Ancona, incendio camion adibito alla raccolta dei rifiuti

ANCONA – I vigili del fuoco sono intervenuti nella mattinata del 26 agosto, alle ore 06:30, per l’incendio di un camion adibito alla raccolta dei rifiuti. Il rogo è scoppiato mentre il mezzo percorreva la SP1 del Conero, non lontano dal quartiere Pietralacroce. La squadra, supportata da due autobotti, giunta sul posto, ha dovuto scaricare l’intero contenuto del rimorchio per poter effettuare le operazioni di spegnimento ed evitare che alcuni focolai rimanessero accesi.




Vigili del fuoco: giovedì la protesta del Conapo a Montecitorio

 

ROMA – "Trecento euro al mese in meno rispetto alle già sottopagate forze di polizia e nessun riconoscimento dei servizi operativi ai fini pensionistici". E un affronto che i Vigili del Fuoco del Conapo non riescono più a digerire, anche perché, chiarisce il segretario generale Antonio Brizzi "alle tante lodi pubbliche dei governanti non seguono mai per noi i dovuti riconoscimenti e continuiamo ad essere trattati come un corpo di serie B. Per noi stranamente i soldi non si trovano mai, solo medaglie".
Per dire basta a questo trattamento il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco Conapo ha organizzato per giovedi 16 febbraio una manifestazione di protesta a Roma davanti alla Camera dei Deputati che vedrà la partecipazione di numerosi pompieri in divisa provenienti da tutta Italia.
"Non possiamo tollerare oltremodo questa inaccettabile situazione anche perché non chiediamo nessun privilegio ma solo parità di trattamento con gli altri corpi" fa sapere Brizzi, stizzito anche dal fatto che "non c'è nessuna attenzione nemmeno per gli specialisti che soffrono una sperequazione ancora piu elevata con gli altri corpi".
I vigili del fuoco, gli stessi eroi del terremoto e del Rigopiano si dicono "offesi dalla riforma Madia in via di approvazione, la quale non solo non rimedia le sperequazioni esistenti ma non prevede nemmeno carriere parificate agli altri corpi, l'ennesima umiliazione!".
"Aspettiamo da troppo tempo – spiega Brizzi – di avere un rilancio autentico dei Vigili del Fuoco e la meritata valorizzazione del nostro personale in divisa che è il vero patrimonio del Corpo nazionale e che grazie solo alla passione e al sacrificio individuale rappresenta una eccellenza del Paese invidiata in tutto il mondo. Servono urgentemente anche ulteriori assunzioni per coprire la grave carenza di organico di 3 mila pompieri che mancano dai 32 mila previsti a livello nazionale anche perché quelli in servizio hanno un età media troppo elevata di 48 anni causata dai tagli alle assunzioni. Per questo chiediamo solidarietà e sostegno trasversali affinchè la protesta pungoli a dovere il premier Gentiloni e i Ministri Minniti e Madia".
"Mai più trattati come un corpo di serie B sarà lo slogan della protesta di Roma affinché in questo momento storico in cui la legge Madia impone riforme del nostro corpo i pompieri non vengano ancora una volta traditi. Apprezziamo l'annuncio di Minniti di aver reperito 50 milioni di euro per i Vigili del Fuoco ma sono ampiamente insufficienti per avere lo stesso trattamento degli altri corpi, anche perché una parte la vogliono destinare al personale amministrativo e non a chi rischia la vita" conclude.
 




VIGILI DEL FUOCO: SCATTATA LA PROTESTA CONAPO DAVANTI LA SEDE DEL PARTITO NCD

Red. Cronaca
Roma
– Un gruppo di vigili del fuoco ha manifestato, durante la mattina di mercoledì 18 maggio, davanti alla sede nazionale di Nuovo Centro Destra, il partito di cui è presidente il ministro dell’ interno Angelino Alfano, autorità responsabile dei pompieri.

Al megafono Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, il sindacato autonomo che ha organizzato la mobilitazione, intona gli slogan “Alfano ai pompieri non tendi mai la mano , siamo stanchi di essere presi a pesci in faccia dalla politica, non siamo un corpo di serie B, ogni mese percepiamo 300 euro in meno degli appartenenti agli altri corpi, perche’ ? eppure rischiamo la vita tutti i giorni !  I vigili del fuoco sono stanchi di questa situazione, tagliate i veri sprechi dello stato e dateci la parità di trattamento ! ”.

