Velletri, scomparsa Davide Cervia. La moglie al premier Conte: “Mantenga la promessa!”

VELLETRI (RM) – Sono passati 30 anni da quel 12 settembre del 1990 quando alla vigilia della prima Guerra del Golfo, Davide Cervia sparì nel nulla. Le sentenze dei giudici hanno stabilito che si trattò di rapimento a fini militari e che ci furono bugie, omissioni e depistaggi che hanno trasformato il caso in uno dei grandi misteri d’Italia.

L’ex sottufficiale della Marina Militare esperto in guerre elettroniche venne strappato all’affetto di sua moglie Marisa e dei figli Erika e Daniele che all’epoca avevano rispettivamente 6 e 4 anni.

Il giallo è stato approfondito all’interno di “Crimini e Criminologia” trasmissione di Cusano Italia TV (ch.264 dtt). Al microfono di Fabio Camillacci è intervenuta anche la moglie di Davide Cervia. Marisa Gentile dalle telecamere della televisione dell’Università Niccolò Cusano ha lanciato un appello al premier Giuseppe Conte affermando: “Io spero che la promessa che il Presidente del Consiglio ci fece più di un anno fa e cioè di favorire l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Davide Cervia non cada nel vuoto. Perchè dopo 30 anni è importante che qualcuno si faccia carico di tutte le carte, di tutti i documenti che sono venuti alla luce per rimettere insieme tutti i pezzi del puzzle e arrivare finalmente alla verità. Purtroppo in Italia siamo abituati ad aspettare, 30, 40, 50 anni per far emergere verità nascoste. Ritengo che un Paese senza verità non possa dichiararsi un Paese democratico. Perchè la tutela e la giustizia per ogni cittadino dovrebbero essere messi in prima linea. Quindi -ha concluso Marisa Cervia- mi auguro con tutto il cuore che il premier Conte mantenga la promessa che ci ha fatto. Spero dunque che il mio Stato finalmente si prenda carico di questa vicenda tutelando me e la mia famiglia. Fino ad oggi lo Stato ci ha completamente abbandonati”.




Velletri, droga e un cellulare in carcere

Ancora una volta è stata messa in atto una grande operazione dalla Polizia Penitenziaria della Casa
Circondariale di Velletri.

Nella mattinata del 09.05.2020 durante una delle ordinarie perquisizioni
effettuate, gli Agenti hanno rinvenuto un telefonino completo di scheda telefonica tenuto ben
nascosto dentro una delle scatole dei punti luce situati nella saletta ricreativa del nuovo padiglione
e un quantitativo di sostanza stupefacente del tipo hashish nascosta dentro alcune celle.

A darne notizia sono i sindacalisti Carmine Olanda e Ciro Borrelli del sindacato Si.P.Pe. (Sindacato
Polizia Penitenziaria) che si complimentano ancora una volta con gli Agenti di Polizia Penitenziaria
di Velletri, che nonostante la carenza di personale e dei nuovi mezzi di contrastato per prevenire
l’introduzione di qualunque cosa ritenuta illecita, hanno concluso l’operazione con grande
professionalità e successo. L’ operazione è avvenuta nelle sezioni del nuovo Padiglione dove sono
ristretti una parte dei detenuti lavoranti che hanno dimostrato di avere una buona condotta.
Come sindacato – commentano i sindacalisti -, abbiamo sempre denunciato la grave carenza di
personale e dei nuovi mezzi di contrastato, compreso la mancanza dell’unità cinofile per ogni
Istituto, per prevenire l’introduzione di qualunque oggetto o sostanza ritenuta illecita. Purtroppo,
attualmente il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede continua a sottovalutare questa
problematica mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti.




Velletri, tre detenuti “agricoltori” ricevono il diploma: vino e olio come riscatto sociale

Stamattina, presso la Casa circondariale di Velletri, nel corso dell’iniziativa “Agricoltura sociale – Istruzione come forma di riscatto” è stato consegnato a 3 detenuti il diploma di maturità dell’Istituto agrario IISS “Cesare Battisti” di Velletri.

Alla presenza del sindaco di Velletri, Orlando Pocci, dell’asssessora regionale all’agricoltura, Enrica Onorati e del consigliere regionale Salvatore La Penna, e al fianco della direttrice della casa circondariale, Maria Donata Iannantuono, del dirigente scolastico Eugenio Dibennardo e del referente scolastico presso il carcere, professor Antonino Marrari, è intervenuta anche Eleonora Mattia (Pd), presidente della IX Commissione della Regione Lazio istruzione, lavoro e diritto allo studio.

