VITERBO: LA PROVINCIA SI DIGITALIZZA

di Giuseppa Guglielmino

Viterbo – Le province, quali enti con funzioni di area vasta, esercitano funzioni fondamentali tra cui la cura dello sviluppo strategico locale e la gestione di servizi in forma associata, in base alle specificità del  territorio. In tale ottica, l'amministrazione provinciale di Viterbo ha promosso il seminario sulla semplificazione e digitalizzazione amministrativa, trasparenza ed accessibilità totale, svoltosi il 2 ottobre scorso, presso la Sala Benedetti dell'Ente.

Si è inteso così stimolare gli EE.LL. e suggerire loro di farsi parte attiva di un processo che punti in maniera decisa alla semplificazione ed alla digitalizzazione della pubblica amministrazione. Processi che stentano a decollare ma che, laddove sono stati avviati, fanno registrare uno snellimento dell'iter burocratico e servizi migliori ai cittadini. L'incontro ha visto la partecipazione dei sindaci e dei tecnici responsabili del settore informatico dei comuni della Tuscia.

Dopo i saluti del presidente della Provincia di Viterbo, ha preso la parola il prof. Donato Antonio Limone, docente di scienza dell'amministrazione digitale nonché direttore del dipartimento di scienze giuridiche ed economiche all'Università degli studi di Roma "Unitelma Sapienza". Il prof. Limone  ha presentato le norme e le regole tecniche di base utili ad avviare un corretto processo di semplificazione sul piano della digitalizzazione informatica.

Sono state delineate e commentate le linee guida per il delicato passaggio da un'amministrazione analogica verso un'amministrazione digitale, nella logica dell'ottimizzazione delle risorse e della qualità dei servizi offerti al cittadino e alle imprese.
L'iniziativa è stata coordinata dal presidente della Provincia di Viterbo Mauro Mazzola e dal consigliere delegato Eugenio Stelliferi.




VITERBO: LA PROVINCIA APRE LO SPORTELLO DI GIUSTIZIA RIPARATIVA

Redazione

Viterbo – Nella mattinata di ieri, il presidente della provincia, Marcello Meroi ha firmato la convenzione per la concessione gratuita dei locali della “Casa del custode” di palazzo Gentili alle associazioni Mediante e Spondé onlus, per ospitare lo sportello di giustizia riparativa e mediazione sociale e scolastica.

L’obiettivo di fondo del servizio è quello di attivare percorsi di giustizia riparativa e di mediazione penale per i soggetti in esecuzione di pena che abbiano maturato un senso di responsabilità e una consapevolezza del danno arrecato alle vittime del proprio reato, ai loro familiari e alla comunità civile. Allo stesso tempo l’Ufficio si propone anche la ricerca di soluzioni conciliative nel superamento di piccole e grandi conflittualità che possano presentarsi in ambito scolastico, urbano, familiare o di vicinato. Un servizio che potrebbe anche rivelarsi essenziale per prevenire determinate controversie, intervenendo laddove si dovessero riscontrare liti facilmente risolvibili prima che possano finire in Tribunale.

“Abbiamo da subito sostenuto questo progetto in considerazione dei molteplici impatti positivi che può produrre nei vari ambiti d’intervento – spiega il presidente Meroi – dando la disponibilità di mettere a disposizione la “Casa del custode” per ospitare gli operatori. Si tratta di un edificio che era ormai in disuso e che abbiamo recuperato, per dare la possibilità alle associazioni Mediante e Spondè di operare nel migliore dei modi nella fornitura di un servizio che riteniamo molto importante”.
 




VITERBO, RIFORMA PROVINCE: E' CAOS GESTIONALE

Redazione
Viterbo
– Il presidente della Provincia Marcello Meroi ha presentato all’ordine del giorno dell’Assemblea Upi una proposta da inviare a Regione e Ministero con la quale si potrà garantire il normale svolgimento dell’attività amministrativa delle Province, nel lasso di tempo che porterà all’emanazione delle leggi regionali sul riordino delle funzioni fondamentali degli enti di "area vasta".

In sostanza, secondo la proposta del presidente Meroi, le Province che di fatto mantengono la gestione di funzioni, beni risorse e personale, invieranno ogni due mesi a Regione e Ministero del Lavoro e Politiche sociali, una rendicontazione con la certificazione delle spese sostenute relative alle funzioni di competenza ministeriale e regionale non ancora prese in carico dalle stesse, aventi ad oggetto funzioni primarie, secondarie e funzionamento dei centri per l'impiego.

