Viterbo, attimi di follia in carcere: condannato per omicidio aggredisce agente di polizia penitenziaria

Un detenuto Italiano di 32 anni in carcere per una condanna di 15 anni per omicidio, ha aggredito gratuitamente un’Agente di Polizia Penitenziaria perché richiamato a
rispettare le regole del penitenziario. A darne notizia sono i sindacalisti del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Antonio Muzi, Felce
Maffettone e Luca Pettirossi
che da anni denunciano le criticità del penitenziario. Siamo preoccupati – commentano Muzi, Maffettone e Pettirossi – i casi di aggressione verso gli operatori penitenziari cominciano a diventare sempre più frequenti. Occorre che le Istituzioni, anziché’ di preoccuparsi a fare mettere il numero identificativo sul casco e sulla divisa dei Poliziotti, introducessero il reato di tortura per chi maltratta o aggredisce un Poliziotto.
Dopo l’apertura delle celle – continuano i sindacalisti – per consentire ai detenuti di recarsi nel cortile passeggi per fruire dell’ora d’aria, il detenuto in questione, anziché attenersi al regolamento, prendeva l’iniziativa – con aria arrogante e prepotente – di gironzolare nella sezione detentiva senza nessuna autorizzazione. Nel momento in cui, il detenuto veniva richiamato dall’ Agente, ed invitato a recarsi nel cortile passeggi, Il detenuto, senza esitare gli si scagliava contro procurandogli un trauma cranico.
L’ Agente è stato immediatamente trasportato in Ambulanza presso l’Ospedale di Belcolle per essere sottoposto alle cure del caso, fortunatamente, al momento sembrerebbe nulla di tanto grave, ma il trauma cranico comunque lo ha subito.
Il detenuto è rimasto illeso, è stato visitato dai Medici e dallo Psichiatra del Penitenziario. Dalla diagnosi, sembrerebbe emergere che il detenuto avesse dei problemi di natura psichiatrica che lo porterebbero ad essere incapace di intendere e di volere.
Come sindacato – concludono Muzi, Maffettone e Pettirossi – riteniamo che i detenuti che manifestano di avere problemi di natura psichiatrica, devono essere gestiti in luoghi adatti e diversi dal carcere comune e soprattutto gestiti da personale formato e specializzato per questo di detenuti. Auspichiamo che il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, non si limiti solo a fare il suo semplice sorrisino, alle parole devono seguire i fatti al fine di garantire agli Agenti di Polizia Penitenziari più Tutela e di conseguenza più Autorità d’ intervento, cosa che oggi questo governo non sta minimamente preoccupandosi a fare. Con l’occasione esprimiamo massima solidarietà al collega aggredito, augurandogli una pronta guarigione.




Viterbo, carcere: uccide il compagno di cella

VITERBO – Un detenuto indiano, arrestato lo scorso febbraio per tentato omicidio, ha ucciso un altro detenuto, un uomo italiano di 61 anni, suo compagno di cella nel carcere di Viterbo, dopo averlo colpito con uno sgabello. La lite sarebbe scoppiata per futili motivi.

L’episodio, avvenuto nella serata di ieri, è stato denunciato dal segretario generale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Leo Beneduci. Il decesso dell’uomo è stato dichiarato alle 3 di questa notte all’ospedale Belcolle di Viterbo.

“Questo fatto gravissimo – fa sapere Leo Beneduci – è l’ennesimo segnale che il sistema penitenziario è ormai allo sfascio e che tale situazione è sicuramente dovuta anche al lassismo e permissività da parte degli organi amministrativi penitenziari: è l’effetto delle politiche scellerate del passato che, di fatto, hanno sguarnito l’organico del Corpo di Polizia Penitenziaria, abbandonandolo a sè stesso, senza adottare i dovuti provvedimenti che, nel corso degli anni e anche di questo inizio 2019, continuiamo a chiedere invano alla parte politica e amministrativa”.

Per il leader dell’Osapp, “invece di adottare soltanto politiche di rieducazione, spesso tramutate in aggressioni ai poliziotti penitenziari e a risse anche tra gli stessi detenuti e campagne di delegittimazione del personale di polizia penitenziaria di Viterbo, è ora che si adottino anche seri provvedimenti relativi alla sicurezza del personale e delle strutture penitenziarie stesse”.




VITERBO, A MAMMAGIALLA ARRIVANO 23 AGENTI EFFETTIVI

Redazione

“A vincere è stato il grande lavoro della politica e l’enorme impegno profuso dalle sigle sindacali del territorio. Una forte collaborazione che ha permesso al territorio di ottenere questo importante successo”. E’ soddisfatto l’assessore alle Politiche sociali della Provincia di Viterbo, Paolo Bianchini per l’assegnazione al penitenziario di Mammagialla di 23, e non 20 come annunciato all’inizio, nuove unità di agenti penitenziari.

“Arriva finalmente una boccata d’ossigeno per i lavoratori della casa circondariale viterbese – ha continuato l’assessore – che sono stati costretti a lavorare per lungo tempo sotto organico. Avevamo promesso loro, a inizio mese, che ci saremmo impegnati per far sì che arrivasse a Viterbo nuovo personale, ci siamo riusciti: tra oggi e domani, verranno firmati i provvedimenti di assegnazione per 23 agenti effettivi, quindi non soggetti ad altri tipi di contrattazione. D’altronde, lo dovevamo agli agenti che con il loro impegno, abnegazione e responsabilità hanno sempre garantito un servizio regolare, utile per assicurare massima sicurezza all’interno della casa circondariale”.

