Velletri, celebrati i 100 anni dalla nascita di Renzo Giovampietro

L’ attore e regista era nato nella città veliterna il 23 giugno 1924 e nel corso degli anni si definì “capocomico all’antica italiana”. Ebbe una carriera folgorante nel mondo teatrale e fu uno degli artefici del successo della televisione nazionale di cui quest’anno ricorrono i 70 anni dalla nascita. Diplomato all‘Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, che frequentò al fianco di Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Tino Buazzelli, Rossella Falck, ebbe il suo esordio sul palchi del teatro grazie a Luchino Visconti e successivamente a Giorgio Strehler.

Un successo che lo portò a calcare i più importanti teatri italiani collaborando con i più grandi registi italiani tra cui Luciano Lucignani, Luciano Salce, Garinei e Giovannini recitando assieme a giganti del teatro dell’epoca; Paolo Stoppa, Ernesto Calindri, Salvo Randone
Uno dei momenti più importanti della sua vita avvenne a ridosso degli anni sessanta: appassionato sin da fanciullo ai classici latini e greci – la sua biografia ricorda Renzo Giovampietro giovanissimo che assiste al recupero nel lago di Nemi delle famose navi romane – dà origine al “teatro didattico” con l’intento di farsi rinascere sui palcoscenici dei teatri il mondo etico ed ideale dell’antichità.

Fu protagonista per oltre dieci anni della prosa radiofonica della Rai, attore e regista della televisione sperimentale degli anni 50 e 60, nonché attore cinematografico spaziando dai film di Carmine Gallone fino a divenire uno dei protagonisti del celebre film “Don Camillo e l’onorevole Peppone”.

Tanti i premi ricevuti nella sua carriera: dalla Maschera d’Oro nel 1963, al Biglietto d’Oro nel 1984 ed in occasione dei suoi ottant’anni entra di diritto nell’Albo d’Oro del Comune di Velletri.

Ieri, 23 giugno, a 100 anni alla nascita, la sua città lo ha ricordato dedicandogli la scalinata di collegamento dalla piazza con via Pia alla presenza del sindaco, Ascanio Cascella, dell’assessore alla Cultura, Chiara Ercoli e del consigliere comunale Dario Di Luzio.
Successivamente, presso l’Auditorium di Piazza Trento e Trieste, si è tenuto un convegno che ha ricordato i momenti teatrali, cinematografici, radiofonici e televisivi del grande Renzo Giovampietro. Sono intervenuti, tra gli altri, Tullio Sorrentino e Giacomo Zito della Fondazione Arte e Cultura della città di Velletri, Bruno Cesaroni e Giorgio Corsetti del comitato promotore dei festeggiamenti.
Presente la figlia di Renzo Giovampietro, Antonella, che assieme a Marco Nocca hanno raccontato la sua vita.




Velletri, droga ordinata dal carcere e familiari complici: 33 arresti

Velletri – Ordinavano la droga dal carcere e i familiari pagavano su carte prepagate. Dalle prime luci dell’alba, su delega della Procura della Repubblica di Velletri, i Carabinieri della Compagnia di Velletri, nelle province  di Roma, Viterbo, Frosinone, Rieti, Latina e Chieti, con il supporto dei comandi dell’Arma territorialmente competenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari – emessa dal GIP presso il Tribunale di Velletri – nei confronti di 33persone, per lo più italiane (di cui 5 donne), – 11 destinatarie di custodia cautelare in carcere e 22 agli arresti domiciliari – gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente (art. 73 D.P.R. 309/90), estorsione (art. 629 c.p.) ed accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti (art. 391 ter c.p.).  Sedici delle persone destinatarie delle odierne misure cautelari sono già detenute in carcere.
L’articolata e complessa indagine portata avanti dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine a vari episodi di spaccio all’interno della casa circondariale di Velletri (oltre a due episodi di estorsione, per percosse e minacce subite da uno degli indagati e da alcuni familiari, per forniture di sostanze stupefacenti non pagate), commessi tra gennaio e giugno 2023 all’interno del citato istituto di pena per un volume d’affari di circa 80.000 €.
Nel corso dell’indagine sono emersi elementi indiziari in ordine alla presenza di un collaudato sistema, finalizzato all’ingresso nella casa circondariale dello stupefacente, sia cocaina che hashish, che veniva occultato, unitamente a generi alimentari confezionati sottovuoto e beni di prima necessità, all’interno di pacchi destinati ai detenuti, inviati tramite spedizionieri e una volta all’interno della struttura ceduta anche a terzi. Gli ordini di droga venivano pagati tramite ricariche su carte prepagate da parte di figli, mogli, fidanzate, fratelli, nonni, zii e amici dei detenuti.