“E’ evidente – spiega Meroi – che questo tentativo di riordino ha paralizzato totalmente l'attività amministrativa, lasciando le province oltre che senza soldi, completamente nel caos gestionale, con la paradossale situazione che i compiti affidati sino ad oggi a noi non sono ancora stati trasferiti, neanche parzialmente, agli enti indicati dalla legge 56/2014. Proprio per questo come Upi abbiamo inteso intervenire con chiarezza e decisione stabilendo di mettere ciascun soggetto di fronte alle proprie responsabilità. Conseguentemente ho inteso presentare questa proposta ai colleghi presidenti riuniti in assemblea generale, con un atto che di fatto certifichi gli impegni funzionali mantenuti dalle province e fissi la dotazione economica reale e stabile necessaria ai nostri enti per gestire servizi, nelle more del trasferimento degli stessi a Regioni e Ministero”.

“E’ evidente – aggiunge il presidente – che siamo stati abbandonati in una terra di mezzo senza alcuna regola certa e applicabile proprio nel delicatissimo periodo che ci separa dell'approvazione della legge. In attesa di definire il concreto futuro degli enti provinciali, l'unica soluzione che permetterà di garantire, almeno per il momento, i servizi ai cittadini, passa per il necessario trasferimento delle risorse ai soggetti che attualmente continuano ad erogarli in nome e per conto di altri”.

Ovvio quindi che la proposta formulata preveda anche il finanziamento delle risorse per il personale impiegato a tale scopo: “E’ evidente – continua Meroi – che la gestione delle funzione, sia fondamentali che secondarie che la Provincia è chiamata ad esercitare, necessiti di personale che svolga i relativi compiti. Conseguentemente all’interno dei finanziamenti devono essere previste anche le coperture economiche per gli stipendi”.

“Credo che questa sia una proposta estremamente utile – chiude Meroi – sia per permettere alle Province di continuare a fornire servizi essenziali in attesa dell'effettivo riordino della materia, sia per richiamare Ministero e Regione ad intervenire immediatamente per far sì che questa situazione, che ha raggiunto il paradossale, si sblocchi e trovi una sia pur parziale e temporanea soluzione ad una riforma, quella voluta da Renzi e Delrio, nata male e proseguita peggio”.
 




VITERBO: LA PROVINCIA DA UNA MANO ALLA SOVRINTENDENZA DEI BENI ARCHEOLOGICI

Redazione

Viterbo – “Caro Ministro Franceschini, se il problema è puramente economico la Provincia di Viterbo mette a disposizione alcuni suoi edifici per ospitare la Sovrintendenza ai beni archeologici dell’Etruria meridionale”. Il presidente della Provincia, Marcello Meroi e l’assessore provinciale alla Cultura, Giuseppe Fraticelli lanciano un ancora di salvataggio all’ente che il Ministro Dario Franceschini vorrebbe cancellare e accorpare a quello regionale. 

“Ancora una volta – spiega Meroi – il Governo centrale, in nome del risparmio, vuole penalizzare i territori. Con la cancellazione della Sovrintendenza dell’Etruria Meridionale a rimetterci sarà una delle zone, archeologicamente parlando, più ricche del mondo. Se dovesse andare in porto la riforma, passerebbe alla sovrintendenza regionale, quindi saremmo in presenza dell’ennesima soluzione romanocentrica. Dopo la riforma delle Province, e altri vari tagli, si presenterebbe un altro eloquente esempio di come nel disegno del premier Renzi i territori locali non hanno la possibilità di esprimere la propria autonomia”.

“Va bene che il Ministero ha bisogno di revisionare la spesa per aggiustare le proprie casse –  continua Fraticelli – ma a pagare non devono ancora una volta essere i cittadini di provincia. I numeri forniti dai sindacati parlano chiaro: le spese per il personale che cura, gestisce e vigila i tesori dell’Etruria, sono irrisori al cospetto di quelli utilizzati a Roma. Per questo dobbiamo fare fronte comune al cospetto dell’ennesima scelta scellerata di fagocitare le potenzialità dei territori locali”.