“Abbiamo visitato le serre, la fungaia e i luoghi dove vengono prodotti olio e vino – spiega la Mattia – toccando con mano l’entusiasmo con cui i detenuti si impegnano in queste attività, consapevoli che istruzione e cultura siano gli unici veri stimoli per crescere e riscattarsi, una sorta di ascensori sociali di cui non possiamo fare a meno. Non è un caso che nel carcere ci siano anche 10 iscritti all’università, motivo per cui, insieme alla direttrice, abbiamo lanciato la sfida per attivare nel prossimo anno, oltre all’istituto alberghiero (già previsto) anche il corso Its di Enologia e, in tempi brevi, un percorso distaccato con l’Università Roma Tre”.

“Va detto – conclude la Mattia – che già quest’anno c’è stata la novità, importante, di aver aperto ai detenuti protetti l’istruzione secondaria. Senza contare che la Regione Lazio ha appena stanziato, con la L.R.7/2007, 500 mila euro per le carceri del Lazio destinati, in parte, ad un protocollo d’intesa con cui le università di Roma Tre e Tor Vergata si fanno carico del tutoraggio dei detenuti in specifici corsi di studio e, in parte, in corsi di teatro. Un lavoro attento sulla persona, affinché il percorso in carcere sia realmente di recupero e di riscatto, per tornare ad approcciarsi in modo nuovo alla società esterna”.




Velletri, documento choc del 1944: segnalata strage efferata

Un altro documento sconvolgente è stato ritrovato dall’associazione nazionale vittime delle marocchinate. Il presidente Emiliano Ciotti, nell’archivio centrale dello Stato di Roma, ha rinvenuto un rapporto dei Carabinieri datato 22 giugno 1944, con il quale viene segnalata una strage efferata compiuta dai coloniali francesi.

Il 18 giugno 1944, alle ore 16.30, in località Faiola, in agro di Velletri – si legge nella denuncia della Benemerita – due militari francesi non identificati intimavano l’alt a quattro contadini “che si recavano alla loro campagna per motivi di lavoro.”

I soldati alleati ordinavano ai quattro di tornare indietro e appena questi si voltavano, uccidevano Demetrio Benedetti di anni 56 e Giovanni Benedetti di anni 20, mentre Eugenia Benedetti di anni 27 decedeva dopo quattro re di agonia “mentre veniva trasportata all’ospedale”.

Una ragazza di 16 anni era violentata dai due e lasciata esanime a terra, perché “non dava più segni di vita”.

“La ragazza sopravvisse alla strage – dichiara Ciotti – si sposò ed è deceduta nel 2002. Si tratta di una delle tante stragi alleate che sono state colpevolmente dimenticate. I soldati alleati in generale e le truppe coloniali francesi in particolare, si macchiarono di delitti efferati, ruberie e furti, innumerevoli violenze carnali ai danni di donne e uomini italiani.

Vicende alle quali invece andrebbe dedicata una Giornata Nazionale del Ricordo – conclude Ciotti – analogamente a quanto accade per le Foibe e la Shoah.”




Velletri: nuovo incarico a Brescia per il Procuratore capo Francesco Prete

Da mercoledì 18 dicembre il palazzo di giustizia di Brescia ha un nuovo procuratore capo: la scelta del Csm è caduta su Francesco Prete, 61 anni, che attualmente ricopre il medesimo ruolo a Velletri. Dal 2020 prenderà il posto, rimasto vacante per più di un anno, che fu di Tommaso Buonanno.

La nomina non è stata affatto semplice, anzi. Il Csm si è spaccato durante la seduta per l’elezione della nuova guida del tribunale di Brescia: Prete, originario di Francavilla Fontana, ha ottenuto dodici voti, contro i sette conquistati dall’altro candidato Fabio Napoleone. Sei invece gli astenuti.




Velletri, botte e insulti alla ex: arrestato stalker

VELLETRI (RM) – I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Velletri hanno arrestato un 53enne del posto, B.M., ritenuto responsabile del reato di atti persecutori.

I Carabinieri sono stati attivati da una chiamata giunta al 112, che segnalava una lite tra una coppia, all’interno di un’abitazione del centro storico cittadino.

Il tempestivo intervento dell’equipaggio dei militari ha consentito di intercettare immediatamente l’uomo che stava tentando di dileguarsi a piedi per alcuni vicoli.

Al termine di ulteriori approfondimenti, si è accertato che l’arrestato, nel corso della serata, aveva raggiunto l’ex compagna e, al termine di un’animata discussione, l’aveva offesa e percossa, per costringerla a riprendere la relazione sentimentale interrotta bruscamente nelle scorse settimane e, in passato, aveva avuto le stesse condotte violente e vessatorie nei confronti della vittima.

