TARQUINIA, VUOLE TORNARE A TERNI MA SBAGLIA SVINCOLO E SI FA 15 KM CONTROMANO

Redazione

Una svista pericolosissima. Settantaquattro anni, alla guida della sua automobile voleva rientrare a Terni ma ha scelto la strada sbagliata mettendo a repentaglio la sua vita e quella degli altri automobilisti. L'anziano, ha percorso ben 15 chilometri contromano sulla superstrada Viterbo-Civitavecchia: la polizia, dopo averlo seguito e intercettato, ha ritirato la patente di guida all'uomo, residente a Terni. L'anziano era partito da Tarquinia e, una volta giunto a Monte Romano ha imboccato lo svincolo sbagliato, continuando contromano il viaggio in direzione Terni. Poco dopo, l'autista, che proseguiva tranquillamente il viaggio contromano, e' stato bloccato dagli agenti all'altezza dello svincolo per Vetralla. Difficile, adesso, provare a fare lo stesso percorso senza autovettura.




VITERBO, SFIORATA LA STRAGE IN UNA PALAZZINA A CAUSA DI UN UOMO CHE TENTA IL SUICIDIO CON IL GAS

Alberto De Marchis

Tenta il suicidio, inalando gas da una bombola di 50 litri che aveva appena acquistato, a causa di una delusione d’amore. Il gesto disperato dell’uomo ha rischiato di far esplodere un intero fabbricato in cui abitano, oltre a lui, altre due famiglie, per un totale di otto persone. La strage è stata evitata e l’uomo salvato grazie all’intervento immediato di un carabiniere della stazione di Fabrica di Roma. Sembrerebbe che qualche giorno fa, l’uomo era stato lasciato dalla convivente. E vedendo fallire i propri tentativi di riconciliazione con la donna, ha tentato l’insano gesto acquistando la bombola di gas, portandola nella sua abitazione dove ha aperto la valvola e si è disteso sul letto. Dopo pochi minuti il gas aveva saturato tutto l’appartamento e aveva iniziato a propagarsi nelle scale condominiali. Una vicina di casa avvertendo il forte odore di gas avvertiva i carabinieri. Un milite consigliava alla donna di non uscire di casa e di non accendere le luci delle scale per evitare che la scintilla potesse innescare un’esplosione. Successivamente si recava, con altri colleghi sul posto. Arrivato sul posto sfondava la porta dell’appartamento da dove fuoriusciva l’odore di gas e, al buio entrava all’interno del locale coprendosi la bocca con un fazzoletto bagnato e afferrando l’uomo, ormai privo di sensi, per una gamba lo trascinava fuori. Nel frattempo gli altri militari aprivano tutte le finestre per far uscire il gas. L’uomo che aveva tentato il suicidio è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso, dove arrivava in gravi condizioni. Dopo alcune terapie l’uomo ora è fuori pericolo e in via di guarigione.

 




VITERBO, IL GIORNALISTA FILIPPO ROSSI DENUNCIA IL LEADER DI CASA POUND PER AGGRESSIONE…..IANNONE RISPONDE: "QUALE SPEDIZIONE PUNITIVA, E' STATO UNO SCHIAFFONE FUTURISTA!"

Redazione

Il direttore del quotidiano online 'Il Futurista' Filippo Rossi, ideatore e animatore di Caffeina Cultura, in corso a Viterbo, ha denunciato di essere stato aggredito con pugni e calci da alcuni militanti di Casapound la scorsa notte a Viterbo, nel quartiere di San Pellegrino. Rossi ha riportato contusioni al volto guaribili in pochi giorni. Nella denuncia, il giornalista avrebbe indicato proprio nel presidente di Casapound, Gianluca Iannone, il suo aggressore.

Immediata la versione dei fatti resa da Iannone: ''Quante storie per uno schiaffone futurista. Da Filippo Rossi, che si ispira a coloro che volevano esaltare 'l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno', non ce lo saremmo aspettato''. Risoluto il leader di CasaPound Italia, Gianluca Iannone, aggiunge: ''uno schiaffone, come quello di Umberto Boccioni a Ardengo Soffici, che il direttore de 'Il Futurista' dovrebbe conoscere bene, niente di piu', altro che spedizione punitiva. Questo il senso di quanto e' accaduto ieri notte a Viterbo – aggiunge Iannone -. Una discussione tra vecchi amici che amici non sono piu', in cui la ricerca di un chiarimento verbale e' finita in un gesto di marinettiana memoria, dopo che Rossi, che piu' volte e' venuto a CasaPound a parlare, ha ripetutamente diffamato il nostro movimento in maniera del tutto pretestuosa. Uno schiaffone puo' far male, ma un occhio nero passa in fretta. A Rossi voglio dire che altrettanto male possono fare la penna e le parole, ma gli effetti delle ingiurie durano piu' a lungo''.

