VELLETRI, MEGA POLO RIFIUTI: RIVELAZIONI SHOCK AL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE

 

Giorgio Greci: Si capirà qualcosa di più su cosa abbia smosso tutta quest'attenzione su una tematica che, evidentemente, fa gola a molti, “tanto più a chi aveva individuato nelle campagne veliterne l'eldorado per i propri affari”.

 

Redazione

Velletri (RM) – Aveva scelto di candidarsi in una lista – Laboratorio Idee per Velletri – che già nel nome lasciava presagire la volontà di mettersi a testa bassa a caccia di soluzioni e proposte, che andassero oltre i fisiologici steccati tra maggioranza ed opposizione, ma tracciassero la linea di un impegno totale, a 360 gradi, in cui fare tesoro delle proprie ideologie per approntare una politica di servizio. Una volta eletto, e preso posto nell'aula consiliare, ha dimostrato, nei fatti, e non solo a parole, di non voler transigere dall'imperativo di mettersi al servizio della città e dei suoi abitanti, generando idee, sempre nuove, che ne possano migliorare le prospettive future e la qualità della vita presente.

E' un Giorgio Greci ben determinato a far la sua parte nel panorama politico cittadino, quello che in questo primo anno e mezzo di esperienza consiliare ha già messo in cascina numerose interrogazioni e mozioni, a dimostrazione della ferrea volontà di lasciare il segno anche dall'opposizione, con una serie di proposte e segnalazioni che spesso hanno trovato persino il plauso della maggioranza, come il progetto 'Salute e Vita  – Velletri Città cardioprotetta', che ha riscosso il via libera dell'intera assise.

Non solo i temi a lui già professionalmente cari al centro della sua attenzione, ma anche quelli riguardanti le tematiche più 'calde' dei mesi passati, non ultime le vicende del 'Centro Profughi' e della Discarica di Lazzaria. Temi che hanno visto il 41enne consigliere comunale veliterno esprimersi senza armarsi di politichese, andando dritto al punto delle questioni, con idee e soluzioni mirate (sua la proposta di chiamare i veliterni al voto con un referendum popolare che svelasse la reale volontà della popolazione circa le scelte ambientali nel triangolo dei rifiuti della zona dei Cinque Archi).

Proprio sulla vicenda del mega polo dei rifiuti che potrebbe sorgere lungo la Cisterna-Campoleone il noto cardiologo veliterno ha sin dall'inizio palesato la propria contrarietà. Un'opposizione senza se e senza ma, la sua, con la ferrea volontà di evitare che Velletri potesse mai trasformarsi nella pattumiera dei Castelli Romani.

“Il nostro territorio – torna a ribadire a pochi giorni da un consiglio comunale straordinario, che verterà proprio sull'argomento – deve essere salvaguardato, tanto più su un’area di pregio ambientale ed agricolo. Bisogna farlo, in primis, ribadendo l’importanza di  tutelare le poche risorse agricole ancora presenti, ponendo un freno decisivo ad ogni tentativo di speculare alle spalle dei cittadini. Velletri ha bisogno di una risposta chiara e precisa da parte di chi la governa, ed invito tutta la maggioranza a mettere al bando ogni forma di ipocrisia e dire a tutti, definitivamente, qual è la posizione dell'Amministrazione, che nei fatti sembra procedere spedita verso il progetto del Biogas, ma che per accattivarsi il consenso dei cittadini camuffa certe prese di posizioni prediligendo un'ondivaga politica 'cerchiobottista', che sull'argomento rischia di creare un 'lasciapassare' che provocherebbe danni enormi al nostro territorio. Ed invece, visto che ne va la salute dei cittadini, e la salvaguardia del nostro patrimonio ambientale ed immobiliare, è bene che su questo tema ognuno getti la maschera. Ribadisco – conclude Giorgio Greci – la volontà di oppormi fermamente ad ogni tentativo atto a calpestare la nostra terra per interessi meramente speculativi e nel farlo mi batterò al fianco dei cittadini e di tutti i gruppi politici che perseguiranno il mio stesso obiettivo”.