L’arrestato, al termine delle formalità, è stato associato presso il carcere di Velletri, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Velletri, partita di calcio detenuti contro personaggi dello spettacolo: arriva il commento del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria)

Nella mattinata del 19.10.2019 si è tenuta una partita di calcio “match contro le barriere dell’Isolamento” detenuti contro i personaggi dello spettacolo, del mondo della notte e della comicità.
L’ incontro di calcio è stato organizzato per dare solidarietà ai detenuti, per concorre alla loro riabilitazione, per irrompere la loro sedentarietà fisica con lo sport, liberare i loro pensieri con l’ironia, condividendo qualche ora di libertà, di movimento, di integrazione e spirito di squadra attraverso il gioco all’interno del Penitenziario per condividere un sorriso.

A darne notizia sono i sindacalisti del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda e Ciro Borrelli che da sempre denunciano le condizioni di lavoro disperate che ogni giorno conducono gli Uomini e le Donne della Polizia Penitenziaria all’ interno degli Istituti di Pena.
Come sindacato apprezziamo e siamo favorevoli a tutte le attività di trattamento, finalizzate alla rieducazione e all’ inserimento del condannato nella società. Ma non possiamo accettare in nessun modo che le Istituzioni si concentrano solo da una parte, senza pensare prima alle numerose necessità che ha il Corpo di Polizia Penitenziaria.
Oggi gli Agenti di Polizia Penitenziaria – commentano i Sindacalisti – nello svolgimento del loro
lavoro esprimono una sofferenza professionale, perché si sentono abbandonati e non tutelati.
L’ Istituto Penitenziario di Velletri “come in tutte le altre realtà” va avanti per forza di inerzia a causa della carenza di Personale di Polizia. Il personale è costretto ad effettuare ogni giorno turni di servizio a 8 ore sviluppate su tre quadranti, anziché su quattro con turni a 6 ore. I Poliziotti
impiegati presso il Reparto Nucleo Traduzioni e Piantonamenti, tutti i giorni sanno a che ore montano di servizio e non sanno a che ora smontano. Due Sostituti Commissari anziché prestare servizio di coordinamento seduti comodamente dietro ad una scrivania, hanno preferito, con Alto senso del Dovere e di Responsabilità fare le scorte ai detenuti viaggiando ogni giorno sui i furgoni anch’essi usurati e mal funzionanti. “Si parla tanto – continua Olanda – di Tutela del Lavoratore, di prevenzione dello stress, di sicurezza sui i luoghi di lavoro, sono tutti progetti campati in aria perché in realtà non vengono applicati.
Basta! – concludono i sindacalisti Olanda e Borrelli – gli Agenti di Polizia Penitenziaria gestiscono ogni giorno 60.881 detenuti di cui 20.225 stranieri su una capienza regolamentare di posti letto di 50.472 e meritano di avere la massima attenzione da parte dell’Istituzioni, cosa che purtroppo con
l’attuale Governo non c’è. E’ giunta l’ora che il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede cominci a dare delle risposte concrete alle problematiche e non si limiti semplicemente a fare solo sorrisini e passerelle formali”.




MoVimento Cinque Stelle: 216 attivisti del Lazio “firmano” il sostegno

Martedì 24 settembre, ospiti del VII Municipio, si sono liberamente riuniti attivisti, portavoce eletti e sindaci del M5S dei vari territori del Lazio. A
seguito dell’incontro, in 216 hanno sottoscritto una nota congiunta.
“Nello spirito di confronto e condivisione che ha originato il Movimento si è vivacemente discusso delle recenti evoluzioni politiche regionali. A seguito dell’incontro, anche stimolati da tanti titoli giornalistici che danno
prossimo un accordo tra il PD ed il M5S in Regione Lazio, i partecipanti hanno manifestato la volontà di sostenere la posizione da sempre espressa dal gruppo regionale e confermata dalla sua Capogruppo agli attivisti e ai portavoce, di mantenere le promesse elettorali, restando controllori della Giunta Zingaretti, senza intenzione di divenirne spalla. La scelta governativa, necessaria, non è paragonabile alla situazione politica regionale, dove il percorso politico del Partito Democratico non può essere condiviso dal M5S Laziale che, da oltre 7 anni, contrappone una dura opposizione sul territorio e nelle sedi istituzionali. La linea politica del M5S è in netto contrasto con quella condotta fino ad oggi dalla
Giunta Zingaretti, e un eventuale accordo o compromesso politico
vanificherebbe il duro lavoro dei nostri portavoce nei Comuni e aggredirebbe la credibilità e i valori costituenti la spina dorsale del Movimento 5 stelle nella Regione Lazio.