I rappresentanti del sindacato Conapo hanno esposto cartelli con scritto “non chiediamo privilegi ma parità di trattamento retributivo e pensionistico con gli altri corpi dello stato, per i vigili del fuoco i soldi non ci sono mai ma per la casta si trovano sempre …. Renzi e Alfano ci dimostrino rispetto e mettano all’ ordine del giorno misure di equiparazione delle nostre retribuzioni e delle nostre pensioni ! I Vigili del Fuoco non sono meno degli altri Corpi dello Stato  ”.

Contemporaneamente “il Conapo ha manifestato anche in piazza del Viminale e davanti a tutte le prefetture d’Italia per sensibilizzare i politici” fanno sapere dal sindacato autonomo dei vigili del fuoco.
 




VALMONTONE: SCONTRO TRA 2 AUTO E CARROATTREZZI. 4 FERITI DI CUI 2 GRAVI

Redazione
Valmontone (RM)
– Quattro feriti di cui due gravi è il bilancio di uno scontro tra un carroattrezzi e due autovetture. L'incidente è avvenuto poco prima delle 11 a Valmontone in via Palestrina, strada che collega la stessa cittadina a Palestrina. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con due squadre e una autogru. A quanto si è appreso, infatti, una delle due autovetture coinvolte nell'impatto è finita sotto il carroattrezzi e i pompieri stanno procedendo, per soccorrere uno dei feriti, a sollevare il mezzo. Feriti gravi sono appunto i conducenti di questi due mezzi. I due feriti lievi sono invece le persone che erano a bordo della seconda autovettura coinvolta nello scontro.




VITERBO, VIGILI DEL FUOCO: LOCALI FATISCENTI E SITUAZIONE DRAMMATICA DEGLI AUTOMEZZI

Redazione

Viterbo – Dopo  questi giorni di festa per Viterbo e provincia, i lavoratori dei Vigili del Fuoco e Usb denunciano la situazione del parco mezzi del comando di Viterbo che si è verificata ed in larga parte ancora permane. Delle otto autopompe, i camion dei pompieri polivalenti che vengono inviati per tutte le tipologie di interventi richieste dalla popolazione, che dovrebbero essere in servizio attualmente in provincia di Viterbo ce ne sono soltanto quattro, di cui una  è stata “prestata” dal comando di Arezzo.

Più volte dal Comando di Viterbo è partita una richiesta al Dipartimento VVF per dotazioni di autopompe nuove, ma nulla. E alcuni di questi mezzi hanno addirittura più di venti anni con centinaia di migliaia di “chilometri di soccorso” all’attivo.

"Chiederemo un intervento anche al Prefetto di Viterbo per rappresentargli una situazione di stallo che rischia di mettere in pericolo la popolazione della provincia viterbese. – Dichiarano dal Coordinamento VVF Di Viterbo – Chiederemo notizie – proseguono dall'Usb – anche sulla “famosa” nuova sede VVF di Viterbo: temiamo di trovarci di fronte all’ennesimo “fantasma di cemento” come gli altri che abbondano sia in Italia sia nella nostra città."

Anche di fronte a questa mancanza di dotazioni di mezzi e alla fatiscenza dei locali che attualmente ospitano il Comando, i lavoratori dei VVF hanno sempre risposto alle molteplici chiamate di soccorso e fanno sapere che continueranno a farlo. Sono tuttavia veramente necessari più idonei strumenti per rispondere in modo adeguato alle esigenze della popolazione. "USB Vigili del Fuoco, unico sindacato a difesa dei lavoratori, – dichiarano ancora dall'Usb – si batte contro il decreto del Ministro degli Interni che ha riordinato il corpo nazionale con numeri al ribasso ed ha tagliato i già scarsissimi fondi a disposizione, auspichiamo e lotteremo per una vera riforma del sistema di protezione civile che preveda i VVF come perno centrale del dispositivo di soccorso nazionale e contro ogni speculazione privata".