Qui arriva la proposta: “L’amministrazione provinciale – proseguono Meroi e Fraticelli – è disponibile a mettere a disposizione della Sovrintendenza: palazzo degli Alessandri, palazzo Scacciaricci e la torre Scacciaricci per ospitare i loro uffici, insomma mettiamo a loro disposizione il cuore di Viterbo. Visto che, difficilmente, il ministro potrà risparmiare sugli emolumenti dovuti ai dipendenti, con questo gesto vogliamo tendere la mano al Ministero che così potrà risparmiare i soldi destinati alla struttura che ospita nella capitale l’ente. Una soluzione dalla doppia valenza – chiudono presidente e assessore – visto che si salverebbe una figura fondamentale per la gestione delle risorse culturali della Tuscia, che, allo stesso tempo, verrebbe ospitata direttamente sul territorio”.




VITERBO, VIABILITA' RURALE: LA GIUNTA APPROVA IL BANDO PER L'ACCESSO AI CONTRIBUTI

Redazione

Viterbo – La Giunta provinciale ha approvato il programma della viabilità rurale presentato dall’assessore all’Agricoltura Roberto Staccini.
Il programma prevede la concessione di contributi ai Comuni, ai Consorzi e alle Università Agrarie che ne faranno richiesta attraverso la partecipazione ad un apposito bando pubblico.

“La Provincia di Viterbo – spiega l’assessore Staccini – nell’ambito delle funzioni relative ai progetti di area vasta nel campo dello sviluppo economico, con particolare riguardo al comparto agricolo, intende promuovere l’ammodernamento della viabilità rurale attraverso la concessione di contributi ai Comuni, ai consorzi e alle università agrarie. Questo investimento è stato possibile recuperando le risorse residue del precedente bando dell’anno 2009, rimaste nella disponibilità della Provincia non essendo stati completati i progetti presentati all’epoca. Altre risorse sono invece ricavabili da un mutuo contratto, sempre nel 2009, con la Cassa Depositi e Prestiti. Le opere da realizzare – aggiunge l’assessore – dovranno ricadere in zone prettamente agricole, a vocazione rurale e con una pluralità di aziende. Un programma che punta da un lato a favorire lo sviluppo del comparto agricolo attraverso il miglioramento delle infrastrutture di collegamento da e verso le aziende, e dall’altro a rendere fruibili le strade rurali anche per l’esercizio venatorio e la raccolta di funghi. Ogni Comune o consorzio stradale potrà presentare fino a tre progetti, dando priorità alla rete viaria maggiormente compromessa dagli eventi atmosferici avversi degli ultimi periodi”.

L’importo totale dei contributi erogabili ammonta a 153.639 euro, di cui 131.777 ricavati dal mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per i soli Comuni; i restanti 21.862 euro, residui del precedente bando, saranno invece destinati agli altri soggetti beneficiari.

Saranno dichiarati ammissibili gli interventi indirizzati al rifacimento del fondo stradale, delle banchine laterali e delle cunette, alla realizzazione dei tombini, degli attraversamenti e degli accessi, la costruzione o il consolidamento dei muri di sostegno, la sistemazione delle scarpate e l’adeguamento delle sezioni; la progettazione e l’esecuzione di nuove strade compatibilmente con le situazioni di fatto per ciò che riguarda i tracciati e la larghezza.

La Provincia coprirà il costo degli interventi in questa misura; fino al 50% per i progetti con un valore non superiore a 25mila euro; fino al 40% per quelli compresi fra 25 e 40mila euro; fino al 30% per quelli compresi da 40 a 50mila euro; fino al 20% per quelli da 50 a 75mila euro. L’erogazione materiale delle risorse avverrà in questo modo: 10% come anticipo contestuale alla presentazione del progetto esecutivo; 60% in base allo stato d’avanzamento dei lavori; ulteriori 30% a conclusione dei lavori.

Le domande in carta legale dovranno essere presentate alla Provincia entro le ore 12 del 31 dicembre 2013 (farà fede il timbro di posta in arrivo apposto presso l’apposito ufficio dell’Ente in via Saffi n. 49).




VITERBO: PROVINCIA E UNIVERSITA' INSIEME PER IL NUOVO PIANO ENERGETICO

Equitani: “Il piano energetico provinciale che ci apprestiamo a realizzare con il contributo del Cirder, presieduto dal professor Maurizio Carlini avrà la valenza di un vero e proprio piano regolatore dell’energia con l’obiettivo di conseguire un consistente risparmio energetico e favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili sul territorio.