L’assurdo scenario che si prospetterebbe con una possibile alleanza assumerebbe, piuttosto, il sapore di un esclusivo vantaggio elettorale
per il PD, che guarda con interesse strumentale al M5S, per riguadagnare il
terreno elettorale perso nei Comuni. Per tali motivi e con la stessa fermezza con la quale un anno fa chiedemmo che il nostro gruppo regionale entrasse in aula e votasse la sfiducia del Presidente della Regione Nicola Zingaretti, anche oggi esprimiamo il nostro assoluto dissenso a qualsiasi ipotesi di vicinanza, asse o accordo tra il Movimento 5 stelle ed il PD in Regione LAZIO. Riteniamo che il M5S possa continuare a lavorare sui temi, apportando con spirito propositivo e oggettiva valutazione il proprio contributo e sollevando parimenti una dura opposizione di fronte a scelte contrarie agli interessi dei cittadini.




Velletri, in manette 43enne: ha minacciato di morte l’ex fidanzata e aggredito l’attuale compagno con un pugno al volto

E’ un 43enne originario di Velletri l’uomo che ieri si è recato ad Ostia a casa dell’ex compagna minacciandola di morte e colpendo il suo attuale compagno con un pugno al volto, per poi allontanarsi.

Dalla prima attività investigativa effettuata dagli agenti del commissariato di Ostia, intervenuti sul posto, è emerso che l’aggressore, residente a Velletri, avesse dei precedenti di polizia per detenzione illecita di armi comuni da sparo.

Immediata la comunicazione ai poliziotti del commissariato di Velletri che, organizzatisi con personale specializzato, visto il tenore della segnalazione, hanno fatto irruzione nell’abitazione dell’uomo.

Qui gli agenti hanno rinvenuto una pistola Glock, camerata con una cartuccia e rifornita con un caricatore con 17 cartucce, una pistola ad aria compressa munita di pallini, due balestre, 6 frecce, un pugnale di colore nero, due kit per la pulizia delle armi. Nella camera da letto poi, sono stati trovati 9.60 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e sostanze dopanti. Altri proiettili di cui 1 proiettile calibro 257 magnum, 55 proiettili calibro 9×21 e quattro caricatori, erano all’interno di un borsello poggiato sulla rete di recinzione del giardino.

Al termine dell’operazione, C.A., già destinatario di un divieto di detenzione armi e munizioni emesso dal Prefetto di Roma nel 2009, è stato arrestato. Dovrà rispondere dinanzi all’autorità giudiziaria dei reati di detenzione di armi clandestine e spaccio di sostanze stupefacenti. La pistola marca Glock, infatti, è risultata provento furto




Velletri, rivoluzione in Comune: le pratiche edilizie si presentano in digitale

Con Starch, il Comune di Velletri annuncia l’introduzione del nuovo portale per presentare le istanze edilizie in digitale
Si è svolto il 23 maggio, presso l’Auditorium dell’IPPSAR Ugo Tognazzi a Velletri, il convegno dedicato alla presentazione della nuova soluzione che sarà adottata dal Comune della provincia romana per consentire ai cittadini e agli addetti ai lavori una maggiore velocità ed efficienza nella gestione delle pratiche edilizie.

Hanno aperto l’incontro sul tema “Riflettere sulla città alla luce della legge regionale sulla rigenerazione urbana” il sindaco di Velletri, Orlando Pocci, i rappresentanti istituzionali degli ordini degli architetti e dei geometri di Roma e provincia.

Il dibattito è stato organizzato, in particolare, con l’obiettivo di delineare effetti e criticità emersi a quasi due anni dall’entrata in vigore della L.R. 7 del 18/07/2017 relativa alle disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio. Aprono i lavori il professore Paolo Colarossi, ordinario di tecnica e pianificazione urbanistica della Facoltà di ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza”, e Gianfranco Buttarelli che illustrano nuovi strumenti urbanistici innovativi per la rigenerazione urbana.

Il convegno è proseguito con l’intervento di Fabrizio Pistolesi, Segretario del Consiglio Nazionale Architetti PPC e coordinatore del dipartimento semplificazione, che si è focalizzato sulla situazione italiana in termini di sviluppo sostenibile con i dati aggiornati del Cresme e il rapporto della città di Velletri con la realtà regionale, pensando a un nuovo paradigma urbano.

