VELLETRI, COMMISSARIATO IL TRIBUNALE: IL CONSIGLIO DI STATO ACCOGLIE IL RICORSO DEL MAGISTRATO LUCIO DI LALLO CONTRO IL CSM

di Chiara Rai

Velletri (RM) – Il Tribunale di Velletri è commissariato. E’ del 7 aprile la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso proposto dal magistrato Lucio Di Lallo contro il Consiglio Superiore della Magistratura per l’ammissione all’incarico di Presidente del Tribunale di Velletri e di fatto condanna il Ministero della Giustizia ed il CSM a restituire a Di Lallo le spese dell’ultimo grado di giudizio, liquidate in ottomila euro.

Di Lallo aveva svolto per oltre quindici anni, tra il 1992 ed il 2008, un incarico semidirettivo, quale presidente di sezione del Tribunale di Velletri e per un periodo le funzioni presidenziali di fatto. I magistrati della Camera di Consiglio Paolo Numerico, Sandro Aureli, Raffaele Greco, Fabio Taormina e Andrea Migliozzi in ventitré nutrite pagine di sentenza ripercorrono tutto l’escursus che ha sostanzialmente visto contrapporsi Lucio di Lallo contro Francesco Monastero, quest’ultimo nominato nel 2009 Presidente del Tribunale di Velletri.

La nomina di Francesco Monastero, impugnata da Lucio Di Lallo, ha aperto una serie di ricorsi e impugnazioni tra i due magistrati fino ad arrivare all’ultimo giudizio. Il Consiglio di Stato ribadisce la valenza dei due magistrati candidati alla poltrona di presidente, come si legge, nella sentenza, si tratta di “valentissimi magistrati senza alcuna pecca o macchia di alcun genere nelle rispettive carriere, di condotta cristallina, e cui nulla, giammai, si è potuto rimproverare sotto alcun profilo”. Viene evidenziato anche che, sotto il profilo della molteplicità delle esperienze “strettamente giudiziarie”, l’impugnante Di Lallo ha percorso esperienze più variegate: dal civile al penale, seppur sempre di merito ed all’interno del Tribunale di Velletri. Mentre Monastero ha esplorato prevalentemente il campo del diritto penale.

Nell’immediato è stato nominato un Commissario ad acta, che dovrà esaminare entro 40 giorni le posizioni dei due aspiranti all’incarico di presidente del Tribunale veliterno e terrà conto delle delibere susseguitesi e successivamente annullate o dichiarate nulle, nonché dell’ultima sentenza del Consiglio di Stato. Per il caso che, nel termine di venti giorni, non dovesse pervenire, alla segreteria della quarta sezione del Consiglio di Stato l’indicazione ed investitura, quale commissario ad acta, del magistrato di Cassazione ordinario o a riposo, la sezione stessa investe, come potenziale commissario ad acta, il consigliere di Stato a riposo Giuseppe Farina.

Gli avvocati del foro auspicano l’autorevole intervento del consiglio dell’ordine affinché questo stato di cose trovi al più presto l’ubi consistam necessario al funzionamento del servizio pubblico fondamentale qual è quello della giustizia. Di fatti il presidente del Tribunale ha compiti organizzativi fondamentali. Intanto, entro il 29 aprile, gli uffici del Giudice di Pace di Albano, Anzio, Frascati, Genzano e Segni saranno riuniti a Velletri e si potranno verificare disservizi.