Proprio su questo tema si preannunciano novità piuttosto forti, che proprio Greci, non intendendo, per ovvie ragioni, anticiparle, esporrà ai componenti l'aula consiliare durante la seduta mattutina del ‘15 gennaio. Una seduta straordinaria del consiglio comunale da non perdere, nella quale verranno messi dei punti sulla vicenda, e in cui si capirà qualcosa di più su cosa abbia smosso tutta quest'attenzione su una tematica che, evidentemente, fa gola a molti, “tanto più a chi aveva individuato nelle campagne veliterne l'eldorado per i propri affari”.
 




VELLETRI: PICCHIA LA MOGLIE PER MOTIVI LEGATI ALLA SEPARAZIONE

Redazione

Velletri (RM) –  Notte di Capodanno conclusasi con l’arresto di un 30enne per lesioni nei confronti della moglie e resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale per l’aggressione ai danni degli agenti di Polizia.

L’intervento della Polizia di Stato si è reso necessario a seguito della violenta aggressione da parte di un uomo nei confronti della moglie per motivi economici inerenti la loro separazione. 

Episodio accaduto la notte di capodanno quando l’uomo – originario di Bergamo – era a Velletri per passare le festività con la moglie e la figlia a casa di amici.

Durante la serata l’aggressione.

M.L., queste le iniziali del 30enne, ha aggredito la moglie prima verbalmente poi fisicamente prendendola anche a calci. Le persone presenti non sono riuscite a calmarlo.

Il tempestivo arrivo della Volante del Commissariato di Velletri ha interrotto quanto stava accadendo, evitando che la situazione degenerasse.

Nonostante i poliziotti l’uomo, in preda ai fumi dell’alcol, si è scagliato contro di loro; ne è scaturita una colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo.

M.L., già noto alle Forze dell’Ordine per reati inerenti gli stupefacenti, è stato processato per direttissima e condannato a 5 mesi di reclusione.




VELLETRI, TRIBUNALE: LA BEFFA DI AVERE LA POLTRONA DEL PRESIDENTE VACANTE

di Chiara Rai

Velletri – Torna l’alta marea al Tribunale di Velletri dove si conclude con un nulla di fatto il braccio di ferro tra il magistrato Lucio di Lallo e l’ex presidente del Tribunale Francesco Monastero in contesa per la prestigiosa poltrona. 

Il 23 ottobre 2014 arriva la nomina ufficiale di Di Lallo a Presidente del Tribunale di Velletri in ottemperanza alla decisione del Consiglio di Stato  del 7 Aprile 2014, ma la beffa è che il neo Presidente non siederà neppure un giorno in poltrona perché è andato in pensione il 5 dicembre scorso.

Il posto adesso è in sostanza di nuovo vacante ed è tutto da rifare.  Ciò significa che si dovrà nuovamente indire un pubblico concorso per selezionare un nuovo presidente del Tribunale di Velletri.

Una vicenda questa che ha dell’incredibile, in quanto Lucio Di Lallo, il quale ha svolto per oltre quindici anni, tra il 1992 ed il 2008, un incarico semidirettivo, quale presidente di sezione del Tribunale di Velletri e per un periodo le funzioni presidenziali, di fatto non è riuscito ad essere incardinato nelle funzioni di presidente a seguito del conseguimento della nomina dopo un braccio di ferro con Francesco Monastero, quest’ultimo nominato nel 2009 Presidente del Tribunale di Velletri. La nomina di Francesco Monastero, impugnata da Lucio Di Lallo, ha aperto una serie di ricorsi e impugnazioni tra i due magistrati fino ad arrivare all’ultimo giudizio.

Infatti, il 7 aprile la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso proposto dal magistrato Lucio Di Lallo contro il Consiglio Superiore della Magistratura per l’ammissione all’incarico di Presidente del Tribunale di Velletri e di fatto condanna il Ministero della Giustizia ed il CSM a restituire a Di Lallo le spese dell’ultimo grado di giudizio.

Ma poi soltanto il 23 ottobre, dopo una serie di incartamenti, è arrivata la nomina di Lucio Di Lallo. Una investitura davvero sbalorditivamente tardiva.

E così il Tribunale di Velletri brancola ancora nell’incertezza e nella confusione senza un presidente al timone che di fatto c’è ma ha finito la propria carriera al servizio della giustizia.