Velletri, partono i lavori per il parcheggio multipiano

Via le auto durante il cantiere

Dal giorno 26 febbraio 2024 inizieranno i lavori per la realizzazione di un parcheggio multipiano in via Madre Teresa di Calcutta, pertanto non sara’ piu’ possibile sostare nella predetta area.
Per gli utenti che intendano usufruirne, sara’ disponibile il parcheggio dell’area ex amore, con tariffe agevolate e servizio di bus navetta per il collegamento con il centro storico.

Si tratta di una struttura di cinque piani nella zona dell’attuale parcheggio in via Madre Teresa di Calcutta (vicino all’ospedale pubblico Colombo). Sfruttando la disposizione del terreno, il progetto risulta poco impattante con un edificio che ospiterà 400 posti auto. Oltre a una serie di servizi che migliorano l’accessibilità e la mobilità.

Infatti un piano sarà dedicato alla logistica con la possibilità di smistare le merci tra mezzi più grandi e mezzi più piccoli alimentati elettricamente per evitare che il centro venga invaso da mezzi grandi e impattanti. Inoltre sono previsti una serie di locali da destinare alle attività ricreative  compreso un campo da padel e spazi dove sarà possibile svolgere attività culturali.




Velletri, via dei Lauri invasa dai rifiuti: gli incivili sporcano la città

In via dei Lauri a Velletri è uno scempio di immondizia con sacchetti neri abbandonati sul ciglio stradale. A denunciare lo scempio su un gruppo Facebook è un residente, Luca, il quale pubblica anche una fotografia.

La presenza di rifiuti sparsi lungo le strade, in aree pubbliche e parchi, è diventata una vista comune che infastidisce cittadini e turisti. Bottiglie di plastica, sacchetti di immondizia strappati, cartoni e altro materiale indesiderato si accumulano in angoli nascosti e sotto gli alberi, rovinando l’aspetto estetico della città e minando il senso di orgoglio dei suoi abitanti.

L’immondizia abbandonata non è solo un problema estetico; ha gravi conseguenze ambientali e sanitarie. Vicino alla stazione c’è anche un olezzo di alcool misto a urina. I rifiuti possono ostruire i sistemi fognari, provocare inondazioni durante le piogge e creare un terreno fertile per la proliferazione di parassiti e malattie. Inoltre, danneggiano la fauna locale e l’ecosistema, compromettendo la biodiversità della regione.

Le cause di questo fenomeno possono essere molteplici e complesse. La mancanza di sensibilizzazione ambientale e il comportamento irresponsabile di alcuni individui contribuiscono tutti al problema. È essenziale affrontare queste cause in modo proattivo e collaborativo per trovare soluzioni sostenibili e durature.

Gli sforzi per affrontare il problema dell’immondizia abbandonata devono coinvolgere sia le autorità locali che la comunità nel suo complesso. Le autorità devono investire nella manutenzione e nel potenziamento dei servizi di raccolta dei rifiuti, assicurandosi che siano efficienti ed efficaci. Allo stesso tempo, è necessario intensificare gli sforzi di sensibilizzazione ambientale attraverso campagne educative e programmi di volontariato che coinvolgano i residenti e le associazioni locali.

Inoltre, è fondamentale promuovere una cultura del rispetto dell’ambiente e della pulizia pubblica. Educare i cittadini sui benefici di una corretta gestione dei rifiuti e sulle pratiche di riciclo può contribuire a cambiare le loro abitudini e comportamenti. Inoltre, è importante incoraggiare la responsabilità individuale e collettiva nell’assumersi la cura dell’ambiente circostante.

Infine, è cruciale istituire e applicare sanzioni più severe per coloro che violano le leggi sull’abbandono dei rifiuti. Dall’imposizione di multe più pesanti alla promozione di programmi di servizio comunitario, è necessario garantire che ci siano conseguenze reali per chiunque contribuisca al problema dell’immondizia abbandonata.

