LAZIO, TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE SI IMPEGNA E I SERVIZI RIPRENDONO

Chiara Rai

Roma – Il trasporto locale su gomma esce dalla paralisi. Quasi tutte le aziende Tpl, presenti in oltre 70 Comuni del Lazio, riprenderanno il servizio già dalla mattina del 13 dicembre, a seguito del blocco iniziato lunedì e per Fiano Romano e Capena addirittura dal 1 dicembre.

In provincia di Roma a subire i disservizi sono stati i Comuni di Fiano Romano, Capena, Bracciano, Velletri, Lariano, Tivoli, Artena, Valmontone, Palestrina, Zagarolo, San Cesareo, Bellegra, Genazzano, Cave, Segni, Nettuno e Anzio. Le difficoltà si sono ripercosse su anziani, pendolari e studenti che hanno dovuto fronteggiare il blocco e sobbarcarsi  il peso dei disservizi.

Dunque, ha avuto un esito positivo il tavolo in Regione tra i rappresentanti delle aziende di trasporto, Unindustria, Federlazio, Anav, una delegazione dei sindaci dei Comuni coinvolti e l’assessore regionale al Bilancio Stefano Cetica e l’assessore alla Mobilità Luca Malcotti. “Siamo soddisfatti dell’esito raggiunto congiuntamente alle aziende – ha detto Malcotti – le associazioni, tra cui “Uni.A.Mo.La” che rappresenta 47 aziende Tpl del Lazio, ci hanno garantito che riprenderanno subito il servizio rispetto a una concreta risoluzione dei problemi burocratici, che siamo riusciti a fronteggiare. Ringrazio le associazioni datoriali per il senso di responsabilità dimostrato in queste settimane. Abbiamo chiarito tutti i dubbi sollevati dalle imprese  e relativi alla procedura tecnica in essere”. Malcotti fa sapere che già sono state deliberate ben 33 documentazioni per l’accesso al credito che avverrà in pochi giorni.

Anche Claudio D’Amico titolare della Damibus s.r.l. che serve Fiano e Capena e che aveva interrotto dal 1 dicembre per carenza di risorse economiche ha garantito che per venerdì riprenderanno i servizi: “L’unica strada percorribile è seguire la procedura che la Regione ci ha indicato – dice D’amico – ci auguriamo un pronto accesso al credito a seguito delle certificazioni che rilasceranno i rispettivi Comuni. Riprenderò venerdì 14 dicembre e non il 13 dicembre, soltanto per una questione logistica”. Il credito delle aziende Tpl ammonta a circa 70 milioni di euro, oltre 14 mensilità non retribuite. Il 30 novembre è stato siglato l’accordo che rende operativa l’intesa tra Regione, Poste Italiane e Sace per l’erogazione del pagamento alle aziende.

Intanto, ai Comuni sono arrivate le lettere esplicative dell’accordo per agevolare il rilascio delle certificazioni necessarie. I titolari delle società Tpl hanno protestato e bloccato i servizi per paura che la burocrazia potesse allungare ancora di più i tempi di attesa dei pagamenti da parte della Regione. Ma di fatto ogni perplessità si è sciolta con il tavolo in Regione.

tabella PRECEDENTI:

12/12/2012 LAZIO, TRASPORTO PUBBLICO PARALIZZATO. OGGI NUOVO VERTICE IN REGIONE CON LE AZIENDE DI TPL
11/12/2012 LAZIO, IL TRASPORTO PUBBLICO AFFONDA: I TITOLARI DELLE AZIENDE TPL OCCUPANO LA REGIONE E CONGELANO I SERVIZI
07/12/2012 TRASPORTO LAZIO ALLO SBANDO, AZIENDE TPL IN GINOCCHIO: LUNEDI' SI FERMA TUTTO
06/12/2012 LAZIO VERTICE IN REGIONE TRA AZIENDE TPL E ASSESSORE MALCOTTI: COSTITUITA UNITA' DI CRISI
06/12/2012 LAZIO, RISCHIO PARALISI TRASPORTO PUBBLICO: OGGI VERTICE IN REGIONE TRA L'ASSESSORE MALCOTTI E LE AZIENDE DI TPL
30/11/2012 LAZIO PARALISI TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE LASCIA SPERARE, LE AZIENDE CHIEDONO GARANZIE
26/11/2012 LAZIO TRASPORTO PUBBLICO, LA REGIONE NON PAGA: FINE CORSA PREVISTO PER IL 10 DICEMBRE.
21/11/2012 CAPENA – FIANO, TRASPORTO PUBBLICO. LA REGIONE NON PAGA E DAMIBUS INTERROMPE IL SERVIZIO
26/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA: CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO
19/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA, ALLARME TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE NON PAGA E IL SERVIZIO SI INTERROMPE.

 




VELLETRI, IN MANETTE DUE VELITERNI PER DETENZIONE ILLECITA DI SOSTANZE STUPEFACENTI

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Redazione

Velletri – Nella serata del 07 dicembre 2012 i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Velletri hanno arrestato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti un 39enne e un 25enne entrambi di Velletri.