I cittadini e tutti gli utenti devono barcamenarsi nel caos del Tribunale che non può garantire al meglio una organizzazione dell'attività giudiziaria: dalla cancelleria, agli avvocati fino ad arrivare a semplici ratifiche di tirocini o divorzi.

Lucio Di Lallo, non terminerà certo con la sua carriera la sua battaglia legale per ristabilire la certezza del diritto. Intanto la poltrona di presidente rimane vuota.  

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VELLETRI, ASL RMH: CONTRASTO E PREVENZIONE DEI FENOMENI DELLA VIOLENZA

Redazione

Velletri (RM) – Conto alla rovescia per un importante convegno organizzato dalla Asl RMH sul contrasto e prevenzione dei fenomeni della violenza

Partecipano:

Dott. F. Prete – Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Velletri

Dott. F. d’Alba – Direttore Generale ASL ROMA H

Dott. N. Mostarda – Direttore Sanitario Aziendale ASL ROMA H

 La riunione rappresenta un atto di verifica sulla situazione, dopo la vincita del “Progetto pilota di formazione degli operatori sanitari sulla prima assistenza alle vittime di violenza di genere e stalking”, assegnato all’Azienda USL ROMA H dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, con Decreto del 26.06.2012.

L’Azienda RMH, è capofila del progetto, con la collaborazione dell’Associazione “SOStegno Donna”. Sono state individuate 4 commissioni di selezione di partecipanti per gli operatori, una per ciascuno dei Poli Ospedalieri. Successivamente si è svolta la formazione degli operatori iniziata il 6 novembre 2012 e conclusa il 4 giugno 2013.

L’evento del 25 Novembre prossimo rappresenta un ulteriore evento formativo (al quale vengono riconosciuti per gli operatori 11 crediti ECM), ma costituisce un importante momento di verifica sull’attuale punto della situazione per incrementare il contrasto e la prevenzione dei fenomeni della violenza: Abuso, maltrattamento, violenza domestica e stalking.  




VELLETRI: I CITTADINI DICONO NO AL BIOGAS E NO ALL'ECOPARCO

di Angelo Parca

Sabato sera, l'affollatissima assemblea pubblica in piazza Mazzini a Velletri è stata un altro passaggio fondamentale durante il quale i cittadini e i molti comitati presenti hanno riaffermato alto e forte che non vogliono impianti inquinanti e nocivi e questo vale per Velletri come per qualsiasi altro luogo minacciato dal proliferare inarrestabile di impianti a biogas, di discariche e di TMB.

Volsca ambiente e servizi spa società che gestisce i rifiuti di Albano e Velletri e che propone Il progetto di biogas da 33.000 t/a con il benestare dei Comuni detentori delle quote..

 A dicembre 2009 la società Volsca era in bancarotta con un buco contabile di 30 milioni tra cui figuravano consulenze esterne costate 500 mila euro – richiese il concordato preventivo e fu salvata dai soci comunali (Albano e Velletri) col nuovo nome: Volsca Ambiente e Servizi spa.

 Il nuovo presidente disse allora “torniamo ad essere capaci di produrre ricchezza”. Tempo dopo presentò un bel progetto di digestore anaerobico dell’umido da rifiuti per 33.000 t/a in località Lazzaria a Velletri. Per questi impianti sono previsti incentivi statali (0.28 E/kwh) derivanti da energia elettrica (1 Mw) prodotta bruciando biogas. Qualche milione di euro l’anno.

 All’epoca i due assessori all’ambiente di Velletri (Ognibene) e Albano (Fiorani), palesarono il primo la volontà di realizzare l’impianto il prima possibile e il secondo non nascose l’entusiasmo nel dichiarare che la nuova Volsca sarebbe stato il fiore all’occhiello del settore dell’igiene ambientale nella regione Lazio

D’improvviso arriva una relazione che Volsca ha inviato a fine dicembre 2013 ai comuni soci (in particolare al Settore IV – Servizio IV – Ambiente e Politiche Energetiche del Comune di Albano):

“Per rendere sempre più competitivo in termini di efficacia, efficienza ed economicità e nel rispetto dell'ordinamento comunitario, i Comuni-soci della società Volsca Ambiente e Servizi hanno intrapreso un percorso che guarda all'ingresso di un Socio Privato, con quote minoritarie (partecipazione pubblica maggioritaria), mirante alla realizzazione di un Progetto Industriale che vede la costruzione di un Impianto di Gestione Anaerobica della frazione umida”.

