FRASCATI, IL DISCORSO DEL VESCOVO MARTINELLI AL SANTO PADRE

[IL VIDEO DELLA VISITA DEL PAPA A FRASCATI DEL 15 LUGLIO 2012]

 

Redazione

Di seguito il discorso che il Vescovo di Frascati, Monsignor Raffaello Martinelli ha rivolto al Santo Padre in occasione della visita a Frascati. C'è bisogno di rafforzare la fede, c'è bisogno di sentirsi più uniti nella preghiera e di riaccendere grazie a quest'ultima, la speranza in un mondo migliore. Per questo è importante leggere il discorso di Monsignor Martinelli e ricordare le parole del Santo Padre. Buona lettura Beatissimo Padre, Il Signore Dio ci dona oggi la gioia speciale di stringerci a Vostra Santità, roccia su cui Cristo ha fondato e mantiene la Sua Chiesa, per celebrare l’Eucaristia, l’azione sublime di grazie, che Cristo innalza al Padre, offrendo se stesso in sacrificio di morte e di risurrezione, per fare di tutti noi il Suo Corpo. Ci uniamo con intensa letizia a Cristo Signore, consapevoli che il nostro inno di grazie, in questo straordinario incontro, è particolarmente ricco e motivato. Questa nostra celebrazione, infatti, è presieduta da Vostra Santità, Successore di Pietro, davanti a questa Cattedrale e questa piazza, che sono dedicate proprio a San Pietro. Vi concelebrano alcuni Successori degli Apostoli, tra cui il Suo principale collaboratore, Segretario di Stato e nostro Cardinale Titolare, il Cardinal Tarcisio Bertone e numerosi sacerdoti, collaboratori indispensabili e fedeli del Vescovo: quel Vescovo che, dopo aver sperimentato, per oltre un ventennio, l’amorevole e indefettibile servizio a Cristo e alla Chiesa vissuto quotidianamente da parte di Vostra Santità…, circa tre anni fa, fu scelto e consacrato da Vostra Santità per sposare questa meravigliosa Chiesa locale. Ed è proprio questa comunità ecclesiale, abbracciante anche alcuni popolosi quartieri della Città eterna di cui Ella, Beatissimo Padre, è Pastore, che desidera, oggi ancor di più, rendere grazie a Dio per gli innumerevoli benefici ricevuti, non ultimo quello di essere da sempre legata alla Sede di Pietro, come antica Diocesi suburbicaria, che ha goduto, in più occasioni, durante la sua storia bimillenaria, della presenza, azione, residenza di numerosi Papi. Nello stesso tempo questo rendimento di grazie diventa e si trasforma in preghiera di invocazione a Dio Padre. Preghiera fervida e incessante perchè la fede, di cui gode questa Comunità tuscolana fin dal secondo secolo, sia da Vostra Santità confermata e rafforzata, in ciascuno di noi, nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità parrocchiali. Ne avvertiamo un immenso bisogno, anche per vivere, nel migliore dei modi, quell’anno della Fede che Ella ha indetto per tutta la Chiesa. Solo così questo terreno, ricco di bellezze naturali e fecondato dallo Spirito di Cristo, potrà fruttificare in nuove e abbondanti vocazioni religiose e sacerdotali, senza le quali non esistono né Eucaristia, nè comunità ecclesiale, e potrà fiorire in Chiese domestiche che, unite nella comunione sponsale dal Sacramento del matrimonio, donino, alla Chiesa e alla società, figli che siano testimoni gioiosi del Signore. A questa preghiera si uniscono in modo particolare i nostri ammalati, che offrono la loro sofferenza per la missione di Vostra Santità e per la crescita, nella santità, di tutti noi. Un piccolo segno, di questa comunione affettuosa e solidale con Vostra Santità, è anche il cesto che ora Le presentiamo, contenente le buste che varie istituzioni e singole persone offrono al Suo cuore di Padre e Pastore universale, per le Sue numerose attività caritative internazionali. Le chiediamo, Beatissimo Padre, di raccogliere tutte le buone ispirazioni presenti nel cuore di ciascuno di noi, di arricchirle con la Sua Benedizione Apostolica e di presentarle al Padre nostro che, su questo altare e in questa mattinata radiosa di sole, ci dona il Suo Figlio, nella potenza dello Spirito Santo.

