VAL D'ORCIA: ALLA SCOPERTA DEI VINI DOC

di Antonella Avantaggiato

Siena – La Val d’Orcia si trova nel cuore della Toscana, a sud di Siena.  E’ un’area vitivinicola collocata tra Siena e Montepulciano nell’area delle Crete Senesi. Questa è la terra delle colline dolci e smussate, delle crete, degli antichi casali in pietra e dei borghi medioevali che caratterizzano l’intero territorio con i suoi spettacolari terreni agricoli,  pascoli,  boschi di querce e  lunghi filari di cipressi lungo le stradine collinari. Pievi e case coloniche sono sparse ovunque, come i piccoli e graziosi insediamenti dal valore storico e culturale. Identificata come sito Patrimonio dell’Umanità, la Val d’Orcia, è una terra antica, ricca di arte e di storia. Dei tredici Comuni che la compongono ben cinque sono riconosciuti Patrimonio UNESCO. In questo contesto paesaggistico è stato istituito un Parco naturale, il Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d'Orcia. Non meno suggestivi sono i vigneti adagiati su queste colline dai quali si ottiene un vino tradizionale  di qualità indiscussa, spesso oscurato dalla fama di denominazioni più note e blasonate, esistenti nelle zone limitrofe, come il Vino Nobile di Montepulciano e il Brunello di Montalcino. Il conferimento della denominazione di origine controllata DOC  Orcia arrivò nel duemila, coincidente con l’inizio della crisi economica che sta mettendo a dura prova la produzione dei vini di qualità. Da qui l’impegno ancora maggiore del Consorzio a tutelare e promuovere il buon lavoro svolto dai viticoltori di questa zona.

Scoprire questa realtà poco conosciuta, approfittando della nota ospitalità delle cantine del luogo, è interessante per godere di un turismo enogastronomico fuori dalle rotte più affollate e turistiche. Numerosi sono gli eventi che periodicamente vengono organizzati per far conoscere il territorio e le sue eccellenze enogastronomiche. Da visitare le “cantine con vista” con affaccio sui paesaggi tipici della zona. Su un potenziale di 400 ettari, soltanto 153 sono vitati in attribuzione alla DOC. Questo ci da un’idea della potenzialità non ancora del tutto sviluppata di un territorio che ha ancora molto da donare. Ma un buon vino e un’area di notevole interesse paesaggistico è soltanto l’inizio. Occorrono sistemi di strategia commerciale affinchè si accresca, come merita, la tanto agognata denominazione di origine ottenuta con grandi sacrifici dei produttori. Per questo il Consorzio, organizza un vasto programma di iniziative che sottolineano il legame storia-natura-uomo nel progetto chiamato il “vino bello”. Nascono progetti come il trekking del vino, vacanze sportive, escursioni con degustazioni,  tour in mongolfiera, canoa, foto safari, birdwatching, attività commemorative tra sacro e profano e vacanze termali su tutto il territorio. Interessante la festa del Barbarossa a S. Quirico d'Orcia, con rievocazione storica, che si celebra ogni anno a fine giugno. Da non perdere le torri e i castelli e abbazie sparsi nel il territorio,  tra le quali l'abbazia di S. Antimo a dieci km da Montalcino. Pienza con i suoi palazzi, la bella cattedrale e i suoi musei. Numerosi musei civici e di arte sacra e insediamenti etruschi a Chiusi. A concludere la piacevolezza della tradizionale amichevole ospitalità della gente del posto. Molte sono le strutture ricettive che accolgono i visitatori, oltre gli schemi di un turismo di massa. Il sito del Consorzio può esserci di aiuto per identificare iniziative e contatti “www.consorziovinoorcia.it”.