VELLETRI: SCARCERATO IL PAKISTANO ACCUSATO DI AVER PORTATO UNA MINORE IN PAKISTAN PER FARLA SPOSARE

di Chiara Rai


Velletri (RM) – E’ stato scarcerato il cittadino italiano di origine pakistana arrestato tre giorni fa dai carabinieri della compagnia di Velletri diretti dal capitano Davide Occhiogrosso con l’accusa di sottrazione internazionale di minore e contraffazione di passaporto. Questo l’effetto del provvedimento del tribunale del riesame di Roma che ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare emessa a
carico di Mohammad Shabir residente a Zagarolo il quale, secondo la difesa dei suoi legali Simonetta Crisci e Amedeo Boscaino non avrebbe affatto rapito la minorenne italiana di origine pakistana e residente ad Ariccia per costringerla a sposarsi in Pakistan, bensì avrebbe accompagnato la giovane consenziente nel proprio paese per sposare “l’amore della sua vita”. Insomma dietro questa storia ci sarebbe una fanciulla innamorata di un altro uomo diverso da quello che i genitori residenti ai Castelli Romani avrebbero scelto per lei. Eppure su Shabir pesano i reati di sottrazione e trattenimento di minore all’estero senza il consenso dei genitori oltre al possesso e falsificazione di documenti falsi. L’attività investigativa dei carabinieri di Ariccia diretta dalla Procura di Civitavecchia ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza. L’uomo, previa contraffazione del passaporto della minore, è riuscito a farla espatriare in Pakistan e una volta arrivata l’avrebbe aiutata a sposarsi con un cittadino pakistano. In particolare, il 5 novembre dello scorso anno, ha acquistato due biglietti aerei per il Pakistan, uno per lui andata e ritorno ed uno a nome della minore solo andata, ha prelevato da Ariccia la giovane, all’insaputa dei genitori, e poi si è imbarcato con la ragazzina all’aeroporto di Fiumicino. I Carabinieri accertata la responsabilità penale dell’uomo, coadiuvati da personale dell’Ufficio di Frontiera, il 19 marzo 2014 lo hanno atteso, al suo rientro in Italia. Perquisito il suo bagaglio sono state rinvenute le copie dei documenti personali della ragazza e il certificato di matrimonio contratto dalla minorenne in Pakistan nel novembre scorso. Gli avvocati di Shabir respingono ogni accusa: “Shabir e' un cittadino italiano – dicono – vive nel nostro Paese da oltre 26 anni, ha una famiglia di cinque figli, di cui tre sposati e due nipoti. E' presidente dell'Associazione dei lavoratori pakistani in Italia. Questo uomo ha solo aiutato una ragazza a sottrarsi a tale aberrante fenomeno purtroppo usuale e operante anche nel nostro Paese. E' notorio, infatti, che alcune famiglie pakistane, anche in Italia, sfruttino l'autorita' dei genitori per costringere le figlie a sposarsi con uomini anche molto piu' anziani scelti, sulla base pure di motivi economici". 

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VELLETRI: ARRESTATO PAKISTANO PER SOTTRAZIONE INTERNAZIONALE DI MINORE E CONTRAFFAZIONE DI PASSAPORTO




VELLETRI: ARRESTATO PAKISTANO PER SOTTRAZIONE INTERNAZIONALE DI MINORE E CONTRAFFAZIONE DI PASSAPORTO

Redazione

Velletri (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Velletri in collaborazione con la polizia di frontiera aerea dell’aeroporto di Fiumicino hanno arrestato un cittadino italiano di origine pakistana residente nel comune di Zagarolo accusato di sottrazione internazionale di minore e contraffazione di passaporto.
L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia e condotta dai Carabinieri della Stazione di Ariccia, è scaturita a seguito della denuncia di scomparsa di una minorenne italiana di origine pakistana, dalla nascita residente nel comune dei castelli romani, presentata nel novembre 2013 dai genitori. L’attività investigativa svolta dai Carabinieri ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza sulla scomparsa della minore, a carico di un cittadino italiano di origine pakistana. L’uomo, previa contraffazione del passaporto della minore, è riuscito a farla espatriare alla volta del Pakistan ove una volta arrivata le faceva contrarre matrimonio con un cittadino pakistano a cui era stata promessa in moglie. In particolare, il 5 novembre dello scorso anno, ha acquistato in mattinata due biglietti aerei per il Pakistan, uno per lui andata e ritorno ed uno a nome della minore solo andata, ha prelevato da Ariccia la minore, all’insaputa dei genitori, e nel pomeriggio si è imbarcato con la ragazzina all’aeroporto di Fiumicino, direzione Pakistan.

I Carabinieri accertata la responsabilità penale dell’uomo, coadiuvati da personale dell’Ufficio di Frontiera, in data 19 marzo 2014 lo hanno atteso, al suo rientro in Italia, con il volo proveniente da Dubai. Nel corso della perquisizione del bagaglio sono state rinvenute le copie dei documenti personali della ragazza e il certificato di matrimonio contratto dalla minorenne in Pakistan nel novembre scorso. L’uomo, una volta arrestato, è stato associato presso la casa circondariale di Civitavecchia e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. I reati contestati all’uomo sono allo stato il 574-bis del codice penale che punisce la sottrazione e trattenimento di minore all’estero senza il consenso dei genitori e l’Art. 497-bis che punisce il possesso e la falsificazione di documenti falsi. Continuano intanto, da parte dei Carabinieri della Stazione di Ariccia, gli accertamenti finalizzati ad accertare l’eventuale coinvolgimento di altre persone nonché l’opera, anche attraverso i canali di contatto internazionale, per cercare di riportare la minore in Italia dai suoi genitori.
 




