VELLETRI DIRITTO ALLA CASA: SOLUZIONI PER I PROFUGHI E VELITERNI PER STRADA

Redazione

Velletri (RM) – “Siamo disoccupati, abbiamo attestazione Isee a reddito zero, uno sfratto eseguito per morosità alla spalle e tanta amarezza nel cuore”: Questo quanto si legge in una lettera scritta da Francesca, cittadina residente a Velletri in emergenza abitativa che si è rivolta a CasaPound Italia per denunciare l’abbandono da parte delle Istituzioni.

“Il disinteresse dell’amministrazione comunale – dichiara in una nota Paolo Felci, referente a Velletri di CasaPound Italia – verso problematiche sociali quali l’emergenza abitativa è sempre più evidente. La testimonianza di Francesca mostra che, mentre i cittadini veliterni sono lasciati allo sbando, l’amministrazione si preoccupa di realizzare un centro di accoglienza per profughi. – La nota di Felci conclude – Chiediamo pertanto al sindaco Fausto Servadio e alla sua giunta che vengano date risposte concrete a Francesca e a quanti, come lei e la sua famiglia, non ricevono l’adeguato supporto dalle istituzioni”.

Di seguito pubblichiamo il testo della lettera inviata a CasaPound Italia

Mi chiamo Francesca C.,  sono nata e vivo a Velletri dal 19 dicembre 1974. La mia “odissea” ha inizio l’11 gennaio 2012 quando io e la mia famiglia siamo stati sfrattati per morosità dall’appartamento in cui vivevamo alla presenza dell’ufficiale giudiziario L.C., di un ispettore di P.S., un assistente capo di P.S, l’avvocato S.C. e l’assessore Alessandra Modio che si impegnava a sistemarci in un alloggio popolare richiedendo una proroga di 30 giorni e firmando la richiesta.

Pochi giorni dopo, con il permesso del Sig. A. B., con cui la stessa Alessandra Modio parlò, ci trasferimmo nell’alloggio Ater abitato già dal Sig. B. Esattamente era il 22 gennaio 2012 quando io, mio marito e le nostre tre figlie (di cui 2 minorenni) ci trasferimmo in quello che non sapevamo ancora essere “il trapasso verso una lenta agonia”. I primi cinque mesi trascorsero tranquillamente anche se andavamo continuamente a chiedere un’altra sistemazione. Ci veniva sempre risposto di avere pazienza, che non era semplice un altro appartamento, che probabilmente facevano prima a trovarne uno piccolo per lui considerando che l’appartamento si componeva di 3 camere, 2 bagni, cucina, il salone e stanzino e per il quale il Sig. B. aveva fatto richiesta fino alla metà di settembre circa, quando io stessa venivo convocata urgentemente dall’assessore Modio che mi “invitava” a lasciare l’appartamento entro 10 giorni. Da lì inizia un lungo calvario dove io giustamente cerco in ogni modo di difendermi da un atteggiamento ingiusto nei confronti miei e della mia famiglia. Mi rivolgo a degli avvocati con cui recupero dal tribunale vari atti con cui spero di trovare prove in mio favore. Quindi ritiriamo: il verbale di sfratto per morosità dove è riportata la richiesta di proroga di 30 giorni firmata dalla stessa Alessandra Modio; la relazione della Sig.ra C. C., assistente sociale, in merito alla situazione alloggiativa del mio nucleo familiare che riporta testuali parole rivolgendosi all’ ass. Modio “in riferimento alla vostra nota n.10 del 03-04-2012.” Ciò significa che al protocollo l’assessore avrà deposto qualche documento in riferimento.

L’11 ottobre 2012 ricevo la prima diffida rilascio dell’alloggio firmata dalla dottoressa Rossella Prosperi , Il 14 gennaio 2013 il secondo. Il 25 gennaio 2013 il mio avvocato per mio conto spedisce tre raccomandate con ricevuta di ritorno indirizzate una all’ater di Roma, una alla dott.ssa P., una al sindaco – di Velletri – Servadio con la nostra versione dei fatti e dichiarando priva di ogni fondamento l’accusa che ci veniva fatta di aver occupato abusivamente l’appartamento del Sig. B. . Per tutta risposta il 2 aprile 2013 mi viene notificata un’altra diffida dalla dott.ssa P.che scrive: “…a seguito della nostra lettera… questa dirigenza si dissocia completamente dalla stessa in quanto ciò che in essa è riferito costituisce un fatto di assoluta gravità. Pertanto avendo la sottoscritta piena ed esclusiva responsabilità degli alloggi ERP nella sua assoluta ed esclusiva autorità ne dispone il rilascio entro e non oltre il 31 maggio 2013.”

Nell’assoluta disperazione decido di spedire una e-mail al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che prontamente mi rinvia una lettera raccomandata in cui mi assicura che non si è mancato di far presente il mio caso alle competenti Istituzioni territoriali, “per le consentite iniziative che possono essere intraprese in sede locale”.

Ho ricevuto la lettera il 15 giugno 2013, avendo scritto con l’aiuto di un terzo avvocato una dettagliata denuncia depositata alla procura della Repubblica presso il tribunale di Velletri, archiviata purtroppo a marzo del 2014. Ho raccolto varie registrazioni vocali che potrebbero provare la mia innocenza ma che legalmente non valgono niente perché non autorizzate. Ora dopo un po’ di calma piatta sono tornati i miei incubi. Martedì 15 aprile 2014 mi è stata notificata un’ordinanza sindacale che ordina lo sgombero per il 6 maggio 2014 alle ore 10 assistiti dalle Forze dell’Ordine. In data 5 maggio 2014 ci è stata inviata una lettera dall’Ater che conferma lo sgombero per il 6 maggio 2014 ore 10 a risposta di una nostra richiesta di proroga inviatagli il 30 aprile 2014 che recita: “assegnazione in graduatoria e stato di bisogno, esulano da valutazioni di competenza dell’Ater” né, evidentemente, sono state ritenute valide dal comune di Velletri al quale tali competenze sono attribuite. In sintesi, il 6 maggio è arrivata in casa una troupe di tecnici coadiuvati dai vigili urbani e P.S. e ci hanno fatto firmare il verbale di sgombero dandoci una proroga fino al 27 maggio 2014, giorno in cui dovremmo riconsegnare le chiavi dell’appartamento alla dott.ssa P. senza avere in cambio nulla, né un ricovero provvisorio né altro. Il 27 maggio sera probabilmente io e la mia famiglia dormiremo in strada non avendo alternative.

Siamo disoccupati, abbiamo attestazione Isee a reddito zero, uno sfratto eseguito per morosità alla spalle e tanta amarezza nel cuore.

LEGGI ANCHE:

13/05/2014 VELLETRI CENTRO ACCOGLIENZA RIFUGIATI POLITICI: EUROPA E CITTADINI
30/04/2014 VELLETRI: CASAPOUND SCENDE IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO L'APERTURA DEL CENTRO PROFUGHI RIFUGIATI POLITICI
04/04/2014 VELLETRI, CENTRO PROFUGHI RIFUGIATI POLITICI: CASAPOUND INTERROGA SINDACO E GIUNTA