Una soluzione tanto attesa, ma che secondo l’assessore non deve essere strumentalizzata e politicizzata. “C’è chi ha lavorato nell’ombra come il consigliere regionale Chiara Colosimo, più volte venuta a Viterbo, peraltro senza mai comunicarlo ai media, per cercare di trovare una soluzione e per far sì che si ottenesse questa importante assegnazione – ha aggiunto Bianchini – e c’è poi chi solo oggi, malgrado tanti anni di richieste e di appelli, arriverà a Viterbo per fare una passerella. Credo sia poco edificante farsi pubblicità sulle spalle di lavoratori che per lungo tempo hanno tirato avanti la carretta seppur costretti a lavorare in condizioni massacranti”.

“Voglio ringraziare tutte le sigle sindacali del territorio che da sempre si sono battute per questa causa –  ha detto Bianchini – il consigliere Colosimo per la grande mano che ci ha dato, il presidente della Provincia Meroi che sin da subito sin da subito ha preso a cuore la causa di Mammagialla e la direttrice del carcere Teresa Mascolo per la sua grande disponibilità nel cercare di risolvere le problematiche che si sono più volte presentate”.

E non finisce qui. “Migliorata la situazione relativa agli agenti – ha chiuso Bianchini – passeremo alla questione relativa allo stato dei detenuti. Il sovraffollamento che contraddistingue Mammagialla non è più tollerabile in quanto lede i diritti dei carcerati”.

tabella PRECEDENTI:

31/07/2012 VITERBO, CARCERE: IN ARRIVO 20 AGENTI PENITENZIARI. SI ATTENDE ANNUNCIO UFFICIALE
18/06/2012 VITERBO CARCERE, DETENUTI AGGREDISCONO E FERISCONO 3 AGENTI PENITENZIARI
08/03/2012 VITERBO, PRESENTATO IL PROGETTO DELLA PROVINCIA "TUSCIA AL LAVORO – RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE"


 




VITERBO, CARCERE: IN ARRIVO 20 AGENTI PENITENZIARI. SI ATTENDE ANNUNCIO UFFICIALE

A. De. M.

In arrivo 20 agenti penitenziari  per il carcere di Mammagialla. Si attende per questa mattina 31 luglio, nel corso dell'incontro tra il Dap (Dipartimento di amministrazione penitenziaria) e i sindacati,  l'annuncio ufficiale relativo l'aumento di organico.
“Dopo la grande battaglia posta in essere dai sindacati, il Dap si è accorto dell’esistenza del carcere viterbese – ha dichiarato Luca Floris, segretario provinciale Sappe Viterbo, (sindacato del corpo della polizia penitenziaria) -. Salvo colpi di scena dell’ultima ora, si dovrebbero avere i rinforzi tanto auspicati oltre che dai sindacati, anche dalla classe politico-isitutzionale del territorio viterbese”. “Grazie alle insistenti pressioni, ora il grave stato di disagio che affligge l’istituto viterbese potrebbe essere alleviato. Certo non sará la soluzione definitiva a tutti i mali – prosegue Floris -, ma sicuramente sará una bella boccata d’ossigeno per un reparto che da tempo soffre di una carenza organica di oltre il 30% rispetto alla forza prevista. Mi sento di ringraziare tutti coloro, colleghi, politici e rappresentanti delle istituzioni, che si sono spesi ed hanno messo la faccia per una battaglia che oltre a tutelare il personale della Casa circondariale di Viterbo tutela in prima istanza il territorio viterbese ostaggio di una criminalitá sempre più invasiva”. “Crediamo che a breve con l’arrivo del personale annunciato e le indubbie qualitá gestionali del comandante del reparto, il commissario Daniele Bologna, si potrá attuare con più cura e tranquillitá il mandato costituzionale del corpo di polizia penitnenziaria'' conclude il segretario.

tabella PRECEDENTI:

18/06/2012 VITERBO CARCERE, DETENUTI AGGREDISCONO E FERISCONO 3 AGENTI PENITENZIARI
08/03/2012 VITERBO, PRESENTATO IL PROGETTO DELLA PROVINCIA "TUSCIA AL LAVORO – RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE"

 




VITERBO CARCERE, DETENUTI AGGREDISCONO E FERISCONO 3 AGENTI PENITENZIARI

Redazione

Tre agenti di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Mammagialla a Viterbo, intervenuti per sedare una violenta lite tra due detenuti, sono stati presi a pugni e calci. I tre sono stati trasportati al pronto soccorso e hanno avuto prognosi di 25 e 20 giorni. Uno di tre, il più grave, ha ricevuto una testata allo zigomo, che gli ha procurato un ampio taglio. Un altro ha riportato la lussazione di un gomito, causata da un violentissimo calcio. Il terzo ha ricevuto un pugno al volto. L'aggressione è avvenuta nell'infermeria del penitenziario, dove gli agenti avevano accompagnato i due detenuti: un pregiudicato, collegato alla malavita organizzata di Napoli, e un romano anche lui con numerosi precedenti alle spalle. Secondo quanto si è appreso, una volta giunti nell'infermeria, i detenuti, si sono scagliati contro gli agenti, colpendoli con una violenza inaudita e, apparentemente, senza alcun motivo. Per immobilizzarli e rinchiuderli nelle celle di isolamento, sono dovuti intervenire altri agenti. I tre poliziotti sono stati accompagnati in ospedale in ambulanza. (fonte Ansa)