 

Redazione

Viterbo – La Provincia di Viterbo ha sottoscritto una convenzione con l’Università degli Studi della Tuscia e più specificatamente con il Centro di Ricerca e Diffusione delle Energie Rinnovabili (Cirder), avente ad oggetto la predisposizione del piano energetico provinciale.
Il piano dovrà essere realizzato secondo i principi sanciti dal programma Agenda 21 Locale, promosso in sede ONU, al quale la Provincia di Viterbo ha aderito insieme ad altri territori di diversi continenti, assumendo la responsabilità del coordinamento di tutte le azioni rivolte all’attuazione dei progetti.

In base alla suddetta convenzione, il Cirder, in collaborazione con gli uffici della Provincia, dovrà:
Valutare i consumi di energia elettrica, di gas e di trasporto; verificare gli impianti alimentati da fonti rinnovabili presenti sul territorio; individuare strategie e mezzi per la promozione delle fonti rinnovabili e la riduzione della produzione di energia da combustibili, mediante la valutazione della qualità dell’aria, della mobilità e dell’energia; realizzare un piano strategico provinciale sull’energia volto alla riduzione dei consumi di energia primaria, alla valorizzazione delle fonti rinnovabili ed alla diffusione di buone pratiche per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per la promozione del risparmio e dell’efficienza energetica: quantificare gli obiettivi per la diminuzione dei consumi energetici e delle emissioni in atmosfera con simulazione degli effetti delle relative azioni sul quadro energetico al 2020; realizzare supporti multimediali e audiovisi su energie rinnovabili e sul risparmio energetico.

“Il piano energetico provinciale che ci apprestiamo a realizzare con il contributo del Cirder, presieduto dal professor Maurizio Carlini – spiega l’assessore Equitani – avrà la valenza di un vero e proprio piano regolatore dell’energia con l’obiettivo di conseguire un consistente risparmio energetico e favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili sul territorio. La Provincia è pronta ad assumersi le proprie responsabilità, pianificando il sistema energetico provinciale e fornendo alla Regione un valido riferimento per ciò che concernerà la predisposizione del futuro piano energetico regionale. Si fa sempre più urgente, inoltre – aggiunge Equitani – la necessità di mettere ordine in ambito normativo al regime delle autorizzazioni, consentendo agli enti locali di avere uno strumento che possa tutelare il territorio dal proliferare di impianti dall’alto impatto ambientale e paesaggistico. Un problema che non può più essere ignorato, visto che sono sempre di più gli ettari di territorio sacrificati per far posto ad impianti eolici e fotovoltaici. Noi siamo per lo sviluppo delle energie rinnovabili, ma vogliamo che questo avvenga compatibilmente con le caratteristiche e le vocazioni dei territori di riferimento. Spiace tuttavia constatare – prosegue ancora l’assessore – come nel programma degli stanziamenti in campo ambientale previsti nel triennio 2013/2015 approvato dalla Giunta regionale il 19 settembre scorso, alla voce energia e sviluppo sostenibile, sia prevista soltanto una disponibilità di 400mila euro finalizzata proprio alla realizzazione del piano energetico. Con una cifra del genere, temo si possa fare molto poco. Ad ogni modo – conclude Equitani – la Provincia andrà avanti per la sua strada secondo i criteri di Agenda 21 Locale che ci vede impegnati in prima linea, ed insieme ai numerosi partner internazionali, nel raggiungimento di una sempre maggiore efficienza in campo ambientale ed energetico”.

 




VITERBO: LA PROVINCIA ADERISCE ALLE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO

Redazione

Viterbo – La Provincia di Viterbo aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio 2013, ideate nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra i paesi europei. In Italia la manifestazione avrà luogo sabato 28 settembre 2013.
“La Provincia di Viterbo – ha spiegato l’assessore alla Cultura Giuseppe Fraticelli – ha scelto di partecipare alla giornata coinvolgendo il mondo della scuola in due iniziative rivolte a promuovere il patrimonio culturale della Tuscia”.