I Militari hanno effettuato due distinte perquisizioni domiciliari a carico dei predetti trovandoli in possesso rispettivamente di gr. 40 di marijuana e gr. 123,5 di cocaina. In tale contesto sono stati sequestrati €600 in contanti, nonché materiale vario atto al confezionamento dello stupefacente e bilancini di precisione.

I soggetti stato quindi tratti in arresto e sottoposti agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicati  con rito direttissimo presso il locale Tribunale.




PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI, FINANZIAMENTI E OPERE DA RELIZZARE ENTRO IL 2012: MANCANO ALL'APPELLO DUE PUNTI INFORMATIVI?

[ DELIBERA N. 16 DEL 15 NOVEMBRE 2012 ]

[ BILANCIO PREVISIONE 2012 ]

 

 

Angelo Parca

Castelli Romani – E’ del 15 novembre 2012 la deliberazione del commissario straordinario del Parco Matteo Mauro Orciuoli la delibera che approva il Piano dettagliato degli obiettivi e dei progetti da realizzare nell’esercizio finanziario 2012 al fine di consentire l’ordinaria gestione amministrativa delle diverse attività dell’Ente.

In allegato alla delibera c’è una tabella che riporta in maniera analitica, costi compresi, gli “obiettivi e progetti da realizzare nell’anno 2012”. Tra questi, alla voce “realizzazione degli interventi finanziati nell'ambito dei fondi comunitari DOCUP, POR, PSR e dei fondi dell'Accordo di Programma Quadro APQ7, nonché degli altri programmi regionali finalizzati alla tutela, qualificazione e valorizzazione all'interno dell 'Area protetta” vi è, tra le altre, anche la realizzazione, entro il 2012, di un punto informativo in località Vivaro, Comune di Rocca di Papa finalizzato alla preparazione di escursioni guidate storico – naturalistiche anche a cavallo per un costo complessivo, somma in bilancio, di 349.193,82 euro. Ci siamo così recati in località Vivaro e dopo un attento monitoraggio, ciò che abbiamo scorso è una specie di bacheca in legno, stile fermata autobus, con attaccata una fotocopia che riporta la notizia di un corso di micologia. Ci si aspettava perlomeno un modulo 4 x 4 nutrito di avvisi e informazioni relative le attività del Parco. In realtà oltre al degrado che circonda l’“accrocco in legno”, non c’è nulla. Solo un cane randagio che si aggira da quelle parti. Possibile che sia quello il punto informativo costato quasi 350 mila euro? Oppure non è quello il punto informazione, ma al contrario, dev’essere ancora realizzato? In tal caso ci sono ancora 26 giorni di tempo, festività natalizie comprese per poter godere del punto informativo nuovo di zecca.

Ma non è tutto. E’ previsto (sempre entro il 2012) un altro punto informativo in località Grotticelle a Rocca di Papa, anche quest’ultimo, il cui costo è di 380.654,68 euro, è finalizzato alla preparazione di escursioni guidate storico – naturalistiche anche a cavallo. Certo è che in un momento di spending review, vedere questa fioritura di punti informativi quando ci sono aree di sosta nel Parco continuamente minacciate dal degrado, è, come dire, un dispendio di risorse che può apparire superfluo. Significa anche altra manutenzione che i Guardiaparco, sottorganico rispetto al vasto territorio da monitorare (I Comuni che ricadono nell’Area Protetta sono: Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora e Velletri), devono sobbarcarsi sulle spalle.

Abbiamo fatto una passeggiata anche in località Grotticelle. Li non c’è alcuna struttura in legno come al Vivaro che possa essere identificata come punto informativo del Parco dei Castelli, ma ciò che si nota è una sorta di manufatto da ristrutturare.

Che non sia quello il futuro punto informativo? A chi appartiene? Sarebbe interessante visionare i progetti relativi i due punti informazione. Nel bilancio di previsione 2012, vengono evidenziati gli interventi già finanziati e in corso di attuazione. Tra questi ci sono i due finanziamenti ai punti informativi. I punti informativi rientrano negli interventi ammessi a finanziamento nell’ambito delle risorse finanziarie a valere su fondi POR (Programma Operativo Regione Lazio) FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) lazio 2007 – 2013. Si tratta di strumenti di intervento creati e gestiti dall'Unione europea per finanziare vari progetti di sviluppo all'interno dell'Unione.

Gli obiettivi principali dei fondi sono tre: riduzione delle disparità regionali in termini di ricchezza e benessere, aumento della competitività e dell'occupazione, sostegno alla cooperazione transfrontaliera. I fondi strutturali impegnano attualmente il 37,5% del bilancio complessivo dell'Unione europea. Il FESR concorre anche alla promozione di uno sviluppo sostenibile e alla creazione di posti lavoro durevoli. In pratica le zone caratterizzate da svantaggi naturali, ossia talune isole, le zone di montagna e le zone a bassa densità demografica, nonché talune zone di frontiera della Comunità a seguito dell'allargamento, dovrebbero essere potenziate per permettere a tali zone di far fronte alle loro specifiche difficoltà di sviluppo.