 




VITERBO, UN ALTRO MORTO SUICIDA PER COLPA DELLA CRISI

Redazione

Un'altra vittima della crisi economica. Un quarantacinquenne, venditore in un'azienda ceramica, si e' tolto la vita impiccandosi nel garage della sua casa.  L'uomo, sposato con due figli – uno giocatore degli allievi regionali dell'As Roma – ha lasciato una lettera di 4 pagine, in cui spiega i supi problemi economici e critica i provvedimenti del Governo che avrebbero aggravato pesantemente la crisi dell'azienda di cui era dipendente, mettendo a rischio il suo posto di lavoro.




VITERBO PROVINCIA, AL VIA IL NUOVO PIANO DI VALORIZZAZIONE DEI BENI IMMOBILIARI DELLA PROVINCIA

Redazione

Una scelta politica precisa, assunta dalla maggioranza di Palazzo Gentili in collaborazione con la commissione consiliare competente. La decisione di dare il via al nuovo piano di valorizzazione dei beni immobiliari di proprietà della Provincia di Viterbo, licenziato qualche giorno fa dalla giunta e in attesa di passare attraverso la legittimazione del consiglio provinciale, si fonda proprio su una diffusa volontà di non danneggiare ulteriormente il territorio a seguito del decreto “Salva Italia” del Governo Monti, che trasforma l’istituzione provinciale limitandone rappresentatività e funzionalità.

Ventisette immobili di proprietà dell’Ente, quindi, verranno messi in vendita o alienati previa sdemanializzazione. Ad illustrare tutte le novità del piano questa mattina nella sala consiliare di Palazzo Gentili, ci hanno pensato il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, il vicepresidente Paolo Equitani, gli assessori al Patrimonio, Andrea Danti, e all’Edilizia scolastica, Giuseppe Fraticelli, insieme ai capigruppo di maggioranza Gianluca Mantuano (Pdl), Francesco Bigiotti (Udc) e Marco Torromacco (Lista Meroi presidente).

“Ringrazio innanzitutto la commissione competente e gli uffici per il lavoro fatto su questo nuovo piano – afferma il presidente Meroi -, realizzato soprattutto per superare una duplice difficoltà. Da un lato, infatti, c’è l’esigenza di far fronte a una difficilissima situazione economica, comune a tante pubbliche amministrazioni, legata al taglio dei fondi da parte della Regione e dei Ministeri; dall’altro, la nostra forte opposizione alla possibilità, una volta terminata l’esperienza della Provincia, che una qualunque società pubblica possa avocare a sé i beni di proprietà dell’Amministrazione. Questa sarebbe infatti una vera sciagura, perché parliamo di un patrimonio dei cittadini della Tuscia il cui valore deve assolutamente restare sul territorio, e che noi non abbiamo alcuna intenzione di lasciarci scippare”.

Le norme in materia di alienazione di beni di proprietà pubblica prevedono che i proventi delle vendite vengano riutilizzati per investimenti. “Lavoriamo a questo progetto da mesi – aggiunge il presidente, che ha illustrato nel dettaglio l’elenco dei ventisette beni in dismissione -, in collaborazione con le amministrazioni locali e con le realtà presenti sul territorio. E’ chiaro che tuteleremo il diritto di prelazione di chi già occupa questi immobili e che calcoleremo adeguatamente le migliorie fatte su queste strutture negli anni”. Gli esempi principali sono la cantina didattica di Bagnoregio, affidata al Comune, la casa cantoniera di Spinicci, dal 1986 in uso alla Comunità Mondo Nuovo di Tarquinia, e la caserma dei carabinieri di via della Pace a Viterbo. “Non intendiamo provare il capoluogo di un presidio di sicurezza – chiarisce Meroi – ma siamo certi che con l’Arma troveremo una soluzioni che incontri le esigenze di tutte le istituzioni coinvolte”.