VELLETRI, RAPINATORI MINORENNI: AFFIANCANO MICROCAR E RAPINANO IL QUADRICICLO

Redazione

Velletri (RM) – Appia nord, presso il comune di Velletri.
2 giovani a bordo di scooter, poco prima delle 19.30 di ieri sera, raggiungono ed affiancano 2 microcar ed obbligano gli occupanti a fermarsi ad un distributore di carburanti.
Una volta all’interno della stazione di servizio, le vittime, 4 ragazzi minorenni, sono state prima aggredite verbalmente dai proprietari dello scooter e, una volta raggiunti da altri due loro amici, a calci e pugni, a colpi di casco e successivamente rapinate del loro mezzo.
Una volante del locale Commissariato, diretto dal dr. Roberto Cioppa, una volta giunta sul posto a seguito di una segnalazione al 113 da parte di un cliente del distributore ed accertate le condizioni dei ragazzi, ha avviato le indagini subito dopo aver acquisito dagli stessi le descrizioni fisiche e dei mezzi usati dai rapinatori.
Gli agenti, coadiuvati nell’operazione dal personale della Sottosezione della Polizia Stradale di Albano Laziale e dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di Velletri, poco dopo sono riusciti ad identificare e fermare 2 dei 4 autori, un 16enne ed un 17enne, che sono stati deferiti alla Procura della Repubblica per il Tribunale dei minori di Roma.
Sono in corso serrate indagini al fine di rintracciare i due restanti autori della rapina.




VELLETRI, CENTRO PROFUGHI RIFUGIATI POLITICI: CASAPOUND INTERROGA SINDACO E GIUNTA

Velletri (RM) –  "Centro profughi – rifugiati politici: vogliamo spiegazioni": Così recita uno degli striscioni affissi da CasaPound Italia a Velletri per denunciare il progetto di realizzare un centro per profughi-rifugiati politici nella città dei Castelli Romani.

Il progetto, secondo quanto riportato da CasaPound, è stato portato avanti dall'amministrazione nel più assoluto silenzio. "Il comune di Velletri, dopo aver partecipato al bando del ministero dell'Interno, ha già ricevuto circa 700.000 euro per la costruzione di un centro con la capacità di ospitare 50 persone – dichiara Paolo Felci, referente cittadino di CasaPound Italia – Per questo Cpi e l'intera cittadinanza di Velletri chiedono al sindaco e alla sua giunta quanto segue: Ma c'è veramente bisogno di un centro di accoglienza per profughi e rifugiati politici? Non bastava aver ridotto, con la vostre scellerate politiche, la nostra città a un quartiere dormitorio per stranieri? O anche Velletri deve subire le infauste politiche di Kyenge e Boldrini? Perché l'ubicazione di un centro profughi, originariamente collocato in via Colle dell'Acero, è stata spostata nel centro cittadino, in via Morice? Il terreno dove eventualmente sorgerà il centro profughi è di proprietà comunale o di proprietà privata per ovviare ad accordi politici trasversali?". "Cpi non ha nessuna intenzione di rimanere passiva – continua Felci – conscia che questo progetto porterà a Velletri non un numero limitato di persone, ma frotte di disperati, che, una volta fuori dal centro, non si capisce come si procureranno da vivere. Attendiamo risposte – conclude Felci – a tutto ciò che si è taciuto da dieci mesi a questa parte".




VELLETRI, PIENA INVESTITURA NEL NUOVO CENTRO DESTRA PER TRIVELLONI

Redazione

Velletri (RM) – E' stato lo splendore della campagna di Velletri – esaltato dalla splendida location de 'La Vigna' e dalla capacità organizzativa dell'azienda 'Frutti Felici' – a fare da cornice alle 'Ragioni di una Scelta', il convegno promosso dall'associazione 'Fare Nazione' di cui Lamberto Trivelloni è da anni il fulcro, all'apice di un gruppo di numerosi amministratori e stimate figure professionali. Oltre le ragioni anche l'audacia di una scelta, per lasciare l'Udc e battere la strada del Nuovo CentroDestra, insieme ad un gruppo capace di radunarsi in maniera oceanica accanto al suo punto di riferimento.

Ingredienti essenziali, che hanno dato sapore ad una serata che di elementi in grado di esaltare il 'piatto' ne avrebbe avuti già tanti. A partire dagli illustri ospiti  convenuti verso Velletri, con in testa il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, l'europarlamentare Alfredo Antoniozzi e il senatore dell'NCD, Antonio D'Alì, cui si sono poi aggiunti Mario Baccini, presidente dell'ente nazionale del Microcredito, e la sua consorte Diana Battaggia, direttore dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale in Italia.

Pezzi da novanta della politica italiana, desiderosi di far capolino nell'hinterland col fermo intento di uscire dalle ristrette stanze della politica romana e stabilire un filo diretto con gli umori e le istanze del popolo. Preceduti dagli interventi di Maria Grazia Tetti, madrina dell'evento, e di Riccardo La Rosa, candidato alla carica di vicesindaco a Mazara del Vallo, l'incontro ha avuto nella Ministro Beatrice Lorenzin la figura in grado di scaldare i cuori e trascinare i presenti verso una cronistoria sulla nascita del 'Nuovo CentroDestra', che se non ha stancato i presenti ha di certo fornito elementi utili per riannodare i fili del recente passato.