La prima è in programma venerdì 27 settembre e prevede una visita guidata al Laboratorio di Restauro della Provincia. Gli studenti potranno così scoprire da vicino le tecniche che consentono il recupero dei beni culturali ed essere stimolati ad un maggiore rispetto per le testimonianze del passato. Sabato 28 settembre alle ore 10 presso la sala conferenze di Palazzo Gentili invece si svolgerà l’iniziativa “Etruschi da riscoprire: il Sarcofago di Piansano a Palazzo Gentili”.

Si tratta di una delle ultime occasioni per ammirare a Viterbo, presso la sede della Provincia, un sarcofago in terracotta sequestrato il 24 marzo 1961 a Piansano, ceduto temporaneamente in deposito all’Amministrazione Provinciale  ed ora in procinto di essere restituito al Comune di provenienza. Verranno illustrate le circostanze del ritrovamento, spiegate le tecniche di realizzazione e la simbologia da parte di esperti della Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale. Avrà luogo la proiezione di due video, uno sui luoghi del ritrovamento, l’altro in 3D sugli Etruschi in collaborazione con l’Associazione “Historia” di Viterbo.
“Siamo convinti – ha aggiunto l’assessore Fraticelli – che il coinvolgimento delle scuole sia il modo migliore e più efficace per valorizzare il nostro patrimonio culturale e far sì che possa rappresentare una valida occasione di sviluppo per il territorio. Abbiamo voluto approfittare di questa giornata promossa dal Ministero per i Beni Culturali ed il Turismo per far conoscere il nostro Laboratorio di Restauro, un’eccellenza della Tuscia che non è stata mai adeguatamente valorizzata. Eppure basta recarsi nella struttura per rendersi conto di quanto preziosa sia l’attività della professoressa Paola Sannucci e dei suoi collaboratori nel recuperare e restaurare tante opere d’arte usurate dal tempo, riportandole all’antico splendore. Con le scuole – ha concluso Fraticelli – è inoltre in fase di attuazione un progetto didattico che mirerà a far conoscere ai giovani l’affascinante mondo dei nostri antenati”.
 




VITERBO, ROTATORIA ACQUAROSSA E VITORCHIANESE: AL CENTRO DELLA ROTONDA "ALI DI LUCE"

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 Redazione

Viterbo – “Il collaudo dell’illuminazione è andato bene, la rotatoria tra le strade provinciali Acquarossa e Vitorchianese è praticamente finita”. La comunicazione di palazzo Gentili arriva direttamente dall’assessore ai Lavori pubblici e Viabilità, Gianmaria Santucci e dal consigliere Marco Torromacco.

“Venerdì scorso abbiamo effettuato la prima accensione della torre di illuminazione che è stata montata al centro della rotatoria – ha affermato l’assessore Gianmaria Santucci, candidato sindaco a Viterbo con la lista FondAzione –  dopo una settimana di collaudo non si sono verificati problemi, quindi possiamo dire che l’importante rotatoria è entrata a tutti gli effetti in funzione. Mancano solamente gli ultimi accorgimenti, la ditta sta allestendo il centro della rotonda, dove verrà posizionata un particolare della macchina di Santa Rosa Ali di Luce”.

“Quindi – ha aggiunto Santucci – in poco meno di tre mesi abbiamo realizzato questa opera che, per la vicinanza dello svincolo della Superstrada, sarà di vitale importanza per la regolamentazione del sistema viario della zona”.

Soddisfatto anche il consigliere Torromacco: “Nonostante le difficoltà economiche – ha affermato – siamo riusciti in breve tempo ha realizzare questa rotonda. Un’opera importante che dimostra la grande attenzione che la Provincia ha per il territorio. Come consigliere ho seguito in maniera costante tutto l’iter e devo ringraziare gli uffici dell’assessorato ai Lavori pubblici per la professionalità dimostrata”.

 