“Appena si è insediata questa Amministrazione – sottolinea l’assessore Danti – ci siamo messi subito al lavoro per cercare di fare un quadro generale sulla situazione patrimoniale dell’ente. Una ricerca che ci ha portato a conoscenza di situazioni particolari, con la presenza di strutture inutilizzate, come l’ospedale psichiatrico, per le quali la Provincia pagava importanti cifre per la manutenzione senza poterle utilizzare. Vogliamo assolutamente chiudere questa operazione il prima possibile, e proprio per cercare di accelerare i tempi abbiamo deciso di realizzare un progetto-obiettivo per i nostri uffici”. L’assessore Fraticelli ha poi evidenziato la stretta connessione che lega il piano delle alienazioni con il futuro del liceo scientifico “Paolo Ruffini” di Viterbo. “Questa Amministrazione – ha spiegato – preso atto dell’impossibilità di poter rendere fattibile il progetto di realizzazione di una nuova sede, ha deciso di percorrere una strada alternativa capace comunque di rispondere adeguatamente alle esigenze della popolazione scolastica. Questa risposta passa attraverso l’ampliamento dell’immobile già in nostro uso situato in via Cesare Pinzi. I nostri uffici hanno già avviato tutte le procedure tecniche per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni di carattere urbanistico. Grazie alle risorse che ricaveremo dal piano delle alienazioni, potremo concretizzare l’intervento e accorpare così tutte le classi del ‘Ruffini’ in un’unica e prestigiosa sede”. L’assessore Equitani ha, inoltre, chiarito la situazione della ex colonia di Bolsena. “Per sistemare quell’immobile ci vorrebbero dieci milioni di euro – afferma -, ma a disposizione, tra finanziamenti della Regione e della Provincia, arriviamo ad un milione. Impiegarlo in una ristrutturazione parziale sarebbe come buttare via i soldi, perciò abbiamo deciso di vendere la struttura e di impiegare il ricavato in altre opere importanti per Bolsena, come per esempio l’incubatoio ittico”.

Incassato l’ok unanime della commissione consiliare che si è occupata del piano, anche i capigruppo di maggioranza hanno espresso parere favorevole sul progetto. “Stiamo dimostrando che la Provincia non è un ente inutile – spiega Mantuano -, al di là dei decreti del Governo che aboliscono la rappresentanza democratica. Fare buona politica, amministrare bene in favore del territorio senza colore politico e con costi minimi oggi si può, e il taglio agli emolumenti operato dalla legge 78 del 2010 lo dimostra. Qualcuno ci chiama alchimisti, io credo solo che si stia facendo squadra in maniera ottimale”. “Quella che presentiamo oggi è un’operazione positiva non solo sul piano economico – aggiunge Bigiotti – visto che permette a molti edifici di tornare in vita a seguito di ristrutturazioni, e di essere nuovamente utilizzati dalla cittadinanza. Esempio ne è la cantina didattica di Bagnoregio, ciò che per molti anni è stato un ecomostro adesso, con il passaggio al Comune, potrà di nuovo tornare a disposizione della società”. Soddisfatto anche il capogruppo Torromacco. “Ringrazio il presidente Meroi, l’assessore Danti e gli uffici del settore Patrimonio per l’ottimo lavoro svolto- aggiunge -, auspicando che con altrettanta celerità si possano portare a compimento le alienazioni e avere così risorse vive da reinvestire sul territorio per aiutare i cittadini di questa provincia ad affrontare i problemi legati alla crisi economica”.

In conclusione, il presidente Meroi lancia un’idea sull’impiego di parte dei fondi derivati dalla vendita degli immobili. “Ho molto apprezzato l’intervento del prefetto Scolamiero sulla nuova caserma dei Vigili del Fuoco sulla Cassia Nord – dichiara -, per la quale i finanziamenti per ultimare il secondo lotto non sono arrivati né probabilmente arriveranno. Si tratta di una struttura che non è di proprietà della Provincia, ma che la Provincia potrebbe contribuire a terminare, evitando così un secondo ospedale psichiatrico. Credo sia una possibilità da valutare – conclude -, anche perché in questo modo potremmo recuperare la caserma ‘Garofalo’ e dar via così, insieme al Comune e all’Università della Tuscia, alla realizzazione della cittadella della cultura, naturale completamento del complesso di Santa Maria in Gradi”.
 




VITERBO, COLTURE DANNEGGIATE: APPELLO ALLA REGIONE

Redazione

Seduta congiunta per le commissioni Agricoltura e Ambiente che hanno approvato all’unanimitá un ordine del giorno proposto dall’assessore all’Agricoltura Franco Simeone, condiviso con l’assessore all’Ambiente Paolo Equitani, concernente il problema dei danni alle colture da parte dei cinghiali, nelle riserve e nelle aree protette.

L’ordine del giorno contiene la richiesta al presidente della Regione Lazio Renata Polverini e agli assessori Angela Birindelli (Agricoltura) e Marco Mattei (Ambiente) di istituire un tavolo tecnico politico con il coinvolgimento dell’Ispra (Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale), degli enti gestori dei parchi, dei rappresentanti del mondo agricolo e dei cacciatori, per adottare misure straordinarie ed urgenti in grado di limitare i danni all’agricoltura nella provincia di Viterbo.

