VITORCHIANO, EMERGENZA SICUREZZA: LE TELECAMERE SARANNO RIATTIVATE

 

"Dopo 13 anni di assessorato qualcuno ha dovuto constatare come alcune zone del paese siano ancora prive di illuminazione e come unico deterrente ai malintenzionati altri della maggioranza hanno consigliato di tenere accese le luci del giardino".

 

Redazione

Vitorchiano (VT) –  A Vitorchiano le telecamere saranno finalmente riattivate, come proposto dalla minoranza. "Il sindaco Olivieri lo aveva inutilmente promesso a giugno del 2012, durante un analogo consiglio sulla sicurezza. – Dichiarano in una nota il Capogruppo e il Presidente di Progetto Futuro Vitorchiano –  E ora ammette di essersi messo al lavoro da poche settimane. – prosegue la nota –  E i documenti inerenti la videosorveglianza presentati sabato mattina da Massimiliano Baglioni, tutti a firma di Giuseppe Bagnato come responsabile, non lasciano dubbi su chi addebitare le colpe del mancato controllo del territorio.

L’incapacità di gestione delle risorse di questa amministrazione fa si che neanche una parte dell’oltre mezzo milione di euro di proventi dell’autovelox possa venire utilizzato per un servizio temporaneo di vigilanza privata richiesto dai cittadini durante il consiglio aperto. Olivieri & C. hanno negato ogni proposta fatta dai cittadini o loro rappresentanti, attaccando duramente sulla stampa coloro che hanno avuto il coraggio di affrontarli a viso aperto. Dopo 13 anni di assessorato qualcuno ha dovuto constatare come alcune zone del paese siano ancora prive di illuminazione e come unico deterrente ai malintenzionati altri della maggioranza hanno consigliato di tenere accese le luci del giardino.

Inoltre la Presidente del consiglio si è addirittura arrogata il diritto di decidere le regole per l’istituzione di una commissione per la sicurezza nata dall’idea del consigliere di opposizione  Raffaele D’Orazi.
Un’altra dimostrazione di come questa maggioranza sia cosi lontana dal dialogo e dalla trasparenza. In merito poi alle illazioni su presunte alleanze politiche con il loro padre putativo, con il quale firmarono un patto  all’insaputa del loro elettorato per garantire l’assessorato esterno a un personaggio che difficilmente avrebbe riscontrato consensi e col quale gli garantivano la presidenza,  rispondiamo solo continuando a fare vera politica per il bene dei cittadini e del territorio. – La nota conclude – Attendiamo i fatti, non le chiacchere da bar".

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