Nemi: via del Perino รจ al buio e i tecnici comunali ci prendono pure gli incentivi

 

Redazione


NEMI (RM) – Oltre alla beffa di vedere il lungolago di Nemi al buio a causa delle luci non funzionanti in via del Perino adesso veniamo a scoprire che per quest’opera il personale tecnico del Comune di Nemi  ci prende anche gli incentivi. Incentivi significa soldi pubblici erogati sotto forma di premio per aver partecipato al “processo amministrativo” finalizzato alla realizzazione dell’opera pubblica. Non discutiamo il fatto che il regolamento comunale di Nemi preveda degli incentivi, come giusto che sia, per il personale che tutti i giorni è impegnato in prima linea per far funzionare la macchina amministrativa ma prevederli proprio per un’opera non funzionante, costata oltre 200 mila euro e di cui la cittadinanza non può beneficiare appare alquanto singolare. O meglio sembra come ricevere uno schiaffo in faccia dal “sistema” di modus operandi che purtroppo vige in gran parte d’Italia: la maggioranza dei servizi non funzionano ma le pubbliche amministrazioni premiano pure chi si impegna per un risultato che non c’è.


Nella determinazione, pubblicata a luglio 2017 e recante addirittura la data dell’8 marzo, vengono ripartiti € 803,14 per Rosanna Galanti, € 223,10 per Andrea Bongianni, € 223,10 per Patrizia Senesi e € 179,47 per Giampaolo Miglietta. Quest’ultimo nome sicuramente non suona nuovo: Miglietta è infatti imputato insieme all’attuale sindaco di Nemi per corruzione e frode nei pubblici incanti sulla famigerata gara per l’acquisto dello scuolabus.


Ora, incentivi a parte, chissà se le neo opposizioni consiliari intenderanno andare fino in fondo a questa questione
, anche perché si parla di soldi pubblici per un’opera che ad oggi appare come una cattedrale nel deserto.  Certamente è un caso che potrebbe essere sottoposto all’attenzione della Procura regionale del Lazio della Corte dei Conti. A questo ci aggiungiamo anche che l’espletamento della gara per l’affidamento dei lavori in via del Perino è stato anche oggetto di interessamento da parte dell’Autorità Anticorruzione perché erano state invitate due ditte rispettivamente di padre e figlia. Proprio per quest’opera dunque appare stridere ora questo ulteriore esborso, seppur minimo rispetto a tutti i soldi che già sono stati spesi.