ROMA, CLEMENTE: "INCREMENTIAMO AUTOVELOX PER EVITARE INCIDENTI"

di Maurizio Costa

Roma – Il problema della sicurezza sulle strade nella capitale è stato sempre scottante. Ne ha parlato il numero uno della Polizia Locale, Raffaele Clemente, che ha fatto un quadro della situazione.

"La repressione con le multe non basta. Le contravvenzioni via autovelox sono aumentate del 300% in un anno, ma dobbiamo lavorare sulla prevenzione degli incidenti, sulle cause, tra la velocità e i veicoli non revisionati: su questi temi saremo ancora più severi" queste le parole del capo dei vigili, che vuole incrementare ancor di più la sicurezza sulle strade.

"Rispetto al primo quadrimestre dell'anno scorso, per esempio, i morti sono diminuiti, da 54 a 49, ma si può e si deve far di meglio" ha continuato Clemente.

I dati – Clemente ha anche fornito i dati che riguardano Roma: "La capitale è stata la sesta città in Italia per indice di mortalità dopo Napoli, Trieste, Catania, Messina e Torino e, ancora meglio, ancora più in basso in quello di lesività che considera il numero medio di feriti per ogni 100 incidenti con lesioni: la Capitale è decima, pari a Milano. Tutti i numeri sono in miglioramento: in dieci anni, dal 2004 al 2013 Roma ha visto scendere il numero dei morti del 24,37 per cento e i feriti del 37,66. Ma dobbiamo migliorare".

Clemente aumenterà i controlli: "Quindi l'intervento sulla velocità con autovelox e aree a 30 chilometri orari, ma anche quello sulle auto non revisionate su cui saremo severissimi, utilizzando anche le telecamere".
 




VIGILI ROMA: SI ATTENDE DA 10 ANNI L'APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 1

di Donato Robilotta – Coordinatore dei Socialisti Riformisti, già Assessore Regione Lazio

Roma – Ora che emergono dati che ci dicono che solo una piccolissima parte dei vigili in servizio ha marcato visita medica credo sia utile da parte di tutti abbassare i toni ed affrontare i problemi che esistono tra il corpo e l’amministrazione capitolina.
I vigili di Roma da anni chiedono l’applicazione della legge regionale 1 del 2005, che a 10 anni dall’entrata in vigore non è mai stata applicata dall’amministrazione capitolina, né la regione Lazio ha mai approvato gli atti conseguenti a partire dai regolamenti per i gradi distintivi unici, le divise, la centrale unica e la banca dati regionale sulla sicurezza.
Insomma i vigili chiedono di non essere obbligati solo a fare multe ai cittadini, come dei veri e propri gabellieri, per ripianare il bilancio comunale, ma di avere un ruolo e strumenti per occuparsi della sicurezza dei cittadini romani che è da anni uno dei principali problemi della Capitale.
L’amministrazione capitolina smetta di strumentalizzare dati capziosi ed apra un tavolo di confronto con una categoria che chiede solo di fare il proprio dovere e che è stufa della sua attuale condizione. L’amministrazione capitolina tenga presente infine che il corpo della polizia locale non è inferiore ai corpi delle altre forze di polizia, e sarebbe il caso che il Sindaco della capitale chiedesse al Governo un atto che lo equipari finalmente a quello delle altre forze dell’ordine.
 




VIGILI ROMA: RAFFAELLA MODAFFERI AVVIA INDAGINE SULLE ASSENZE

Redazione

Roma –  La bufera sull'assenteismo dei vigili a Capodanno continua. Una indagine interna, da chiudere nel piu' breve tempo possibile per acquisire ogni utile elemento per quanto riguarda la vicenda delle assenze dal servizio degli agenti di Polizia locale di Roma Capitale la notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio. L'incarico e' stato dato dal Comandante del Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale Raffaele Clemente al vicecomandante Raffaella Modafferi. Lo comunica in una nota il Campidoglio. La verifica dovra' quindi accertare, avvalendosi se necessario anche del supporto dei dirigenti delle UU.OO di Gruppo, le reali dinamiche delle assenze e le posizioni soggettive di ogni singolo dipendente, attraverso tutta la documentazione possibile e necessaria. L'indagine ha un duplice obiettivo, portare alla luce la verita' e metterla a conoscenza delle autorita' interessate: quella giudiziaria (nel caso si ravvisassero reati penali), quella amministrativa (per uso e valutazioni interne) e, infine, quella di garanzia (Garante degli scioperi).