Quello dei punti informativi è solo un esempio. Monitorare la destinazione e il buon uso dei finanziamenti pubblici è un dovere civico.

 


 




LAZIO TRASPORTO PUBBLICO, LA REGIONE NON PAGA: FINE CORSA PREVISTO PER IL 10 DICEMBRE.

[ LETTERA DI DIFFIDA E MESSA IN MORA ]

Se entro il 10 Dicembre c.a. la situazione non muterà e non cominceranno ad arrivare i pagamenti, tutte le aziende dell’Associazione Uni.A.Mo.La sospenderanno in autotutela il servizio di trasporto pubblico locale con la conseguente paralisi della rete urbana di molte Province della Regione Lazio.

 

Angelo Parca

Lazio – Il servizio di trasporto pubblico si fermerà definitivamente in molteplici Comuni a seguito dei mancati pagamenti della Regione Lazio. Le varie aziende di Tpl si trovano nella condizione, oltre che di non poter più corrispondere gli stipendi al personale, di non poter pagare il carburante e le assicurazioni per i mezzi.

I primi a dover fare a meno del servizio pubblico saranno i cittadini di Fiano Romano e di Capena. Come già annunciato dalla società Damibus Srl, il servizio nei due Comuni verrà sospeso a partire dal prossimo 1 dicembre. Nel frattempo si è costituita l’associazione “Uni.A.Mo.La”, Unione Aziende Mobilità Lazio, che è nata dall’esigenza urgente di tutelare gli interessi ed i diritti delle società operanti nel settore del trasporto su gomma. L’associazione conta oggi circa 50 aziende e una trentina hanno già aderito all’iniziativa di sospendere il servizio pubblico a partire dal 10 dicembre.

Così dopo Fiano (Rm) e Capena (Rm) sarà la volta di Bracciano (Rm), Velletri (Rm), Lariano (Rm), Tivoli (Rm), Artena (Rm), Valmontone (Rm), Palestrina (Rm), Zagarolo (Rm), San Cesareo (Rm), Bellegra (Rm), Genazzano (Rm), Cave (Rm), Segni (Rm), Anzio (Rm), Lavinio (Rm), Pignataro Interamna (Fr), Cassino (Fr), Caprarola (Vt), Ronciglione (Vt), Civita Castellana (Vt), Corchiano (Vt), Gallese (Vt), Fondi (Lt), Lenola (Lt), Valle Bernardo (Lt), Camposerianni (Lt), Liverani (Lt), Formia (Lt), Gaeta (Lt), Spigno Saturnia (Lt), Sonnino (Lt), Sezze (Lt), Roccagorga (Lt), Pontinia (Lt), Cisterna di Latina (Lt). L'elenco sembra ormai destinato ad aumentare. “Su di un primo livello, stante l’atrofico ritardo della Regione Lazio nei pagamenti dei corrispettivi per i servizi di trasporto resi, considerato che tale ritardo investe tutto il 2012 ed anche taluni bimestri del 2011, – Dichiara Giuseppe Cilia Presidente dell’associazione Uni.A.Mo.La – considerata l’impossibilità – prosegue Cilia – materiale delle imprese di continuare a sostenere i costi di gestione (gasolio, personale, manutenzioni ecc..), preso atto dell’inerzia delle Pubbliche Amministrazioni ai solleciti più volte formalizzati singolarmente dalle aziende, l’Associazione Uni.A.Mo.La ha inviato un formale atto di diffida e messa in mora alla Presidenza della Regione Lazio e, per giusta conoscenza, alla Prefettura di Roma per il pagamento delle spettanze scadute al 30 Ottobre 2012.

L’assenza di riscontro condurrà ben 50 aziende di trasporto pubblico locale a sospendere i servizi già dal prossimo 1 Dicembre 2012 con la conseguente messa in mobilità dei dipendenti. Su di un secondo Livello l’associazione ha già aperto un tavolo di concertazione e di lavoro con  l’Assessore Regionale alla Mobilità dott.Luca Malcotti, il quale si è mostrato da subito disponibile al dialogo e ad affrontare problematiche, troppo a lungo trascurate, quali l’insufficienza delle risorse, l’incertezza dei tempi di pagamento, la mancanza di certezza sul futuro del settore, la penalizzazione delle imprese del Lazio. – Il Presidente conclude – Questo è il nostro Bel Paese, questo è il decentramento della Regione Lazio che pretende che siano piccole e medie aziende di trasporto su gomma a sostenere, senza remunerazione alcuna da oltre un anno, il peso del servizio pubblico. Questa è la realtà, che, in assenza di un immediato intervento della Regione Lazio, condurrà gran parte delle imprese di trasporto alla chiusura, con evidenti rimbalzi sull’occupazione e sulla copertura chilometrica delle reti urbane ed extraurbane. Uni.a.Mo.La  ha unito le forze di molte aziende storiche del territorio laziale nell’accorato tentativo di rivendicare legittimi diritti, primo tra tutti il diritto di continuare ad essere sul mercato. Si tratterà di rivendicazioni gridate proprie perchè spinte dalla disperazione di un’intera categoria e dalla consapevolezza del grave difetto pubblico.”