Dunque si fa sempre più concreta l'intenzione del sindaco di Velletri Servadio e del sindaco di Albano Marini di voler accondiscendere a questo cambiamento. In fondo si tratterebbe di cambiare lo statuto della Volsca e privatizzare una quota rilevante della società (fino al 49%).

 

La Volsca

La società risulta interamente partecipata da enti locali; in particolare, il Comune di Albano Laziale detiene una quota pari al 46,517% del capitale sociale; il Comune di Velletri detiene una quota pari al 46,520%; il Comune di Lariano detiene una quota pari al 6,00%; il Comune di Anzio detiene una quota pari al 0,963%.

Lo statuto della società Volsca Ambiente e Servizi Spa specifica all’art. 4 che la stessa può essere partecipata esclusivamente da enti locali.

 

I cittadini dicono no al biogas volsca e no al megapolo dei rifiuti ECOPARCO

 Il 16 settembre scorso durante un’ assemblea pubblica a Velletri è stato gridato, forte e chiaro, il primo no dei cittadini ai propositi di due società, la Volsca A. S. spa, e la Ecoparco srl intenzionate a costruire a Velletri rispettivamente un impianto a biogas da 33mila t/a e un polo dei rifiuti da 2milioni di tonnellate, comprendente un secondo impianto a biogas da 40mila t/a, un impianto TMB da 100 mila t/a, un impianto per trattare 30mila t/a di percolato. Il tutto in  un territorio vastissimo dove vi sono produzioni agricole di pregio DOC, IGT e DOP di kiwi, viti, olivi, etc.

L’assemblea ha detto un no categorico alla linea del sindaco PD Servadio, della sua giunta e dell’opposizione tutta (salvo il consigliere 5S), ufficializzata nel consiglio comunale straordinario del 14 settembre che diceva no alla discarica si al “nostro” biogas Volsca.

Gli impianti di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti che sfornano milioni di metri cubi di “bio”gas  sarebbero, secondo molti cittadini, nocivi. L’impianto Volsca non fa eccezione. “Il biogas Volsca secondo anche il coordinamento contro l’inceneritore di Albano e il Comitato di Velletri no biogas no discarica tra cui molto attivo al proposito è l’esponente Bruno Leandri  – non è un “impianto di compostaggio”, è una fabbrica di gas inquinanti e maleodoranti, di percolato pieno di metalli pesanti e di “digestato” trasformato in “compost” per mascherare la sua vera natura di rifiuto speciale.

La mega discarica dell’Ecoparco, in cui vorrebbero scaricare, a pochi metri dalle falde acquifere, rifiuti pericolosi di ogni genere compresi i terreni inquinatissimi asportati dalle bonifiche di siti contaminati, avrebbe conseguenze irreversibili per quel territorio dichiarato dal PTPR “paesaggio agrario di rilevante valore”.

Non è un caso che sia stata scelta Velletri, considerata da molti anello debole nei Castelli Romani. E’ evidente che al di là dell’impegno dei comitati locali serve soprattutto la partecipazione diretta dei cittadini fatta di azioni legali ma soprattutto di mobilitazione, anche sotto i palazzi del potere.

 

La Regione Lazio di Nicola Zingaretti e Michele Civita che di fatto governano il ciclo regionale dei rifiuti si è detta, a parole, contraria alla discarica, ma è da anni appare favorevole, anzi entusiasta del biogas. Inoltre, secondo stime della Confservizi Regionale, all’area metropolitana mancano, guarda caso, 2milioni di tonnellate di rifiuti a cui trovare una discarica. Potrebbe andar bene Velletri, come va bene riaprire Cupinoro o ampliare Albano.




VELLETRI, LADRI AL LICEO VALLAURI: RUBANO COMPUTER

di C.R.