INCENDI IN AUMENTO MA I VIGILI DEL FUOCO SONO POCHI, MAL PAGATI E DEMOTIVATI

 

Redazione


«Ai dati relativi all’ aumento del 120% degli incendi boschivi nel 2015 fa da contraltare la nostra denuncia sulla enorme carenza di organico dei Vigili del Fuoco, ai quali il governo, con la riforma della pubblica amministrazione appena varata, affiderà anche i compiti di lotta agli incendi del Corpo Forestale dello Stato. La carenza da noi denunciata di 3854 uomini tra il personale operativo, che equivale a circa il 12% su un totale di 32734, pesa non poco sulla capacità di intervento dei Vigili del Fuoco, le cui richieste di intervento sono in continuo aumento. Per non parlare poi dell’ età media del personale in servizio che è ormai vicina ai 50 anni. Il ministro Alfano nella conferenza stampa di ferragosto si è ben guardato di fare cenno a questa realtà. Nonostante questo governo in materia di assunzioni nel comparto abbia iniziato una inversione di tendenza dopo anni di tagli, come ha giustamente precisato anche il responsabile sicurezza del PD Fiano, reputiamo troppo timide le misure adottate, poiché continuano ad aggravarsi le carenze di organico. L’ unica soluzione è sbloccare il turnover dei vigili del fuoco e delle forze di polizia già a partire dalla prossima legge di stabilità». A dirlo è Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, uno dei maggiori sindacati dei vigili del fuoco che precisa «di sprechi da tagliare nella cosa pubblica ce ne sono tanti, ma non sono certo tra il personale dei vigili del fuoco, tra chi porta sicurezza».

«Al premier Renzi, al ministro Alfano ed all’onorevole Fiano – ha aggiunto il leader del Conapo – ricordiamo anche che da troppi anni i vigili del fuoco soffrono di gravi sperequazioni retributive e pensionistiche rispetto agli appartenenti agli altri corpi dello stato, con divari che partono dai 300 euro mensili nelle qualifiche più basse, per arrivare ai 700 euro mensili nelle carriere più elevate. I Vigili del Fuoco sono fortemente demotivati perché nonostante gli si richieda il rischio della vita come e più degli appartenenti agli altri Corpi, sono trattati spesso peggio dei dipendenti pubblici che lavorano seduti ad una scrivania. E’ tempo di dare un segnale concreto di giustizia e di parità di trattamento verso i Vigili del Fuoco, il cui sangue versato per garantire la sicurezza ed il soccorso pubblico – ha concluso – non può valere meno degli altri servitori dello Stato».




EXPO: RENZI BLOCCATO IN ASCENSORE. LO SALVANO I VIGILI DEL FUOCO

di Simonetta D'Onofrio

“Abbiamo stretto i rapporti con il Kazakistan…”, è stato il commento del premier Matteo Renzi, quando dopo un inconveniente tecnico, i vigili del fuoco lo hanno tirato fuori da un ascensore dentro Palazzo Italia, all’Expo di Milano. Non ha perso il suo senso dell’humor, nonostante la figuraccia che, inevitabilmente, il nostro paese ha mostrato agli occhi del mondo. Durante la visita all’esposizione di Nursultan Nazarbaev, presidente Kazako, che seguiva il forum bilaterale, non tutto è filato liscio. L’ascensore che stava portando i due politici al piano superiore della struttura, si è bloccato alcuni minuti, rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco armati di accetta, che sono riusciti alla fine ad aprirne le porte. Un incontro che era nato con buone premesse. Sono stati stipulati contratti per centinaia di milioni, tra le aziende italiane e kazake presenti all’expo. Il presidente della repubblica asiatica ha dichiarato, durante la manifestazione: “L’Italia è il nostro primo partner, e gli italiani mangiano gli spaghetti fatti con il nostro frumento”.


Un inconveniente fastidioso, ma che fortunatamente è accaduto con un paese “amico”, che non userà quanto accaduto per schernirci. Anzi, passato il momento degli imbarazzi, Nazarbaev ha puntato decisamente sul profilo commerciale dell’incontro, promuovendo la qualità del latte di giumenta, prodotto di punta dell’agroalimentare del Kazakistan. Nell’occasione, c’è stato anche spazio per un momento di solidarietà internazionale con le vittime degli attentati terroristici di questi giorni, col premier che ha dichiarato: “Prima del business viene un altro motivo di unione e cooperazione. Italia e Kazakistan condividono un’idea di lotta al terrorismo, pace universale, ascolto e inclusione culturale. E in questo momento c’è bisogno che tutti i Paesi dell’area euro-asiatica cooperino per la pace contro il terrorismo e il fanatismo che in queste ore e in questi giorni ha fatto i danni che conosciamo, tra Tunisia, Francia e Kuwait”.