Un team affiatato di produttori danno vita a una gamma di vini che mette in luce la dedizione per la loro terra e i suoi frutti. Il gruppo è supportato dalla Presidente del Consorzio, dr.ssa Donatella Cinelli Colombini, già fondatrice del “Movimento del turismo del vino”, ideatrice di “Cantine aperte” e produttrice anche di Brunello di Montalcino (Casato Prime Donne) che racconta: -Il turista è un amante infedele! E questo vale anche per il turista del vino. A quanto pare, i flussi si stanno spostando verso le nuove aree di produzione. A questo punto bisogna trovare efficaci strategie commerciali da affiancare al buon lavoro che stiamo svolgendo-. Il Consorzio DOC Orcia rappresenta 37 produttori appartenenti a 13 Comuni. Ha l’obiettivo di tutelare e promuovere la qualità dei vini e l’immagine di questo territorio diffondendone la conoscenza in Italia e all’estero. La produzione vinicola valdorciana, consiste in un’ampia selezione di vini, in prevalenza rossi, la cui base è sempre lo storico vitigno sangiovese, utilizzato in purezza o in assemblaggio. In percentuale minore sono impiegati altri vitigni tradizionali: Canaiolo Nero, Colorino, Foglia Tonda, Trebbiano Toscano, Malvasia; e internazionali: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Syrah, Petit Verdot, Chardonnay, Sauvignon. In uno stesso stile comune possiamo ritrovare vini di differente gusto e particolarità per i diversi terreni che si hanno nei vari vigneti e per i diversi assemblaggi in cantina. Nella tipologia Val d’Orcia ci sono anche vini rosati e bianchi. Presenti anche alcune realtà di produzione biologica. Da non dimenticare anche la pregevole  produzione di olio extravergine di oliva di alta qualità . I piatti e prodotti tipici della Val d’Orcia sono prevalentemente basati sui prodotti della terra. Tra i prodotti tipici: antipasti a base di pane e salumi tipici, la ribollita e varie zuppe, i pici, le pappardelle al sugo di lepre, la fiorentina e varie carni alla griglia.

VINI IN DEGUSTAZIONE:

Orcia Rosso D.O.C. 2011 e 2012- Az. Il Pero     
Soltanto sangiovese in purezza e nessun nome di fantasia per questo vino frutto della tradizione di origine contadina. Prodotto con l’uso del tradizionale sistema di governo alla toscana. Intenso colore rubino il vino del 2012, granato il vino del 2011, con sentori di frutta ben matura, un vino caldo e di corpo da bere abbastanza giovane e abbinare a piatti tipici di buona struttura. L’azienda si presenta biologica da oltre dieci anni. Alcool14% vol.

Orcia Rosso DOC 2011 – Azienda Sasso di Sole
100% sangiovese, di colore rosso rubino intenso, al naso profumi di ciliegia con alcune note di tostatura.Vinificato in acciaio, la maturazione avviene in botti di rovere di Slavonia per12 mesi. Al gusto è caldo, ma sapidità e freschezza ne ristabiliscono un buon equilibrio. Di intensa e fine persistenza gustativa, abbastanza tannico. 14% vol.

Petruccino 2011 – Podere Forte
70% sangiovese e 30% merlot. Gradevolmente floreale con sentori di vaniglia, grande struttura, molto caldo per l’importante presenza alcolica 15% vol. è supportato da adeguata freschezza. Questo vino è espressione di terreni selezionati all’interno del podere dopo attenta indagine geologica.

Cenerentola 2010 –Cantina Fattoria del Colle
65 % sangiovese e 35 % foglia tonda. L’assonanza fra il vino e la fiaba richiama le due sorelle più fortunate che, nel caso di Cenerentola DOC Orcia, sono le due zone vinicole che confinanti: Brunello di Montalcino e Nobile di Montepulciano.  Foglia Tonda è un antico vitigno di questa zona, abbandonato circa un secolofa e ora recuperato. È di un bel colore rosso rubino carico. L’aroma fine è ampio, complesso, richiama piccoli frutti rossi  maturi, spezie ed erbe aromatiche. Gusto intenso, equilibrato, morbido e ben strutturato. Invecchiato un anno in botti di rovere.

Il Tocco di Campotondo 2009 – Az. Campotondo
90% sangiovese, 10% colorino da allevamento ad alberello. Caldo, evidente la tannicità, ben equilibrato, fine, complesso e dalla lunga persistenza. Invecchiamento  18 mesi in piccole botti di rovere francese e affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi. alcol 14,5 % vol.

Banditone di Campotondo 2009 – Az. Campotondo
90% sangiovese 10% colorino e merlot. La zona di produzione è a 800 mt. Pulito, austero, dona sentori di viole e speziature di pepe e cannella. Un vino armonico con piacevole mineralità al gusto. Invecchiato12 mesi in legni di rovere francese e di slavonia e affinato in bottiglia per almeno 6 mesi.

Trecalici 2009 – Az. Trequanda
sangiovese in purezza di colore è rosso rubino con riflessi granati. Il profumo è intenso e caratteristico, con sentori di confettura e spezie supportati da una nota boisè. Il sapore è armonico, persistente e sapido. alcol 14% vol.

Invidia 2009 – Az. Trequanda
sangiovese 60% cabernet sauvignon e merlot 40% dal colore rubino intenso e profumo deciso di spezie, confettura, note di tabacco, vaniglia e cacao amaro. In bocca è persistente e sapido. Matura due anni dalla vendemmia, con ulteriore affinamento in bottiglia a completarne carattere e personalità. alcol13,5% vol.