Macchine a idrogeno: una tappa significativa nella transizione verso un’economia più verde e sostenibile

Dal MASE 100 milioni per gli investimenti sulla filiera delle componenti per la produzione di idrogeno rinnovabile

Il Ministro Pichetto: “Ulteriore passo avanti nel potenziamento di una tecnologia strategica per il Paese”

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato l’avviso per selezionare progetti di investimento sullo sviluppo della filiera di componenti per la produzione di idrogeno rinnovabile. La dotazione economica complessiva è pari a cento milioni di euro e rientra nell’investimento sull’idrogeno previsto dal PNRR. Le imprese interessate potranno presentare le proposte progettuali ad Invitalia, soggetto gestore della misura, dal prossimo 29 novembre fino al 12 gennaio 2024.

“Con la pubblicazione dell’avviso – spiega il Ministro Gilberto Pichetto – si fa un ulteriore passo in avanti per lo sviluppo e il potenziamento della filiera italiana dell’idrogeno rinnovabile, tecnologia strategica in particolare per i settori industriali ‘hard-to-abate’ e per i trasporti a lunga distanza”.

I progetti finanziabili potranno riguardare la creazione o l’ampliamento di unità produttive di componenti degli elettrolizzatori, dispositivi per la compressione e lo stoccaggio dell’idrogeno, sistemi di interfaccia con impianti di produzione di energia rinnovabile, ma anche la ricerca industriale e la formazione di personale correlate all’investimento.

Il futuro: macchine a idrogeno e la sostenibilità

L’uso dell’idrogeno come vettore energetico è una tendenza in crescita nell’ambito delle tecnologie sostenibili. Le macchine a idrogeno, come veicoli a celle a combustibile e apparecchiature per la produzione di energia, stanno guadagnando popolarità per la loro capacità di ridurre le emissioni di carbonio e contribuire alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Celle a combustibile per veicoli: guidando verso un futuro sostenibile

I veicoli a celle a combustibile (FCV) rappresentano uno dei settori più promettenti nell’uso dell’idrogeno come carburante. Questi veicoli utilizzano un processo di elettrolisi per generare idrogeno da fonti di energia rinnovabile o idrogeno prodotto da fonti convenzionali. L’idrogeno viene quindi utilizzato in una pila a combustibile per produrre energia e alimentare il veicolo, con l’unico sottoprodotto dell’acqua.

Ciò significa che i veicoli a idrogeno non emettono gas serra o inquinanti atmosferici diretti. Inoltre, offrono prestazioni simili ai veicoli a benzina o diesel e tempi di ricarica più veloci rispetto alle auto elettriche, rendendoli una scelta interessante per chi cerca soluzioni di mobilità sostenibile.

Produzione di energia verde con l’idrogeno

Oltre all’uso nei trasporti, l’idrogeno viene utilizzato anche nella produzione di energia verde. Le celle a combustibile stazionarie possono convertire l’idrogeno in elettricità e calore per applicazioni residenziali, commerciali e industriali. Questo approccio consente di immagazzinare energia in eccesso proveniente da fonti rinnovabili, come l’energia solare e eolica, e di utilizzarla quando necessario.

Sfide e sviluppi futuri

Nonostante le promettenti applicazioni dell’idrogeno, ci sono sfide da superare. La produzione, lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno richiedono attenzione particolare, e le tecnologie per migliorare l’efficienza e ridurre i costi stanno ancora evolvendo. Inoltre, è essenziale che l’idrogeno venga prodotto da fonti rinnovabili per massimizzare i benefici ambientali.

L’uso delle macchine a idrogeno rappresenta una tappa significativa nella transizione verso un’economia più verde e sostenibile. Con ulteriori investimenti nella ricerca e nello sviluppo, potremmo vedere una crescente adozione di queste tecnologie nei prossimi anni, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale e a mitigare il cambiamento climatico.




VETRALLA: REALIZZATO IL PRIMO TRATTORE A IDROGENO DELLA PROVINCIA DI VITERBO

 di Gennaro Giardino

Vetralla (VT) – “Realizzato il primo trattore con impianto a idrogeno della provincia di Viterbo. La prima esperienza sul territorio della nostra provincia. A farla è un giovane imprenditore di Vetralla, Paolo Reali della società cooperativa agricola Agromeccanica, che si è avvalso delle competenze di un’officina meccanica specializzata presente sempre sul territorio vetrallese”. A renderlo noto è Confcooperative Viterbo.

“Una scelta imprenditoriale – spiega Paolo Reali – e al tempo stesso tra i modi migliori per affrontare la crisi e rispettare l’ambiente. Con l’impianto a idrogeno si risparmia infatti fino al 45% sul consumo di gasolio e si inquina molto meno. L’impianto – prosegue Reali – che si potrebbe montare anche su camion e macchine, usa acqua distillata all’interno di una vaschetta dove è presente una cellula che genera corrente da cui si crea poi idrogeno. L’idrogeno entra infine nell’aspirazione del trattore miscelandosi con il gasolio generando così la combustione”.

“Un’agricoltura intelligente – dichiara Bruna Rossetti, Presidente di Confcooperative Viterbo – che usa  innovazione tecnologica e ricerca scientifica nel rispetto dell’ambiente, applicando contemporaneamente le risorse della conoscenza umana, indispensabile compagna di viaggio per affrontare la crisi. Meno consumi, tutela del territorio e valorizzazione del lavoro con al centro la persona che si mette al servizio dei cittadini. Questa è la cooperazione – conclude Bruna Rossetti – una scelta imprenditoriale e di vita per lavorare nel presente preparando già il futuro”.