 

La lettera dell'associazione Uni.A.Mo.La al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Corrado Passera

Spett.Le
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
P.le Porta Pia, 1
00198 Roma

c.a.
Egr. Sig. Ministro
On. PASSERA CORRADO

Egregio Ministro,
sono un imprenditore che opera nel settore del trasporto su gomma da oltre 25 anni e da poche settimane mi sono posto alla guida dell’Associazione “Uni.A.Mo.La.”, Unione Aziende Mobilità Lazio, nata dall’esigenza urgente di tutelare gli interessi ed i diritti delle società operanti nel settore del trasporto su gomma, diritti negli anni, sempre più sviliti, calpestati e dimenticati. Uni.A.Mo.La al momento raggruppa circa 36 aziende di trasporto su gomma gerenti la rete di trasporto pubblico locale in circa 60 Comuni della Regione Lazio.
 Quello di rivolgermi a Lei, espressione di maggiore rappresentatività nel settore Trasporti, è l’ultimo e disperato tentativo per ottenere risposte e considerazione.
L’ormai nota crisi del nostro Paese sta provocando, con un inesorabile effetto domino, il collasso di intere aree e settori, di questo vi è assoluta consapevolezza, ma ciò non può costituire una valida giustificazione all’imminente paralisi dell’intero trasporto pubblico locale delle Province della Ragione Lazio.
Sono molte, infatti, le piccole e medie aziende di trasporto che già hanno chiuso o che stanno chiudendo, così come sono molte quelle che non riescono a corrispondere quanto di spettanza ai propri dipendenti, e ciò non per cattiva gestione, non per superficialità, non per altra ragione ad esse imputabile, ma perchè la REGIONE LAZIO con il pagamento dei corrispettivi per i trasporto pubblico locale, ex art. 30 L.R. n. 30/98, è ferma a NOVEMBRE 2011, in altre parole per tutto il lavoro svolto negli ultimi 12 mesi e per i relativi costi di gestione sostenuti, le aziende non hanno percepito NULLA  e non sanno quando percepiranno il dovuto. 
La Regione Lazio non si pone minimamente il problema di come molte aziende di trasporto pubblico, in tutti questi mesi, SENZA RICEVERE SPETTANZA ALCUNA, siano riuscite comunque:

   -a garantire il servizio di trasporto pubblico locale conducendo centinaia di utenti nei vari    Comuni, sempre con professionalità ed efficienza;
   -a pagare i contributi e le retribuzioni ai dipendenti impiegati, con la preoccupazione principale di rispettare il lavoro svolto garantendo le famiglie;
   -a pagare il carburante necessario ad accendere ogni mattina i mezzi del parco vetture;
  – a sostenere i costi di manutenzione dei mezzi, affinché possano sempre marciare in sicurezza e con efficienza;
  –  a sostenere i costi assicurativi del parco vetture ;      
 –   a garantire sempre determinati standard qualitativi legati all’attività stessa dell’azienda, alle risorse strutturali impiegate, ai servizi resi.
–    a pagare, paradossalmente, la tassa regionale dell’IRAP su un fatturato maturato, ma non ancora incassato.
Ho scritto, singolarmente per conto della mia azienda ed ora come Presidente di un’Associazione che riunisce circa 36 aziende, denunciato e quasi gridato siffatta situazione a tutti i possibili referenti della Regione Lazio giungendo sino al Prefetto di Roma, ma nulla sembra muoversi.
Tale stato di silente inerzia da parte dei referenti pubblici ed il trincerarsi dietro il “blocco totale dei pagamenti e degli impegni” del Dipartimento Programmazione Economica e Sociale della Regione Lazio, equivale ad abbandonare le piccole e medie imprese di trasporto al proprio destino, equivale ad un tributo d’indifferenza, ad un’assoluta mancanza di considerazione che non lascia spazio al confronto, alla volontà istituzionale di trovare soluzioni.
Questo è il “modus Operandi” della Regione Lazio che pretende che siano piccole e medie aziende di trasporto su gomma a sostenere, senza remunerazione alcuna da oltre un anno, il peso del servizio pubblico. Queste aziende continuano a lavorare nonostante la Regione si ostini a NON onorare i propri impegni, rendendosi sempre più gravemente inadempiente.
Se entro il 10 Dicembre c.a. la situazione non muterà e non cominceranno ad arrivare i pagamenti, tutte le aziende dell’Associazione Uni.A.Mo.La sospenderanno in autotutela il servizio di trasporto pubblico locale con la conseguente paralisi della rete urbana di molte Province della Regione Lazio. A tal fine già sono state avviate le procedure necessarie, di cui  allego relativa documentazione.