Velletri (RM) – Rubano dei computer al liceo Vallauri di Velletri ma vengono arrestati.Gli agenti del commissariato veliterno, diretto da Roberto Cioppa, hanno effettuato controlli contro i furti. All'interno di un manufatto fatiscente alle porte della città è stata trovata molta refurtiva. I furfanti alla vista dei poliziotti hanno tentato la fuga, ma sono stati immediatamente bloccati. Durante la perquisizione sono stati ritrovati 12 computer portatili, 6 telefoni cellulari, una chiavetta Usb ed un ipod. Tale materiale era stato rubato nella notte precedente all'istituto scolastico "Vallauri". I due giovani, 21 e 25 anni, entrambi romeni, con numerosi precedenti si trovano in carcere.




VELLETRI, DISAGI POSTUMI DA GRAN FONDO CAMPAGNOLO: TOGLIETE LE TRANSENNE DAI MARCIAPIEDI!

di Angelo Parca

Velletri (RM) – Dopo la valanga di disagi che hanno animato la scorsa domenica che ha visto protagonista la manifestazione ciclistica amatoriale “gran fondo Campagnolo”, con migliaia di ciclisti sulla via dei Laghi e nel circuito per loro predisposto che ha causato la paralisi nei centri storici dei Castelli Romani e nella arteria provinciale chiusa, arriva la beffa delle transenne. Un disagio strascicante non risparmia ulteriori arrabbiature a quelle già accumulate nel passato fine settimana. Le transenne, ricordo di una “domenica bestiale” e caotica occupano per intero in larghezza il marciapiedi di via Lata e viale Roma a Velletri. Lo scenario immortalato dalle fotografie scattate il 14 ottobre alle ore 13 fa ben capire come i pedoni siano stati costretti a camminare in mezzo alla strada a causa dell'ingombro post manifestazione da urlo. C’è voluta un attimo per posizionarle e adesso, le transenne, sembrano proprio non voler levare le tende. E ora che detti “postumi” vengano rimossi. Suvvia, la settimana è iniziata già da due giorni e la “festa” è finita.




VELLETRI, GIORGIA VERRILLO: TROVATA DAI CARABINIERI

di Cinzia Marchegiani

Velletri (RM) – Un lieto fine la storia di Giorgia Verrillo, scomparsa a San Pietro Infine, provincia di Caserta il 29 settembre 2014 quando è uscita da casa per andare a scuola. La notizia attesa è arrivata, è stata ritrovata a Velletri dai Carabinieri che hanno informato subito il commissariato di Cassino e la famiglia. La ragazza, dalle prime informazioni disponibili, sembra aver chiamato le forze dell’ordine, si trovava in un vagone abbandonato alla stazione ferroviaria di Velletri. Ancora non si conoscono i dettagli della storia, in ospedale per i primi accertamenti farà lei stessa le deposizioni ai Carabinieri per chiarire e spiegare il suo viaggio lontano da casa e dai suoi stessi familiari.

L’allarme della sua scomparsa era stato dato dai suoi stessi genitori mamma Maria e papà Enzo, il suo cellulare era spento. Gli stessi avevano lanciato appelli affinché ritornasse a casa, sul social network di Facebbok avevano informato tutti gli amici e conoscenti, lasciando i recapiti telefonici di riferimento "Non è uno scherzo, stiamo usando l’account di Giorgia, non la troviamo da stamattina. Siamo preoccupati, fateci sapere qualsiasi notizia. Non la vediamo da quando è uscita per andare a scuola. Non abbiamo avuto più sue notizie da allora. Se l’avete vista fateci sapere qualcosa". Ora ringraziano il lavoro degli agenti del commissariato di Cassino e delle forze di polizia, nonché delle istituzioni tutte che si sono attivate prontamente alla sua ricerca.

Troppo presto per conoscere le motivazioni che hanno spinto Giorgia ad allontanarsi da casa, ma come sempre questi episodi che fanno tremare i genitori, fanno luce su quelle fragilità troppo sottaciute che gli adolescenti vivono o forse subiscono, dove la frenesia della quotidianità non permette materialmente di apprezzare e conoscere quei piccoli messaggi di aiuto. Un monito che tutti dovremmo ascoltare, affinché storie di disperazione possano essere prevenute e affrontate…. Giorgia riabbraccia la sua famiglia finalmente.
 