VITERBO, RIAPERTA STAMATTINA DALLA PROVINCIA LA STRADA VASANELLESE

Redazione

La strada provinciale Vasanellese è di nuovo percorribile. Chiusa nel pomeriggio di martedì a causa del rinvenimento di un ordigno bellico, l’arteria provinciale è stata prontamente riaperta dalla Provincia di Viterbo: “Già da questa mattina (mercoledì) – ha assicurato l’assessore provinciale alla Viabilità, Gianmaria Santucci – la strada è di nuovo percorribile seppur a senso alternato di marcia”. Vista l’alta frequentazione della provinciale, snodo nevralgico per l’intera zona, l’amministrazione provinciale ha deciso di riaprire almeno una corsia: “L’ordigno non è stato rimosso, ma è stato messo in totale sicurezza – ha assicurato l’assessore – ora occorrerà aspettare l’intervento degli artificieri. Non c’è alcun pericolo per la cittadinanza, l’unica accortezza che chiediamo agli utenti della strada è quella di prestare molta attenzione nell’attraversamento del tratto interessato”. In questa giorni, la totale sicurezza sarà garantita dalla protezione civile e dall’Arma dei Carabinieri: “Ringrazio le sezioni di Orte, Vasanello, Vignanello e Vallerano della Protezione civile – ha aggiunto l’assessore Santucci – che in questi giorni garantiranno la regolare e ordinaria viabilità e i Carabinieri del comando di Orte che in questi giorni presidieranno la zona. Fondamentale – ha chiuso Santucci – è stato l’operato del Comune di Orte e del sindaco Primieri che ha collaborato fin dai primi minuti per far sì che si potesse arrivare ad una  immediata riapertura dell’arteria. Un grazie va anche agli uffici dell’assessorato provinciale alla Viabilità che da subito si sono impegnati per trovare una pronta soluzione”.
 




VITERBO, TROVATA UNA BOMBA, SULLA STRADA PROVINCIALE VASANELLESE

A.P.

A causa del rinvenimento di un ordigno bellico è stata chiusa, con ordinanza numero 23 emessa da palazzo Gentili, la strada provinciale Vasanellese. L’ordigno, di piccole dimensioni, è stato ritrovato da una ditta privata che, autorizzata dalla Provincia, stava svolgendo dei lavori sulla strada. La bomba, messa subito in sicurezza, è stata poi adagiata sul ciglio della carreggiata. Ora, occorrerà attendere l’intervento degli artificieri che sono stati già allertati dalla Prefettura di Viterbo. La strada rimarrà chiusa massimo due giorni, il tempo necessario per il disinnesco dell’ordigno. A causa della chiusura della strada potrebbe non essere garantito il regolare svolgimento del servizio di trasporto Cotral
 




VITERBO, LA PROVINCIA PROMUOVE INIZIATIVA PER GLI ALUNNI DELLE SCUOLE SUPERIORI

A.P.

Questa mattina il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, e l’assessore alle Politiche sociali, Paolo Bianchini, hanno visitato la comunità riabilitativa Villa Paradiso in località Spinicci a Tarquinia, una delle strutture della Comunità Mondo Nuovo per il recupero e il reinserimento sociale di chi si trova in difficoltà per problemi di emarginazione, tossicodipendenze e alcolismo. A riceverli c’era il presidente e fondatore di Mondo Nuovo, Alessandro Diottasi, che ha accompagnato Bianchini e Meroi all’interno delle varie aree della bella e solida realtà di Mondo Nuovo.

Motivo dell’incontro, la possibilità di conoscere più da vicino un’organizzazione che da oltre trent’anni opera con eccellenti risultati sul territorio della Tuscia – Mondo Nuovo ha, infatti, un’altra sede a Tarquinia, a Tuscania e a Monte Romano, oltre che nella vicina Civitavecchia, in provincia di Teramo, di Cremona, di Siena e in Croazia – in sostegno e in aiuto di persone meno fortunate a cui, attraverso un percorso pedagogico-riabilitativo, è possibile restituire una speranza.
“Mondo Nuovo è una realtà tra le più valide del nostro territorio – dichiara il presidente Meroi – e la Provincia è lieta di collaborare a iniziative di sostegno e di sensibilizzazione. Sono contento di aver visitato la sede di Spinicci, credo sia opportuno che le istituzioni locali si mettano a disposizione di simili realtà per creare una rete che porti alla soluzione dei problemi che ogni giorno queste strutture possono incontrare svolgendo la loro delicata attività”.
“La Provincia è partner di Mondo Nuovo per un bando varato dall’Agenzia Nazionale Giovani – continua l’assessore Bianchini –, il progetto della Comunità è stato finanziato e prevederà il coinvolgimento delle scuole per diverse attività. Proprio in questo contesto i primi di maggio organizzeremo qui a Spinicci un’iniziativa dedicata agli alunni del biennio di alcuni licei della Tuscia, perché riteniamo giusto che i ragazzi possano conoscere e vedere da vicino le attività svolte dalla Comunità Mondo Nuovo”.