L’immondizia abbandonata rappresenta una sfida urgente che richiede l’impegno e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti. Solo attraverso un approccio integrato e una determinazione collettiva possiamo sperare di ripristinare la bellezza e la pulizia delle strade di Velletri, preservando così il suo patrimonio storico e ambientale per le generazioni future.




Velletri e Genzano, sgominata una banda di spacciatori italiani e albanesi

Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emesse dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre soggetti residenti nell’area di Velletri e Genzano di Roma, due cittadini italiani ed uno di origine albanese, di età compresa tra 21 e 43 anni, gravemente indiziati del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. 
L’attività d’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri, ha avuto inizio nel marzo 2023 a seguito di mirati servizi finalizzati alla prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Le attività tecniche che ne sono scaturite, consistite anche in intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di acquisire importanti elementi di colpevolezza a carico degli indagati, già noti per precedenti reati, che gestivano, ciascuno per la propria area geografica di competenza, una fiorente attività di spaccio. Nel corso dell’indagine, inoltre, le perquisizioni effettuate dai Carabinieri hanno permesso di sequestrare complessivamente 42 g di hashish, 6 g di cocaina e 15 cartucce calibro 9×21.
L’indagine svolta ha pertanto consentito di documentare una puntuale e prospera attività di spaccio di cocaina, più volte ceduta agli acquirenti, con frequenza mensile, talvolta anche a credito ed in quantitativi significativi per un giro d’affari di migliaia di euro.
Al termine delle attività due indagati sono stati tradotti presso i propri domicili in regime di arresti domiciliari mentre un altro permane presso la casa circondariale di Velletri ove è già detenuto.




Velletri, il ministro Schillaci al Colombo. Nuove prospettive per l’ospedale

Ieri pomeriggio il ministro della Salute Orazio Schillaci ha fatto visita all’ospedale Paolo Colombo di Velletri. Insieme al suo staff, diretto da Marco Mattei, Schillaci è arrivato intorno alle 19, dopo una riunione a Pomezia con alcuni dirigenti sanitari del posto.

Ad attenderlo i dirigenti medici ed infermieristici dell’ospedale, il direttore sanitario della Asl Roma 6 Roberto Corsi e il nuovo commissario straordinario Francesco Marchitelli e l’assessore al Bilancio della regione Lazio, il veliterno Giancarlo Righini.

Il ministro ha visitato il Pronto Soccorso, ha parlato con i medici e i primari dei vari reparti, dopo la visita al reparto di ginecologia, pediatria e al punto nascita chiuso 3 anni fa dalla gestione Zingaretti-D’amato-Mostarda, si è svolta una conferenza stampa nella sala riunioni.

Qui dopo la presentazione dei lavori che inizieranno a breve del “Paolo Colombo”, spiegati dal ds Roberto Corsi, ha preso la parole l’assessore regionale al Bilancio, Giancarlo Righini.

L’assessore veliterno, che ha seguito da sempre, le vicende legate all’ospedale di Velletri ha affermato davanti ai molti operatori sanitari presenti: “L’ospedale, il nostro ospedale, sarà rilanciato. È in programma la riapertura del punto nascita, il potenziamento il reparto di radiologia, che ha macchinari vecchi e obsoleti, un aumento dei posti letto e sono previsti dei lavori di ampliamento e ammodernamento. Questo avverrà, ed abbiamo già firmato tutti gli atti amministrativi, dopo anni e anni di totale abbandono, chiusure di reparti vitali, importanti, come il punto nascita veliterno, che ha visto nascere negli anni migliaia di bambini. Poi chiuso improvvisamente senza reali motivi, solo per una scellerata politica di risparmio sulle spalle dei cittadini inconsapevoli e inermi davanti a tale incapacità di gestione degli anni passati”.

Presenti all’incontro anche il deputato e sindaco di Lanuvio Andrea Volpi, il sindaco di Genazzano Alessandro Cefaro, che è primario di chirurgia a Velletri, altri dirigenti Asl di vari settori e consiglieri comunali dei veliterni e di altri comuni dei Castelli Romani.