VELLETRI, DISCARICA: SINDACI DI FRONTE AL CARCERE PER DIRE "NO" ALLA DISCARICA DI ROMA

Redazione

Velletri – Si è svolta questa mattina, con partenza dal piazzale antistante la Casa Circondariale di Velletri, la manifestazione promossa da quattro Amministrazioni Comunali (Aprilia, Velletri, Cisterna e Lanuvio) per esprimere congiuntamente contrarietà al progetto per la discarica che un privato vorrebbe realizzare in località Lazzaria, sul territorio comunale di Velletri e a ridosso della Città di Aprilia. L’iniziativa ha avuto luogo nell’ambito della giornata internazionale dedicata al progetto “Clean Up The World” (“Puliamo il Mondo”), promossa da Legambiente; le rappresentanze dei quattro Comuni, nonché di diversi comitati locali, si sono ritrovate nel piazzale antistante la Casa Circondariale, a poche centinaia di metri dal sito in questione. Le osservazioni relative alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per quanto riguarda il territorio apriliano, saranno poi discusse nella I Commissione Urbanistica, all’uopo convocata in Aula Consiliare ad Aprilia il prossimo giovedì 2 ottobre.

In rappresentanza del Comune di Aprilia sono intervenuti il Sindaco Antonio Terra, il Vicesindaco Franco Gabriele, gli Assessori all’Ambiente Alessandra Lombardi e alle Attività Produttive Vittorio Marchitti, il Presidente del Consiglio Comunale Bruno Di Marcantonio e altri componenti del Consiglio Comunale.
“Come già espresso a più riprese – ha detto il Sindaco Antonio Terra – questo territorio sta riuscendo a chiudere il ciclo dei rifiuti senza necessità di altri impianti, tantomeno di una discarica che, di fatto, sostituisce Malagrotta e raccoglierà i rifiuti provenienti dalla capitale e da altre zone laziali. Per noi si tratta quindi di una servitù e non di un servizio, che ci piove addosso per di più in un terreno agricolo capace di offrire prodotti di qualità, a pochi passi dalla falda acquifera di Carano e in un contesto sociale dove i cittadini stanno dimostrando di preferire la raccolta differenziata porta a porta all’inquinante indifferenziato. Di sicuro noi Sindaci conosciamo i nostri territori meglio dei referenti Regionali. Per questo chiediamo al Presidente Nicola Zingaretti di ascoltarci prima di fare questa scelta. Chiediamo di essere convocati per discutere insieme il piano regionale dei rifiuti, sempre che esista. E soprattutto vogliamo un’inversione di tendenza rispetto ad una gestione affidata per decenni alle grandi aziende private che hanno fatto solo i propri interessi a discapito della salute collettiva”.




VELLETRI, DISCARICA CONTRADA LAZZARIA: IL NO DEI SINDACI, SABATO LA PROTESTA

Redazione

Velletri – Sabato 27 settembre alle ore 10 presso il piazzale del Carcere Circondariale di Velletri è stata convocata una conferenza pubblica durante la quale i Sindaci manifesteranno la loro ferma opposizione al progetto.

La manifestazione si svolge nell’ambito dell’evento nazionale “Puliamo il mondo” e sarà anche l’occasione per confermare l’attenzione allo sviluppo sostenibile del territorio agricolo della zona e anche a promuovere le buone pratiche per la gestione dei rifiuti che i comuni hanno messo in atto.

A seguire i volontari di “Puliamo il mondo” procederanno anche alla bonifica di alcune piccole discariche situate nella zona.




VELLETRI E CASTELLI ROMANI, DISCARICA E BIOGAS: VERSO LA DISTRUZIONE DEL TERRITORIO "METROPOLITANO"

Redazione
Velletri / Castelli Romani (RM)
– "Da tutta questa vicenda se ne uscirà con un impoverimento culturale, ambientale ed anche economico delle famiglie veliterne. Il tutto in cambio di un arricchimento di pochi".
E' un commento lapidario quello che Lamberto Trivelloni, esponente politico del Nuovo Centrodestra, fa dell'intera vicenda legata alle politiche ambientali in atto nella città di Velletri. Da uno che già da tempi non sospetti va lottando contro il progetto pseudo ambientalista dell'Impianto di Biogas della Volsca, timbrato dal Comune con tutta una serie di rassicurazioni mai ritenute veramente tali, non poteva non scaturire una ferma contrarietà di fronte alle ipotesi di una discarica di rifiuti indifferenziati a Lazzaria.