TIRANA: ODISSEA PER 8 VIGILI DEL FUOCO BLOCCATI A BORDO DI UN RIMORCHIATORE

Redazione
Tirana
– Dimenticati sui rimorchiatori della ditta Baretta in quanto l’Albania non consentirebbe lo sbarco agli 8 Vigili del Fuoco per poi essere trasferiti sull’aeromobile per il rientro.

Ieri la notizia che i rimorchiatori con la nave al seguito si sono portati nella baia di Valona e questo poteva consentire ai nostri Vigili del Fuoco, sfiniti da 4 giorni di mare e impossibilitati a comunicare con  “colleghi” e famiglie, di scendere a terra per poi salire a bordo di un nostro aeromobile piaggio, i famosi P180,  per il rientro, ma le operazioni sono state sospese perché i VVF, sprovvisti di documenti non possono toccare il suolo albanese. Si sta cercando nei loro armadietti e ovunque alla ricerca dei loro documenti da inviare poi via mail alla Farnesina.

Riguardo la vicenda USB Vigili del Fuoco Nazionale ha rilasciato il seguente comunicato:

"Lavoratori, domenica mattina appena giunta la notizia dell’incidente al traghetto Norman Atlantic, 2 squadre di Vigili del Fuoco di Brindisi si sono imbarcate a distanza di poche ore l’una dall’altra su due rimorchiatori privati per partecipare alle operazioni di soccorso. Anche una unità navale della serie 1000 ha tentato di giungere sul posto ma, a causa delle condizioni del mare, le sole tre unità VF hanno dovuto presto fare rientro e “con le ossa rotte”. Il nostro elicottero con quelle condizioni meteo non ha volato lasciando a terra i numerosi elisoccorritori e sommozzatori.

Il problema che i nostri pompieri a causa della prolungata permanenza a bordo dei rimorchiatori e con il mare in tempesta hanno cominciato a stare male, tanto che lunedì 29 quando gli sia stato chiesto dal coordinamento dei soccorsi in mare di raggiungere il traghetto ancora in fiamme, gli stessi si siano giustamente rifiutati a causa delle loro pessime condizioni di salute. Appresa la notizia del rifiuto, il dirigente periferico “è andato su tutte le furie” minacciando anche di portare i “malcapitati” davanti al consiglio di disciplina.
Sempre il lunedì era stata approntata una squadra di 8 pompieri con un dvd (che non è un film, ma uno che dovrebbe capirne più di altri!?!) che è giunta all’aeroporto militare di Galatina per imbarcarsi su di un elicottero per poter dare il cambio, ma all’ultimo è arrivato il dietrofront.

Ad oggi è giunta la notizia che i rimorchiatori con la nave al seguito si siano portati nella baia di Valona e questo poteva consentire ai nostri, sfiniti da 4 giorni di mare e impossibilitati a comunicare con “colleghi” e famiglie, di scendere a terra per poi salire a bordo di un nostro aeromobile piaggio (i famosi P180) per il rientro, ma le operazioni stanno ritardando perché i nostri, sprovvisti di documenti non possono toccare il suolo albanese. Per cui ci sta toccando frugare nei loro armadietti alla ricerca dei loro documenti da inviare poi via mail alla farnesina.

Di fatto, non siamo riusciti a salvare nessuno, ne ad essere di alcuna utilità, siamo anche diventati un peso per l’equipaggio dei rimorchiatori, ed un penoso caso da tenere nascosto per non rovinare l’immagine che tanto sta a cuore a “firmaioli” e amministrazione.
Questo è un dei segnali di come viene gestita un'emergenza seria in mare, possiamo dire che si va alla "va la che la va ben" ma non sempre la buona stella assiste i decisionisti quelli che vogliono smantellare il settore nautico, quelli che chiudono distaccamenti quelli che si preoccupano di andare in commissione al senato a garantire che loro sanno come si fa a risparmiare.
Dirigenti, responsabili nazionali di settore, capi del corpo se non siete capaci di dare le direttive, indicare le strategie, prevedere le criticità, DIMETTETEVI siete a dir poco inadatti al ruolo ricoperto.
USB vuole conoscere i responsabili di questa gestione “catastrofica”, per ciò che riguarda questo intervento. Per i responsabili reali dello sfascio di tutto il sistema riteniamo responsabili di tutto l'amministrazione e i sindacati “firmaioli” (anche quelli che poi per vergogna ed opportunismo propagandistico la firma l'hanno ritirata in un secondo tempo… a giochi fatti e riordino passato con il solo diniego della USB). Lavoratori i responsabili sono loro con le loro azioni che si ripercuotono sul “servizio” e sulle nostra vite".