Dopo di lei si sono alternati al microfono il presidente dell'Eur spa, Pierluigi Borghini, l'europarlamentare Alfredo Antoniozzi (candidato all'imminente rinnovo del Parlamento Europeo), il senatore Antonio D'Alì, già sottosegretario al Ministero dell'Interno nel secondo e terzo governo Berlusconi, e il presidente dell'Associazione 'Fare Nazione', Lamberto Trivelloni, che dinanzi ai suoi amici e compagni di tante avventure ha ufficializzato il suo passaggio nel 'Nuovo CentroDestra', dopo aver a lungo caldeggiato l'idea di un'azione riformatrice che guardasse ad una comune casa popolare, con la quale poter aderire ancor più convintamente nel PPE e aprire le porte per un vero Partito Popolare Italiano. Tra la folta platea – che ha mostrato tutta la sua attenzione nelle quasi 3 ore di interventi  – anche svariati Primi cittadini ed assessori, in rappresentanza non solo dei Castelli Romani, ma di tutta la provincia romana e gran parte della regione. In prima fila anche il capogruppo cittadino, Alessandro Priori.

Piena investitura per Trivelloni nel Nuovo CentroDestra, come confermato dalla 43enne Ministro Lorenzin, in forze col Governo Letta e riconfermata dal Governo Renzi. "Già da qualche mese – ha dichiarato la Lorenzin – abbiamo iniziato un percorso in comune con Trivelloni e sono contenta  di poter incontrare una squadra che ha voglia di mettersi in gioco in una parte così importante della provincia di Roma. Noi crediamo in qualcosa di nuovo, a partire da un metodo in cui si privilegi la meritocrazia, e si porti avanti un sistema politico in cui ci sia partecipazione nei circoli e nei congressi, senza paura di allargarsi agli altri. Siamo una cosa nuova, capace di attrarre persone che prima non avrebbero mai militato con noi. Contaminiamoci – ha esortato la Lorenzin -: cerchiamo di aprirci a idee anche diverse,  per costruire un grande partito di centrodestra. Ci vuole competenza, capacità, cuore, coraggio e onestà: tutti insieme per un Nuovo CentroDestra in grado di fare un grande salto di qualità. Io stessa – ha aggiunto facendo capolino nel suo settore di riferimento – sto riformando la sanità italiana, senza guardare se pesto il piede di un amico, col fermo intento di raggiungere l'obiettivo di realizzare un sistema sanitario universalistico, unico al mondo, con un'assistenza medica di primo livello, mantenendolo vivo, senza farlo ammazzare da chi ruba, da chi prende tangenti e da chi si è fatto ricco coi morti". "La responsabilità di tutto questo è immensa, ma per farlo dobbiamo essere forti, radicati e avere un progetto per l'Italia e per l'Europa, senza dimenticare che il nostro Paese dà tanto all'Europa, ma per ovvie incapacità riprende indietro appena il 5% di quanto dà. Non abbiamo 'grant office' all'altezza, con carenze negli uffici che gestiscono i premi di confinanziamento per la ricerca. E' arrivata l'ora di fare rete, di non sprecare, ma fare sinergia. Per le Europee avremo una grande sfida, quella di lottare contro i populismi e far capire alla gente, giustamente scontenta, che non si può far campagna elettorale contro l'Europa. Abbiamo fatto un partito con una scelta di coraggio e di idee, aggregando amici coraggiosi, ritrattando un patto di governo in cui tutti i capisaldi economici sono i nostri, nonostante poi Renzi se li rivenda bene;  queste cose vanno non solo rivendicate, ma portate avanti con orgoglio e le Europee saranno il nostro primo test. Abbiamo tutte le chance per farcela, ma abbiamo bisogno di non essere soli, visto che non ce l'abbiamo l'uomo solo in campo, ma possiamo contare su una squadra di persone, tale che se vinciamo, vinciamo tutti insieme, senza vendere un sogno ma costruendolo insieme".