"A commento di quanto va accadendo non posso non condannare tutte quelle persone che hanno preferito l'interesse personale a quello della comunità in cui vivono. Condanno anche tutte le persone che fanno finta di non sapere o, addirittura, fanno finta di protestare. Quando tutti lo capiranno allora sarà troppo tardi e avremmo distrutto per sempre una città che avrebbe meritato tutt'altri onori e traguardi". E' un Trivelloni che, per primo, si augura che la frittata possa essere scongiurata, ma che ha anche la lucidità mentale per capire che difficilmente si riuscirà ad inceppare i motori di una 'macchina' già ben oliata. Non è un caso che l'operazione la dia quasi per fatta, convinto che ci sia una regia che passa da una parte della maggioranza e coinvolge una parte dell'opposizione, con tutti le rassicurazioni del caso da parte del Commissario Prefettizio.

"Gli interessi sono così avanzati – aggiunge Trivelloni – che non mi stupirei se la contrarietà di alcuni partiti sia totalmente di facciata. Qualcuno ricordi a lor signori che Velletri aveva già dato, essendo stata sede di una discarica dove ancora non sono state portate a termine le operazioni bonifiche. Fui proprio io – ricorda Trivelloni -, da assessore all'ambiente, a pretendere attraverso l'allora sindaco Cesaroni che la discarica venisse chiusa e il conferimento dei rifiuti fosse fatto a Colleferro, sito previsto dal piano dello smaltimento dei rifiuti provinciali. Grazie a quell'operazione, allo stesso prezzo per metro cubo del conferimento fatto nella discarica di Velletri dall'allora società di gestione che era la SAO Ambiente, i rifiuti vennero portati a Colleferro, con evidente sollievo per il nostro territorio. Un territorio, e mi riferisco in particolare a Lazzaria, che ha già subito il peso sociale ed ambientale di decisioni passate, senza dimenticare che a neanche 4 km in linea d'aria, ad Aprilia, vi è un altro impianto di smaltimento di rifiuti. E' impensabile – ribadisce con amarezza Trivellini – che con un patrimonio storico, culturale ed agricolo, come quello che abbiamo Velletri, venga realizzato un polo come quello che questi tizi hanno in mente. E' parimenti inaccettabile che su questa situazione non vi siano responsabilità politiche ben definite; ed allora ritorniamo al punto iniziale: quando tutto questo sarà compiuto inizieranno le accuse reciproche. Il tutto senza tralasciare i danni inferti al comparto agricolo, ma anche e soprattutto alla salute di migliaia di persone, che dovranno anche subire l'onta della svalutazione dei propri beni immobiliari, che sarà automatica ed incontrovertibile".

A non andare giù a Trivelloni, da qualche mese in forza all'entourage del Ministero della Salute, al fianco di Beatrice Lorenzin, è stato anche l'episodio delle brochure informative dell'Ecoparco (la società che si è presa la briga di portare a compimento l'intera operazione), avvenuto nell'aula consiliare poco prima dell'apposita seduta: "quanto avvenuto – esclama con sdegno l'ex esponente uddiccino – rappresenta un ulteriore atto di arroganza politica ed una certificazione di debolezza di gran parte degli ignavi consiglieri, deboli per riuscire ad impedire questa grande ed irrecuperabile violenza ai danni del territorio e della nostra città. Ci sono persone, in quel consiglio comunale, che hanno già accettato e benedetto quanto che sta avvenendo. Alcuni, anzi, non mi stupirei se ne fossero promotori, ed  il loro tentativo di confondersi all'interno della classe politica che si batte e contesta queste scelte è un'ulteriore dimostrazione della dell'ipocrisia che caratterizza la vita politica della nostra città da diversi anni a questa parte".