Le scarse risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione non risultano sufficienti a coprire i danni accertati.

Si chiede anche di includere all’interno di questo tavolo l’Universitá degli Studi della Tuscia, nella persona del professor Andrea Amici che oltre a collaborare con la Provincia per la redazione del piano faunistico venatorio, ha redatto lo studio triennale di gestione della specie cinghiale.

Fondamentale la determinazione del presidente della Commissione Agricoltura Bruno Capitoni che ha sposato totalmente la proposta dell’assessore Simeone, impegnandosi insieme al presidente della Commissione Ambiente Francesco Galli a costruire intorno al documento il consenso unanime dei consiglieri

“E' un risultato estremamente importante – ha commentato Simeone – ottenuto grazie alla preziosa collaborazione del consigliere Capitoni. Purtroppo l’elevata quantitá di danni all’agricoltura che da anni viene registrata sul nostro territorio, impone la ricerca di soluzioni straordinarie. Il 70% di questi danni sono provocati dai cinghiali, il 30% da altre specie come il corvo e lo storno, mentre per ciò che riguarda le riserve naturali, sempre più notevoli sono i danni causati dalle nutrie. Per ridurre il fenomeno la Provincia ha predisposto un nuovo regolamento per la caccia al cinghiale che ha cercato di garantire l’equilibrio fra caccia, agricoltura e ambiente. E’ sempre più necessario però un cambio di strategia passando dalla politica dell’indennizzo a quella della prevenzione”.




VITERBO, QUOTE ROSA: SPOSETTI AL SINDACO: "LA GIUNTA SIA DI SEI ASSESSORI PER META' DONNE

Riceviamo e pubblichiamo: Nota di Ugo Sposetti

“Viterbo può voltare pagina. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, il sindaco ha dovuto lasciare un incarico e ha scelto di fare il sindaco a tempo pieno. Lo avrebbe dovuto fare sin da maggio del 2008, anziché aspettare di essere costretto. Pazienza. Meglio tardi che mai!

Dopo il pronunciamento del Tar che, su iniziativa dei consiglieri del gruppo del Partito democratico, ha annullato tutti gli atti per la nomina degli assessori a causa del mancato rispetto della norma sulla rappresentanza femminile, segnando una vittoria delle donne viterbesi che si estende a tutte le elettrici italiane, ora il sindaco ha l’occasione di voltare pagina.
 
Avrá la forza politica e il coraggio personale? Purtroppo, questi ultimi sono ingredienti che non si acquistano in alcun alimentari.
 
Noi, come Pd, diciamo cose molto semplici e chiare: nomini una giunta con sei assessori di cui tre donne, risparmi quattro indennitá, visto pure che sul Bilancio 2011 graverá quella del sindaco. Chiediamo, poi, che non nomini gli inquisiti: un po’ di pulizia non guasta mai.
 
Anticipazioni riportate dai giornali parlano invece di una giunta a 10. Alla faccia della coerenza! In campagna elettorale (primavera 2008), parlando di discontinuitá, il sindaco si impegnò cogli elettori a non nominare dieci assessori in giunta.
 
La politica ha bisogno di recuperare prestigio e seppellire le vecchie logiche. Sindaco, prendi un po’ di coraggio e opera. Il baratro è vicino”.




L'ATER VITERBO AL CENTRO DI POLEMICHE PER NOMINA DI BINDI A CAPO UFFICIO STAMPA. CONCORSO PILOTATO O TUTTO REGOLARE?

Redazione

Ecco cosa succede a Viterbo, dopo l’interrogazione presentata dal capogruppo dell’Idv Vincenzo Maruccio. A finire al centro di polemiche è l’Ater di Frosinone che ad agosto ha nominato capo ufficio stampa Massimo Bindi, già capo segreteria in Regione Lazio presso l'assessorato di  Teodoro Buontempo. E prima fu capoufficio stampa alla Regione con Storace.

Francesco Storace ha invitato Buontempo a risolvere quanto prima la situazione in quanto La Destra ha "un patrimonio morale da tutelare" . E prendendo le distanze da Bindi, Storace ha messo in evidenza il fatto che l'Ater, a parer suo,  proprio non necessiti di un addetto stampa in quanto non deve diventare "soggetto politico". L'augurio di Storace è dunque che si accerti la regolarità del concorso e nel caso risultasse irregolare si proceda all'annullamento.