A fare gli onori di casa i dirigenti sanitari della struttura, il dottor Ferrante e il dottor Felicetto Angelini, il primario del pronto soccorso Antonio Romanelli, che ha espresso a Schillaci le difficoltà lavorative in cui operano, in una struttura, obsoleta, stretta e angusta, mentre Matteo Orciuoli, coordinatore degli affari generali della Asl Roma 6 ha curato ogni aspetto della visita del ministro.

Orazio Schillaci, al termine della sua lunga visita, ha ringraziato tutti gli operatori sanitari presenti per il grande lavoro svolto durante il Covid e per quello attuale. Ed ha assicurato loro di voler rafforzare i presidi ospedalieri della provincia con lo stanziamento di diversi milioni di euro dal governo alla Regione Lazio, affinché venga valorizzata la professionalità degli operatori e aumentata l’efficienza delle strutture sanitarie con strumenti e macchinari di ultima generazione .

Sono intervenuti anche i primari di vari reparti del Noc, come il professor Fabio Cerza, che dirige l’ortopedia, il dottor Gabriele Maritati della chirurgia vascolare, la dottoressa Diana Di Pietro, dirigente del dipartimento salute mentale, il tecnico delle strutture tecnologiche Daniele Panichelli, il direttore f.f. UOC Ufficio Tecnico e Patrimonio Dottoressa Irene Tagliente, il suo collaboratore geometra Franco Quaranta, la dirigente infermieristica della Asl Roma 6 Cinzia Sandroni, le posizioni organizzative degli altri ospedali del territorio e di Anzio e il direttore del distretto sanitario veliterno dottor Menchini.

Il ministro della salute ha lasciato l’ospedale intorno alle 20.30 per raggiungere piazza Mazzini, dove c’è stato in incontro con alcuni politici locali e con il candidato sindaco del centro destra Ascanio Cascella. L.S.




Castelli Romani e Litorale, Procura di Velletri su protezione vittime violenza di genere: “C’è una nuova piattaforma operativa interistituzionale”

Nei centri dei Castelli e del Litorale a sud di Roma nuovi strumenti a sostegno della Rete di accoglienza, ascolto e per la protezione delle vittime della violenza di genere e di quelle in particolari condizioni di vulnerabilità. Coinvolte decine di Istituzioni pubbliche e numerose associazioni territoriali.
Entra nel vivo il protocollo operativo inter istituzionale siglato dalle principali Istituzioni pubbliche del territorio (Tribunale di Velletri, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, il Tribunale per i minorenni di Roma, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma, la Direzione Generale Ufficio scolastico regionale per il Lazio, la direzione Generale Asl Roma 6, la Questura di Roma, il Comando provinciale Carabinieri di Roma e i trenta Comuni dei Castelli Romani e del litorale pometino e anziate che ricadono nella giurisdizione del Tribunale ordinario di Velletri, per il tramite dei Comandi di
Polizia Locale e gli uffici dei Servizi Sociali), progetto che coinvolge anche numerosi Enti privati, da anni impegnati nella lotta alla violenza di genere.
Questa ampia sinergia serve a fornire alla comunità un supporto ancora più immediato, qualificato e concreto, anche, attraverso l’utilizzo di nuovi strumenti per conseguire gli obiettivi del protocollo interistituzionale per la promozione di azioni e politiche attive, finalizzate alla prevenzione e contrasto della violenza sulle donne e minori e alla rete di una realizzazione di una rete di accoglienza, ascolto, protezione delle vittime di violenza di genere e di quelle in condizioni di particolare vulnerabilità.
A 3 anni dalla sottoscrizione del protocollo, vista l’attuale contingenza sociale ed economica
particolarmente aggravata dagli effetti della pandemia, si rende ancora più necessario, un sistema integrato che metta in comunicazione i principali interlocutori coinvolti, dalle autorità giudiziarie agli operatori dei servizi sociali e alle forze dell’ordine nella prevenzione e protezione delle vittime.
Un sistema integrato e capillare sul territorio, coordinato dal Procuratore della Repubblica di Velletri, il dott. Giancarlo AMATO, che convocherà il prossimo 28 SETTEMBRE alle ore 9,30, presso l’ISTITUTO DI FORMAZIONE DELLA POLIZIA DI STATO DI NETTUNO (Via Santa Barbara n.94), i firmatari del Protocollo.
Un incontro finalizzato a verificare le attività svolte e i risultati conseguiti ad oggi ed a presentare la NUOVA PIATTAFORMA OPERATIVA INTERISTITUZIONALE.
Perché la rete operi a regime è essenziale fornire nuovi strumenti che servono a consolidare, fortificare, rafforzare, sviluppare, le attività poste in essere fino ad oggi.
Tra i nuovi strumenti si annovera l’attivazione di una piattaforma operativa interistituzionale mediane la quale sarà possibile realizzare:

  • Massima diffusione di informazione attraverso campagne di sensibilizzazione
  • Monitoraggio e programmazione
  • Banca dati
  • Formazione qualificata e capillare per tutti gli operatori chiamati ad adempiere

Formazione presso le scuole di ogni ordine e grado grazie alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Procura della Repubblica e Dirigenza generale Ufficio scolastico regionale del Lazio

Il Procuratore Amato ha dichiarato: “L’argomento che sarà affrontato nella riunione del 28 p.v., nell’ambito del Protocollo Operativo Interistituzionale, presenta molteplici profili di grande
attualità ed interesse, sia giudiziario che sociale. Il coordinamento della Procura della Repubblica, nonché la partecipazione dei Capi di alcuni Uffici giudiziari del distretto laziale, oltre ad appartenenti qualificati di polizia giudiziaria, testimoniano dell’attenzione riservata alla fase “repressiva” dei reati (purtroppo in crescita inquietante) consumati in danno delle vittime della violenza di genere e di quelle che versano in particolari condizioni di vulnerabilità.
Il Protocollo, tuttavia, ha ambizione di operare a livello molto più elevato, a tal fine coinvolgendo le altre istituzioni interessate, sia pur sotto diverso profilo, al contrasto del medesimo fenomeno, basti pensare agli Uffici dei servizi sociali, per la indispensabile opera di “accoglienza, ascolto e protezione” delle vittime, ed ai servizi scolastici, chiamati ad una collaborazione di tipo educativo e preventivo che sappia infondere nei giovani quei valori generali di legalità in grado di rappresentare gli anticorpi più efficaci contro odiose condotte di violenza e sopraffazione in danno di soggetti particolarmente esposti ed indifesi.
Questo tentativo di affrontare un grave fenomeno “tutti insieme”, attraverso una “rete” che
colleghi tra loro e favorisca l’interazione dei vari soggetti istituzionali preposi, con una Piattaforma operativa comune, rappresenta il punto più qualificante di un progetto che essendo rivolto in favore di tutti gli abitanti del circondario di Velletri, meriterebbe di ottenere dagli organi di informazione interessati alla “copertura” mediatica di tale area il più adeguato risalto”.




Velletri, Paesaggi del Corpo Festival: al via un altro week end di danza e spettacoli

Dopo la splendida giornata di inaugurazione, torna a Velletri (RM) un altro weekend all’insegna della danza e dello spettacolo dal vivo con Paesaggi del Corpo Festival Internazionale Danza Contemporanea. Tre imperdibili appuntamenti, il 20 giugno dalle ore 18:30, con EgriBiancoDanza, Uscite Di Emergenza e Antonio Taurino (Gruppo E-motion). Le diverse performance site-specific saranno presentate presso la Casa delle Culture e della Musica, complesso di origine seicentesca dal grande valore storico-artistico, che offre diversi spazi pensati per ospitare eventi a sfondo culturale in un sereno sodalizio tra arte e natura.

In apertura di serata, la compagnia torinese EgriBiancoDanza, diretta da Susanna Egri e Raphael Bianco, presenta Leonardo da Vinci: anatomie spirituali, spettacolo dedicato al genio di Leonardo da Vinci, un lavoro coreografico e coreologico dove il corpo sollecitato è sezionato fra staticità e movimento diventa storia di sé e altro da sé senza una reale e concreta narrazione. Il nostro corpo nella sua carnalità esangue è diretto da una mente ed è vivificato da un cuore. Leonardo da Vinci: anatomie spirituali è un percorso coreografico dalle prospettive esoteriche, un rituale misterioso da cui emergono verità talvolta surreali, ludiche, comiche, poetiche e sconvolgenti.

