per comunicare almeno l’avvenuta mobilitazione sulla vicenda. Ora, non è il momento di dichiarazioni ai giornali, non servono. Vittoria non vuole più sottostare ad una maledetta burocrazia che decide la sua vita. Ma possibile che la vita di un bambino affetto da Sma 1 non possa essere liberamente gestita dai suoi genitori? Chi siamo noi per autorizzare un farmaco? Nessuno e dico nessuno può surrogarsi il diritto di decidere la vita di un’altra persona.

Io so solo che Vittoria si sta stufando di tutto ciò, me ne sono accorto guardandola negli occhi: lei vuole andare a scuola, vuole finalmente poter controllare il suo corpo, respirare senza alcun sostegno, poter dimostrare l’affetto ai suoi genitori e ai suoi parenti. Vittoria vuole cominciare a mangiare tutto ciò che i bambini della sua età mangiano; vuole indossare i vestitini alla moda e scorrazzare libera per casa facendo morire di gelosia il suo papà. Vittoria non ne può più di quella ingombrante imbracatura che le lega piedi, gambe e spesso anche il volto. Non vuole più allarmare i genitori per le improvvise crisi respiratorie, vuole andare in giro con la sua mamma; giocare al parco e divertirsi. Vittoria vuole studiare, frequentare la scuola e conoscere tanti amici; vuole un giorno poter rendere orgogliosi i suoi genitori, vuole innamorarsi; vuole far arrabbiare la mamma per le sue marachelle, vuole andare al mare, giocare sulla sabbia, proprio come tutti i suoi coetanei faranno nei prossimi giorni.

Tutto ciò adesso non le è concesso ma lei combatte, non molla, e come se combatte! Uno sguardo fisso e intenso, che vale più di mille parole, che ti attanaglia e ti ipnotizza, che ti toglie il respiro. Un corpicino che cerca di reagire, che vuole sconfiggere a tutti i costi questa brutta malattia. E’ una guerriera questa piccola ma tanto grande creatura. Vittoria ha già lottato contro il male che le si è accanito contro, sta cercando in tutti i modi di combatterlo e debellarlo, affiancata dai suoi grandi genitori. Sì, li chiamo grandi perché non tutti a questo mondo sono in grado di essere genitori. Sonia e Gerardo vivono in funzione della piccola, in attesa di risposte che nessuno vuole dargli; con il terrore e la minaccia delle crisi respiratorie che in ogni momento potrebbero sopraggiungere. Non fanno altro se non stare con Vittoria, perché in ogni caso e contro qualsiasi opinione contraria, hanno deciso di tenerla in vita.

Vittoria ha già vinto una battaglia che molti spesso abbandonano ai primi ostacoli. Quella vita alla quale, ogni giorno, molti di voi sputano in faccia, Vittoria la vuole vivere a tutti i costi. Questa storia ha dell’incredibile per la tragicità dei fatti ma vi posso assicurare che viverla in prima persona è quanto di più bello ci possa essere.

Vittoria mi ha insegnato il valore della vita, mi ha insegnato a combattere e spero possa insegnarlo anche a voi tutti.




NAPOLI, MARANO: LA STORIA DELLA PICCOLA VITTORIA AFFETTA DA SMA 1

di Christian Montagna

Alcuni giorni fa, scorrendo le notizie sulla home di Facebook, la mia attenzione è stata immediatamente catturata da una foto. La pagina intitolata "Una speranza per Vittoria" aveva come immagine una splendida bambina dagli occhioni grandi, scuri e pieni di vita a cui non ho saputo dire di no. Letta la storia della piccola, contatto la famiglia chiedendo un incontro per conoscerla, ma Vittoria tramite una foto mi aveva già dato la sensazione di appartenenza, quell'emozione che provi vedendo una persona e seppur non conoscendola te ne innamori profondamente. Ieri c'è stato l'incontro e dopo ore di colloquio con i genitori, non sono riuscito e non riesco tutt'ora a rimuovere quelle fantastiche sensazioni. Vittoria è un esempio di vita, una guerriera che lotta per la vita e con lei, lo stnno facendo anche i suoi fantastici genitori.