Per Trivelloni un’investitura anche da parte dell’eurodeputato Alfredo Antoniozzi: "C'è bisogno di una nuova generazione di leader, con la quale condividere le scelte per il futuro, scrivendo insieme una nuova pagina di politica italiana. Abbiamo scelto la strada stretta, anche se era facile percorrere quella più ampia ed è per questo che sono felice che un uomo come Lamberto, al quale riconosco una tempra di combattente, per la sua forte capacità di rappresentare il territorio, abbia scelto di percorrere questa strada insieme a noi, perchè ci attende una stagione nuova, una stagione in cui abbiamo bisogno di uomini veri". Parole cui hanno fatto eco quelle del senatore Antonio D’Alì. "Sono qui a collaborare con una squadra in grado di contribuire a rifare il Paese, nella soddisfazione che un'organizzazione come Fare Nazione abbia deciso di avvicinarsi al Nuovo CentroDestra. Sono qui per Lamberto – ha aggiunto D'Alì – per testimoniare come anche fuori zona si possono avere importanti rapporti d'amicizia e condivisione politica. Ho avuto la fortuna di conoscere lui e i suoi amici e questa conoscenza si è consolidata in una personale amicizia, tanto da spingermi a dire che  Lamberto merita la nostra attenzione verso quel ruolo che ogni leader ha diritto ad avere, soprattutto in una formazione politica come la nostra, che è in assoluto divenire ed è prossima alla verifica elettorale delle elezioni Europee".

Pur se acciaccato per i postumi di un incidente domestico Lamberto Trivelloni non si è tirato indietro, prendendo in mano il testimone: “Ringrazio donne e uomini che in questi 20 anni mi sono stati vicini, dando poi vita ad un'associazione culturale sorta con l'intenzione di stare insieme e dialogare, all'insegna del confronto e dell'amicizia. Al suo interno anche diversi amministratori pubblici, molti dei quali provenienti da esperienze differenti, talvolta alternative tra loro, a dimostrazione dell'essenza del confronto. Nel 2010 abbiamo dato vita a questa associazione, ponendoci diverse domande, a partire dall'interrogativo se potesse nascere anche in Italia una casa comune per tutti coloro che a Bruxelles si riconoscono nel popolarismo europeo. Abbiamo sempre detto che c'era l'esigenza, quindi, di dar vita ad un partito popolare europeo in Italia, avendo il coraggio di porlo come condizione della nostra attività politica, come accaduto nel settembre del 2010 a Capanelle, quando proponemmo di fare un congresso per far nascere anche in Italia questo importante soggetto politico, alternativo alla sinistra, che cominciasse a far davvero politica, visto che di politica, in Italia e nel mio partito ve n'è stata davvero poca. Ho sempre rispettato il mio partito, con lealtà ed attaccamento, lavorando alacremente. E di sirene e di tentazioni ne sono arrivate in abbondanza, senza che venisse mai meno la correttezza verso i nostri ideali e convincimenti. Il partito dell'uomo solo al comando non è più congeniale al modo di fare politica, in cui c'è bisogno di rettitudine e coerenza, di gente che dice le cose che pensa e fa le cose che dice. Alfano ha ribadito più volte che la classe politica nascerà attraverso i congressi, con battaglie che consentano ai cittadini di scegliere da se le proprie rappresentanze, optando per le Primarie laddove ciò non fosse possibile. Tutto l'inverso – forse l'unica frecciatina riservata ai leader dell'ormai suo ex partito – di chi con la mano destra si straccia le vesti e fa battaglie per tentare di restituire il diritto di voto con le preferenze e poi, con l'altra, si approfitta di una legge ingiusta e democraticamente scorretta, piazzando, su quelle liste chiuse, amici, parenti e persone che con le realtà territoriali non hanno nulla a che vedere".
"Detto questo, non c'è niente di peggio di una nazione che basa la politica sulle violenze giudiziarie, visto che una nazione che non ha giustizia è una nazione povera e una nazione povera e una nazione ingiusta. Per questo ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini in un momento difficile. Quando si parla di riforma della giustizia pongo tutte e due le orecchie protese verso l'ascoltatore e non dimentico che Berlusconi ha sempre utilizzato strumentalmente quest'arma a doppio taglio, diventandone vittima e carnefice, nonostante abbia avuto la maggioranza più schiacciante dal dopoguerra e nulla di positivo abbia prodotto in tal ambito".

"La Democrazia Cristiana, da cui molti di noi provengono per esperienze passate, è l'esempio più eclatante di come la giustizia interceda nella nostra democrazia; essa, a netto degli errori, degli eccessi e dei difetti, era un grandissimo partito popolare, democratico e cristiano, e fu distrutto scientamente, e contro ogni principio democratico, dall'uso contorto della giustizia. Ed i leader, che si sono candidati nel tempo ad esserne gli eredi (il riferimento a Pierferdinando Casini non è puramente casuale) forti di questa esperienza drammatica, avrebbero dovuto correggerne gli errori, e non accompagnarli attraverso azioni misogine e senza senso.  Oggi – ha concluso Trivelloni rivolgendosi alla folta platea – a quel partito, il mio ex partito, presento il conto e lo presento insieme a voi, dopo essere venuto nelle vostre case e nei vostri uffici, discutendo e trovando qualcosa che ci accomunava, in un progetto in cui far politica vera e poter volare alto, ragionando e costruendo insieme la buona politica del domani".