Si è passati poi ad approfondire le soluzioni oggi disponibili grazie alla tecnologia: l’amministratore della società Starch, Ruggero Beretta, ha presentato le opportunità per cittadini, enti e professionisti affermando: “Come consulenti e protagonisti della trasformazione digitale nella PA, siamo molto soddisfatti dell’avanzamento che si sta verificando in questo senso a livello nazionale. Oggi sono oltre 300 gli enti pubblici che abbiamo affiancato in Italia nell’introduzione di strumenti tecnologici per la digitalizzazione. Lo Sportello unico per l’edilizia si fonda sul portale web Cportal che è in grado di gestire le funzionalità a disposizione dei professionisti e cittadini per la predisposizione e la presentazione delle pratiche edilizie.

Dopo un buffet di lavoro organizzato e gestito dai ragazzi e professori dall’istituto alberghiero “Ugo Tognazzi” che ha ospitato l’evento, il convegno è proseguito nel pomeriggio con i saluti istituzionali dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Velletri, Francesca Argenti, che ha lasciato poi la parola a Fabrizio Pistolesi per illustrare la situazione italiana in merito alla dematerializzazione delle pratiche edilizie ed anticipare gli aggiornamenti in via di approvazione delle modifiche al DPR 6 giugno 2001 n.380 – Testo unico dell’edilizia.

Il convegno è proseguito con un corso di formazione per i professionisti, tenuto dal consulente tecnico di Starch, Paolo Mapelli, che ha illustrato nel dettaglio il nuovo sistema di presentazione delle pratiche edilizie online tramite lo Sportello unico per l’edilizia che il Comune di Velletri introdurrà il 3 Giugno. Grazie a questo sistema, è possibile realizzare un procedimento agile ed efficiente per la trasmissione delle istanze in formato digitale, la consultazione dei regolamenti comunali, collegati a tutto il sistema normativo nazionale e regionale, e la consultazione dello stato istruttorio delle pratiche edilizie presentate. Nelle amministrazioni in cui Starch ha già introdotto la soluzione, i principali risultati tangibili sono stati la semplificazione generale di tutte le procedure amministrative, l’eliminazione delle code allo sportello, l’allargamento del bacino dei professionisti con il vantaggio per i cittadini di avere una più ampia possibilità di scelta, oltre all’immediato adeguamento da parte del Comune alle nuove disposizioni di legge e alle variazioni della modulistica.

www.starch.it

STARCH s.r.l. nasce nel 1985 con la finalità di rea­lizzare software, servizi e sistemi per l’automazione degli Uffici Tecnici della Pubblica Amministrazione. In particolare Starch è leader nella produzione di software per la gestione delle Pratiche Edilizie, dei Certificati di Destinazione Urbanistica e di Agibilità. Ad oggi oltre 500 Comuni distribuiti in tutta Italia utilizzano le soluzioni tecnologiche dell’azienda.




Velletri, Zicchieri su aggressione a Greci: “Atto vile, il prossimo 17 dicembresarà la Magistratura ad occuparsi della presunta incompatibilità del sindaco”

VELLETRI (RM) – “Quanto accaduto oggi a Velletricon l’aggressione nei confronti del capogruppo di “Con voi per Velletri”, Giorgio Greci, è vile, sconcertante e volgare”. A dichiararlo in una nota è il deputato della Lega Francesco Zicchieri 

“Il fatto che il fratello del sindaco aggredisca un consigliere comunale stimato, già candidato sindaco per il centrodestra, al solo scopo di impedire la discussione sulla presunta incompatibilità del Primo cittadino, la dice lunga sul concetto di democrazia che alberga nella maggioranza di Velletri. Va ricordato che il prossimo 17 dicembre – ha aggiunto Zicchieri – sarà la Magistratura ad occuparsi della presunta incompatibilità, dunque il dibattito in seno al Coniglio non solo è legittimo, ma doveroso.

La famiglia Pocci sta mettendo in atto una vera e propria strategia della tensione, che condanniamo. Chiediamo che il sindaco prenda ufficialmente le distanze da questo episodio, e che lui e la sua famiglia chiedano scusa alla città. Come Lega faremo tutti i passi necessari per informare il ministro dell’Interno dell’impossibilità di condurre in seno al Consiglio comunale di Velletri un dibattito democratico. Abbiamo già visto in altre situazioni atteggiamenti di minacce e aggressioni, tipici purtroppo di mondi che non sono quelli della legalità. Per questo è ancora più sconcertante vederli da chi rappresenta le istituzioni”.