Egregio Ministro, in conclusione, chiedo a Lei, per l’intera categoria, quel cenno di riscontro, quell’atto di responsabilità che è mancato  agli altri referenti pubblici, chiedo a Lei di
dare una risposta alle famiglie degli oltre 1000 dipendenti che attendono inutilmente uno stipendio, una risposta a tutti quegli utenti, che a breve, per causa di forza maggiore, resteranno senza una rete di collegamento urbano.

Con ossequio
Uni.A.Mo.La
Unione Aziende Mobilità Lazio
Il Presidente
Giuseppe Cilia

tabella PRECEDENTI:

21/11/2012 CAPENA – FIANO, TRASPORTO PUBBLICO. LA REGIONE NON PAGA E DAMIBUS INTERROMPE IL SERVIZIO
26/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA: CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO
19/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA, ALLARME TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE NON PAGA E IL SERVIZIO SI INTERROMPE.

 




VELLETRI, ANCHE GLI STUDENTI DEL "TOGNAZZI" IN PROTESTA PER DIFENDERE I LORO DIRITTI

Chiara Rai

Velletri (RM) – L’Istituto Tecnico per la gastronomia e l’'ospitalità Alberghiera Ugo Tognazzi di Velletri è in autogestione dallo scorso martedì 20 novembre. Un gruppo di studenti staziona all’Auditorium. Fuori da quello spazio non è possibile andare anche per mantenere ordine, pulizia e per permettere agli studenti e docenti che vogliono tenere lezione, di poterlo fare. C’è un reciproco rispetto e si protesta per dei tagli ritenuti “assurdi” in maniera collettiva.

Il Tognazzi è una grande struttura, conta 1.400 studenti, è la più grande a Velletri e funziona molto bene sotto la direzione del dirigente scolastico Adele Bianco. “Per noi l’unica forma di protesta è questa – dicono gli studenti – e non intendiamo interromperla fino a quando anche gli altri istituti non l’avranno interrotta”. Sono studenti che sanno bene quello che fanno e per loro un “contratto verbale” è una promessa che non può essere sciolta perché in ballo c’è la lotta per il diritto allo studio, il diritto alla crescita individuale e sociale in un contesto pubblico che dovrebbe garantire l’istruzione e la sua diffusione anziché prevedere proprio in questo settore dei tagli improponibili. Perché improponibili? Per il Tognazzi la Provincia ha deciso di decurtare il 50 per cento dei fondi previsti per la manutenzione ordinaria dell’istituto (la pulizia, i detersivi ecc.). Dunque anziché 11 mila euro ne verranno stanziati poco più di cinquemila l’anno. Così anche lo Stato che deve erogare circa 24 euro per studente, non si sa bene in che misura percentuale andrà a decurtare tale finanziamento.

Oltre a questo, gli studenti manifestano anche per la riforma degli organi collegiali, la cosidetta ex legge Aprea che comunque richiede una revisione in qualche modo, soprattutto e sostanzialmente per il cambiamento avvenuto nel 2002 della veste e contenuti delle scuole, di fatto veri e propri enti autonomi “amministrati” dal dirigente che non ha superiori o provveditorato a cui rispondere. Bensì risponde di persona anche penalmente per tutto ciò che potrebbe accadere nel proprio istituto, tema sicurezza compreso.

Nonostante le visioni generazionali che a volte possono divergere, il dirigente Adele Bianco afferma che la protesta dei loro studenti è giustificata e per molti versi condivisibile. Allo stesso modo gli studenti sanno bene che il Tognazzi è una macchina ben oliata e proprio per questo temono che questi tagli possano compromettere la sua ottima funzione formativa. Al Tognazzi c’è un ristorante e un bar laboratorio vero e proprio accessibile agli esterni. L’istituto tecnico di Velletri, garantisce il dirigente scolastico, non subirà tagli di stage e tirocini che fin’ora si svolgono in tutta Italia e negli altri paesi europei ed extra europei.

Sono lodevoli i propositi e le azioni di questi ragazzi che manifestano per un diritto costituzionalmente garantito e al contempo fanno “cordone” rispetto alla possibilità di poter immaginare un futuro lavorativo idoneo strutturato grazie ad un solido zoccolo: l’istruzione con la maiuscola.   




ROMA – LATINA, UN'AUTOSTRADA VOLANO PER L'EDILIZIA DEL TERRITORIO. E I DISAGI?

Riceviamo e pubblichiamo

Nota di Nazareno Ferrazza coordinatore dei Castelli Romani – Aprilia del Partito Liberale Italiano.