 




VELLETRI, RAPINATORE SERIALE CON "PENNA BIC": 29ENNE VELITERNO RIPULISCE CINQUE BANCHE IN 15 GIORNI

Redazione

Velletri (RM) – Almeno 5 i colpi messi a segno da A.F.M., 29enne di Velletri, con numerosi precedenti penali, arrestato ieri dagli agenti del Commissariato Viminale, diretti dal dr. Antonio Pignataro, che hanno eseguito un ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria.
L’uomo, che in un lasso di tempo che va dal 23 dicembre scorso al 14 gennaio di quest’anno è riuscito a portare a termine almeno 5 rapine presso altrettanti istituti di credito della Capitale, agiva da solo ed era balzato agli onori della cronaca per la particolare arma che era solito usare per minacciare il personale delle banche. Una penna “bic” che lo stesso puntava al collo del cassiere di turno prima di farsi consegnare l’incasso.
Le indagini, portate a termine pochi giorni fa dagli agenti della polizia giudiziaria del Commissariato, hanno consentito, grazie anche alla visione dei filmati estrapolati dagli impianti a circuito chiuso delle diverse banche e dallo studio delle impronte digitali, di inchiodare A.F.M. che, nella giornata di ieri, è stato prelevato dalla sua abitazione e condotto in ufficio. Il 29enne, che da appena 24 ore era tornato in libertà dopo aver scontato una pena agli arresti domiciliari, è stato nuovamente arrestato , ma questa volta è stato spedito in carcere.




VELLETRI: 60ENNE DETENEVA ILLEGALMENTE DUE FUCILI

Redazione

Velletri (RM) – La segnalazione è giunta nella mattinata di ieri da un abitante della cittadina dei Castelli, che ha comunicato al 113 di aver udito distintamente dei colpi d’arma da fuoco provenire da un’abitazione poco distante dalla sua.
Una pattuglia del Commissariato di Velletri, diretto dal dott. Roberto Cioppa, si è recata immediatamente sul posto e, dopo alcuni accertamenti, ha individuato l’abitazione interessata.
In effetti, da un accurato sopralluogo effettuato, non sono state trovate tracce delle presunte esplosioni, ma avendo rintracciato sul posto un testimone che ha confermato la circostanza, i poliziotti hanno voluto approfondire l’accertamento.
Il proprietario di casa, identificato per F.G., 60enne del posto, alla richiesta degli agenti ha confermato di avere un fucile, a suo dire non funzionante.
E’ scattata pertanto la perquisizione dell’abitazione, nel corso della quale è stato rinvenuto un altro fucile, una doppietta cal. 16, completo di 16 cartucce, che dalle successive indagini esperite è risultato essere detenuto senza alcuna autorizzazione.
Il primo fucile ritrovato, invece, è risultato essere un’arma non censita.
L’uomo, pertanto, è stato condotto in Commissariato e, al termine, arrestato per detenzione illegale di armi e munizionamento.




CASTELLI ROMANI – FRASCATI – VELLETRI – COLLEFERRO: 320 MILIONI DI EURO DI EVASIONE FISCALE

Redazione

Castelli Romani (RM) – È stato un anno intenso, caratterizzato da una forte effervescenza operativa, su tutti i fronti assegnati alla competenza del Corpo, quello appena chiuso dai Finanzieri del Gruppo di Frascati e dei dipendenti reparti di Velletri e Colleferro, che operano nella vasta zona a Sud di Roma fino al confine con la provincia di Frosinone e Latina.
L’analisi del contesto esterno, del suo tessuto socio-economico e la pregnante attività di intelligence per la ricerca – e la repressione – delle forme di illegalità più insidiose per la collettività hanno permesso il conseguimento, in tutti i settori, di importanti risultati, resi, viepiù, possibili dalla perfetta sinergia con studenti, cittadini ed attori istituzionali, giudiziari, politici ed amministrativi impegnati nel complesso funzionamento del “sistema paese”.

LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE ED ALL’ECONOMIA “SOMMERSA”.
Sono state eseguite 209 verifiche fiscali, cui si aggiungono 650 controlli di più limitato spessore, volti al contrasto delle forme di evasione cd. “di massa”, fra cui 178 riscontri sulle compravendite e locazioni immobiliari che, da soli, hanno portato alla scoperta di affitti “in nero” per oltre 1,3 milioni di euro.

Il contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale, concentrato sempre più sui più gravi fenomeni di frode e di evasione internazionale, ha consentito di proporre all’Agenzia delle Entrate il recupero a tassazione di materia imponibile per 320 milioni di euro, la constatazione di oltre 53 milioni di IVA evasa – fra imposta non dichiarata all’Erario e quella certificata dai contribuenti ma non versata – nonché la rilevazione di ritenute fiscali non operate e/o non versate per circa 2,5 milioni di euro.