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15/07/2012 FRASCATI, IL SANTO PADRE RIFLETTE SULL'ASSISTENZA SANITARIA…."ALLA PREDICAZIONE SI DEVE ACCOMPAGNARE LA CURA DEI MALATI"
06/07/2012 FRASCATI, DOMENICA 15 LUGLIO LA VISITA DEL PAPA ALLA DIOCESI.
09/05/2012 "IL CIELO IN TERRA", AL VIA LA NUOVA RUBRICA DE L'OSSERVATORE LAZIALE



FRASCATI, IL SANTO PADRE RIFLETTE SULL'ASSISTENZA SANITARIA…."ALLA PREDICAZIONE SI DEVE ACCOMPAGNARE LA CURA DEI MALATI"

Alberto De Marchis

Frascati ha accolto questa mattina Papa Benedetto XVI che compie nella cittadina tuscolana il suo 30esimo viaggio pastorale in Italia, arrivando in auto da Castelgandolfo, dove risiede in estate. A dare un grande contributo nella preparazione per la venuta del Santo Padre, in prima linea, il Vescovo Monsignor Raffaello Martinelli, il quale ha puntato soprattutto alla preparazione spirituali dei fedeli della sua diocesi piuttosto che alla fase organizzativa (che comunque non ha tralasciato). "Mi auguro che questa venuta del Papa porti a un rafforzamento della fede in ciascuno di noi, anche perché siamo ormai alle soglie dell'Anno della fede, che il Santo Padre ha indetto per tutta la Chiesa", queste le parole del Vescovo Martinelli a poche ore dalla venuta del Papa. Così, questa mattina, a salutare il Pontefice al suo arrivo c'erano il ministro per la cooperazione Andrea Riccardi, il presidente della regione Lazio Renata Polverini, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e tutti i sindaci dei comuni che hanno territori nella diocesi, tra cui quello di Roma Gianni Alemanno. Pochi minuti prima del Pontefice era arrivato il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, che della diocesi e' il titolare. "Frascati ha un significato particolare per Benedetto XVI" proprio perché "vescovo titolare e' il cardinale Bertone, braccio destro del Pontefice", ha spiegato il professor Giovanni Maria Vian, direttore dell'Osservatore Romano e storico del cristianesimo. E certamente Papa Ratzinger intende rendere omaggio a questa diocesi suburbicaria …

 Il Papa archivia la questione dei matrimoni per i sacerdoti dicendo che la scelta della verginità per il sacerdozio "e' per sempre". Rivolgendosi ai giovani della diocesi di Frascati nel corso della messa celebrata davanti alla cattedrale tuscolana, Benedetto XVI ha auspicato oggi che essi sentano "la gioia di rispondere a Dio con tutto se stessi, donandola nella via del sacerdozio e della vita consacrata o nella via del matrimonio".

L'assistenza sanitaria e' centrale nella missione della Chiesa. Ha ancora ricordato Benedetto XVI sottolineando che i seguaci del Vangelo "non possono accontentarsi di predicare la conversione: alla predicazione si deve accompagnare, secondo le istruzioni e l'esempio dati da Gesù', la cura dei malati". Il Papa, nell'omelia della messa celebrata a Frascati questa mattina, ha evidenziato che l'ospedalità cattolica in Italia vive un momento di crisi finanziaria che sembra metterne a rischio la sopravvivenza. "La missione apostolica – ha spiegato Benedetto XVI – deve sempre comprendere i due aspetti di predicazione della parola di Dio e di manifestazione della sua bontà con gesti di carità, di servizio e di dedizione".

 Poi rammenta a tutti coloro che sono impegnati a diffondere il Verbo che chi lavora per la Chiesa a tempo pieno non deve essere minimamente attratto né dal denaro né dalle cose materiali.

Tanti i legami del Santo Padre con Frascati: l'attuale pastore di Frascati e' stato nominato da Benedetto XVI il 2 luglio 2009, dopo aver lavorato dal 1980 alla Congregazione per la Dottrina della Fede, collaborando per quasi un quarto di secolo con il cardinale Joseph Ratzinger, giunto nel 1982 alla guida dell'ex Sant'Uffizio. In particolare il presule ha coordinato i lavori di preparazione del Catechismo della Chiesa Cattolica e del suo Compendio. Inoltre, dal 10 maggio 2008, e' cardinale vescovo titolare della Chiesa suburbicaria di Frascati il segretario di Stato Tarcisio Bertone, primo collaboratore di Papa Ratzinger, anch'egli per molti anni al suo fianco nel dicastero per la dottrina della fede.

Tra gli anniversari da menzionare, il cinquantesimo della decisione di Giovanni XXIII – risalente all'aprile 1962 – di lasciare che i cardinali suburbicari mantenessero il titolo della diocesi, affidandone invece la cura pastorale a un vescovo residenziale. Cosi', alla morte di Gaetano Cicognani, suo fratello Amleto gli succedette per il titolo, e monsignor Luigi Liverzani divenne primo presule residenziale. Inoltre, risalendo indietro nel tempo, proprio da Frascati, 430 anni fa, Gregorio XIII promulgo' la riforma del calendario che ancora oggi e' in uso in quasi tutto il mondo. La bolla Inter gravissimas che modificava il calendario giuliano fu infatti promulgata da Villa Mondragone, residenza di Papa Boncompagni e reca la data del 24 febbraio 1582.