Campoleone (RM) – Aprilia, con l’autostrada  Roma-Latina il nostro territorio, subirà dei miglioramenti ma anche dei disagi. Nel progetto vi è un adeguamento della via Apriliana tra il parcheggio della stazione di Campoleone e il futuro casello di Aprilia Nord. La strada secondo i progettisti è lunga 5,2 km, attualmente la strada è stretta, verrà adeguata per raggiungere gli 80 km orari di velocità programmata. Se si pensa che l’importo complessivo dell’intervento per la costruzione della Roma-Latina e la Cisterna – Valmontone  è pari ad euro 2.728.654.822 iva esclusa. È la più grande opera pubblica che interessa il nostro territorio, finanziati al 60% da capitale privato, quest’opera darà fiato al mercato dell’edilizia fermo ormai da anni. Ma vediamo insieme cosa accadrà con questa opera, si chiuderanno gli svincoli di via del Tufetto (che incrocia la ex strada statale 207 Nettunese a Campoleone), via Fossignano-via Vallelata, le uscite  via delle Valli – via della Riserva Nuova-Centro commerciale Aprilia 2, Aprilia-Anzio-via Nettunense, via del Commercio-via Mascagni, viale Europa, via di Guardapasso, via Selciatella. Restano solo gli svincoli delle due uscite autostradali, progettati Aprilia Nord via Apriliana  fino al ponticello di Campoleone,  e Aprilia sud su Via dei Giardini fino alla Nettunense.

Il problema nasce, se un camionista oppure un autista di bus turistici, prende l’uscita  di Aprilia Nord prende l’Apriliana in direzione Campoleone fa tutta la strada arriva al fatidico ponticello ferroviario, dove non possono passare i mezzi pesanti, blocca l’Apriliana per fare marcia indietro, fino all’entrata del parcheggio della stazione di Campoleone, gira inutilmente perché il parcheggio  non è collegata con la Nettunense, il progetto del collegamento è fermo nell’ufficio tecnico del Comune di Aprilia, in attesa che la Regione Lazio lo finanzi. Il nostro autista non può fare altro che tornare indietro e riprendere l’autostrada. Un altro disagio lo subiranno speriamo di no i pendolari Cotral della Roma-Latina, Roma – Terracina, Roma S.F.Circeo. Infatti c’è il rischio che su un Autostrada non possa fare una fermata il Cotral attualmente sulle linee dirette c’è una fermata al ponte della Montarelli ad Aprilia, inoltre ché fine faranno le fermate di Aprilia centro, via De Gasperi, Via Matteotti e via Nettunense davanti la stazione di Aprilia, tenuto conto che  l’attuale entrata della Pontina sarà chiusa. E la fermata successiva Vallelata –Fossignano anche questo svincolo verrà chiuso! Noi liberali siamo favorevoli ai Project financing, perché apporta un investimento privato ad un’infrastruttura pubblica, ma chiediamo con l’occasione di migliorare la viabilità specialmente quelle strade che collegano gli  scali ferroviari. Perché la scelta di utilizzare l’autostrada deve essere un’opportunità e non un obbligo dovuto alle strade limitrofe intasate. Per migliorare la mobilità locale è fondamentale investire sulla viabilità che porta alla stazione di Campoleone. Nello scalo fermano i treni provenienti da Nettuno, Napoli, Terracina, Aprilia, Minturno, Latina, Roma, Pomezia ecc., con un cadenzamento in certi orari di un treno ogni 15 minuti, inoltre alcuni treni raggiungono Roma Termini in 18 minuti. C’è un parcheggio di 1024 posti auto e ben 10 stalli di autobus, questi ultimi sono vuoti, perché gli autobus non riescono a passare nel ponticello. Con la bretella Nettunense parcheggio stazione di Campoleone, diventa un nodo per l’interscambio gomma- ferro, infatti, in questo modo possono raggiungere gli stalli, il Cotral Roma – Nettuno, gli autobus locali provenienti da Ardea, Ariccia, e quando si decideranno ad allargare il ponte provinciale sulla via Laviniense anche gli autobus provenienti da Lanuvio,  Genzano e Velletri.




CITTA' METROPOLITANE E TAGLI ALLE PROVINCE, IL LAZIO NEL PALLONE: TRA CONFUSIONE E DISSENSI NELLA GIUNGLA DELLE CIRCOSCRIZIONI

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Chiara Rai

Il governo ha deciso, le province scenderanno da 86 a 51, comprese le 10 città metropolitane. Dal primo gennaio 2013 le giunte provinciali saranno soppresse e il Presidente potrà delegare l'esercizio di funzioni a non più di 3 consiglieri provinciali.

Le città Metropolitane saranno Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria e saranno operative dal 1 gennaio 2014: a novembre 2013 dovranno tenersi le elezioni per decidere i nuovi vertici che, in qualità di nuovo ente di secondo livello, potranno esprimere un consiglio provinciale e il presidente della Provincia, con la relativa soppressione della Giunta.

Per il riordino delle Province delle Regioni a statuto speciale si vedrà poi: la legge sulla spending review concede a questi enti 6 mesi in più di tempo, a parte la Sardegna, che è già passata da 8 a 4 e la Sicilia. Senz’altro ci saranno risparmi, ma si poteva fare di più e meglio? Se tutto va bene si potrebbero risparmiare fino a 500 milioni di euro l’anno e la certezza che ci ritroveremo a combattere con la giungla delle circoscrizioni. Se invece si fossero aboliti totalmente gli enti locali il risparmio sarebbe stato di 2 miliardi l’anno.