Forse non tutti sanno che in provincia di Napoli, precisamente a Marano, il 2 Gennaio 2014 è nata una piccola stella destinata a rimanere nella storia per la sua grinta, la sua tenacia e per la sua battaglia. E' Vittoria il suo nome: due grandi occhioni, capelli neri ed uno sguardo vivo che trasmette tanta forza. Vittoria, come tutte le bambine della sua età, nasce e si diletta con i suoi genitori a crescere naturalmente per i primi quattro mesi di vita. Mamma Sonia e Papà Gerardo sono le persone più felici del mondo: hanno dato la vita ad una principessa. Ed è proprio la vita che scorre felicemente per questa bella famiglia fino a quando, intorno al quinto mese di vita, Vittoria comincia a manifestare dei sintomi allora non diagnosticati. Il primo ricovero all'Ospedale Santobono di Napoli del 16 Giugno 2014 non riesce a far stabilire ai sanitari le cause di questo malessere. Ad Agosto però, arriva la notizia: Vittoria è affetta da SMA 1, la forma più grave. 


(Sebbene su questo argomento l'opinione pubblica fosse spaccata in due, ora, intendo soltanto raccontare il susseguirsi degli eventi e la grande forza d'animo di questa fantastica bambina.)

I genitori accolgono attoniti la notizia ma ciò nonostante, si armano di pazienza e cominciano il più grande calvario che due persone possano fare nella vita, quello per salvare la propria bambina. Gli ospedali di Napoli e Roma che in questi mesi visitano Sonia e Gerardo per assicurare a Vittoria una vita tranquilla seguono un protocollo che prevede la tracheotomia. Ma mamma e papà di questa non ne vogliono proprio sapere e preferiscono affidarsi ai metodi sperimentali e all'utilizzo dei farmaci compassionevoli. (Riguardo l'utilità dei metodi sperimentati, tanto discussi in questi giorni, in questa sede, mi asterrò da qualunque parere riportando esclusivamente la volontà di due genitori per la loro bambina.) La situazione si complica il 31 Gennaio 2015: Vittoria viene ricoverata all'ospedale Bambin Gesù di Roma per una broncopolmonite e le viene diagnosticata un infezione da virus AH1N1. La piccola fa i conti con la rianimazione ma in pochi giorni il virus viene debellato. Trascorre un mese in un letto di rianimazione, privata del sostegno della sua mamma e del suo papà che dall'esterno di quella sala pregano per la loro piccola. Vittoria comincia ad avvertire il peso della sofferenza, la noia della solitudine: in quella stanza di rianimazione proprio non vuole starci e comincia a versare lacrime. Anche al Bambin Gesù di Roma, il protocollo da seguire prevede la tracheotomia ma, mamma Sonia e papà Gerardo tentano un'altra strada perchè come quest'ultimo ripete ancora, " Un mese di mia figlia equivale a dieci anni della mia vita" . Il 25 Marzo, con l'aiuto di Chiara Mastella, coordinatrice del Sapre, giungono a spese proprie e dopo aver impiegato circa una settimana per poter trovare un mezzo disponibile ( 2500 euro per viaggiare in autoambulanza con un medico rianimatore ed un infermiere privato) all'ospedale Buzzi di Milano. Ed è proprio grazie all' aiuto di Chiara Mastella, alla i genitori rivolgono uno speciale ringraziamento per l'amore e la dedizione con i quali si dedica ai bambini, che Vittoria riesce a sopravvivere. Papà Gerardo comincia a perdere le staffe e si chiede perplesso dove fosse il sostegno dello Stato e come avesse potuto fare una famiglia senza possibilità economiche. In questa struttura, Vittoria comincia a trovare un pò di serenità: viene svezzata dall'ossigeno in due giorni e aiutata con una minima quantità di ossigeno durante la giornata ma, una volta migliorate le sue condizioni di salute, viene dimessa e torna a casa, in treno.