La contestazione, nasce a seguito di una ricostruzione "casareccia" dell'accaduto, ma forse, anzi, molto probabilmente si tratta nient'altro che di coincidenze: Il viterbese Rodolfo Gigli è il presidente della VIII Commissione, Politiche della Casa alla  Regione Lazio  ed è fratello di Ugo Gigli che a Viterbo presiede l’Ater e ha svolto il compito di presidente della commissione d’esame per il concorso. Gigli collabora con Buontempo, il cui collaboratore Bindi risulterebbe vincitore del concorso pubblico.
 
Intanto è nato un gruppo di su Facebook denominato "Caso Ater Viterbo, unisci i punti" che minuto dopo minuto commenta le evoluzioni della vicenda. 



VITERBO: IL TAR DEL LAZIO ACCOGLIE IL RICORSO DELLE OPPOSIZIONI

Redazione
 
Il Sindaco di Viterbo ,Giulio Marini fa sapere che il Tar del Lazio ha ordinato lo scioglimento della Giunta comunale .
L’accusa è di non essere stata rispettata la rappresentanza delle quote rosa . Nessun assessore donna di fatti c’è nella giunta viterbese.
Il ricorso per il rispetto della norma è stato presentato dalle opposizioni



ATER VITERBO,MARUCCIO (IDV): “INTERROGAZIONE SU CONCORSO PER CAPO UFFICIO STAMPA”

Redazione

Un'interrogazione urgente a risposta scritta per chiedere spiegazioni sul concorso per capo ufficio stampa dell'ater di Viterbo, che ha portato all'assunzione del capo segreteria dell'assessore alla Casa Buontempo . L'ha presentata il capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, Vincenzo Maruccio. Nell'interrogazione, diretta proprio all'assessore Buontempo, dal quale dipendono tutte le Ater, compresa quella di Viterbo, Maruccio chiede se l'assessore ritenga corretta la procedura del bando di concorso, che appare sospetto nella parte che fissa i requisiti di partecipazione e al quale è stata data scarsa pubblicità. «Il bando di concorso – ha dichiarato Maruccio – è uscito il 4 agosto con poca pubblicità e la legittimità è dubbia perché l'Ater era commissariata. Vogliamo vederci chiaro. Non vorremmo che la maggioranza pensasse che la Regione è cosa loro».




VITERBO, IDV E SEL VERSO LE AMMINISTRATIVE

Riceviamo e pubblichiamo la seguente Nota

Si è svolto nei giorni scorsi un incontro tra le delegazioni comunali di Sinistra Ecologia Libertà e Italia dei Valori. I due partiti condividono una forte preoccupazione sulla situazione della città, di fronte alla paralisi dell’amministrazione Marini incapace di fornire risposte credibili alle crescenti difficoltà del territorio.

Nasce in primo luogo da questa preoccupazione la responsabilità di costruire una alternativa, che spetta alle forze del centrosinistra proporre e rilanciare, lungo un percorso largamente partecipato. In quest’ottica IdV e SEl hanno pienamente condiviso la necessità di ricorrere alle primarie per la scelta del candidato a sindaco e per un pieno coinvolgimento dei cittadini nella definizione delle linee programmatiche per la sfida del governo delle città.

Concorde è stata altresì la valutazione sulla necessità che l’alternativa per Viterbo passi da una capacità di allargamento del perimetro della coalizione da proporre alle elettrici e agli elettori, a partire da forze di ispirazione civica animate da una sincera volontà di cambiamento.

Le delegazioni di IdV e SEl hanno quindi condiviso alcuni temi su cui concentrare l’attenzione e realizzare comuni iniziative. Dal rilancio del centro storico ad una nuova programmazione urbanistica partecipata e trasparente, che parta dalla riqualificazione dell’esistente e riduca il consumo del territorio, fino ai temi del contrasto alle penetrazioni malavitose – rispetto a cui è urgente alzare il livello di attenzione – e dello sviluppo sostenibile, sui quali SEL e IdV intendono sviluppare iniziative comuni.

Pieno accordo è quindi emerso sul rilancio del piano agricolo-termale, sempre più impellente una volta che è ormai chiaramente tramontato il bluff della realizzazione dell’aeroporto, che ha costituito per anni un elemento di propaganda, dal quale sgombrare ormai necessariamente il campo.

Una larga alleanza sulle basi di una forte partecipazione popolare è quindi la condizione essenziale per costituire una alternativa vincente ad un centrodestra che, lungo l’arco di sedici anni, ha rivelato tutte le sue insufficienze e incapacità alla guida della città.