Contribuiscono al conseguimento di questi numeri, 132 “evasori totali”, imprenditori e lavoratori autonomi inottemperanti agli obblighi di dichiarazione delle imposte sui redditi, dell’IVA e dell’IRAP, responsabili di avere occultato redditi per oltre 212 milioni di euro ed IVA per oltre 31 milioni di euro.
Gli evasori in quota “criminale” chiudono con un bilancio pesantissimo: sono 124 le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria – per condotte previste dalla normativa penal-tributaria (frode fiscale, omessa presentazione della dichiarazione, occultamento e distruzione delle scritture contabili, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, ecc.) ed ammonta ad oltre 3 milioni di euro il valore dei beni loro sequestrati “per equivalente”..
Sono stati 3.212 i controlli (c.d. “strumentali”) volti a riscontrare la corretta osservanza dell’obbligo, incombente su alcune categorie di operatori economici, di emettere, a seconda dei casi, le ricevute e gli scontrini fiscali. Ben 1.807, pari al 56,5% del totale, si son chiusi con esito irregolare, consegnando alle statistiche la mancata emissione di circa tre scontrini su cinque.
Nell’ambito della lotta al cd. “lavoro sommerso ”, sono stati individuati 290 lavoratori “in nero” ed oltre 500 “irregolari”, impiegati presso 75 datori di lavoro.

FRODI AI BILANCI PUBBLICI
Sul versante delle truffe ai danni degli Enti previdenziali ed assistenziali, con 3 persone deferite, di cui una in stato d’arresto perché timbrava il cartellino e poi si recava a fare altra attività. Sono accertate frodi per oltre 1 milione di euro.
Sono, invece, 94 i “falsi indigenti” scoperti, responsabili di false autodichiarazioni volte ad ottenere indebite agevolazioni previste, invece, per le categorie sociali meno abbienti (buoni asili nido, refezione e trasporto scolastico, gratuito patrocinio legale).

DROGA
L’azione di contrasto al traffico, allo spaccio ed al consumo di stupefacenti, ha portato al sequestro di oltre 2 chili fra droghe “pesanti” e “leggere”, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di oltre 150 persone, di cui 3 in stato d’arresto. Per il consumo personale di stupefacenti sono stati inoltre segnalati alle competenti Prefetture oltre 100 assuntori.

TUTELA DEL MERCATO DEI CAPITALI.
L’attività nel settore mira al contrasto ai reati societari e fallimentari, al riciclaggio, all’usura, all’abusivismo finanziario, alle truffe ai danni dei risparmiatori ed alla falsificazione dei mezzi di pagamento. In tale contesto, sono state denunciate alla Magistratura 64 persone – delle quali 3 in stato d’arresto – nonché sequestrati beni, titoli e contanti per oltre 5 milioni di euro. In particolare, per quanto attiene all’usura, sono state 9 le persone deferite all’Autorità Giudiziaria ed ammonta a 100 mila euro il valore dei beni sequestrati.

CONTRAFFAZIONE MARCHI DI FABBRICA, SICUREZZA PRODOTTI E TUTELA “MADE IN ITALY”
Nel panorama dell’illecito sottoposto a particolare attenzione dalle Fiamme Gialle frascatane, una posizione di rilievo è stata occupata dal fenomeno della contraffazione marchi, la cui commercializzazione avviene sia attraverso soggetti extracomunitari che italiani. Si segnalano, in merito, sequestri per circa 40.000 unità, dai capi di abbigliamento e di pelletteria ai giocattoli, cosmetici e calzature, e con la denuncia di 39 soggetti.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA.
Il Gruppo ha intensificato le attività investigative finalizzato al sequestro dei patrimoni illecitamente accumulati. A seguito di accertamenti sono stati sottoposti a sequestro beni immobili e mobili, per un valore di oltre 4,2 milioni di euro, in applicazione della normativa antimafia (art. 12-sexies D.l. 306/1992 e misure di prevenzione patrimoniali previste dal D.Lgs. 159/2011).

AMBIENTE
8 sono le discariche e le aree poste sotto sequestro, in cui erano stati depositati rifiuti speciali e materiali pericolosi, specie eternit, pregiudizievoli per la salute pubblica, mentre 8 e 10 sono le persone, rispettivamente denunciate e verbalizzate in via amministrativa, per varie violazioni alla normativa ambientale. Contestate ai titolari delle aree adibite a discarica le sanzioni amministrative regionali della c.d. ECOTASSA.