Si continua con AQuarium di Uscite Di Emergenza, performance a cura di Davide Romeo. La partitura di Joan de Mehij che fa da colonna sonora a questo pezzo ricrea in musica il movimento di 6 pesci tropicali in un acquario. Ad ognuno di loro è affidata una frase musicale che si fonde con le altre nel finale. Il pubblico osserva le azioni dall’esterno in qualsiasi lato dello spazio scenico. L’acquario come spazio chiuso fonde le diverse energie per arrivare ad un’armonia d’insieme nella diversità completa, non distinguendo più le parti dal tutto. Una Produzione Ass. Cult. Atacama Onlus.

Il coreografo Antonio Taurino presenta Small living space, un piccolo stralcio di realtà in cui la non accettazione del “diverso da sé” innesca un insano meccanismo conflittuale. La vile e presuntuosa ricerca del dominio sull’altro si dimostra debole nel comprendere l’importanza del confronto e della condivisione. Si arriva così a una vera e propria lotta di prevaricazione che vede come protagonista un “dominatore” sempre diverso, sempre più incapace. Small living space altro non è che la drammatica storia di due corpi costretti in un violento circolo vizioso. Una produzione Gruppo E-motion.

Come per gli anni precedenti, il Festival verrà realizzato dall’associazione culturale La Scatola dell’Arte, sotto la Direzione artistica di Patrizia Cavola, con il contributo di Regione Lazio, in collaborazione con FONDARC Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri e con il patrocinio del Comune di Velletri. Tutte le attività si svolgeranno nel rispetto dei protocolli di sicurezza anti-covid. Il programma del Festival è su: paesaggidelcorpo.it

Per info e prenotazioni: info@paesaggidelcorpo.it




Velletri, impianto a Colle San Clemente: “Serve chiarezza”

Serve chiarezza sulla realizzazione di un impianto di biometano da biomassa, proposto dalla società Latina Biometano srl.
L’area individuata è quella che si trova nella periferia agricola di Velletri in località Colle San Clemente.“Su tale progettualità in merito all’impianto di produzione di biometano – spiega il presidente di Coldiretti Roma, Niccolò Sacchetti – abbiamo recentemente incontrato diversi nostri associati, che con le loro aziende, operano e risiedono nelle aree vicine al sito dove sorgerà l’impianto. Ci hanno espresso tutte le loro preoccupazioni per l’intervento. Preoccupazioni, che da quanto apprendiamo dagli organi di stampa, sono condivise anche da diversi comitati di cittadini”.

Un’iniziativa industriale che preoccupa molti cittadini, associazioni e comitati.

“Abbiamo letto con attenzione lo “scambio di pareri” – aggiunge il direttore di Coldiretti Roma, Giuseppe Casu – che a mezzo stampa Latina Biometano srl e i comitati hanno posto in essere. E’ evidente che si tratti di un tema nodale per il territorio, perché va a toccare ambiti di programmazione territoriale, di sviluppo delle attività produttive e di qualità della vita dei cittadini sui quali deve esistere chiarezza. Tale chiarezza non può che avere come guida ispiratrice, chi è chiamato a programmare lo sviluppo di un territorio e quindi l’amministrazione comunale”.

Da qui la decisione di chiedere un incontro pubblico al sindaco di Velletri, Orlando Pocci.

“Crediamo – concludono Sacchetti e Casu – che sia indispensabile un momento chiarificatore, ecco perché abbiamo chiesto un incontro pubblico, naturalmente nel rispetto delle normative antiCovid, dunque da svolgere online, che consenta alle parti interessate di confrontarsi apertamente sul progetto, quindi l’amministrazione comunale, Latina Biometano, cittadini, comitati ed imprese”.