Federico Bozzanca, segretario nazionale dell’Fp – Cgil, lancia l’allarme sul riordino delle province “il dibattito sul riordino delle Province parla di un’Italia campanilista e priva di coesione, ma dimentica di occuparsi delle funzioni di quegli enti e di che fine faranno, dei servizi che offrono e di come e se saremo ancora in grado di garantirli. Totalmente assente, anche nelle dichiarazioni del Ministro Patroni Griffi, e’ poi il futuro dei 60mila lavoratori delle Province”. A seguire le dichiarazioni del segretario generale Cgil Roma e Lazio Claudio Di Berardino, il segretario generale Cisl Lazio, Tommaso Ausili e il segretario generale Uil Roma e Lazio, Luigi Scardaone “la decisione del Consiglio dei ministri relativa al riordino delle province, che nel Lazio prevede l’accorpamento di Viterbo e Rieti, Frosinone e Latina, e l’istituzione della città metropolitana apre uno scenario nuovo che deve essere necessariamente oggetto di una seria discussione fra gli attori istituzionali, politici e sociali”.

Intanto oggi è prevista la prima udienza presso la Corte Costituzionale che esaminerà i ricorsi presentati da otto regioni italiani contro il decreto "Salva Italia" del 4 dicembre scorso.

Tra le otto anche la regione Lazio che gode di un forte contributo da parte della Provincia di Latina. Un ricorso, per vizio di incostituzionalità all'articolo 23 del decreto che di fatto svuota le competenze delle Province, modificandone anche il sistema elettorale. Il territorio pontino vive la minaccia di un accorpamento con la provincia di Frosinone. Il presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, definisce il provvedimento “sbagliato”, dal momento che le nuove circoscrizioni che nasceranno dagli accorpamenti avrebbero dimensioni ingestibili.

Massimo Andolfi, consigliere comunale di Velletri, commenta così il “parto” del Governo: “Ci siamo Il governo ha partorito il riordino delle provincie. Molto particolare la situazione nella nostra regione (Lazio) data la presenza della Città Metropolitana di Roma, a cui c’è da sottolineare lo status di Roma Capitale. Il riordino accorpa le provincie in due macro provincie, Lazio nord e Lazio sud, e inserisce tutti i comuni della provincia di Roma nella Città. Come da anni sostengo tutto ciò ha poco senso se non quello di svilire i Comuni e le comunità, di essere anti democratico per l' iter con cui si procede alla riorganizzazione del territorio regionale dal punto di vista amministrativo, di rafforzare la centralità di Roma e della politica romana nel Lazio a tutto discapito degli interessi legittimi del resto della Regione , di annullare i tremila anni di storia di una delle regioni culla della civiltà occidentale e mondiale e infine di annullare ogni beneficio in termini di riordino della spesa e tagli alla politica ma di generare solo disservizi e ulteriori costi alla popolazione”.




VELLETRI: ARRESTATI DUE GIOVANI ROMENI PREDONI DI APPARTAMENTI.

Sono in corso ulteriori indagini dei militari dell’Arma per accertare eventuali responsabilità  dei due stranieri,  in altri fatti analoghi avvenuti di recente nella zona del centro storico della città di Velletri.

 

Redazione

Veleltri (RM) – I Carabinieri di Velletri diretti dal Maggiore Marco Piras, in esito alle ricerche conseguite ad un furto in appartamento avvenuto ieri pomeriggio nel centro storico della città, hanno arrestato dopo poche ore due giovani romeni di soli 19 e 22 anni, residenti anch’essi nel centro cittadino. I due, approfittando della festività di “Ognissanti” e della assenza di molti residenti, hanno percorso i vicoli del centro e si sono introdotti all’interno di un’abitazione, al momento incustodita forzandone una finestra. Fatta razzia di soldi e oggetti preziosi vari che erano all’interno dell’appartamento, i due si sono allontanati facendo perdere le loro tracce. Il proprietario di casa, al suo ritorno trovando tutto sottosopra, ha immediatamente allertato il 112 dei Carabinieri che ha permesso di avviare le ricerche, conclusesi dopo qualche ora, con l’arresto dei responsabili, trovati ancora in possesso della refurtiva, che è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario. I giovani romeni, T.L.F. di anni 22 e G.M.S. di anni 19,  arrestati dai Carabinieri, saranno giudicati con rito direttissimo. Sono in corso ulteriori indagini dei militari dell’Arma per accertare eventuali responsabilità  dei due stranieri,  in altri fatti analoghi avvenuti di recente nella zona del centro storico della città di Velletri.