CODICE PENALE, PUBBLICA SICUREZZA E POLIZIA STRADALE
L’azione di contrasto alla raccolta scommesse, in particolare nei confronti di bookmaker esteri che ha permesso la quantificazione e la segnalazione all’amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato dell’ammontare delle scommesse raccolte dai gestori pari a circa 25 milioni di euro costituente base imponibile per l’applicazione dell’imposta unica erariale pari ad oltre 1 milioni di euro. Chiuse complessivamente 30 sale raccolte abusive per mancanze di autorizzazione di pubblica sicurezza con denuncia all’Autorità Giudiziaria dei gestori.
Costante anche l’impegno nel contrasto alla detenzione e vendita illegale di materiale esplodente che ha visto la denuncia di 8 le persone ed il sequestro di oltre 160.000 fuochi pirotecnici.

PATRIMONIO ARTISTICO ED ARCHEOLOGICO
Le operazioni eseguite dal Gruppo e dagli altri Reparti hanno permesso di recuperare 101 reperti vari, con la denuncia di 8 persone all’Autorità Giudiziaria.

COLLABORAZIONE INTERISTITUZIONALE
Grazie alla collaborazione fra diverse Amministrazioni dello Stato, nata dalle intese siglate dal Comando Provinciale Roma con alcune Istituzioni, volte a rafforzare la collaborazione nel contrasto ai fenomeni degli affitti “in nero” e dell’indebita percezione di provvidenze a carico del bilancio dell’Università, sono cresciuti il numero dei controlli sugli affitti in nero, con un incremento dei risultati che, nel solo settore delle locazioni immobiliari, tocca quota del + 50% rispetto al 2012. 




VELLETRI: VIETATO DIVERTIRSI A CARNEVALE?

Redazione

Velletri (RM) – Un carnevale piuttosto sottotono a Velletri: niente carri allegorici come ogni anno e persino una ordinanza che vieta la schiuma e le bombolette spry e consente solo di utilizzare le stelle filanti. Che ne penseranno i più piccoli? Certo arrivare a fare una ordinanza mette timore persino a chi sognava di imitare pulcinella almeno per questi giorni carnascialeschi dove sarebbero consentite le goliardate e ci si potrebbe abbandonare a qualche scherzo e risata in più. Ma altro che risate, a conoscere l'importo delle multe in caso di disobbedienza all'ordinanza vien da piangere: la multa arriva fino a 500 euro. Dunque il niet per la schiuma è categorico dal 16 febbraio al 4 marzo: i negozi sono i primi ad avere il divieto di vendere le bombolette schiumogene. Guai a trovarne in giro. Insomma il carnevale a Velletri è nel mirino dell'amministrazione

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VELLETRI: PER CARNEVALE NIENTE CARRI.




VELLETRI: PER CARNEVALE NIENTE CARRI.

Redazione

Velletri (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Riccardo Iannuzzi – Forza Italia

"Siamo vicini al carnevale, giustamente i bambini si aspettano i bellissimi carri, ma viene notizia ,che per cause di sicurezza non ci saranno i carri!!
Devo chiedere a questa amministrazione ,pensano davvero che abbiamo tutti l’anello al naso oppure sono una copia incolla della politica a livello nazionale che ci prendono per i fondelli tutti i giorni?
Da quando sono piccolo ho visto i carri sfilare a velletri..ma sinceramente non ho mai visto un morto,forse qualche ferito ma non dovuto ai carri,abbiamo  la nostra protezione civile ,anche i vigili hanno sempre fatto un buon  lavoro..allora mi chiedo come mai.
Forse la verita’ e’ un'altra che il comune non vuole tirare fuori qualche migliaio di euro per i carristi,che ogni anno gli promettono  soldi ,invece solo porte sbattute in faccia.
Insomma per il natale ci devono pensare i commercianti,per la festa dell’uva sempre gli stessi commercianti,poi diciamo la verita’ la festa dell’uva con quattro stand in piazza cairoli ,adesso ci mettiamo anche il carnevale,insomma questo e’ l’aiuto di questa amministrazione per i  commercianti? Io non riesco ancora  a capire cosa ha fatto questa giunta in sei anni..tanto la risposta sara’ sempre quella..i debiti della passata amministrazione.
Intanto pero’ paghiamo la tares al 100%, incassano undici milioni di euro dai fondi europei,incassano soldi dalla regione lazio ,per fare cosa?
Le grandi opere,tipo una scala mobile che non serve a nulla visto che saranno si o no’ dieci persone a settimana ad usufruirne,poi i lavori del via del corso cominciati sei anni fa’ ancora da terminare,per non parlare delle strade di campagna .se le vogliamo chiamare strade,insomma dopo sei anni il sindaco forse a questa citta’ deve dare risposte ma vere non bugie.                                                

                                                              RICCARDO IANNUZZI
                                                                (FORZA ITALIA)"