 

 




GENZANO DI ROMA: GRANDE SUCCESSO PER "POMPIEROPOLI"

Redazione

Genzano di Roma (RM) – Un grandissimo successo per l'evento "Pompieropoli" che si è appena concluso a Genzano di Roma e che ha visto impegnati più di trenta volontari Vigili del Fuoco i quali hannno istruito i più piccoli facendoli divertire un mondo e insegnandoli l'attività del pompiere. Sono stati consegnati oltre mille diplomi di "Mini Pompieri", nonostante abbia pioviuto i bambini erano tantissimi e le stesse famiglie si sono fidate ciecamente a lasciare i loro piccoli anche due e tre anni, nelle braccia dei volomtari. "Un Grazie speciale a tutto il Corpo Provinciale di Roma – dice la volontaria e organizzatrice tra le altre Adalisa –  ed il Corpo Vigili Volontari di Nemi. E' stata una giornata emozionante".

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LAZIO TERREMOTO, UNA SECONDA SCOSSA ALLE 23.24: C'E' PAURA PER L'ALTA PERICOLOSITA' DEL SISMA

Redazione

Lazio – Una seconda scossa di terremoto, meno intensa, di magnitudo 2.2-2.3, è stata registrata alle 23.24 nel frusinate, sempre nel distretto sismico dei Monti Ernici-Simbruini. La prima scossa di magnitudo 4.8 è stata avvertita anche a Roma sud, nel quartiere Eur, e in diverse località della provincia. Sono numerosissime le telefonate che arrivano nelle sale operative dei vigili del fuoco, polizia, carabinieri e 118 di Roma. A Roma e in provincia non sono comunque stati finora rilevati danni.

La prima scossa di terremoto di magnitudo 4,8 ha colpito la zona della provincia di Frosinone compresa fra Sora, Isola Liri e Castelliri, nota per essere ad alta pericolosità sismica. Nelle zone a ridosso dell'epicentro, e non solo, c'è chi ha abbandonato la propria abitazione, riversandosi in strada. La scossa è stata avvertita chiaramente sia nel Lazio che in Abruzzo. Paura anche ad Isernia. I vigili del fuoco hanno ricevuto parecchie telefonate dai comuni dell'alto Molise che confinano con il Lazio quali Colli al Volturno e Castel San Vincenzo. La Protezione civile della Regione Lazio ha attivato tutte le squadre di volontariato. La Sala operativa regionale è in continuo contatto con i vigili del fuoco, il corpo forestale dello Stato e il genio civile per coordinare gli interventi necessari.

 

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12/03/2012 LATINA, ULTIMI EVENTI SISMICI, SI ESCLUDONO RISCHI MA CHIESTA INDAGINE ALL’ISTITUTO DI GEOFISICA
05/03/2012 PROVINCIA DI FROSINONE, TREMA LA TERRA
29/02/2012 TERREMOTO A LATINA, LE SCOSSE SONO INIZIATE A LUGLIO 2011
29/02/2012 LATINA TERREMOTO, PROSEGUONO LE SCOSSE INIZIATE A LUGLIO 2011
16/02/2012 LATINA, TERREMOTO NELLA PIANURA PONTINA



FROSINONE, FOLLE GESTO DI UN DIRETTORE DI IMPRESA: SI TOGLIE LA VITA

Redazione

Frosinone – Un direttore di una impresa si è tolto la vita. La sua società, filiale della DHL di Frosinone, non si è aggiudicata una importante gara d'appalto e il dirigente, temendo per il futuro dell'attività, si è suicidato nel suo ufficio. È successo lunedì 4 febbraio a Frosinone. Nella stessa azienda, pare che lavori anche il figlo dell'uomo che si è tolto la vita. I carabinieri di Frosinone, intervenuti con i vigili del fuoco e il personale del 118, hanno trovato due lettere che ora sono al vaglio degli investigatori. Sembrerebbe che l'estremo gesto sia legato proprio all'esito negativo della mancata aggiudicazione dell'appalto.