La storia di Vittoria ha fatto il giro d'Italia; ha conquistato anime e cuori, il mio compreso. Al momento, su internet è stata indetta una petizione a cui numerose persone stanno aderendo: la mamma e il papà, chiedono di poter accedere all'uso compassionevole del farmaco Isis smnrx. Raggiunto un tot di adesioni, la petizione sarà presentata al Ministero della Salute per essere vagliata dalle persone competenti in materia. Vittoria, dunque, è solo all'inizio di questa battaglia che la vita ha scelto di farle combattere; di questa dura prova a cui ha voluto sottoporre anche i genitori. Ma lei vuole vivere a tutti i costi: si agita, si lamenta, piange, ride, proprio come fanno tutte le bambine della sua età. Al momento è aiutata dalle macchine che l'Asl ha fornito alla famiglia: è controllata notte e giorno; costretta in un'imbracatura che a volte la infastidisce, ventilata di notte e in casi di stanchezza anche di giorno. Ma tutto ciò per Vittoria è la normalità: lei, questa battaglia la vuole vincere, costi quel che costi.




VITTORIA, OMICIDIO MAFIA: MICHELE BRANDIMARTE FREDDATO IN PIENO CENTRO

Redazione

Ragusa – L'omicidio che ha sconvolto la citta' di Vittoria (Ragusa) sembra sempre piu' avere le caratteristiche di una esecuzione mafiosa.
  Due sicari, in pieno centro, hanno fatto fuoco sul 53enne Michele Brandimarte, calabrese, noto alle forze dell'ordine, freddato in mezzo a centinaia di persone che stavano passeggiando, come ogni domenica pomeriggio, nella centralissima via Roma. L'omicidio e' avvenuto alle 18,30. Le indagini sono affidate a carabinieri e polizia, la Procura di Ragusa ha gia' aperto un fascicolo di indagine e, secondo indiscrezioni, sul caso c'e' anche l'attenzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania. Michele Brandimarte, 53enne, originario di Gioia Tauro, ucciso oggi pomeriggio a Vittoria (Ragusa), era – secondo le prime informazioni – un esponente di spicco dell'omonima famiglia legata alla cosca Piromalli-Mole' di Gioia Tauro. Aveva precedenti per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di droga. La famiglia di Michele Brandimarte e' stata coinvolta, sin dal 2011, in una faida con i Priolo, altra famiglia imparentata con i Piromalli. La guerra di mafia inizio' con l'uccisione di Vincenzo Priolo, 29 anni, da parte di Vincenzo Perri, nipote di Michele Brandimarte. Sempre nel 2011 qualcuno tento' di uccidere il fratello di Michele, Giuseppe Brandimarte. I due fratelli di Michele Brandimarte, Antonio e Alfonso, furono arrestati l'estate scorsa nell'ambito dell'operazione "Puerto liberado" condotta dalla Guardia di finanza con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, che porto' alla luce l'esistenza di un gruppo che gestiva l'importazione di cocaina dal Sudamerica, attraverso il porto di Gioia Tauro. 




VITTORIA, RAGUSA: DURO COLPO ALLA CRIMINALITA'

Redazione


Vittoria (RG)
– Prosegue incessantemente e su tutti i fronti il contrasto alla criminalità da parte dei Carabinieri della Compagnia di Vittoria. Dopo la recente scoperta e sequestro di un arsenale nelle campagne ipparine a seguito della quale era stato tratto in arresto un calabrese 70enne, nella cuore della trascorsa notte i Carabinieri della Compagnia di Vittoria hanno fatto irruzione in un'altra abitazione rurale sita in Contrada "Cappellaris" di Vittoria ove hanno tratto in arresto un 62enne, pregiudicato, poiché, seguito perquisizione domiciliare, veniva trovato in possesso di un fucile da caccia calibro 12 marca "Franchi" modello "712 light" semiautomatico con matricola abrasa e numero 6 cartucce stesso calibro. Nello specifico, l'arma è stata rinvenuta grazie al fiuto dei militari operanti al termine di una profonda perquisizione, in quanto era stata occultata all'interno di un magazzino adiacente all'abitazione, nascosta dietro diversi attrezzi da lavoro. A seguito della sua condotta, il predetto veniva condotto presso la caserma di Via Garibaldi da dove al termine delle formalità di rito veniva condotto presso la propria abitazione e sottoposto al regime degli arresti domiciliari a disposizione dell'Autorità Giudiziaria iblea davanti la quale dovrà rispondere di detenzione di armi e munizioni clandestine.