 




VELLETRI: ARRESTATO L’ULTIMO DEI RICERCATI DELL’OPERAZIONE PARIS

Redazione

Ieri pomeriggio i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri hanno arrestato l’ultimo dei soggetti colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere nella recente operazione PARIS, eseguita martedi 16 ottobre u.s., nell’ambito della quale sono stati arrestate altre sette persone per traffico illecito di sostanze stupefacenti in concorso. L’uomo, indubbiamente il più scaltro del gruppo che è stato sgominato, era riuscito a sottrarsi alla cattura e da quella mattina aveva fatto perdere le proprie tracce, abbandonando la propria abitazione e dandosi alla macchia.I carabinieri tuttavia hanno dato subito avvio ad un piano di ricerche a largo raggio, operando decine di perquisizioni, e senza mai interrompere le indagini sono riusciti a localizzare il soggetto in Roma, dove ieri sera è stato fermato presso la fermata della metropolitana di Re di Roma. Al momento dell’arresto l’uomo non ha opposto resistenza ed in serata è stato condotto presso la casa circondariale di Velletri.

tabella PRECEDENTI:

16/10/2012 LARIANO MAXI OPERAZIONE, IN MANETTE UN GRUPPO DI SPACCIATORI



CASTELLI ROMANI, CITTA' METROPOLITANA: MENTRE A VELLETRI SI PENSA A UN REFERENDUM A NEMI LA GIUNTA BERTUCCI DORME SONNI TRANQUILLI

L’articolo 18 della legge 137 del 7 agosto 2012, prevede la costituzione, tra qualche mese, della cosidetta CITTA’ METROPOLITANA e la contemporanea abolizione dei Comuni della Provincia di Roma, che diverrebbero semplici Municipi di Roma stessa

 

Redazione

"Non vorremmo che l’impegno profuso nell’evanescenza dell’effimero (pure legittimo) dalla giunta del Comune di Nemi, – Dichiarano in una nota gli esponenti di Partecipazione Democratica – possa significare, nel contempo, un profondo sonno della ragione, ovvero l’oblio totale verso temi cruciali che investono i destini futuri di questa piccola comunità, che sembra condannata all’annientamento. L’articolo 18 della legge 137 del 7 agosto 2012, prevede la costituzione, tra qualche mese, della cosidetta CITTA’ METROPOLITANA e la contemporanea abolizione dei Comuni della Provincia di Roma, che diverrebbero semplici Municipi di Roma stessa, privi dei poteri dell’autonomia. Sebbene il tema sia dirimente ed investa l’esistenza stessa del Comune di Nemi, mai è stato convocato un Consiglio Comunale per discutere di questo. Come non fosse accaduto nulla! Altrove, invece, ferve un dibattito serrato e preoccupato. Il Comune di Velletri, ad esempio, che teme di perdere la sua storica autonomia e di annegare dopo secoli nel “mare magnum” della mega città, pensa di indire addirittura un referendum cittadino. A Nemi, invece, la giunta comunale dorme sonni tranquilli. – La nota conclude – Eppure, il nostro timore, rapportato a quello di Velletri, dovrebbe essere addirittura “panico”, date le dimensioni minime dell’Ente che non avrebbe diritto neppure ad un suo rappresentante in seno al Consiglio Metropolitano, il quale assume in sé tutti i poteri tipici di un comune tradizionale."
 




ARICCIA, ARRESTATO DAI CARABINIERI “IL VENTO”. TRUFFATORE SERIALE

Sono occorse settimane di ricerche e appostamenti per riuscire a localizzarlo con certezza e far scattare il blitz che ha portato al suo arresto

 

Redazione

I Carabinieri della Stazione di Ariccia, a conclusione di una complessa attività investigativa, hanno arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere C.A., italiano di 42 anni, poiché riconosciuto autore di innumerevoli truffe nei confronti di diverse attività commerciali del Lazio.
Le indagini, che hanno consentito di scoprire ben 23 raggiri poste in essere dal soggetto tra Lariano, Velletri, Ciampino, Castel Gandolfo, Artena, Rocca Priora, Roma, Latina, Rieti, hanno permesso di accertare che l’uomo era solito recarsi presso i commercianti locali ordinando ed acquistando merce (materiali edili, legnami, veicoli, e quant’altro) per svariate migliaia di euro, pagando il dovuto con assegni rubati. La merce acquisita veniva poi rivenduta dal malvivente, che riusciva, in questo modo, a trarre consistenti guadagni dalle sue attività illecite. Le attività investigative dei militari hanno preso spunto dalla denuncia presentata da un commerciante di ricambi e riparazione di veicoli di Ariccia che aveva venduto a C.A. delle batterie per camion per un valore complessivo di 2.000 euro, ricevendo in pagamento un assegno risultato rubato al momento dell’incasso. La meticolosa ricostruzione delle attività del truffatore si è incrociata anche con le attività già avviate dalle Procure di Latina e Roma dalle quali era indagato per fatti analoghi commessi nelle rispettive giurisdizioni. Il 42enne, che è stato soprannominato “il vento”, era solito muoversi con grande frequenza su tutto il territorio della Regione, in modo da risultare sconosciuto sia alle sue vittime, sia alle forze dell’ordine. Tale abilità negli spostamenti ha reso particolarmente difficoltosa la sua cattura: sono occorse settimane di ricerche e appostamenti per riuscire a localizzarlo con certezza e far scattare il blitz che ha portato al suo arresto. Ora l’abile truffatore si trova rinchiuso nel carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.