Velletri, detenuto aggredisce agente di polizia penitenziaria

Ieri pomeriggio un detenuto Italiano arresto per avere accoltellato la propria madre, verso le ore 18:30 veniva chiamato dall’ Agente preposto al controllo della sezione per recarsi presso il locale infermeria per essere sottoposto a visita medica.
Il detenuto in argomento, appena giunto a metà corridoio della sezione dove era ristretto, mentre si stava recando presso il locale infermeria, improvvisamente si scagliava contro l’Agente colpendolo con pugni tra il collo e l’orecchio tanto da procurargli alcune lesioni interne.
A darne notizia sono i Sindacalisti del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda e Ciro Borrelli che da sempre denunciano gli eventi critici e le gravissime condizioni di lavoro che ogni giorno si verificano in tutte le carceri.
Non si conoscono i motivi – commenta Borrelli – che hanno indotto il detenuto ad agire d’ impulso per aggredire l’Agente preposto al controllo della sezione dove era ristretto. Di fatto si capisce che è un detenuto che manifesta di avere problemi di natura psichiatria.
L’ Agente aggredito – continua Borrelli – è stato visitato dai Sanitari presso il locale infermeria, e subito dopo trasferito in ambulanza presso il Pronto Soccorso di Velletri per le cure del caso. L’ Agente ha riportato una lesione interna all’ orecchio con una prognosi di 20 giorni. Fortunatamente niente di grave, ma poteva succedere il peggio.
Il detenuto dopo avere commesso l’aggressione, ha tranquillamente continuato la sua detenzione come se niente fosse accaduto.
Sulla questione interviene anche il Segretario Generale del SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda, non è la prima volta che succedono episodi di aggressione di questo genere – conclude Olanda – le aggressioni stanno aumentando sempre di più in tutti gli Istituti penitenziari – prima che gli Agenti perdano il senso della ragione – Il Governo deve prenderne atto e dare delle risposte concrete, occorre dare agli Agenti di Polizia Penitenziaria più Tutela e di conseguenza più Autorità d’ intervento. Non si può più attendere, non bisogna aspettare che succeda prima il peggio per poi intervenire. Come Sindacato auspichiamo una pronta guarigione all’ Agente aggredito.

Nella foto Carmine Olanda




Velletri, Lariano e Artena, spaccio ai Castelli Romani: arrestate 6 persone tra cui gli indagati per l’omicidio di Willy Duarte

I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal GIP presso il Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica– nei confronti di 6 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e tentata estorsione. Tra i destinatari del provvedimento che dispone l’arresto ci sono anche i fratelli Bianchi, attualmente già detenuti in carcere, poiché indagati per l’omicidio di Willy Duarte Monteiro, avvenuto a Colleferro (RM) lo scorso 6 settembre. Il provvedimento odierno trae origine da un’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Velletri che ha consentito di accertare l’esistenza di un sodalizio dedito allo spaccio di stupefacenti nell’area di Velletri, Lariano, Artena (RM) e Comuni limitrofi.

Gli accertamenti eseguiti dagli investigatori, nel dettaglio, hanno permesso di acquisire elementi probatori in ordine ai vari ruoli ricoperti dai medesimi soggetti nell’esecuzione dell’attività illecita, dimostrando che proprio i fratelli Bianchi svolgevano una vera e propria opera di coordinamento dell’attività di spaccio, impartendo precise indicazioni ai vari complici. Inoltre, sia gli spacciatori che gli acquirenti ricorrevano ad un linguaggio criptico concordato, in cui lo stupefacente veniva chiamato in modi variegati (“… caffè… magliette … aperitivo … chiavi … il CD di Gomorra…”); le consegne venivano eseguite con metodo “itinerante”, concordando, cioè, di volta in volta, luoghi, orari e modalità sempre differenti. Il circuito era ben collaudato, a tal punto che, nonostante il “lockdown”, le consegne avvenivano ugualmente, sfruttando le poche occasioni in cui erano consentiti gli spostamenti sul territorio. Il giro di affari assicurato dall’attività illecita era importante: gli arrestati, non a caso, utilizzavano auto di grosse cilindrata, abiti griffati e orologi di valore, documentando ogni serata trascorsa nelle più importanti piazze della “movida” della zona dei Castelli Romani” con foto e video pubblicati sui social.

Inoltre, è stato anche ricostruito il modus operandi del gruppo, appurando, altresì, che gli indagati ricorrevano abitualmente ad azioni violente e minacce per intimorire gli assuntori insolventi e obbligarli a pagare i compensi pattuiti per l’acquisto dello stupefacente. Le regole erano ben chiare tra i vari acquirenti: tutti sapevano che bisognava pagare nei tempi e nei modi stabiliti e tutti erano consapevoli che, in caso contrario, potevano subire una vera e propria “spedizione punitiva” che, oltre alle minacce, poteva comportare violente aggressioni fisiche. Il timore e l’intimidazione erano ben diffusi in quel contesto, anche perché alcuni degli appartenenti al gruppo erano esperti nell’uso di arti marziali, che avevano partecipato, con buoni risultati, anche a competizioni nazionali.